Psss... vuoi giocare con me?
Vedrai, ti farò perdere la testa.
.: Segni Particolari: Cicatrici varie sparse sull'intero corpo; capezzoli introflessi, voglia a forma di cuore sulla natica destra./ Marchio del potere di Gil intorno al collo. Questo si presenta come un "collare" di spine con al centro della gola una rosa, tutto colorato di nero; In passato, quand'era ancora se stessa, Mistral lo ha coperto con una serie di scarificazioni a forma di "x" ripetute per tutto il disegno, ora ne porta le cicatrici..: Descrizione fisica: [Gallery] Una ragazza che certo non passa inosservata. 184 cm su cui sono distribuiti equamente muscolatura e tonicità dati dai più duri allenamenti, accompagnati però da forme morbide e femminili. Ogni centimetro di carne è perfettamente modellato da una vita passata a combattere, ma la conformazione genetica è tra le più invidiabili che possa esistere: seni prosperosi in cui ogni uomo vorrebbe affondare il viso, fianchi morbidi e delineati, natiche tonde e piene, gambe longilinee e tornite [+] [+]. Persino mani e piedi risultano invidiabili, insieme alla schiena che rasenta la perfezione di un quadro d'autore. La pelle nivea ha una qualità liscia e morbida, compromessa solamente dalle cicatrici lasciate dalle esperienze di vita di cui non ha ricordo. La più evidente e ''particolare'' si trova sulla spalla destra e ha la forma di una x, le altre sono sparse su tutto il resto. Risultano per fortuna, tutte abbastanza piccole, non superando mai i 10 cm x 10, e in ogni caso il suo corpo è troppo bello per venir compromesso da particolari così irrilevanti, che risaltano appena sulla pelle chiara. Il viso poi conclude il quadro: sopracciglia sottili e delineate, occhi profondi ed espressivi, una volta di un grigio così particolare da poter sembrare ghiaccio o pece a seconda della luce, ora di un scarlatto rosso sangue dopo la corruzione della lanterna di Thresh, naso leggermente all'insù e labbra piene e invitanti. Se una volta non usava mai alcun tipo di trucco per risaltare la propria bellezza, ora osa con mascara e ombretti che si adattino ai suoi nuovi colori. E se prima la regola era mai una gonna, mai un top che non mettesse al primo posto la comodità rispetto alle apparenze, ora la musica è nettamente cambiata: ama il latex, il cuoio e i materiali che le si avvolgono addosso stringendo il più possibile, quasi da sentirsi soffocare. Le tute e i body che abbracciano totalmente le sue forme sono il genere preferito di abbigliamento e non fanno che valorizzare immensamente i suoi seni, spesso ingabbiati in corsetti. Se una volta i lunghissimi capelli neri erano solitamente legati solo da un elastico nella prossimità della punta, facendo in modo che la folta chioma si muovesse senza che ciuffi incontrollati la ostacolassero in alcun modo, ora il ciuffo sinistro in forma umana le copre spesso l'occhio, rendendo il suo aspetto ancora più sensuale e voluttuoso. Con la trasformazione, un neo che nella sue precedente forma era fin troppo chiaro per essere notato a prima occhiata, è diventato più che visibile e condisce il suo aspetto con un tocco di classe che appare quasi fuori contesto con i suoi attuali modi di fare; si trova a sinistra della sua bocca, vicino al mento. Gli unici particolari a tradire la sua natura cybrida sono le gambe che da metà coscia in giù risultano indurite e rese scure dalle nanomacchine, che assumono la forma di spessi stivali molto sensuali, con tacchi di 10 cm che risultano all'apparenza affilati come lame; ovviamente possono essere ritratte all'evenienza, scoprendo così i piedi e le gambe curate. Infine, un particolare molto meno visibile ma utile è il suo cervello, che ha mantenuto le capacità di calcolo e memoria di un tempo, e funge come una specie di computer iper tecnologico, nonché da proiettore o cellulare, le cui funzioni sono sfruttabili attraverso la retina cybrida del suo occhio sinistro.Trasformazione: [Gallery] [+] (+) [+] (+) Giocando con il suo corpo cybrido, Thresh ha corrotto così tanto la sua essenza da donarle una nuova natura demoniaca, probabilmente perché i demoni risultano molto più stuzzicanti da torturare, sebbene la nuova "Mistral" non possa immaginarlo. Oltre alla possibilità di rigenerarsi, il suo nuovo corpo è estremamente più fertile di un comune umano e come molti demoni possiede tempi di gestazione incredibilmente ristretti rispetto ai nove mesi umani, che variano da 10 miseri minuti a qualche ora. Entra in calore molto spesso, e quando questo succede perde molta della sua lucidità avvicinandosi molto di più a com'era Shuruki a suo tempo. Durante il calore, che si presenta circa 6 giorni al mese, i suoi seni si gonfiano e le ghiandole mammarie si riempiono di latte anche