Gwen Roy

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    Sono d'accordo con Doom perché questo PG prenda il ruolo di direttore dell'ospedale di Roma, è già tutto pronto e dobbiamo solo ruolare la cosa.


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    «Tutti possono essere salvati. Non devono esistere "eccezioni".»

    Nome: Gwen (Abbreviativo di "Gwenevere", ovvero "Ginevra" in italiano)

    Cognome: Roy (Da "Ruadh" = Rosso, in scozzese)

    Soprannome: Di solito la chiamano semplicemente "Doc", ma non ne ha uno nell'effettivo.

    Età: 28

    Segni particolari: Dopo la mutazione il suo PH ha subito dei cambiamenti che portano il suo odore naturale a ricordare moltissimo qualcosa di dolce, alle volte caramelle, alle volte bignè, spesso addirittura variando a seconda delle golosità che ha mangiato di recente. Quando è sovrappensiero o particolarmente agitata la sua pelle assume una consistenza visiva quasi trasparente, rosea e molto lucida, simile appunto alla sua forma "alternativa" dovuta alla trasformazione. Per il resto, il suo corpo allo stato naturale non presenta particolari rilevanti se non lentiggini sparse, localizzate perlopiù sul viso (zona naso e guance) e sulla schiena. Ha solo tre nei su tutto il corpo: uno vicino alla tempia destra, che rimane perlopiù coperto dai capelli a eccezione di quando li tira dietro l'orecchio, uno sul seno sinistro, in alto vicino alla scollatura, e uno poco sopra la natica destra. Questi segni "distintivi" vanno a sparire completamente durante le trasformazioni.

