Irithiel

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    «Dicono che Amare sia doloroso, possa distruggerti e portare disgrazia... io penso invece che non vi sia nulla, NULLA a questo Mondo e nel Mondo ultraterreno... che non possa essere curato con un po' di sano, prezioso e incondizionato Amore.»

    Nome: Irithiel

    Cognome: Di base nessuno. Sulla terra, quando occorre, ha scelto di chiamarsi Ahavah, in ebraico: "Amore".

    Soprannome: Iris

    Età: 300 circa.

    Segni particolari: I suoi capelli sono biondi ma è sempre possibile notare due lunghi ciuffi verdi laterali che le circondano il viso e colorano anche la frangia, mai visibile poiché indossa quasi costantemente copricapi o bende che le coprano la parte superiore del viso.

    Descrizione fisica: [+] La figura di Irithiel non ha mai perso la propria bellezza angelica, benché con il suo abbigliamento cerimoniale tipo non appaia poi così pura, dal momento che è sempre molto poco sobria nel modo succinto di vestire. La figura di Irithiel non è affatto minuta, proprio come la sua sorella mancata è alta 2 metri per 92 kg, quattro chili in più della demone che si concentrano tutti su fianchi e petto per la gioia dei più esigenti. L'angelo è dotato di un'apparenza assolutamente morbida e voluttuosa, qualcosa che istiga all'accoppiamento in modo naturale e immediato, prima ancora che si passi in rassegna con lo sguardo il copri spalle o la gonna minimale, bianchi e dorati, che indossa sempre. Possiede una lunghissima chioma bionda con due ciuffi verdi che le scendono lungo le guance, verde che se si andasse a indagare colora anche la sua lunga frangia, simile a quella di Hazel ma più voluminosa e lunga (tanto che di base coprirebbe gli occhi anche senza copricapo), fattore celato agli occhi altrui. Porta costantemente un copricapo che le nasconde la fronte, gli occhi e parte del naso perfetto, per cui i suoi lineamenti non sono mai esposti, ma se si potesse scorgere sotto essi ci si ritroverebbe davanti a due esotici e brillanti occhi eterocromatici estremamente grandi e dolci, l'uno verde e l'altro dorato, entrambi contornati da lunghissime e folte ciglia così chiare da sembrare filamenti di sole, qualcosa di così raro e meraviglioso la cui bellezza non è certo difficile attribuire a una creazione divina. Le sopracciglia sono curate e rigorosamente arcuate ad ala di gabbiano che le incorniciano lo sguardo in modo perfetto, anch'esse verdi. Ciò che è celato sarebbe incredibilmente risaltato da ciò che invece è in vista: un nasino piccolo e preciso, leggermente all'insù, delle guance piene su un visino a cuore e delle labbra non troppo grandi ma morbidamente carnose e invitanti, da mordere. Il Copricapo che indossa quasi costantemente le dona un aspetto sensuale, molto adulto, in netto contrasto con la dolcezza che si rivela allo sguardo togliendolo. La sua pelle è scura, di una tonalità leggermente più nera e meno umana di quella delle sue "parenti", assomiglia quasi al grigio scuro del marmo striato. Ha un corpo perfetto, privo di muscolatura in vista ma estremamente morbido e burroso, senza imperfezioni di sorta ma solo una consistenza fuori dal comune che invita a essere palpata e schiaffeggiata in modi così spinti da risultare blasfema già solamente allo sguardo se si pensa alle sue origini razziali. Il suo seno è un'ottava con areole generose che a malapena vengono coperte da copri-capezzoli in oro, la vita si stringe leggermente similmente a una vespa per poi aprirsi in vere e proprie maniglie dell'Amore versione perfetta e proporzionata, che si aprono in fianchi tondi e un sedere che potrebbe essere considerato semplicemente come l'Ottava Meraviglia del mondo tale è il grado di perfezione che ispira. Cosce morbide su due gambe chilometriche, piedi e mani proporzionati ma minuti per la sua altezza, naturalmente curati e dalle unghie perfette di base, concludono un quadro che difficilmente potrebbe essere eguagliato da una creatura terrena.
    L'abbigliamento tipo di Iris consiste in un minimale due pezzi cerimoniale bianco e oro, composto da un copri-spalle con colletto coordinato a due copri-capezzoli d'oro, unito appunto ad altezza del collo da una sottile catenina del medesimo materiale; sotto indossa invece una gonna cerimoniale che copre solo la parte centrale del suo corpo, lasciando scoperti i fianchi generosi e le gambe, attraverso due lunghi spacchi laterali. Ai piedi décolleté bianche con tacco a spillo basso, sopra ad autoreggenti del medesimo colore che sfoggiano un bordo ricamato con fili d'oro. L'intimo è composto solamente da un sottile drappeggio di seta bianca che è praticamente accorpato alla stessa "gonna" ed è visibile se la donna si volta poiché mantiene scoperte buona parte del suo magnifico fondoschiena. Capita che Lucia tenti di convincere la "zia" a vestirsi in modo più consono ma i risultati in proposito sono sempre molto "stretti" alla vista, poiché le forme dell'angelo sembrano essere incontenibili se non con abiti fatti su misura, quasi le sue forme prorompenti fossero fatte per rimanere esposte. Porta sempre svariati gioielli in oro con smeraldi, in special modo uno che solitamente rimane coperto dall'immancabile copri-capo: un diadema in oro formato da una catena sottile che al suo centro, sulla fronte di Iris a ricoprire in parte la frangia verde, raffigura un occhio stilizzato con un grosso smeraldo come pupilla. Indossa sempre, sempre, una tinta per labbra verdognola molto accesa e brillante che fa pensare quasi che abbia le labbra di quel colore.