senza gravidanza, i capezzoli stillano facilmente fluidi dal sapore dolciastro e con i giusti preliminari possono dilatarsi, diventando praticamente due anfratti in più da torturare. Il suo corpo è in grado di ospitare più di un "cucciolo" alla volta, fino a 5, ed ella si vede costretta a controllare le gravidanze con contraccettivi molto potenti, pensati appositamente per i demoni. L'aspetto con la trasformazione varia solo in alcuni tratti, che bastano però a rendere una semplice bellezza mora in un'esotica creatura del sesso. Anzitutto i capelli si schiariscono, sfumando fino al violaceo che cambia ancora verso un rosa chiaro man mano che si raggiungono le punte. Un terzo occhio si forma in verticale sulla fronte, risultando molto più ferino degli altri, con l'iride sottile e la sclera giallastra. Il fisico viene ulteriormente valorizzato da una serie di venature luminose che formano alcuni simboli lungo le braccia e al centro del torace, partendo dai seni e proseguendo fino al basso ventre, arrivando anche a ricoprire la schiena con il sigillo che racchiude i suoi nuovi ""poteri"". Anche la lieve peluria sul pube, quasi costantemente rasata in un piccolo triangolo (sotto, le labbra sono totalmente glabre), si tinge di viola con un ciuffetto rosa al centro. Le unghie di mani e piedi si allungano incredibilmente, trasformandosi in artigli affilati e tingendosi di un rosso intenso. L'unica particolarità a ricordare la sua natura inumana sono le gambe che rimangono cybride da metà coscia in giù, ma proprio come nella forma umana, le nanomacchine solidificate possono essere ritirate all'evenienza.
.: Descrizione psicologica: Benché in passato fosse tutt'altra persona, dopo la "rifusione" la sua personalità è completamente cambiata, non tanto da far sì che Shuruki prendesse il sopravvento ma abbastanza da creare una specie di collage con le loro menti. Ora non esiste più una distinzione tra le due parti, ma non si può neppure dire che siano sopravvissute entrambe. L'entità nata dalla "rieducazione" di Thresh si riconosce sia come Mistral che come Shuruki, considerandoli entrambi soprannomi che le appartengono. Ignara di cosa le sia accaduto in passato, dimentica di tutte le torture subite, spesso si immerge nella ricerca della verità sul suo conto ma al tempo stesso non ne fa una malattia. Sa solo ciò cosa prova adesso: si bagna al solo sentire la voce di Thresh o Gil; ha strane manie come quella di ascoltare musica classica in modo ossessivo, infuriandosi se qualcuno osa interromperla durante l'atto; non riesce a far male alle creature indifese, come bambini o cuccioli pur disprezzandoli e, ancora, spesso si ritrova a commuoversi senza sapere neppure per cosa stia piangendo. Nonostante queste stranezze è una creatura lasciva, e anche se per motivi a lei sconosciuti in cuor suo detesta Thresh, sente il bisogno di assecondarlo. Prova sentimenti contrastanti per tutte le lanterne che la circondano, non solo per lui: un odio viscerale che cerca perlopiù di nascondere o mascherare, proprio perché al tempo stesso ha bisogno delle loro attenzioni. È orgogliosa, ma anche capricciosa e volubile. Nonostante i vuoti di memoria cerca di ritagliarsi il suo posto nel perverso microcosmo della Sapienza, disposta a far di tutto pur di riuscirci. Di Mistral ha preso alcune capacità da mercenaria, come quella di mentire per manipolare il prossimo, e nel suo caso riesce perfettamente ad atteggiarsi come vorrebbe poiché non ha il fardello di ricordi scomodi o un animo buono da portarsi dietro. Ucciderebbe facilmente qualcuno se questo la intralciasse in uno qualsiasi dei suoi obbiettivi, che sia un capriccio momentaneo come acquistare l'ultima bodysuit in saldo o qualcosa di più profondo. Fiera del proprio corpo, non si fa problemi a sedurre il prossimo all'occasione, ma ha una specie di fobia per la gravidanza e cerca di mantenere la questione sotto controllo con contraccettivi appositi. Nonostante sia presuntuosa e arrogante, sa di essere una bomba ad orologeria, poiché durante i periodi di calore perde molta della sanità mentale che si sforza di mantenere sempre, e in questi casi può capitare che parli in terza persona, che diventi violenta e si esprima come una psicopatica. Allucinosi, misantropia, fobie insensate per un demone... sono solo alcune delle stranezze che si impadroniscono di lei. Ma non è neppure questa la cosa che più la irrita del suo status di amnesia... perché a volte, da qualche parte dentro alla sua testa, percepisce una presenza indesiderata, qualcosa di "buono", che la intralcia nelle sue azioni malvagie, o le fa desiderare di ingozzarsi di cioccolata e abbracciare cuscini... Situazioni che al sol pensiero le fanno venir voglia di vomitare.