    Descrizione fisica: Se non fosse per il suo modo di vestire assolutamente appariscente e privo di gusto alcuno, che denota un senso dell'abbinamento di colori particolarmente orribile, Gwen sarebbe assolutamente anonima. È bella, certo, una bellezza rossa naturale che di sicuro può piacere, ma non presenta dei particolari fisici distintivi, specie in un mondo di mostri e stangone. La sua figura è minuta per la media comune, 170 cm e poco più, per un fisico formoso di natura, che non ha mai visto una parvenza d'allenamento in vita propria e che può solo affidarsi alla bellezza naturale che, fortunatamente, c'è. Possiede una lunga e voluminosa chioma rossa che per un motivo o per l'altro risulta costantemente spettinata, è praticamente impossibile vederla con i capelli lisci o raccolti, poiché non se ne cura, e l'unico particolare a salvarla è la loro naturale morbidezza che le permette, con il semplice uso di shampoo e balsamo 2 in 1 (Segno inequivocabile di quanto poco sappia valorizzarsi), di evitare i nodi, per il resto si tratta di onde ribelli che, proprio come le fiamme che ricordano, non stanno ferme un secondo: riccioli che sfuggono qua e là un po' ovunque, in particolare un ciuffo costante sulla testa che le dona un aspetto quasi buffo e a cui è ormai affezionata come fosse un essere a sé. I suoi occhi sono di un verde acqua intenso che varia di sfumature a seconda della luce, molto grandi e incorniciati da folte ciglia (altrettanto rosse) che non hanno bisogno di piega e mascara per stare su. Il viso è piccolo ma armonioso, con zigomi alti e pieni, guance mediamente paffute, un nasino delicato e labbra piene ma strette. Grazie alla sua mutazione non deve preoccuparsi di burro-cacao, creme o cosmetici vari per tenersi idratata: la sua pelle è liscissima, morbida, ma soprattutto bianca come il latte, di quella qualità che si arrossa anche solo stringendola più del dovuto, scottandosi come nulla se esposta al sole. Il suo fisico pur non essendo particolarmente allenato ha una forma invidiabile, questo non solo per un metabolismo ottimo e molta fortuna genetica, ma anche e soprattutto grazie al suo potere, che le permette di autogestirsi a livello di forme e peso: avendo acquisito caratteristiche fisiche molto particolari, quando mangia troppo tende a "ingrassare" ma non lo fa come un comune umano, semplicemente si crea del "grasso" gelatinoso in eccesso che ella può spostare dove vuole all'interno del corpo, ovviamente in questi casi cerca di scegliere il male minore, per questo a seconda dei periodi è possibile vedere la sua terza contenuta trasformarsi in una settima esagerata, o il suo sedere tondo e piccolo diventare più consistente; fortunatamente è molto facile per lei consumare questi "grassi" in eccesso, le basta qualche ora di attività fisica intensa per tornare come nuova (Sempre se ha voglia di farlo). Di norma, ha spalle strette, braccia non troppo sottili, una pancia morbida con un accenno di addominali "fittizio" che ne definisce le forme, un sedere tondo e gonfio, cosce formose e gambe abbastanza lunghe. Anche mani e piedi sono delicati e ben fatti, nonostante le unghie siano sempre rigorosamente tagliate cortissime e, solo in momenti di particolare ispirazione, al massimo dipinte con uno smalto verde molto acceso. Come abbigliamento predilige il suo fidato camice da dottore: semplice, bianco, con ampie tasche in cui perdersi. Sotto esso spesso e volentieri porta un vestito corto, molto strano e che evidenzia (come detto) la sua totale assenza di gusto: verde e rosso, con rettangoli ben evidenti alternati tra loro in una sorta di fantasia a scacchiera, 6 riquadri davanti e 6 dietro; sotto questo indossa perlopiù collant a vita alta, molto scuri, il tutto adagiato su comunissime scarpe da ufficio nere, con tacco antisesso per stare comoda (4 cm) o, ancor peggio, stivaletti dei medesimi colori che di solito indossa per uscire e che non variano l'altezza del tacco di un millimetro. [+] [+] Ama l'oro giallo, e gli unici particolari di bellezza che si concede sono infatti degli orecchini a cerchio, "alla zingara", che porta su entrambi i lobi, insieme a due piercing: uno è un secondo buco a metà dell'orecchio sinistro, l'altro un'asticella posta sul fondo della schiena che da trasformata va a decorarle la base della coda. Indossa degli occhiali squadrati neri che sono praticamente parte di lei, anche perché senza è costretta a stringere gli occhi e tastare il mondo circostante a caso per poter "vedere", visto che le mancano non pochi gradi; il problema non persiste invece quando cambia "forma". A tal proposito, ha il tic di toccarli o giocarci in modi diversi a seconda delle situazioni, per esempio quando vuole darsi un tono li tira su con l'indice partendo dall'asticella centrale, oppure quando è pensierosa se li sfila per poterne mordicchiare le aste; se per un qualunque motivo non li indossa (durante la trasformazione, o quando è costretta a usare le lenti a contatto per determinati abbigliamenti), il bisogno di giocare con qualcosa diventa ancora più evidente, e in quei casi non sono da escludere dita tra i capelli, braccia incrociate e strette forte contro i seni o, ancora, un continuo mordicchiare qualsiasi cosa le capiti alla bocca, anche le sue stesse dita (con preferenza per il pollice sinistro, visto che è mancina). La sua voce infine è molto giovanile e rilassante, spesso strascicata e con accenti strani dovuti alle sue origini, ma la vera particolarità è che, sebbene parli sempre con un tono di voce sommesso e piacevole, quando ride o piange diventa invece estremamente rumorosa, e l'è difficile se non impossibile contenere il rumore o i crampi alla pancia, che spesso la costringono ad avere atteggiamenti teatrali come stringersi l'addome o piegarsi in due.

    Forma "alternativa": Tutto ciò che è Gwen nella sua forma originale sparisce quando accetta di sfruttare le sue capacità "speciali", cosa che non fa per nulla con piacere e a cui dunque ricorre di rado. Il suo aspetto in questi rari casi cambia radicalmente. Lentiggini e nei spariscono totalmente; la pelle diventa di un rosa molto acceso e "pieno", quasi fucsia; i capelli così come la peluria corporea (sopracciglia, pube ecc) perdono totalmente i propri pigmenti, divenendo di un bianco candido con riflessi argentei; le iridi passano al rosso e le sclere si riempiono di nero, attraverso un processo ben visibile e quasi inquietante. L'aspetto del suo corpo in questo caso è traslucido, luminoso, quasi "bagnato", inoltre la muscolatura si evidenzia sensibilmente, asciugandosi nei punti giusti e riempendosi in quelli ancora più giusti. Il seno cresce, il sedere si gonfia e si rassoda, tutto si tonifica e si fa migliore. L'altezza e le linee base non cambiano, così come i lineamenti che bene o male risultano vagamente riconoscibili per quanto più affilati e sensuali. Le orecchie diventano appuntite, ferine, e fanno sì che gli orecchini dorati spicchino di più. In questo stato Gwen soffre sensibilmente il caldo, per lei anche le basse temperature risultano "tiepide" e dunque è possibile vederla con indosso un abbigliamento molto diverso, solitamente un top nero a pancia fuori e dei pantaloni larghi, bianchi e morbidi che lasciano scoperta la parte interna delle gambe. Non sopporta le scarpe o le costrizioni, e l'unica cosa che mantiene addosso sono questi due indumenti e i gioielli. Persino gli occhiali spariscono visto che il miglioramento fisico corregge momentaneamente anche i suoi problemi di vista, permettendole di vedere perfettamente. Infine, la parte forse più visibile e rilevante di questa forma è l'apparizione di una coda che prolunga la spina dorsale della ragazza di circa 2 metri, ricoprendola di materia "caramellosa" e facendone un vero e proprio "arto" in più. Questa risulta estremamente elastica, ma soprattutto malleabile attraverso i suoi poteri, e collima con un bozzo di dimensioni variabili, simile alla "testa" di una pianta carnivora, che non è altro in effetti che una bocca dotata di lingua, ma molto più sensibile del normale se esplorata, questo perché invero nasce come una seconda intimità della ragazza, sensibile e "famelica" come tale.