    Forma "alternativa": [+] La divinità decaduta che ha accolto Iris sotto la propria grazia, possiede poteri legati al mondo animale che concedono alle sue più devote sacerdotesse e più affezionati sacerdoti, una forma alternativa a quella di cui sono stati dotati nella loro natura, sia essa umana o sovrumana. Iris ha chiesto di poter ricevere qualcosa che la distaccasse completamente dalla sua natura angelica, qualcosa che potesse ricordare a chi di dovere il proprio errore nel cacciarla dal Paradiso. Questa è forse l'unica vendetta che l'angelo ha mai anche solo pensato di prendersi, e nel suo caso la forma scelta è stata appunto blasfema, in qualche modo: una mezza serpe. Quando si trasforma, il corpo di Iris viene metaforicamente corrotto dal suo peccato, la lussuria, trasformandosi in una meravigliosa donna metà serpe. I capelli biondi si schiariscono fino a diventare bianchi, candidi, in netto contrasto con la pelle che da scura diventa rosea, violacea, tendente quasi al fucsia. La chioma si trasforma per metà, diramandosi in 4 grossi serpenti bianchi, dagli occhi rossi e la pancia violacea, incapaci di esercitare forza ovviamente ma in grado di spalancare le fauci per incutere timore al prossimo o... scopi più amorevoli. Il corpo rimane umano e splendido fino a metà coscia, dove la parte inferiore della gambe si unisce in un'unica coda ricoperta di squame un viola intenso che riprende quello dei serpenti. In questa forma Iris è lunga in tutto 3 metri circa, la parte umana si ridimensiona leggermente per poter essere più proporzionata e sottile, proprio come quella di un serpente, infatti la sua coda raggiunge quasi i due metri, rispetto al busto femminile che occupa poco più di un metro. In questo caso, come abbigliamento rimane la "gonna", il perizoma, gli smeraldi e l'oro, ciò che cambia è solo il copri-spalle che da bianco passa a nero/violaceo. Il capo è infatti dotato di un meccanismo che gli permette di scurirsi con un bottone posto al suo centro, per adattarsi all'aspetto di Iris, inoltre nasconde all'interno due lembi rettangolari fissati con due bottini, che possono essere staccati e posizionati come ulteriori coperture dei seni.