Elysion nacque in Francia, all'interno di una potente e facoltosa famiglia: i Lefevbre. Luise Dubois (la madre), era una donna da lucenti capelli color pece e il fisico statuario che tutti attribuivano, ingenuamente, all'immensa e famosa palestra presente nell'ancora più immensa villa nella quale la famiglia Lefevbre abitava. George Lefevbre (il padre), d'altra parte, era un uomo con particolari occhi grigi e un fisico imponente e muscoloso che, sempre molto ingenuamente, la gente attribuiva nuovamente alla palestra in possesso della sua famiglia. Questa sciocca supposizione, che tutti avevano finito per prendere come unica spiegazione plausibile, era anche ciò che si pensava dell'illustre nonno Bernard, del quindicenne nipote Pierre e, ancora, della minore e piccola Elysion che, già dagli otto anni, presentava un fisico inconsuetamente ''in forma'' per la tenera età. Queste voci, erano state messe in giro da un certo ''Arthur'', un insospettabile ''vecchino'' che lavorava per la famiglia di Elysion da ben 50 anni. Il motivo di tanta premura, era il fatto che la famiglia Lefevbre, dagli uomini così perfetti e le donne così in forma ed eleganti, non doveva affatto i propri fisici impeccabili alla (si, sempre lei) palestra sopracitata, come del resto neppure le migliaia di quattrini in loro possesso, risultavano provenire dalla brillante carriera da imprenditore di George (cosa che la gente credeva). Il motivo di questi due importanti fattori, era infatti la abbastanza meno lodevole carriera che la famiglia si tramandava, ormai da eoni, da generazione in generazione: il mercenarismo. I Lefevbre erano infatti una famiglia abbastanza famosa ''sul campo'', conosciuta soprattutto per la tendenza a star sempre, nonostante il loro lavoro, dalla parte dei ''giusti''. Si diceva che più di una volta si fossero ritorti contro i proprio clienti semplicemente perché questi li avevano assoldati per lavori disonorevoli, non credendo alle voci che li definivano ''disposti a tutto finché non gli si ordinava di ammazzare un innocente''. Fu per tal motivo che Elysion, una volta imparato a camminare, era stata praticamente ''obbligata'' a seguire intensi allenamenti a cui una bambina non avrebbe certo dovuto partecipare e, proprio tra questi allenamenti sempre più intesi, era cresciuta. Ciò che la sua famiglia aveva sempre saputo, era che, se vivi pestando i piedi a più gente, combattendo per i soldi altrui e via dicendo...prima o poi, arriverà il giorno in cui i nemici accumulati negli anni verranno a cercarti. Era un rischio che tutti bene o male erano disposti a correre, un rischio che ogni membro aveva sempre messo in conto...ma non sempre aspettarsi qualcosa di orribile rende meno terribile il momento in cui questo arriva.Durante la crescita di Elysion, George e Luise avevano avuto Anne, la piccola e dolce Anne, l'angelo che aveva rallegrato per quanto possibile l'esistenza di tutti loro, in particolare quella di ''Elys''. Avendo ancora 1 anno e poco più, alla sua piccola sorellina era stato risparmiato momentaneamente il piccolo segreto di famiglia, e tutti si erano impegnati per far sì che i suoi primi anni di vita fossero sereni e felici. Una serenità che, si sapeva, per via della loro scelta di vita, crescendo non avrebbe più rivisto. Protezione, amore, giocattoli, serenità, non c'era niente che permettevano le mancasse...e questo, lo venne a sapere senza troppe difficoltà il vecchio e insospettabile Arthur che, in quanto mercenario quanto loro, si era venduto al miglior offerente, buttando al diavolo 50 anni di cieca (o quasi) fedeltà. Arthur diede l'informazione richiesta al gruppo di uomini che l'aveva assoldato e, probabilmente per giustizia divina, venne giustiziato non appena voltò le spalle con la valigetta contenente il compenso pattuito in mano. Questo, per sadismo o forse magnanimità, venne riferito poi a George, mentre, legato in una sedia con chiodi infilati nella carne di schiena e fondo schiena, veniva torturato davanti alla terribile scena di sua moglie appesa a un palo e seviziata da