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Pagine Azzurre

Una citazione al giorno

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view post Posted on 4/11/2023, 18:07
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Vorrei che arrivasse, proprio in questo momento, qualcuno come Nelson Mandela, qualcuno che offra un esempio morale forte, qualcuno che tutti inizino ad ascoltare, perché quello che sentiamo ora è solo il frastuono dei social media, sui quali sfilano distese di commenti brevi che sono o bianco o nero. Abbiamo perso la capacità di dialogare, le persone non parlano tra loro, non abbiamo la pazienza di ascoltare. È evidente che ci mancano esempi forti in grado di restituirci la complessità del mondo.

(Jonas Jonasson, scrittore svedese)
 
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view post Posted on 13/11/2023, 13:14
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grillo_fazio



Beppe Grillo ieri sera ospite di Fabio Fazio a "Che tempo che fa":
«Io sono il peggiore, sì sono il peggiore. Io ho peggiorato questo Paese, non c’è battuta.»

Se n'è accorto, finalmente. Meglio tardi... :rolleyes.gif:
 
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view post Posted on 20/11/2023, 00:05
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«E’ sempre sbagliato fare una graduatoria del dolore, ma questa Giulia uccisa quando stava per laurearsi, dunque quando stava per diventare più Giulia, più autonoma e più libera, è una cosa che sbriciola il cuore. Fa piangere, scusate se lo dico così, in due parole.»

Così scrive Michele Serra su "L'Amaca" di oggi, la sua rubrica su Repubblica.it, a proposito dell'ennesimo feminicidio. La vittima è una ragazza di 22 anni, Giulia Cecchettin, che stava per laurearsi in ingegneria Biomedica. Uccisa dall'ex fidanzato della stessa età con 20 coltellate e abbandonata in un canalone.

Edited by Monnalisa - 23/11/2023, 03:08
 
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view post Posted on 25/11/2023, 09:52
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25 novembre. Giornata Internazionale contro la violenza di genere

nastrino-rosso


«La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne richiama tutti a un rinnovato, personale impegno. Non soccorrono improvvisate analisi di psicologia sociale a giustificare l'ersistenza di una piaga che non si riesce a guarire nonostante gli sforzi. Drammatici fatti di cronaca scuotono le coscienze del Paese. Una società umana, ispirata a criteri di civiltà, non può accettare, non può sopportare lo stillicidio di aggressioni alle donne, quando non il loro assassinio. La pena e il dolore insanabili di famiglie e di comunità ferite sono lo strazio di tutti. Quando ci troviamo di fronte a una donna uccisa, alla vita spezzata di una giovane, a una persona umiliata verbalmente o nei gesti della vita di ogni giorno, in famiglia, nei luoghi di lavoro, a scuola, avvertiamo che dietro queste violenze c'è il fallimento di una società che non riesce a promuovere reali rapporti paritari tra donne e uomini. Il numero di donne vittime di aggressioni e sopraffazioni è denuncia stessa dell'esistenza di un fenomeno non legato soltanto a situazioni anomale. Ad esso non possiamo limitarci a contrapporre indignazioni a intermittenza.»

(Sergio Mattarella, Capo dello Stato)


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Ecco perché il 25 novembre si celebra la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne

Si chiamavano “Mariposas”, farfalle. Era il nome di battaglia scelto da Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal, tre sorelle che nella Repubblica dominicana degli anni Cinquanta osarono sfidare il regime di Rafael Leonidas Trujillo. Il 25 novembre del 1960 la jeep su cui viaggiano con l’ingannevole promessa di poter rivedere i loro mariti, prigionieri politici, subì un’imboscata da parte dei servizi segreti. Le tre donne vennero picchiate a bastonate, uccise e ricaricate sulla jeep, gettata in un fosso nel tentativo di far sembrare la loro morte un incidente. Pochi credettero però a questa versione, la loro morte anzi finì per catalizzare l’attenzione contro la sanguinosa dittatura di Trujillo, assassinato il 30 maggio dell’anno successivo.

la militanza politica delle tre Mariposas era iniziata il 13 ottobre 1949, quando Minerva, durante la festa di San Cristobal organizzata dal dittatore Trujillo, aveva osato sfidarlo apertamente. Da lì iniziò una continua persecuzione a cui le sorelle Mirabal e i loro mariti reagirono entrando a far parte del gruppo politico clandestino chiamato “Movimento 14 giugno”. La loro azione era così efficace da far dire al dittatore: “Ho solo due problemi: la Chiesa cattolica e le sorelle Mirabal”. Un problema così grosso da decidere di sbarazzarsene imprigionando i mariti e uccidendo le Mariposas.