    Descrizione psicologica: Iris è forse la creatura più amorevole e stupidamente buona che qualcuno possa incontrare sulla propria strada, nonché la più pervertita. Non c'è niente, NIENTE, che possa spegnere la sua fiducia incondizionata verso il prossimo, convinta che chiunque, davvero TUTTI, possano redimersi per ambire alla strada dell'Amore. È sempre pronta a concedere effusioni affettuose a chiunque si ponga sulla sua strada, dagli abbracci alle carezze fino alla più spinta delle smancerie, non si pone limiti di sorta o pregiudizi nel cuore, per lei conta solo seguire ciecamente i dettami del suo culto e venerare la sua Dea. Non fa distinzioni tra buoni o cattivi, anche un assassino ai suoi occhi può essere amato e soprattutto, con le giuste cure, può ambire a tornare sulla retta via e aprire il proprio cuore all'Amore. Risulta così melensa nei propri discorsi e nel modo di fare che spesso questo suo carattere funge addirittura da deterrente per i cattivi che ella ama tanto, facendoli scappare a gambe levate in preda ai conati per l'eccesso di affetto che l'angelo è capace di riversare anche su di loro, se non soprattutto. Sì, perché Iris essendo stata un angelo ha ancora una specie di sesto senso caratteristico, qualcosa che le fa sentire con un certo margine di riuscita come sia fatto un individuo appena lo tocca, facendole percepire tendenze malefiche o buone, e da essa ella decide se qualcuno abbia sofferto in vita. Non si tratta di onniscienza o qualcosa di particolarmente efficiente, semplicemente ella sente quando qualcuno ha cattive intenzioni e a quel punto avendo osservato tanti uomini e donne in passato, la loro metamorfosi e i loro motivi, si convince che per essere crudeli debbano aver sofferto molto nel loro vissuto. E quando si convince di questo, non le importa se si tratti di dolore voluto (come potrebbe essere in caso di individui crudeli), ormai accettato (nel caso di guerrieri magari), imposto da terzi o addirittura inventato da ella stessa, per lei chiunque porti i segni del dolore nella propria anima ha bisogno di essere salvato e riempito di Amore, questo è uno dei motivi per i quali spesso stringe tra le sue braccia morbide individui appena incontrati, siano essi comuni umani così come demoni, draghi, kaiju e qualunque altra razza, davvero non ha alcuna importanza per lei. Ovviamente nonostante la sua preferenza per i cattivi, questo suo atteggiamento si estende anche a quelli che non riescono a risvegliare il suo stesso senso e magari non hanno neppure bisogno di affetto o hanno già chi li aspetta a casa, non bada neppure al sesso o all'età (finché quella del consenso è raggiunta). Questa sua fede estrema nel proprio credo la rendono immune a sentimenti negativi come la paura o la disperazione, secondo il suo culto dopo la morte tutti avranno diritto a un mondo di indicibili piaceri e affetto assoluti, un sogno così vivido da renderla capace di accettare qualsiasi insulto, umiliazione o tortura con gioia, se non con il sorriso, quantomeno con lacrime di comprensione per chi glieli sta infliggendo. A proposito del suo concetto di "Amore", vi è da dire che Iris non ha un concetto di questo sentimento "puro" o legato alle religioni a cui la sua razza di Angelo è legata, la sua fede è qualcosa di più specifico e naturale, qualcosa di istintivo e selvaggio che ha spogliato completamente il suo animo di qualsiasi pregiudizio o pensiero bigotto potesse avere in principio. Per lei l'amore è nell'affetto di una madre per il suo cucciolo, tanto quanto nel sesso più crudo tra due amanti clandestini. Sa distinguere ovviamente cattiverie quali tradimenti, sotterfugi e intenzioni oscure, ma come detto risponde sempre con affetto incondizionato. Non c'è perversione o voglia che non possa essere soddisfatta, finché attraverso essa entrambi ricevono piacere, e dal momento che per lei il piacere è legato e proporzionale a quanto piacere riesce a dare, proverebbe un orgasmo anche nell'essere picchiata se questo procurasse soddisfazione a chi le infligge una simile tortura, semplicemente in simili casi non esiterebbe a dialogare amorevolmente con il proprio "aguzzino" per poter dapprima comprendere cosa lo spinge a comportarsi così, in seguito cercare di indottrinarlo a una via più buona e benefica. Di suo Iris non ha delle vere e proprie perversioni, è questo che la rende capace e sempre pronta a soddisfare con tutta se stessa chiunque le si pari di fronte: la ricerca dell'Amore in ogni dove, unita alla volontà di espanderlo come un virus benevolo su chiunque, sempre e comunque. Vi è poi da parlare del rapporto con sua "sorella", che non è solo qualcosa che le unisce in quanto gemelle, seppur mancate, ma è un legame così profondo da renderle quasi impossibile perderla di vista. Iris sa sempre dove sia Hazel, sa sempre cosa provi, sa sempre cosa pensi, è molto difficile che l'angelo possa farsi prendere in giro dal demone in tal senso e capita spesso che appaiano dall'esterno come cane e gatto per questo. La verità dei fatti è tuttavia che Iris, pur amando tutti incondizionatamente, non ama nessuno al mondo come Hazel e la sua figlioletta Lucia, si sente ancora terribilmente in colpa per averle abbandonate, specie dopo esser venuta a conoscenza del loro vissuto, e non esiterebbe un istante a sacrificarsi per loro in qualsiasi circostanza, pur di proteggerle e amarle per il resto della sua vita. Pensa che entrambe abbiano ancora bisogno di tempo per capire quanto sia importante l'Amore nella loro esistenza, e capita spesso che litighi con Hazel o con la stessa piccina a tal proposito, a volte risultando persino come l'angioletto sulla spalla di Lucia mentre Hazel è il demone. Solo che, data la mentalità particolare di Iris, questo fattore rende spesso confuso quale sia la voce dalla parte "giusta" e quella "sbagliata", mischiando Angelo e Diavolo e scambiandole di posto continuamente.