    Descrizione psicologica: Gwen è un personaggio particolarmente bizzarro, molto distante dal concetto di "donna di scienza" che i più potrebbero avere. A prima apparenza, specie se si dovesse incappare in uno dei suoi primi pazienti, la si potrebbe associare allo stereotipo dello "scienziato pazzo", più per altro per il suo modo rude e strampalato di praticare la medicina. La realtà dei fatti però, è che nella donna non vi è mai stato nessun fine malefico, né piani per avvicinarsi all'operato divino o, ancora, a una scoperta che potesse garantirle un nobel e una carriera proficua. Non ha mai avuto manie d'onnipotenza o particolari ambizioni, l'unico suo obiettivo fin dalla tenera età è sempre e solo stato quello di aiutare i più bisognosi, di curare le persone (o all'evenienza, gli animali) e migliorare loro la vita come poteva, sentendo una vera e propria vocazione in tal senso. Lo studio in ambito medico non è mai stato un problema, e proprio per tutta la passione che vi ha sempre dedicato è riuscita ad acquisire nozioni approfondite su svariati campi medici, anche la psicologia per esempio, cosa che purtroppo non è bastata per farla laureare. Tra le tante cose, Gwen soffre della "Sindrome di Todd", altrimenti detta "Sindrome di Alice nel paese delle meraviglie", un disturbo che colpisce la percezione visiva e in parte quella sensoriale, che le crea delle illusioni molto sconvenienti, come la sensazione che qualcosa che sta osservando sia di dimensione diversa dalla realtà (molto più piccola o più grande), che il tempo scorra troppo velocemente/lentamente o ancora di osservare le cose da angolazioni diverse rispetto a quelle effettive. Questa "malattia" si presenta principalmente durante forti emicranie, altro disturbo di cui è affetta e che ne sono la causa scatenante. La donna è costretta a tenere a bada entrambi i disturbi con dei farmaci molto potenti, che con il tempo le hanno procurato una sorta di dipendenza e che è solita buttar giù con bevande ben zuccherate. A causa del suo vissuto è una persona abbastanza insicura in tutto ciò che non riguarda il lavoro, ma predilige comunque mostrarsi composta e seria dinanzi agli altri, e si sforza di apparire professionale nonostante sappia bene di provenire da un ambiente lavorativo non idoneo agli standard che dovrebbe soddisfare un medico. Ha un carattere molto introverso e modi estremamente goffi di relazionarsi con il prossimo, che spesso la portano a fare discorsi poco chiari o apparentemente incoerenti, costringendola a spiegare un concetto più volte e fare lunghi giri di parole per arrivare al punto. Solitamente sono più le cose che non dice che quelle che dice, pensa sempre parecchio prima di parlare e cerca di capire il proprio interlocutore per poterlo approcciare al meglio, spesso fallendo miseramente. A causa della sua vocazione ha istinti crocerossina non indifferenti, che spesso la portano a credere nelle persone sbagliate. Tuttavia non è stupida o ingenua, anzi, grazie al suo potere capisce subito se qualcuno ha cattive intenzioni... Semplicemente può decidere di non fermarsi neppure dinanzi a questo ostacolo. È fermamente convinta che chiunque possa essere salvato, anche da se stesso, servono solo i giusti metodi. Quando cerca di essere divertente o socializzare, fallisce miseramente la maggior parte delle volte, lasciandosi andare fin troppo spesso a risatine nervose piuttosto goffe e -come suo solito- rumorose, che cerca di contenere soffocandole con una mano davanti alla bocca o voltandosi da tutt'altra parte. Difficilmente guarda negli occhi un suo interlocutore, ha bisogno anzi di vagare con lo sguardo per parlare fluentemente e non cedere alla timidezza, tuttavia questo fattore viene meno quando è fermamente convinta di qualcosa, parla del suo lavoro o vuole essere del tutto sincera con qualcuno: in quel caso è capace di sguardi così pregni di sentimento da raggelare qualcuno sul posto. A causa delle sue innumerevoli difficoltà di socializzazione, ha una vita abbastanza attiva su internet e tende a osservare le persone da lontano, anche semplicemente quelle che incontra per strada; trova molto costruttivo e stimolante conoscere le stranezze dei vari individui, infatti è solita cercarle un po' in tutti. Essendo molto sentimentale e