più persone. Mentre ciò accadeva, Elys era fuggita con la piccola Anne sotto ordine di Bernard, che aveva invece tentato di portare in salvo il giovane Pierre, venendo però fermato e brutalmente ucciso insieme al nipote. Elys aveva il compito di salvare la piccola sorella e sé stessa. Lo scopo del gruppo che stava attentando alla vita dei Lefevbre, era infatti quello di eliminare ogni singolo membro della famiglia, in modo da impedire a possibili generazioni future di mettere ancora i bastoni tra le ruote a ''persone per bene come loro''. Ciò, per l'orgoglio della ragazza (che, seppur forse non tra i più lodevoli, considerava i Lefevbre una generazione di combattenti d'onore) e della sua famiglia, era ciò che assolutamente mai e poi mai sarebbe dovuto accadere. Era con questo pensiero che aveva corso di tetto in tetto come mai in vita sua, con in grembo la piccola Anne che piangeva ad ogni sobbalzo. Sfortunatamente, la fuga non ebbe molto successo, ed Elysion vide la testa della sua sorellina spappolarsi per il colpo di un cecchino appostato sul tetto parallelo a quello dove lei correva, poco prima di venir colpita a propria volta da un secondo proiettile che, però, non la uccise. Si risvegliò in una specie di rifugio sotterraneo dove puzza di putrido e fogne regnava, legata con filamenti d'acciaio e appesa al soffitto in modo da essere parallela al terreno. Fu il dolore, la prima cosa che sentì, persino prima dell'odore immondo. I suoi arti erano stati brutalmente amputati e lei era ormai poco più che un oggetto alla mercé dei suoi aguzzini. Fu un duro colpo per il suo orgoglio, ma ciò che fu ancora peggio fu capire che, come poté vedere dai lacci che bloccavano l'emorragia dei suoi arti, quegli ''uomini d'affari'' avevano deciso di divertirsi con lei in modo lento e doloroso, probabilmente eccitati dalla sua apparenza attraente e inavvicinabile. Aveva tentato subito di mozzarsi la lingua, per morire quantomeno in modo onorevole, ma l'unica cosa che ottenne fu un divaricatore che offrì a quegli uomini un nuovo orifizio con cui giocare. Fu un'ora lunghissima, l'ora più lunga di tutta la sua vita, che passò covando il suo odio in totale silenzio. Era addestrata a non far trasparire niente dal suo bel viso o dal suo corpo e si impegnò con tutta se stessa per risparmiare almeno quel poco di orgoglio che le restava intatto.Svenne infine, quando un decimo orifizio da violare, venne aperto in un nuovo punto studiato come i precedenti perché non morisse. A quel punto, con lei svenuta, gli uomini persero interesse e la lasciarono, gettandola come un giocattolo usato in un cassonetto là vicino, ben consci che di lì a breve sarebbe passato il camion tritarifiuti. Il destino volle però, che l'ultimo membro della famiglia Lefevbre, sopravvivesse il tempo necessario a far sì che un miracolo giungesse. Miracolo che, per l'insano umorismo di qualcuno, arrivò sotto forma di una creatura che di vita e ''angelico'' aveva ben poco: una zombie. Leben, si presentò lei quando ''Mistral'' (così la chiamò la zombie) si svegliò tra le sue braccia. I suoi occhi inumani l'avevano fissata come volessero divorarla, ma le sue braccia avevano continuato a sorreggerla, e le sue gambe a trasportarla chissà dove. ''Mistral'' venne colta dalla consapevolezza che, alla fine, il volere della sua famiglia si sarebbe probabilmente compiuto. Il suo primo pensiero fu che, di certo, quegli uomini la pensavano morta e una notizia del genere, di una ragazza nelle condizioni in cui era lei, salvata nell'ospedale ''X'', avrebbe fatto il giro di ogni giornale sin dal mattino seguente. Fu per questo che dalla sua gola provata tentò di uscire un suono. Suono che, seppur comprensibile solo grazie al labiale, Leben comprese e assecondò. Niente ospedale. Non ci fu bisogno di spiegare né dire altro. Risvegliandosi in un laboratorio dall'aria malconcia, Elysion rinacque come ''Mistral'': un cyborg che aveva in testa il solo scopo di vendicare la propria famiglia e perseguire con ogni sua forza la carriera dei Lefevbre, tramandone i principi.