    Background: La storia di Irithiel è diversa rispetto a quella di molte altre anime "pure", come può essere quella di un bambino mai nato. Irithiel infatti sarebbe dovuta essere Iris Moore, sorella gemella di Hazel Moore, madre di Lucia. Purtroppo, il fato volle che a differenza della sua gemella, Iris non ce la fece, morendo prematuramente e non vedendo mai la luce. Il fato o un intervento divino, difficile dirlo, vollero che nel medesimo istante in cui la sua anima candida giunse in cielo, un nuovo angelo perfettamente formato e già adulto, specchio quasi perfetto almeno nel corpo della donna che anni dopo sarebbe diventata la piccola sopravvissuta, nacque con il nome di Irithiel e in seguito venne affidata come angelo custode proprio a colei cui immagine e somiglianza era nata. Da lì, Irithiel già perfettamente adulta e senziente, con un animo candido e puro tipico della sua razza, seguì passo passo la vita di quella piccola creaturina come fosse davvero una sua sorella, osservando lo scorrere degli anni e guardando con apprensione ognuna delle sue imprese. Vegliò su di lei durante tutta la sua crescita, come bambina, come adolescente, in seguito come donna e strega; vegliò su lei e il suo amato, Amon, durante il loro primo incontro e gli anni a seguire... e soprattutto vegliò su di lei durante il difficile parto che consentì ad Hazel di dare alla luce un piccolo miracolo, un bellissimo maschietto di nome Lucio che Irithiel sentì di amare anche solo osservandolo dal cielo mentre agitava i pugnetti chiusi tra le braccia della madre. Ma per quanto profondo amore e indicibile gioia provò Irithiel osservando dal Paradiso quella nascita miracolosa, Hazel non risultò contenta del proprio figlio, perché aveva sempre desiderato una femmina e inizialmente ebbe non poche difficoltà ad accettare Lucio. Irithiel, che non aveva mai conosciuto emozioni come tristezza, delusione od odio, provò così tanto dolore per questa scoperta, nel vedere l'espressione di Hazel e il suo pianto mentre guardava il bambino, che semplicemente non resse. Smise di vegliare sulla sorella, chiuse quella finestra perennemente aperta su di lei sbattendola come una porta di legno, e così non poté mai capire realmente che quel primo momento di Hazel, passò in fretta, come un fulmine nel cielo destinato a lasciar spazio al sereno. La sfuriata dell'angelo non passò inosservata ai suoi superiori, che subito le intimarono di tornare a vegliare su Hazel com'era suo compito. Ci fu una lite furiosa, con Irithiel che in lacrime supplicò di farle avere Lucio come protetto, poiché non meritava quelle reazioni da chi lo aveva messo al mondo! Gli angeli furono irremovibili, scioccati di fronte a una così dura reazione, pregna di emozioni che li sconcertarono, e così Irithiel finì solo per peggiorare la propria situazione insistendo e mancando di rispetto ai suoi superiori. Così facendo, com'era prassi, le venne revocato il compito di Angelo custode, le furono strappate le ali e venne spedita sulla Terra per una punizione esemplare che fungesse da monito per tutti i suoi simili. Da lì, ella non poté mai vedere il momento in cui Hazel, presa coscienza dell'amore materno che si scatenò nonostante il sesso di Lucio, lo strinse al petto giurando di proteggerlo ad ogni costo, né poté essere testimone delle disgrazie che a seguire capitarono a entrambi, quasi