Snis

Nome: Snis

Cognome: ???

Soprannome "The Sins", soprannome che si è guadagnato in battaglia dai suoi compagni.

Età: Circa 300 ma ne dimostra 25

Segni particolari: A causa delle anime che albergano nel suo corpo il suo aspetto presenta alcuni particolari che mostrano la corruzione, come ad esempio il ciuffo blu alla sinistra, o l'occhio destro che è perennemente circondato da un bagliore verde. Ha anche una serie di striature scure sul corpo che sembrano tatuaggi tribali.

Descrizione fisica: Snis appare come un guerriero di età compresa tra i 25 e 30 anni. La sua figura è alta circa 1.87, con un fisico leggermente asciutto ma abbondantemente allenato da anni ed anni di battaglie... Battaglie che hanno lasciato diverse cicatrici sul suo corpo. Prima era solito portare i lunghi capelli bluastri quasi neri, sciolti, contrariamente a quanto gli veniva detto da suo fratello non di sangue Galvan. Infatti lui ripeteva sempre a Snis che erano un ostacolo in battaglia, nonché un notevole punto debole, in quanto potevano oscurare facilmente la vista. Ma da quando Galvan è morto, li porta sempre legati con la fascia che suo fratello perse prima di morire, in un enorme treccia che arriva ad altezza schiena. Da quando il demone ha preso possesso del suo corpo, la sua carnagione prima candida come la neve sui monti dove era solito allenarsi, è mutata in un alternarsi di "luci ed ombre" che formano quasi dei motivi tribali su tutto il suo corpo. I lineamenti del viso sono duri e squadrati con un eterocromia degli occhi (uno blu e l'altro verde) dovuta all'incontro tra i demoni più forti che albergano al suo interno. Ha un arcata dentaria pressoché perfetta di un color bianco smaltato, circondata da labbra leggermente carnose su cui si posa un naso sorprendentemente dritto e alla francese nonostante i numerosi colpi che ha dovuto sopportare. Non ama abiti costrittivi o formali, è più il tipo da torso nudo o al massimo mezze maniche che lascino molto spazio ai movimenti, d'inverno la cosa più pesante che potrebbe usare è un cappotto di pelle molto sottile "Il freddo tempra lo spirito".

Descrizione psicologica: È un "essere" che sembra tranquillo il più delle volte ma è continuamente tormentato dalle migliaia di vite che ha spento, non mostra quasi mai il suo lato "umano" e per lo più si potrebbe definire un sadico con molto autocontrollo. Ha un idea tutta sua della giustizia, chiunque commetta un peccato per lui grave, merita d'essere punito... alcune volte con metodi oltremodo orribili. Nonostante l'indole demoniaca, con le persone...con le poche, anzi pochissime persone che gli stanno a cuore ha un carattere estremamente protettivo e geloso. Il suo atteggiamento subisce lievi mutamenti in base alla forma in cui si trasforma; per esempio, nel caso di ira, tende ad assumere atteggiamenti iracondi e ferini, o ancora, nel caso di lussuria, tende a lasciarsi trasportare più facilmente e a cedere alle tentazioni carnali. Difficilmente si lascia scappare una risata anche se mutato in altre forme, può capitare però che faccia battute a sfondo sessuale se ha la forma di lussuria.

«Non c'è peccato più vergognoso, che ingannare chi crede in te.»