introspettiva, tende a trovarsi male con individui che considera superficiali o privi di scrupoli, ma anche in quei casi il suo modo di rapportarsi non cambia granché, anzi, forse le viene meglio apparire sicura per una questione di spirito di sopravvivenza. È infatti il tipo di persona che se deve farsi coraggio lo fa divinamente, si può dire che funzioni quasi meglio sotto pressione che in condizioni normali, cosa che ha dovuto imparare in campo medico, dove efficienza e freddezza possono rivelarsi i migliori amici di un chirurgo. Nonostante la sua professione non ha un modo di parlare forbito, ma capita che nei suoi discorsi usi parole antiquate di tanto in tanto, questo perché è solita leggere molto, specie romanzi rosa, storici o fantasy. Non è un tipo che perde la calma facilmente, anzi, ma le rare volte in cui lo fa, succede per davvero, in modo estremamente sentito e a volte addirittura esagerato. Come si suol dire: mai far arrabbiare un buono.
    Ha molte fisse e stranezze tutte sue, e i suoi gusti in fatto di vestiti ne sono un esempio. Nonostante la sindrome di cui soffre la porti spesso a una distorta percezione delle proporzioni, ha una fissa per le forme geometriche, e anche se non ha affatto cura per se stessa, ama che le cose intorno a lei siano in ordine e sistemate per l'appunto con schemi precisi in tal senso. Dal momento che questo fattore va spesso a cozzare con la sua visione distorta del mondo, con il tempo ha iniziato a sviluppare parallelamente una passione per il grottesco, che ha unito a questa strana fissa, finendo per scoprire che ricercare forme particolari anche nel corpo umano la aiuta a rilassarsi anche dinanzi alle sue "allucinazioni". Le protesi che crea ne sono un esempio, così come i suoi pazienti che via via hanno rispecchiato sempre di più questo suo distorto senso artistico. Ama i sapori dolci, mentre detesta quelli salati. Soffre di fame nervosa ed è dunque solita strafogarsi, specie ovviamente di pasticcini e dolciumi vari; se è costretta a mangiare fuori casa si porta sempre un tubetto di glassa/miele/panna o qualsiasi crema mielata con cui possa andare a condire eventuali pasti; non c'è sapore che ella non potrebbe sopportare se coperto dallo zucchero, anzi, uno dei suoi piatti preferiti è la carne con la marmellata per esempio, e non è certo difficile che si porti le sue strane glasse anche "a letto" per evitare il retrogusto acre dei liquidi corporei di eventuali partner. A tal proposito, anche se non si direbbe mai e lei stessa fa di tutti per nasconderlo, possiede una mente abbastanza perversa e ha gusti molto spinti in fatto di sesso, che però non ha quasi mai modo di sfogare a causa della sua vita dedicata al lavoro e, soprattutto, delle difficoltà a relazionarsi. Per tenere a bada questa parte di sé è solita affidarsi all'autoerotismo, spesso nei luoghi più improvvisati, e a volte, in momenti in cui si sente particolarmente sola, ricorre a internet, partecipando a videochat erotiche o registrando brevi video in cui si preoccupa di non mostrare mai il viso, spesso ricorrendo a cosplay e maschere (Sono gli unici momenti e motivi per i quali si concede di "sistemarsi" un minimo visivamente, poiché di suo non è affatto vanitosa). In ogni caso non si tratta di esibizionismo, ma pura e semplice ricerca di compagnia in momenti di piacere che, altrimenti, risultano vuoti e solitari; la pratica viene comunque agevolata da un senso del pudore decisamente poco sviluppato. È molto confusa su questa parte di sé e la mostra di rado, anche se in situazioni di particolare attrazione con qualcuno può capitare che si conceda qualche uscita maliziosa di cui però, solitamente, si pente subito. In sintesi la si potrebbe definire "frustrata" dal punto di vista sessuale e, soprattutto, sentimentale. È abbastanza pigra per quanto riguarda tutto ciò che è attività fisica, sport, e via dicendo, eppure ha una passione per i modellini e la pittura. Ha un sonno decisamente pesante ed è capace di addormentarsi praticamente a comando e ovunque, semplicemente spegnendo le luci o mettendosi una benda sul viso, specie se si trova in periodi particolarmente stressanti. Il suo colore preferito è il verde, le dona serenità e la calma, inoltre ha una fissa per i numeri pari e li considera di buon auspicio.