con il suo "licenziamento" la buona sorte li avessi abbandonati per sempre. Sola, abbandonata, ancora confusa e furiosa, piombata sulla Terra che aveva così assiduamente osservato senza mai viverla davvero, Irithiel non sapeva che fare. Raccolse la lunga gonna della sua veste bianca e iniziò a correre a perdifiato, sconcertata dalla sensazione dell'erba sotto ai piedi nudi. Vagò e vagò con la sua veste candida e le ali strappate, in mezzo all'immensa foresta in cui era precipitata e proprio qui, nel bel mezzo di una radura molto ampia e nascosta, che sembrava quasi degna di suo padre, incantata addirittura, davanti ai suoi occhi innocenti si parò lo spettacolo più perverso, sconveniente, ma al tempo stesso meraviglioso a cui avesse mai assistito: una donna dalla chioma lussureggiante e gli occhi brillanti, si trovava al centro della radura, su un grande masso, in mezzo ai più disparati corpi, delle più variegate razze, in un groviglio multietnico di arti, teste e fisici privi di indumento alcuno, avvinghiati l'un l'altro in ciò che sembrava ben più di un abbraccio votato alla procreazione. Vedendola in piedi, ferma e tremante a un angolo della radura, la donna si voltò verso di lei mentre un coro di sospiri e lamenti di puro piacere faceva da colonna sonora e dopo averla guardato in viso, gli occhi fissi sulle sue guance rigate come fari di fronte alla via, aprì le braccia e lentamente sorrise, facendole cenno di avvicinarsi. Hai tutta l'aria di chi, figlia, ha appena perso l'Amore. Non piangere, bambina. Vieni con noi e nessuno potrà privartene ancora... Irithiel si sentì trascinare verso di lei come se una forza superiore, qualcosa di degno al Creatore stesso, la guidasse cullando ogni suo passo. Le sembrò di volare seppur non avesse più ali a cui affidarsi, e in men che non si dicesse era parte integrante di quell'orgia di piaceri... Era in mezzo a corpi sconosciuti, abbracciava e stringeva la carne tenera di colei che, avrebbe scoperto a breve, sarebbe stata la sua nuova e unica Dea. L'angelo Irithiel cessò così di esistere, lasciò il posto a Iris, angelo di fatto ma creatura terrestre per volontà, e nei secoli a seguire venne così tanto assorbita e ""corrotta"" dal suo credo da ricevere in dono una nuova forma per il proprio corpo. La Dea a cui si era affidata era una divinità ormai dimenticata, un essere votato all'Amore, alla lussuria, ma anche alla caccia e protettrice di diversi animali. Sotto la sua guida, i suoi seguaci potevano ricevere una nuova esistenza, una forma che potesse esprimere al meglio i loro desideri. Iris scelse il suo e vi si accoppiò, divenendo un tutt'uno con questa creatura per ottenere così una forma che, in una sorta di protesta contro la famiglia che l'aveva cacciata e abbandonata, era molto più vicina al Peccato di qualsiasi altra bestia mai creata: la serpe. Gli anni passarono per lei all'insegna dell'Amore e di ogni sua conseguenza (lussuria, perversione ecc.), seguendo sempre i dettami della sua nuova Madre come legge insindacabile. Per quanto riguardava il suo passato, invece, non passò molto tempo prima che il suo pentimento verso la sua protetta si facesse insostenibile, tanto che neppure a una settimana dall'abbandono del Paradiso ella riaprì quella famosa finestra affacciata sulla vita della gemella, avendo così una terribile scoperta: qualsiasi traccia