Background: Un tempo membro essenziale nonché vice leader del suo ex clan, la sua unica aspirazione era proteggere i suoi compagni e accompagnare suo fratello non di sangue e leader del clan in qualsiasi battaglia.
Il suo clan era composto unicamente da membri di una particolare razza: i souleather, esseri antichi e oscuri presenti in molte mitologie ma con nomi diversi, in grado di divorare le anime delle loro vittime e trarre potere dai peccati di cui si erano macchiati in vita.
A capo di questo clan c'era Galvan, il più potente Divoranime del suo tempo. Galvan tra i molti onori, aveva anche il dovere nonché il fardello di dover proteggere una delle reliquie più potenti ed importanti tra i membri della sua razza, la spada dell'ira, tale spada era semplicemente un contenitore al cui interno risiedeva una delle più potenti anime appartenuta ad un demone del passato che in vita aveva mietuto migliaia di vittime. Chiunque provasse a divorare quell'anima finiva con l'esserne divorato a sua volta, e con il liberare il demone. Soltanto con le tecniche passate da capo clan a capo clan, e la giusta forza d'animo, si poteva tentare di dominare il demone. Galvan una volta apprese codeste tecniche decise di provare a dominare il demone ed avere la forza necessaria a schiacciare tutti gli altri clan, è portare il suo, al posto che secondo lui meritava.
Pochi giorni prima che galvan provasse a dominare il demone, la sua casata fu invasa da un clan rivale, venuto a sapere di tale pratica, e intenzionato a rubare la reliquia. Snis combatté al fianco del suo leader e fratello, con l'irruenza e la ferocia che erano ormai segni distintivi delle loro battaglie. Nel vivo dell'azione, successe qualcosa che nessuno si sarebbe mai aspettato, Galvan venne colpito nel punto in cui mai avrebbe pensato di doversi proteggere...un suo compagno lo colpì a tradimento alle spalle, Snis che assistette incredulo alla scena, non lasciò neanche il tempo di far estrarre l'arma del traditore dalla schiena di Galvan, che lo sventrò brutalmente. La battaglia continuò con Snis che con l'aiuto dei suoi compagni rimasti, e con una furia che non aveva eguali, riuscì a cacciare gli invasori e a difendere la spada.
Snis nei giorni a seguire, tormentato dal dolore e dal senso di colpa e di vendetta che attanagliavano la sua mente, decise una notte all'oscuro dei suoi compagni, di provare egli stesso a dominare il demone. Ciò che si celava all'interno di quella spada aveva già ucciso molti capi più potenti di lui in passato, ma a lui in quel momento importava solo avere un potere tanto grande da poter vendicare suo fratello caduto in battaglia e schiacciare il clan avversario. Una volta che il demone entrò in contatto con il corpo di Snis, egli si accorse di aver fatto un terribile errore, il potere che voleva a tutti i costi ottenere, era di gran lunga più forte di quanto lui potesse mai immaginare. Il demone iniziò inesorabilmente a divorare ogni centimetro del suo corpo, arrivò quasi ad aver inghiottito nelle sue tenebre una buona metà dell'uomo, a quel punto nella mente di Snis iniziarono a fluire tutti i momenti passati con suo fratello, dal momento in cui lo tolse dalla strada per accoglierlo nel suo clan, fino a quando quell'orribile giorno fu brutalmente tradito... A quel punto la rabbia e la forza di volontà di Snis aumentarono a dismisura raggiungendo una forza che fino a quel momento neanche lui sapeva di avere. "Tu non avrai mai la mia anima! Sarò io ad inghiottire te! E tu Demone, ora ti piegherai al mio volere, e mi darai la forza che necessito per vendicare mio fratello!" A quel punto il demone emetté un lieve sussurro prima di sottomettersi a quello che sarebbe stato d'ora in poi il suo nuovo padrone, "probabilmente ne eri già in possesso...".
Arricchito e allo stesso tempo corroso da quel nuovo potere, Snis annientò da solo il clan che aveva invaso la loro casata e causato la morte di Galvan. Snis a quel punto, corrotto dal demone che oramai aveva preso metà del suo corpo, decise che questo non bastava, avrebbe epurato anche il suo stesso clan, che ormai secondo lui era corrotto dal tradimento.
Sterminato anche il suo intero clan, sigillò il demone e le altre anime (che con la sua venuta erano diventate più forti) all'interno del suo corpo in modo tale da non dover più perdere il controllo, e continuò a vagare invano alla ricerca perpetua di domare il suo nuovo potere, e di trovare nuovamente un posto da chiamare "casa".

«Gli uomini non sono puniti per i loro peccati, ma da essi... o da me.»

Allineamento: Caotico neutrale, altalenante tra crudeltà estrema e calma incomprensibile

Obbiettivo Personale: Ossessionato dalla continua ricerca di tornare ad avere uno scopo nella sua vita, cerca continuamente di controllare le anime che albergano nel suo corpo così da poter riacquistare il proprio potere.

Orientamento sessuale: Etero

Razza: Divoranime (Demone senza bonus /Umana)