    Background Gwen nasce a New Vegas da madre italiana e padre scozzese, entrambi rinomati scienziati trasferiti sul luogo per alcune importanti ricerche. Purtroppo, nonostante le premesse in fatto di famiglia e geni ci fossero tutte, Gwen non è mai stata una bambina speciale; non particolarmente forte, né veloce, e neppure più intelligente di tante altre. Pur nascendo da due menti estremamente brillanti non era in sintesi un "genio" come i suoi genitori, né una combattente che potesse dare un futuro all'evoluzione umana. L'unico suo grande potere è sempre stato quello di possedere un'incrollabile forza di volontà, e crescendo questa qualità si è fatta sempre più presente e visibile. Seppur i genitori non le abbiano mai dato affetto o particolari attenzioni, presi dal lavoro com'erano, lei ha sempre fatto di tutto per seguire le loro direttive ed essere una brava bambina. Viveva perlopiù con una giovane babysitter a cui interessavano solo i soldi, quindi solitaria e isolata, ma ha comunque avuto modo di sviluppare un carattere dolce, gentile e altruista, per quanto introverso. Ha sempre avuto un'amore spropositato per la natura e gli animali e, da piccina, faceva di essi i propri amici, arrivando addirittura a giocare con insetti e gatti randagi, o a parlare con le piante come fossero vive. Insomma, si è praticamente gestita da sola per la maggior parte del tempo, seguendo gli insegnamenti dei suoi genitori quando arrivavano, per quanto superficiali e impartiti distrattamente. Per far loro felici ha sempre seguito scuole molto al di sopra delle proprie capacità, impegnandosi nello studio in modo quasi maniacale, tutto pur di cercare un po' dell'approvazione e dell'affetto che qualunque ragazzino si aspetterebbe da un padre e da una madre. All'inizio, aveva immaginato di seguire le loro orme e diventare una scienziata per renderli fieri di sé, iscrivendosi a un liceo adatto. Purtroppo però, nonostante tutto, seppur si impegnasse senza sosta ha sempre conseguito risultati mediocri nelle proprie imprese, dalle elementari fino al liceo, arrivando a sviluppare con il tempo forti emicranie a causa delle scarse ore di sonno e del troppo studio. Piano piano con gli anni il disturbo si è intensificato, finché non è diventato così forte da portare l'insorgere di problemi più gravi come, per l'appunto, la Sindrome di Todd. Inizialmente Gwen ha ignorato il problema, i cui sintomi si sono acuiti in seguito. Con l'insorgere del disturbo ma soprattutto con la crescita e maturando, la ricerca disperata dell'approvazione dei suoi genitori è andata via via scemando, questo perché stando a osservare il loro modo di lavorare, tutti quegli animali in gabbia o addirittura volontari umani senza più aspettative di vita che sottoponevano ai peggiori esperimenti, non riusciva proprio a vedere meri "numeri" o targhette, vedeva in loro anime, storie, sentimenti ed emozioni diverse, veri e propri pazienti da curare e non gusci vuoti da sfruttare fino all'ultimo spasimo. Osservandoli, il desiderio di diventare un medico e aiutare gli altri superò di gran lunga quello di conquistare due individui che oramai, per lei, erano praticamente degli estranei. In particolare fu proprio una di quelle "targhette", a farle cambiare idea: si chiamava Ruri, aveva appena 10 anni, ed era una ragazzina a cui rimaneva ben poca vita da vivere; un'orfana che i genitori di Gwen avevano raccolto da una baraccopoli situata in una delle zone più radiative della Sprawl. La sua pelle era stata totalmente ingrigita dal tempo, così come i suoi capelli; gli occhi erano iniettavi di sangue e il corpo gracile si reggeva a malapena in piedi senza l'ausilio di macchinari specifici. Gwen non aveva mai capito esattamente cosa i suoi genitori stessero cercando di fare con lei, ma sapeva che qualunque cosa fosse era sbagliata. Così la ragazza, ormai già alla fine del primo anno di Robotica, lasciò i corsi per trasferirsi a Medicina, perdendo un anno con estrema indifferenza da parte dei suoi genitori che la consideravano già un enorme fallimento, neanche a dirlo. Lo studio iniziò ad andare molto meglio, risultandole incredibilmente facile poiché la passione e la volontà che ci metteva era tale da far passare in secondo piano tutto il resto, questo almeno fino a che la sua percezione visiva non iniziò a fare talmente tanti scherzi da renderle praticamente impossibile il tirocinio. Vedendo la realtà distorta, avendo tutti i problemi dati dalla Sindrome, il tutto accompagnato dall'emicrania ricorrente, praticare ciò che imparava divenne sempre più difficile. Nascondere i suoi sintomi non fu affatto facile, eppure per anni in qualche modo, riuscì a dare tutti gli esami che le occorrevano a progredire, arrivando con non poca fatica al terzo. Nel frattempo, tutto ciò che apprendeva lo utilizzava per far stare meglio gli ""esperimenti"" della sua famiglia, nascondendo loro l'intera questione. Andava