della sua "gemella" era sparita dalla faccia della Terra. A sua insaputa la donna era stata infatti spedita all'Inferno, trasformata in un demone che sarebbe rimasto rinchiuso per secoli all'interno di Dite, prigioniera di demoni che avrebbero abusato di lei per molto, molto tempo. Dopo di lei, suo figlio visse una triste e breve vita da servo, morendo alla giovane età di 15 anni e finendo a propria volta all'Inferno, nella bolgia destinate ai lussuriosi. Iris cercò svariate volte di rintracciare Hazel o Lucio, ma purtroppo con i poteri da Angelo ormai perduti non aveva affinità con il piccolo, e così perse le loro tracce riducendosi a spalancare quella finestra ancora e ancora per secoli, prima di rassegnarsi al dolore: sua sorella doveva essere morta, forse proprio poco dopo il parto. Passò molto tempo prima che si riprendesse, ma col tempo riuscì in qualche modo a superare il dolore grazie alla sua fede, alla Dea e ai suoi seguaci. Ciò che i suoi compagni non sapevano era però che, nonostante la loro vita da nomadi devoti alla loro Dea, nonostante Iris fosse forse una delle seguaci più devote, talmente tanto da essere diventata una Sacerdotessa della loro Amata, non si rassegnò mai davvero alla morte di sua sorella e di tanto in tanto, per sempre, si affacciò alla finestra per cercare sua sorella. Un giorno, per assurdo, le sembrò di sentire la sua presenza, si svegliò di soprassalto e la cercò in lungo e in largo con le poche abilità in suo possesso, attraverso incantesimi e investigazioni, ma era come se fosse stata per brevissimi istanti con lei, come se qualcosa di potente e oscuro nascondesse la sua presenza a suoi sensi. Così passò altro tempo preda dei dubbi, finché un giorno non avvenne l'inspiegabile: sentì Hazel, viva e vegeta, e con lei distinse anche il momento preciso in cui si unì con la sua stessa carne per la prima volta, accettandola totalmente come propria. Non sapeva perché avesse sentito quella sensazione, ma proprio come se il velo nero che aveva nascosto Hazel ai suoi sensi fosse sparito, riuscì a vederla di nuovo oltre la finestra, mentre si accoppiava con quello che era certa fosse Lucio e un altro uomo che ella non conosceva, una Tiranide per la precisione. Scoprì così la verità più felice di tutte: non solo Hazel era viva, cambiata e sopravvissuta all'Inferno eppure sana e immortale, ma anche suo figlio, un tempo Lucio e ora Lucia, viveva al fianco della madre che aveva finalmente imparato ad accettarlo per ciò che era sempre stato ai suoi occhi... un piccolo, sfortunato, miracolo. A quel punto, impaziente di ricongiungersi con la gemella e su* figli*, piena di domande sulla loro esistenza nel cuore, partì per un viaggio alla ricerca della sua metà perduta, con il benestare di tutta la sua nuova famiglia e soprattutto della sua Dea. In poco tempo, aprendo il cuore al legame che le aveva unite quando aveva vegliato su di Hazel, riuscì a recuperare le sue tracce, attraversando il Pianeta intero pur di poterla finalmente incontrare. Hazel non fu forse così felice di ritrovarsi un "Angelo custode" non troppo Angelo tra i piedi, Lucia ne rimase a dir poco confusa, ma Iris non cambiò certo idea riguardo le proprie intenzioni: avrebbe portato Amore nella vita delle sue due protette e in seguito persino nel luogo oscuro e spaventoso che le aveva nascoste ai suoi sensi... La Sapienza.