Nonostante Snis abbia sigillato il proprio potere in attesa di recuperare un controllo totale su esso, può capitare che le anime che albergano nel suo corpo prendano il sopravvento quando prova emozioni affini a esse. Ognuna di loro è legata a uno dei sette peccati capitali: Ira, Invidia [+], Lussuria, Accidia, Gola, Superbia e Avarizia. Quando anche solo una sensazione collegata a una di esse viene a galla nell'anima di Snis, diventa difficile per lui controllarla, e in questi casi il suo corpo muta prendendo l'aspetto di coloro che aveva ucciso, del tutto o anche solo in parte. In questi casi il risvolto è puramente estetico e del tutto inutile in battaglia, al massimo tuttavia può fornire risvolti interessanti in ambito sessuale grazie alle caratteristiche fisiche mutevoli delle sue forme, che comunque non variano né in resistenza né in forza.
- Ira era anticamente un drago demoniaco imprigionato nella spada dell'Ira a causa delle stragi compiute in vita. La sua trasformazione non è niente di diverso da un grosso drago d'oscurità alto 3,50 metri al garrese, con un corpo lungo altrettanto e con una coda di 3,50 metri per un totale di 7 metri di lunghezza totale.
- Gola in vita era un mostro famelico del sottoterra capace di divorare qualsiasi cosa si trovasse sul suo cammino e agiva come una sorta parassita solito aggrapparsi a creature più grosse, dentro cui metteva radici con delle sorta di tantacoli dentati grazie a cui le divorava lentamente dall'interno. La sua trasformazione non è altro che un grosso silvano di melma che agisce come un parassita grazie alle sue radici a forma di tentacolo.
- Lussuria era un gorgone Re di una terra alla quale concedeva la propria protezione a patto che ogni notte potesse giacere con le più belle fanciulle del villaggio. La sua trasformazione possiede delle serpi al posto dei capelli in grado di ingoiare facilmente una persona per fini sessuali o legarla tra i loro corpi sinuosi.
- Avarizia era in vita uno dei pirati più avidi e crudeli di tutti i sette mari, famoso per i suoi metodi di tortura oltremodo violenti, nei quali utilizzava elettrodi ad altissimo voltaggio posti sui malcapitati che successivamente venivano immersi in acqua per aumentare la loro agonia. Era talmente avaro che non si faceva scrupolo alcuno a ricorrere a qualsiasi mezzo per poter accrescere il proprio tesoro. Ironia della sorte ha voluto che morisse nello stesso modo in cui torturava le proprie vittime e la sua anima, troppo ingorda per lasciare il suo tesoro, si è reincarnata in una moneta d'oro da cui Snis ne ha assorbito l'essenza. La sua trasformazione è un Nephilim elementale con un braccio di elettricità e un altro di acqua.
- Superbia era un ex lottatore che assumeva medicinali per essere sempre al top della forma e aumentare la propria potenza e questi lo fecero impazzire al punto da uccidere un suo avversario in battaglia davanti ai giudici che tentavano invano di fermarlo. Morì di overdose reincarnandosi in un zombie che per orgoglio continuò la propria carriera uccidendo e massacrando qualunque avversario, finché non gli si parò davanti Snis che pose fine alla sua esistenza rubandogli l'anima e dunque la forma da zombie.
- Accidia "Al momento non ho voglia di scrivere la descrizione, lo faccio dopo... Zzz". (È uno spettro che solitamente si muove levitando con le gambe incrociate come una specie di genio della lampada, sbadiglia spesso e passa il tempo a fumare la sua pipa. Ha quasi sempre un atteggiamento annoiato o stanco ma in realtà nasconde una storia tragica nel suo passato. È costantemente avvolto da un'aura fumosa ed evanescente che va a mischiarsi con il fumo della sua pipa.)
- Invidia era un uomo che si recò da un più antichi vampiri chiedendogli di ottenere un potere abbastanza forte per proteggere il proprio villaggio dalla guerra imminente che lo avrebbe colpito. Con esso strinse un patto: avrebbe avuto il potere che desiderava, ma a guerra terminata avrebbe dovuto consegnargli la sua anima. Dopo aver praticamente sterminato da solo l'intera legione nemica, invidioso del potere di colui che cui gli era stato fatto dono e preoccupato per ciò che ne sarebbe stato del suo regno senza di lui, scelse di rompere il patto imprigionando il vampiro che gli aveva dato il potere così facendo riuscì a proteggere i suoi cari finché un nemico molto più potente di lui glieli portò via... in tempo, inesorabile, lo avevo privato di tutti i suoi cari, e lui in preda alla disperazione, decise di porre fine alla propria vita liberando il suo creatore, che adirato dall'affronto subito, decise di non mietere la sua anima bensì lasciarla vagare da sola per l'eternità in modo tale che soffrisse. In seguito venne trovata e divorata da Snis, concedendogli la sua forma.

«Peccato è tutto ciò che oscura l'anima.»

Soldi: 1000 $
Nazione: Impero Romano (Origini Norvegesi)
Abitazione: //
Covenant: //
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Missioni e Operazioni: //
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