È in ricordo di quel triplice femminicidio che il 25 novembre di ogni anno si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita nel 1999 dalle Nazioni Unite. Per violenza contro le donne nella risoluzione si intende "qualsiasi atto di violenza di genere che si traduca o possa provocare danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alle donne, comprese le minacce di tali atti, la coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia che avvengano nella vita pubblica che in quella privata". La data di questa giornata internazionale segna anche l’inizio dei “16 giorni di attivismo contro la violenza di genere” che precedono la Giornata mondiale dei diritti umani il 10 dicembre, per sottolineare come la violenza contro le donne sia una violazione dei diritti umani.

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Il numero di telefono per chiedere aiuto è il 1522, attivo 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno e accessibile dall’intero territorio nazionale gratuitamente, sia da rete fissa che mobile. L’accoglienza è disponibile in italiano, inglese, francese, spagnolo, arabo, farsi, albanese, russo ucraino, portoghese, polacco. (per saperne di più, link)
Qui altri numeri utili, suddivisi per Paese.

Edited by Monnalisa - 1/12/2023, 17:00
 
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view post Posted on 7/12/2023, 22:36
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Stasera 7 dicembre (S. Ambrogio, patrono di Milano), c'è stata - come da tradizione - la prima di un'opera lirica alla Scala di Milano: è andato in scena il "Don Carlo" di Giuseppe Verdi. Grandi assenti: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (che, da quando ricopre questa carica, non era mai mancato a questo appuntamento) e il primo ministro Giorgia Meloni (che oggi era a Milano, ma ha preferito sollazzarsi alla fiera dell'artigianato di Rho, snobbando l'appuntamento scaligero. In rappresentanza del governo c'erano il presidente del Senato, Ignazio La Russa, e Matteo Salvini. Entrambi occupavano il palco reale insieme al sindaco della città, Giuseppe Sala, e a Liliana Segre, invitata dal sindaco ed accolta al suo ingresso in teatro con una standing ovation. La presenza di questa fantastica donna ha messo tutti d'accordo, tacitando le polemiche dei giorni scorsi dopo il comunicato firmato da Anpi e rappresentanze sindacali della Slc Cgil del teatro, che scandiva: "I fascisti non sono graditi al teatro alla Scala", con evidente riferimento alla presenza di La Russa. Stasera, prima e dopo l'inno di Mameli che apriva la rappresentazione, si sono sentite in sala delle grida: "No al fascismo" e "Viva l'Italia antifascista". Ma ecco le dichiarazioni di alcuni ospiti del palco reale, assai stridenti tra loro...


Liliana Segre con il sindaco di Milano Sala alla rapresentazione del "Don Carlo", stasera a Milano



Liliana Segre: «Mi manca Mattarella. Mi invitava sempre nel palco reale durante gli intervalli. Io non ho fratelli né sorelle ma gli voglio bene come a un fratello.»
Matteo Salvini: «Se uno viene alla Scala ad urlare o agli ambrogino a fischiare ha un problema.» :rolleyes.gif:
Ignazio La Russa: «Il grido 'no al fascismo' non l'ho sentito.» :rolleyes.gif:

Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire,
Non c'è peggior tonto di chi non vuol capire...
 
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view post Posted on 25/12/2023, 18:52
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«Non abbiamo le capacità, il diritto o il desiderio di tenere traccia dei destini dei prigionieri che stanno scontando una sentenza emessa da un tribunale».

Lo ha detto Dimitry Peskov, portavoce del governo russo, affermando di non sapere dove si trovi l'oppositore politico Alexei Navalny, spostato dalla prrigione di massima sicurezza di Melekhovo, nella regione di Vladimir, dov'era detenuto dal 2022 dopo una condanna a 19 anni per estremismo inflittagli il 4 agosto scorrso dal Tribunale di Mosca. A questa pena vanno aggiunti altri 11 anni che stava già scontando per condanne precedenti.