Atto Secondo
Durante la disperata ricerca di vendetta, Mistral venne contattata da Faust Carnovash, che la assunse per una missione semi-suicida contro la mafia Romana, con la promessa che gli uomini a cui avrebbe dovuto dare la caccia le avrebbero fornito informazioni sulla morte della sua famiglia. Accecata da quella promessa, la mercenaria accettò la missione e venne sì, a conoscenza di dettagli sulla distruzione dei Lefvbre, ma a un prezzo decisamente altissimo. Durante il compito uccise un importante membro della mafia, la Squala, mettendosi contro l'intera organizzazione e ritrovandosi costretta, alla fine, ad accettare il supporto e la protezione di Thresh per poter sopravvivere abbastanza da consumare il suo desiderio. Si trasferì alla Sapienza, tenendosi in vita con la convinzione che prima o poi sarebbe riuscita a togliersi fuori da quella situazione e dalle grinfie del non-morto, ma non aveva fatto i conti con i piani dello zombie e dei suoi compari, che tramavano segretamente contro di lei per corromperla e portarla dalla loro parte. Subì varie torture psicologiche, più o meno sottili, si ritrovò più di una volta "stuprata" e soprattutto a sua insaputa Shuruki, la sua controparte, venne facilmente corrotta e addomesticata da Thresh. Il giorno del giudizio arrivò quando Leben decise che voleva la creazione del suo defunto "amico" Sousuke al proprio fianco. Durante un controllo dei suoi circuiti Leben scoprì tramite i ricordi di Mistral che Pierre, il suo fratellino minore, aveva una somiglianza disarmante con Gil, un'ennesima lanterna, forse la peggiore di tutti per la sua crudeltà innata. La zombie lo prese come un segno del destino, un dato di fatto che sanciva che Mistral fosse destinata a far parte della famiglia. Così, con un piano ben architettato, le mandarono in contro Gil ed ella, illusa che suo fratello Pierre fosse tornato in vita, finì per cedere a un malatissimo quadro ideato dal giovane che la spinse a farci l'amore, salvo scoprire infine l'inganno. Ognuno di loro distrusse la sua imperturbabilità tassello dopo tassello, finché con quell'ultima goccia qualcosa si ruppe definitivamente, portandola inevitabilmente alla follia. Grazie al seme di Gil la sottile diga che separava le due personalità si ruppe, e questo portò Shuruki ed Elysion a incontrarsi, e scontrarsi. Ormai prossima all'esaurimento, in un ultimo gesto suicida Mistral decise di affrontare a muso duro Thresh, ma non trovò né vendetta, né tanto meno la pace eterna che l'avrebbe condotta dai suoi cari: dopo uno scontro all'ultimo sangue, dove l'unica soddisfazione che Mistral ottenne fu quella di tenergli testa abbastanza da ferirlo varie volte e stillargli più di qualche semplice goccia di sangue, alla fine il non-morto ebbe la meglio, soprattutto grazie alla pressione psicologica che ormai esercitava su di lei. E quando il suo corpo cadde finalmente a terra, stremato e inerme, egli ne approfittò, perché semplicemente non si poteva sprecare un progetto a cui lui e Leben avevano dedicato tanto. Nonostante le sue ultime parole furono promesse farfugliate di una vendetta utopica e irrealizzabile, Mistral fu costretta a rinascere sotto forma di una creatura nuova, pensata appositamente per affiancare e dilettare il suo più odiato nemico, colui che era riuscito a farle dimenticare della vendetta verso la sua famiglia in favore dell'odio verso se stesso. Con la corruzione molto di ciò che era si perse, ricordi e personalità si confusero, cancellandosi e rimodellandosi a vicenda. Completamente cambiata, con solo pochi stralci di ricordi del suo passato, Elysion rinacque così in una beffa del destino che la vedeva doppiamente sconfitta: senza la vendetta che un tempo aveva mosso il suo intero mondo, con un buco nella memoria e un corpo creato appositamente per soddisfare colui che l'aveva uccisa rovinando la sua intera esistenza. Il peggio? In quest'assurda svolta della sua misera vita, l'unica cosa che l'è familiare tutt'oggi ... è proprio il corpo dello zombie. E le piace.
Ho una voglia matta...DI TE!
The unseen BOOB, is the Fappest
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