da Ruri ogni volta che poteva e lei e la bambina divennero due specie di sorelle, tale era il loro legame... poi però la poverina si ammalò definitivamente, e nemmeno lei poté salvarla dal destino... o almeno così pensava. La vide morire, è vero, e guardò il suo corpicino inerte mentre veniva raccolto da scienziati in tute contenitive per poterlo buttare via come spazzatura, ma durante la notte, mentre lo tenevano nella cella frigorifera attendendo l'indomani, non riuscì più a stare ferma. Sfruttando le conoscenze che aveva in fatto di chirurgia, medicina e robotica, ma soprattutto prendendo in prestito il laboratorio super attrezzato dei suoi, improvvisò la sua prima vera operazione chirurgica facendosi guidare da tutto l'amore e il dolore che provava per quella povera bambina. I metodi non furono del tutto conformi al Giuramento di Ippocrate, né di sicuro convenzionali o del tutto scientifici anzi, ma in qualche modo l'anima di Ruri tornò forzatamente nel suo corpo e lei si risvegliò. La bambina chiese a Gwen perché piangesse, e mentre le asciugava le lacrime le porse una pezzo di vetro verde smussato dal tempo, che aveva stretto in quelle sue piccole manine tutto il tempo, anche durante il rigor mortis, e le disse che era una pietra "Magica" e che guardandola avrebbe sempre ritrovato il sorriso. In seguito la piccola mostrò potenzialità che prima non aveva avuto, in un istante scattò fuori dalla stanza e premette l'enorme tasto rosso che gestiva tutte le gabbie del laboratorio. L'allarme scattò immediatamente, mentre creature di svariato genere si riversavano urlanti per l'intero edificio, distruggendolo in un fuggi fuggi generale. Gwen non ricorda molto di quella notte, poiché nella fuga sbatté la testa e perse i sensi, risvegliandosi con Ruri in un luogo maleodorante e umidiccio che identificò presto come fogne. Quando coprì la bocca era troppo tardi, se Ruri in quanto zombie non aveva più da temere dalle radiazioni di quei luoghi orribili, lei sapeva che trovarsi lì senza protezione l'aveva irrimediabilmente contaminata. I passi successivi per sopravvivere furono disperati, ma necessari: Gwen svuotò subito il conto che i suoi avevano riempito negli anni per poter soddisfare nel modo più facile e meno impegnativo possibile i suoi bisogni, e con questi comprò un edificio semi-diroccato, che ristrutturò come poteva per adibirlo a una grande casa con un piccolo laboratorio annesso, che in seguito divenne un punto di ritrovo per chiunque fosse bisognoso di cure. Mentre compieva esperimenti su stessa per sopravvivere alle radiazioni che avevano intensificato la sua emicrania e dato già i primi sintomi (perdita dei capelli, sangue dal naso), cercò di studiare per continuare a dare gli esami e laurearsi, finalmente, ma non fu possibile. La sindrome divenne ingestibile, portandola a farsi prescrivere farmaci così potenti da essere considerati illegali. Lasciò l'università con la volontà di tornarci un giorno, guarita, e nel frattempo continuò con i propri studi, cercando non solo un modo per sopravvivere, ma anche per liberarsi della sindrome a quel punto. Passò del tempo e il laboratorio che aveva creato divenne una specie di vero e proprio ospedale "privato", dove molti dei pazienti curati restarono per darle una mano, contribuendo con le proprie conoscenze e competenze. In particolare una paziente con conoscenze scientifiche l'aiutò nei suoi esperimenti, e un giorno finalmente si arrivò alla soluzione, o almeno... una mezza soluzione. Durante gli esperimenti, man mano che i medicinali facevano effetto migliorando i suoi sintomi, anche il suo aspetto cambiava. All'inizio era semplicemente un miglioramento della muscolatura, poi un aumento del colorito, dopo ancora del profumo. Più i sintomi sparivano più lei mutava, finché il suo corpo non raggiunse una vera e propria forma alternativa, una trasformazione che l'ha sì liberata da ognuno dei suoi problemi fisici: via l'emicranie, via la miopia, l'astigmatismo, ma soprattutto la tanto odiata sindrome di Todd, però al contempo l'ha privata di quell'umanità che ha sempre amato e abbracciato appieno. Quando tornò all'università diede gli ultimi esami con la sua nuova forma, ma la cosa le piacque talmente poco che una volta ottenuto quell'inutile foglio di carta capì di preferire rimanere un'umana malaticcia e imperfetta, che diventare una creatura sovrannaturale. Così proseguì il proprio lavoro all'ospedale "abusivo" che si era creata da sola senza quasi più ricorrere ai poteri acquisiti, facendosi aiutare dai pazienti che negli anni erano rimasti per aiutarla a perseguire il suo sogno: migliorare e salvare la vita altrui, senza eccezioni.
    Solo qualche anno dopo verrà avvicinata da Faust Carnovash, e insieme alla sua strana equipe si trasferirà a Roma per gestire nientemeno che il Thanathos Hospital di Roma... con le stesse premesse e i medesimi ideali nel cuore.