Alexei Navalny ripreso in video nella colonia penale di Melekhovo, regione di Vladimir, il 23 agosto 2023



Edited by Monnalisa - 26/12/2023, 16:32
 
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view post Posted on 31/1/2024, 11:40
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«Meloni non ha avuto bisogno di Pigmalioni. Non è la classica donna che ha avuto bisogno di un uomo per emergere».


La Russa e la De Girolamo nrl corso del programma "Avanti popolo"



A dire questa stupida frase, di sapore marcatamente maschilista, è stato è il presidente del Senato Ignazio La Russa (chi altri, se non un fascista, avrebbe potuto pronunciarla?), durante il programma "Avanti popolo" in onda su Rai3 e condotto da Nunzia De Girolamo.
In un altro Paese - un Paese civile, intendo - una frase del genere avrebbe suscitato un coro generale di fischi e indignazione. In Italia, al massimo, un articoletto su qualche quotidiano. Per fare un'affermazione simile, significa che a La Russa sono sfuggite parecchie cose dell'universo femminile e del valore intrinseco della donna, a prescindere dal fatto che abbia o non abbia un uomo diertro le spalle. Altro che patriarcato... le parole di La Russa ci portano direttamente al Medioevo!

:/boah.gif:
 
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view post Posted on 9/2/2024, 14:04
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«Ognuno di noi è unico, irripetibile, e a suo modo infinito.»



Lo ha detto Giovanni Allevi, compositore e pianista di fama internazionale, sul palco dell'Ariston durante il festival di Sanremo in corso in questi giorni. Commovente il suo ritorno sul palcoscenico a due anni dal terribile male che l'ha colpito e bellissima la sua ultima composizione per piano, "Tomorrow" che ha suonato al termine del suo monologo.Qui sotto, il video completo della sua partecipazione al 74° festival di Sanremo...


Video



Edited by Monnalisa - 24/2/2024, 20:34
 
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view post Posted on 24/2/2024, 20:34
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«A Trump preferisco Biden». Parola di Vladimir


Una vittoria di Joe Biden alle prossime elezioni presidenziali statunitensi sarebbe il risultato migliore per la Russia. Questo il commento rilasciato da Vladimir Putin nel corso di un'intervista ripresa dai principali media russi. Interrogato dal giornalista di Rossiya 1, Pavel Zarubin, per sapere quale presidente americano potrebbe essere meglio per la Federazione Russa tra Biden e Trump, Putin ha risposto in modo netto: «Biden è una persona più esperta. È prevedibile, è un politico vecchio stile», ha detto. In ogni caso, il capo del Cremlino ha spiegato che Mosca è pronta a collaborare con qualsiasi presidente degli Stati Uniti eletto dal popolo americano. Anche se la preferenza, a quanto pare, ricadrebbe su Joe Biden. Il tema delle elezioni Usa ha trovato ampio spazio nel dialogo andato in scena tra Putin e Zarubin. Putin ha espresso un'esplicita preferenza per Biden, ma si è rifiutato di commentare i dibattiti negli Stati Uniti sull'età dell'attuale inquilino della Casa Bianca. «Quando ho incontrato Biden in Svizzera, tre anni fa, si parlava già della sua incapacità, ma non ho visto nulla di questo genere. È vero, lui ha dato un'occhiata ai suoi appunti e io, sinceramente, ho dato un'occhiata ai miei. Ma questo non significa nulla», ha ammesso il leader russo.

Una dichiarazione sconcertante, arrivata dopo che Biden tre giorni fa, durante un comizio elettorale a San Francisco, aveva definito Putin «crazy son of a bitch» (e non credo occorra una traduzione). Inoltre, in seguito all'uccisione di Navalny in un gulag in Siberia, il governo americano ha approvato proprio in questi giorni un nuovo pacchetto di oltre 500 sanzioni alla Russia.
 
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view post Posted on 1/3/2024, 22:31
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«Non so come vivere senza di te, ma proverò a farlo in modo che da lassù tu sia felice per me e orgoglioso di me»

Yulia Navalnaya in un messaggio di addio al marito, Aleksej Navalny



 
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view post Posted on 10/3/2024, 21:57
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Bandiera bianca vs. bandiera ucraina


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Ogni tanto, anche Papa Francesco deraglia... e stavolta ha toppato aalla grande, creando imbarazzo persino in Vaticano, che ha cercato di mettere una pezza alla sua imbarazzante dichiarazione. Durante un'intervista alla tv svizzera, realizzata a febbraio ma diffusa solo ieri, Bergoglio ha detto che l'Ucraina dovrebbe alzare bandiera bianca e avere il coraggio di negoziare. Parole infelici, che la Santa Sede ha cercato di giustificare così: «Il Papa usa il termine bandiera bianca e risponde riprendendo l'immagine proposta dall'intervistatore per indicare con essa la cessazione delle ostilità, la tregua raggiunta con il coraggio del negoziato, che non è una resa».