    Obbiettivo Personale: Di base, donare Amore a chiunque incondizionatamente. Vuole "rieducare" all'affetto e all'Amore le creature più crudeli che le si pongano davanti al cammino, "reclutando" più esponenti possibili per la sua Dea e convertirli al proprio credo. Sogna un mondo in cui piacere e amore regnino sovrani. Attualmente, vegliare su sua sorella Hazel e sulla sua adorata nipote Lucia, assicurandosi che ricevano tutto l'amore possibile.

    Allineamento: Legale buono (Caotico a seconda dei punti di vista)

    Orientamento sessuale: Incondizionato. Ama tutte le creature indiscriminatamente.

    Razza: Angelo Decaduto, corrotto dai piaceri terrestri.
    I benefattori per antonomasia, i servitori di Dio, gli emissari della purezza, deboli di notte ma invincibili di giorno, dominano la luce e ne controllano l'essenza. La loro fama li precede, poiché non a caso viene affiancato il concetto di somma bellezza agli angeli: queste creature hanno corpi naturalmente perfetti, molto più belli del normale, al punto che per dimostrare la loro fede verso la purezza, pur di non cedere in tentazione, usano coprire il loro sguardo con bende e armature.
    - POSSIBILI SOTTORAZZE:
    Arcangelo, Angelo Decaduto.
    - CONSEGUENZE RAZZIALI:
    • Immortalità
    • Bellezza sovrumana: un angelo ha sempre un fisico estremamente scolpito o forme più generose, gli angeli hanno muscoli perfetti e seni molto più grandi del normale, angeli con fisici più minuti o "Normali" sono da considerarsi a tutti gli effetti delle stranezze/rarità.
    • Debolezza all'argento.
    • Riserva energetica aumentata. (Lv.1: 10 - Lv.2: 20 - Lv.3: 35 - Lv.4: 50)
    • Non si avverte la fatica per la mancanza o consumo elevato di energia.
    • Ossa leggermente più resistenti del normale.
    • Al buio, la resistenza fisica della carne e degli organi interni diminuisce.
    • Con gli occhi coperti o con qualsiasi effetto che diminuisca le capacità visive, bonus sul sense del 50%.
    • Trasformazione in angelo che comporta:
    • Ossa molto più resistenti del normale.
    • Bonus sul sense in caso di impedimenti alla vista aumentato al 100%.
    = La forma angelica ha un costo di attivazione pari a 10, può modificare la forma del corpo senza però cambiare troppo, al massimo è possibile ottenere diverse ali ed elementi resistenti basati comunque sulla fermezza delle ossa ma in maniera limitata. Il corpo non può aumentare di dimensioni né ottenere sfaccettature mostruose particolari. La forma angelica può essere associata ad una creatura particolare e ottenerne minime fattezze, ma nulla di esagerato. In caso di ali, è possibile volare entro un massimo pari al proprio Jumper.
    - POTERI PRECLUSI: Dominio, Pilota, Rigenerazione, Armagus, Fever.




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    «Mi dispiace. So che il tuo desiderio di farmi del male è forte... Lo sento. Ma io continuerò ad amarti a prescindere da quanto male mi farai, da quanto forte colpirai, da quanto in fondo mi taglierai... Non importa cosa tu faccia. Puoi anche uccidermi, se ti fa piacere... Semplicemente non puoi niente contro la mia fede. La nostra Dea ci guiderà...»