    Obbiettivo Personale: L'unico obiettivo di Gwen è aiutare gli altri, non importa i metodi a cui ricorre nel farlo. Che si tratti di cose semplici, come salvare la vita a un anziano con un infarto in corso, oppure cose meno semplici, come curare un kaiju ferito in battaglia, per lei non importa. Vuole solo salvare chiunque le si rivolga in cerca di aiuto, e in effetti anche chi non le si rivolge direttamente. Il suo animo le impone di fare il proprio dovere, 24 su 24, 7 giorni su 7, e mai sente il peso della fatica finché ha in mente quest'unico obiettivo. Con il Thanathos Hospital la sua speranza è quella di poter compiere questo suo dovere in più ampia scala, possibilmente migliorando la vita altrui anche a livello motorio o di potenziale fisico. In sintesi sì, è una vera stacanovista.

    Allineamento: Legale Buono

    Orientamento sessuale: Pansessuale (È convinta che anche l'attrazione sessuale sia prevalentemente "mentale", per questo non si pone limiti di genere e pensa ciecamente che potrebbe provare attrazione per qualsiasi creatura purché questa la stimoli in qualche modo.)

    Razza: Umana geneticamente modificata





    IJDAspe
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    AOaU9Gd

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    «Light is not "Good". Dark is not "Evil".»

    Il potere di Gwen consiste in una trasformazione fisica abbastanza consistente, che oltre a liberarla momentaneamente da ogni difetto fisico (problemi di salute compresi), le consente di ottenere caratteristiche uniche nel proprio genere. Quando si trova nella sua forma "alternativa", Gwen ottiene infatti una consistenza caramellosa simile a quella di uno slime, nonché capacità di mutazione estreme tipiche della razza. Benché l'aspetto e la consistenza principale rimangano comunque molto "solide", in questo stato ogni cosa di lei risulta estremamente elastica e malleabile, il suo corpo potrebbe facilmente piegarsi in ogni singola articolazione, dislocare gli arti, allungarli e distorcerli come meglio crede, rendendola più snodabile di qualsiasi contorsionista al mondo. Benché la cosa possa sembrare esclusivamente votata al sesso e alle pratiche più estreme, in realtà la vera chicca del suo potere sta nella possibilità di cambiare consistenza della propria materia, assumendo forme addirittura "melmose" all'evenienza, cosa che la rende capace di infiltrarsi facilmente in qualsiasi edificio che presenti spiragli di qualche genere. Proprio come gli slime può inoltre dividere pezzi di materia dal proprio corpo, che rimangono comunque collegati al suo cervello come un tutt'uno, e che può dunque comandare come fossero parte di sé. Queste parti possono riprodurre fedelmente la sua stessa forma, in svariate dimensioni diverse, assumendone le sembianze per creare dei veri e propri cloni con le stesse abilità mutanti (ma una consistenza leggermente inferiore alla sua che dunque li rende assolutamente inutili in ambito bellico). In questa forma la pelle di Gwen risulta leggermente traslucida, molto brillante e soprattutto profumata, come se fosse un'enorme caramella gommosa. Oltre a essere particolarmente invitante, il suo odore ha effetti afrodisiaci inizialmente leggeri, che si intensificano man mano che vi si viene esposti. Tutto ciò oltre alle capacità descritte, dona a Gwen un metabolismo esagerato poiché non è lo stomaco a lavorare ma la sostanza di cui è composto il suo corpo, che le permette di assimilare facilmente i pasti facendo di essi nuova materia da cui attingere. Per assurdo, se mangiasse davvero tanto potrebbe addirittura aumentare le proprie dimensioni. Insieme al metabolismo anche il senso del gusto viene incredibilmente esaltato, permettendole tra le altre cose di riconoscere vagamente il "gusto" delle persone, similmente a una specie di sesto senso che nel suo caso le permette di sapere facilmente quando qualcuno mente, ad esempio, o quando ha cattive intenzioni, il tutto semplicemente "assaggiandolo". Non è raro che usi quest'ultima capacità per fare diagnosi precise sui propri pazienti in caso non possa ricorrere alla tecnlogia, poiché sarebbe in grado di riconoscere anche eventuali problemi riscontrati nel sapore di un individuo.