Nonostante questa nota esplicativa, le parole del Papa hanno destato sorpresa e indignazione generali. Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha scritto su X: «La nostra bandiera è gialla e blu. Questa è la bandiera con la quale viviamo, moriamo e vinciamo. Non alzeremo mai altre bandiere. Ringraziamo Sua Santità Papa Francesco per le sue costanti preghiere per la pace e continuiamo a sperare che dopo due anni di guerra devastante nel cuore dell'Europa, il Pontefice trovi l'opportunità di compiere una visita apostolica in Ucraina per sostenere oltre un milione di ucraini cattolici, oltre cinque milioni di greco-cattolici, tutti cristiani e tutti ucraini».

Prima di lui, l'ambasciata ucraina presso la Santa Sede aveva pubblicato un comunicato sui social nel quale sottolineava che «Quando si parla della terza guerra mondiale, che abbiamo ora, è necessario imparare le lezioni dalla seconda guerra: qualcuno allora ha parlato seriamente dei negoziati di pace con Hitler e di bandiera bianca per soddisfarlo?».

Da parte su, il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sviatoslav Shevchuk, ha scritto sui social che «L'Ucraina è ferita ma imbattuta. L'Ucraina è esausta, ma resta in piedi. In Ucraina nessuno ha la possibilità di arrendersi! E a tutti quelli che guardano con scetticismo alla nostra capacità di stare in piedi, diciamo: venite in Ucraina e vedrete!».

Il presidente ucraino Zelensky ha detto, giustamente: «La chiesa è in prima linea qui, accanto alle persone; la mediazione virtuale a 2500 km da Kiev non serve».

Si sono schierati con l’Ucraina anche il presidente della Lettonia Edgars Rinkevics («Non bisogna capitolare di fronte al male, bisogna combatterlo e sconfiggerlo, affinché il male alzi bandiera bianca e capitoli»), e il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski («Che ne dite, per equilibrio, di incoraggiare Putin ad avere il coraggio di ritirare il suo esercito dall’Ucraina? La pace si realizzerebbe immediatamente senza bisogno di negoziati»).

Hanno ragione da vendere... perché il papa, forse peccando di ingenuità, ha implicitamente fatto un grosso favore a quel suino di Putin. Tanto è vero che quella strega della sua ministra degli Esteri, Maria Zakharova, ha subito fatto sue le parole di Bergoglio, dicendo: «Per come la vedo io il Papa chiede all’Occidente di mettere da parte le sue ambizioni e ammettere che si è sbagliato».

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Edited by Monnalisa - 11/3/2024, 00:26
 
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view post Posted on 24/3/2024, 16:03
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«760 giorni di guerra su vasta scala della Russia contro l'Ucraina. Più di due anni di prove evidenti di ciò che il sistema di Putin sta portando al mondo.
Rovine invece di città e villaggi. Morte e dolore, non vita. Terrore invece del diritto internazionale.
Gli ucraini stanno coraggiosamente difendendo la loro patria e continueranno a farlo.
Sono grato a tutti coloro che in tutto il mondo sostengono il nostro Paese e la nostra gente.
Sono grato a tutti coloro che chiamano le cose col loro nome e si rifiutano di lasciare che la Russia inganni il mondo attraverso la propaganda e il ricatto
».


Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina, oggi su X

 
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view post Posted on 27/3/2024, 15:50
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«Resterò, perché così i razzisti potranno continuare a vedere la mia faccia»
Il calciatore brasiliano del Real Madrid Vinícius Júnior, dopo aver detto di aver pensato di andarsene dalla Spagna per via del razzismo nei suoi confronti.

 
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view post Posted on 4/4/2024, 20:20
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«Se non vediamo un cambiamento nelle politiche di Israele, ci sarà un cambiamento delle nostre politiche verso Israele»
(Anthony Blinken, Segretario di Stato del governo degli Stati Uniti)

 
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13 replies since 4/11/2023, 18:07   101 views
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