    Il potere di Iris è legato in qualche modo sia alla sua natura angelica ormai decaduta, sia in special modo alla nuova forma che ha ottenuto grazie alla sua Dea. Fuori dal combattimento, Iris è in grado di trasformarsi in una bellissima donna metà serpente, dotata di una coda lunga 2,50 metri in grado di abbracciare tra le proprie squame chiunque ella voglia, permettendole di spostarsi sinuosamente sul terreno proprio come l'animale a cui è legata. In questa forma, non è dotata di caratteristiche fisiche particolarmente utili se non 4 serpi che si diramano da metà della sua chioma, nonché ovviamente la flessibilità tipica di questi animali, le ossa sono molto più "morbide" e segmentate, le squame le permettono di arrampicarsi facilmente nella maggior parte delle superfici, questo si unisce alla possibilità di ridurre le sue dimensioni a piacere, raggiungendone anche di molto piccole e sottili, proprio come quelle di un piccolo serpente. In questa forma la sua naturale sensualità è se possibile triplicata, il suo bacio può creare assuefazione, i suoi fluidi corporei hanno proprietà afrodisiache, ed essere stretti anche solo una volta nel suo freddo abbraccio può significare rimanerne indipendenti. Le sue capacità sono simili a quelle di un serpente: è molto elastica, sinuosa, e la sua bocca può spalancarsi fino a dimensioni quasi paragonabili alla sua stessa testa. Grazie alla sua Dea il suo corpo ha inoltre ottenuto uno strano modo di subire ferite, quando la sua pelle si lacera eventuali tagli assumono infatti forme decisamente ambigue, piccole fessure rosee, schiuse, simili a intimità femminili. Il suo sangue in questa forma è di un verde brillante. Niente di tutto ciò è ovviamente utilizzabile in combattimento, essendo ella per nulla dotata di abilità fisiche utili. I denti delle sue serpi non sono affilati, anzi, di base sono nascosti all'interno delle gengive ed escono solo durante l'accoppiamento o per "minacciare" un nemico, mentre i suoi sono comunemente umani a eccezione dei canini, molto più lunghi del normale ma sicuramente non pensati per lacerare la carne, piuttosto infilzarla senza dolore. La capacità utile di Iris si rivela dunque in combattimento, dove le sue capacità di trasformazione le permettono di farsi anche molto piccola, similmente a una piccola serpe vera pur mantenendo il suo aspetto da lamia, col corpo di 20 cm di lunghezza totale che può "legarsi" a un guerriero attraverso la sua chioma, quando infatti le sue serpi mordono la carne dell'utilizzatore, possono donargli le capacità afrodisiache dei suoi succhi, questo -oltre a fornire una possibile distrazione poiché il possessore diventa decisamente più avvenente agli occhi del nemico- potenzia in particolare l'Arte dell'Eromanzia, garantendo sempre 1 HB extra al conteggio di quelli inflitti, per cui in una tecnica che ne fornisce 1 saranno 2 e via discorrendo. Questo effetto non funziona su individui che abbiano già subito 15 HB. Solitamente Irithiel lo sfrutta attorcigliando il suo piccolo corpo al polso o comunque al braccio alleato, creando anche un disegno abbastanza artistico con le sue serpi, che si posizionano come i raggi di un sole per creare il legame. Se l'ex angelo viene colpito in questa forma, tornerà immediatamente alle sue dimensioni reali e cadrà a terra inerme, impossibilitato a cambiare le proprie dimensioni prima di un adeguato riposo.


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    mzOZc8N


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    «"Ama il prossimo tuo come te stesso", così mi hanno insegnato quando ero sua figlia... Mi piace pensare che adesso mi guardi e sia felice di me, anche se il mio amore è diverso, anche se molti lo reputerebbero "perverso", "oscuro"... sbagliato. Non è forse solamente più profondo e completo di quanto loro abbiano mai vissuto?»

    Soldi: 1000 $
    Nazione: Roma
    Abitazione Casa di Lucia
    Covenant //
    Mestiere:
    Role Svolte: //
    Combattimenti svolti //
    Missioni e Operazioni //
    Organizzazione:
    Inventario:





    W3XgE3U
    <!-- NON ANDARE A CAPO FRA QUESTE DUE CHIUSURE -->



    <!-- ELEMENTO IMMAGINE SINISTRA. -->

    <!-- INTESTAZIONE BLOCCO: MODIFICA IMMAGINE -->
    <!-- ALLINEAMENTO BOX : MODIFICA TRANSLATEY, ACCETTA PERCENTUALI E PX -->
    Dv7K0so

    <!-- COLORE BORDO: CAMBIARE ATTRIBUTO BORDER-COLOR -->



    HjsBnqo




    <!-- CONFIGURAZIONE : CAMBIARE MAX-HEIGHT CON ALTEZZA DELL'IMMAGINE A LATO -->


    05/12/2019: Scheda postata.

    Data:

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    <!-- NON ANDARE A CAPO FRA QUESTE DUE CHIUSURE -->




    Edited by .Bakemono - 5/12/2019, 17:32
     
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