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    mzOZc8N


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    «Suonerà melenso, banale, sciocco e noiosamente "umano"... ma puoi avere tutti i soldi, la bellezza, la forza e il potere di questo mondo, eppure senza un cuore sei e rimarrai sempre un mero bel guscio vuoto. Io vivo per preservare ciò che le persone hanno dentro al petto, non tutt'intorno.»

    Soldi: 1150 $
    Nazione: Roma (Trasferita da New Vegas)
    Abitazione //
    Covenant //
    Mestiere: Medico Chirurgo/Direttrice del Thanathos Hospital
    Role Svolte:
    - [Lavoro]Vita da corsia
    Combattimenti svolti //
    Missioni e Operazioni //
    Organizzazione: Thanathos Hospital
    Inventario: Essendo una persona pratica e fin troppo ligia al proprio dovere, l'inventario di Gwen quando lascia l'ospedale è composto perlopiù da strumenti di lavoro:
    - Medikit di ultima generazione con tutti gli strumenti del caso;
    - Zainetto iper tecnologico con altra strumentazione per le emergenze più disparate;
    - L'occorrente per istallare giacigli improvvisati;
    - Strumentazione per controlli medici avanzati di vario genere x;
    - Cellulare satellitare che funge anche da cerca-persone e ricetrasmittente collegata all'ospedale qualora ci fosse un'emergenza;
    - Nei casi più gravi un vero e proprio "zaino robot" con strumentazione avanzata e cybrida al proprio interno, adatto alle operazioni chirurgiche più complicate in situazioni di estrema emergenza dove non è possibile spostare il paziente;
    - Di tanto in tanto un computer portatile con annessa strumentazione da RIS qualora le occorra fare ricerche o agire in ambito più scientifico che medico;
    - Infine, unico oggetto non utile ma forse il più importante per lei, porta sempre con sé un pezzo di vetro scheggiato che le regalò la sua prima paziente, una bimba molto piccola; non si tratta di nulla più che un comune pezzo di vetro verde, smussato da anni e intemperie, eppure lei porta come fosse la pietra più preziosa di tutte e ne ha fatto fare un ciondolo con clip che tiene legato al collo con una catenina in oro o, all'evenienza, all'orecchino destro se ha bisogno di stare più comoda.





    W3XgE3U
    <!-- NON ANDARE A CAPO FRA QUESTE DUE CHIUSURE -->



    <!-- ELEMENTO IMMAGINE SINISTRA. -->

    <!-- INTESTAZIONE BLOCCO: MODIFICA IMMAGINE -->
    <!-- ALLINEAMENTO BOX : MODIFICA TRANSLATEY, ACCETTA PERCENTUALI E PX -->
    Dv7K0so

    <!-- COLORE BORDO: CAMBIARE ATTRIBUTO BORDER-COLOR -->



    HjsBnqo




    <!-- CONFIGURAZIONE : CAMBIARE MAX-HEIGHT CON ALTEZZA DELL'IMMAGINE A LATO -->


    12/02/2018 Scheda postata

    13/02/2018 Scheda Approvata.

    27/07/2018 Valutato post lavorativo "Vita da corsia", 150 $ di compenso aggiunti in scheda.

    7/3/2019 Risposto alla role "I miei peccati..." con Snis.

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    <!-- NON ANDARE A CAPO FRA QUESTE DUE CHIUSURE -->




    Edited by .Bakemono - 22/11/2019, 17:31
     
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