Chan Meyer/Carnovash [Yogami di Leben]

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    Questo PG va insieme alla sorella gemella, per questo il loro BG ha una parte condivisa.

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    «Ehiii, non fare così daaiii! Devi stare zitto ora, da bravo... Hai mai sentito un maiale parlare?»

    Nome: Chan (Sua madre non ha avuto una particolare attenzione per il nome, come prevedibile)

    Cognome: Meyer - Carnovash

    Soprannome: Gnam

    Età: 1 mese effettivo, può dimostrarne intorno ai 14-18 umani fisicamente; l'anima da cui è nata 300

    Segni particolari: I suoi occhi viola hanno un aspetto davvero particolare, la pupilla è piccolissima e tondeggiante, quasi umana, ma le iridi sono attraversate da strutture concentriche che si diramano dalla pupilla fino al suo contorno, illuminandosi e variando di sfumature a seconda dell'ambiente circostante, quasi cercassero di mimetizzarsi; risultano inoltre estremamente luminescenti al buio, in acqua o persino alla luce naturale quando Chan è particolarmente agitata, sia per fame, eccitazione o paura. Ha la pelle così chiara da sembrare carta di riso, attraversata da vene che possono facilmente vedersi quando le si ci avvicina, è addirittura possibile che queste cambino di colore quando si trova in difficoltà o si sente minacciata; presenta inoltre una coda estremamente grossa (la cui circonferenza alla base è paragonabile quasi alla sua testolina), che collima sull'estremità con una crossa protuberanza, una specie di gonfiore simile a una testa ferina vagamente riconducibile a quella di uno xenomorfo, o comunque un mostro, senza occhi, completamente nero e il cui unico particolare a risaltare è il profilo vago di fauci variegate e candide che sono tuttavia impossibilitate ad aprirsi poiché questa escrescenza risulta atrofizzata, dunque vera e propria parte della coda stessa.

    Descrizione fisica: [+] Chan è una creatura assolutamente particolare, la cui forma ferina è associata a una natura mostruosa piuttosto che bestiale, qualcosa che sembra più uno scherzo del destino uscito dai più profondi incubi umani, nascosto dietro un visino dolce e ingannevole. Non solo ha l'aspetto di una piccola albina dagli occhi viola incredibilmente intensi ed eccessivamente illuminati, la cui pelle diafana potrebbe facilmente apparire come quella di un cadavere vivente essendo quasi trasparente e attraversata da sottili vene violacee che disegnano intricati grovigli sul suo corpo, ma si porta dietro anche una grossa coda lunga quasi il doppio di lei (2 metri rispetto ai suoi 145 cm), collimante in una testa ferina dalle fattezze bestiali vagamente riconducibile al muso di uno xenomorfo, che nel suo caso non è altro che la bocca "interna" della sua trasformazione in una bestia che ha solo i tentacoli a testimoniare la natura vagamente marina, che in forma base risulta tuttavia antrofizzata e dunque perennemente serrata dalla sua stessa carne e impossibilitata ad aprirsi. L'aspetto di Chan è senza senso proprio come la sua nascita, un'accozzaglia di nature unite in un unico essere votato alla caccia suprema. Il fatto che sia una predatrice nata può sembra buffo se la si vede nella sua forma """umana""": una piccoletta che non supera i 145 centimetri d'altezza, con un peso del corpicino che sarebbe inferiore sicuramente ai 50 kg se non fosse per l'immensa coda che si trascina dietro (2 metri di lunghezza per 50 kg di peso aggiunti a quelli della sua figura), sempre a terra e spesso dall'aria "spompata" poiché anche solo muoverla le richiede non pochi sforzi fisici finché non si trova ad affiancare la madre in combattimento. La testa della sua coda è come una seconda bocca per il suo fisico, solo che risulta atrofizzata e dunque impossibilitata ad aprirsi o masticare, ma comunque se si andasse a scavare l'interno è estremamente più sensibile poiché la conformazione particolare la rendono una specie di terza intimità; impossibile dire se atta anche alla procreazione ma di certo uno dei suoi punti più sensibili ed erogeni, nonché il più goloso, poiché spesso e volentieri è facile ritrovarla a "divorare" le prede soprattutto da questa parte del suo corpo, anche ferendosi e aprendosi una ferita autonomamente pur di accoglierci qualcosa. Chan è una creatura fatta di contrasti, già dal suo aspetto. La sua parte umanoide è assolutamente adorabile, un caschetto bianco con frangia contorna un visino dolcissimo, dalle guance paffute e gli occhioni grandi, un nasino all'insù, e una bocca di suo piccola che tuttavia è facile ammirare mentre si spalanca fin quasi alle orecchie quando sorride, è particolarmente felice o si appresta a mangiare. Il suo corpicino è minuto, con spalle strette, braccia snelle, un seno appena accennato che sfiora a malapena la seconda senza raggiungerla, dei fianchi stretti che tuttavia si allargano mentre si scende verso il sedere, formando una sorta di forma a "pera" che attirerebbe i peggiori pervertiti se non fosse per il culetto che, pur essendo tondo e gonfissimo, risulta perennemente o quasi nascosto dalla sua enorme coda, che pende sempre verso il basso a causa del suo peso; sollevandola tuttavia, è possibile incontrare non solo un culetto adorabile che invita al tocco, ma anche cosciotte sode e gonfie e delle gambe che per quanto corte si concludono in caviglie sottili e piedini minuti che le danno nel compresso un aspetto davvero attraente. Potrebbe facilmente essere scambiata per un'adolescente umana se non avesse le sue parti ferine, ma anche con esse non ha l'aspetto di un vero e proprio mostro, anzi, spesso i suoi atteggiamenti infantili e da "cucciola" le fanno ottenere la simpatia dei propri interlocutori... prima che minacci di mangiarli, perlomeno. Sotto i vestiti, il suo apparato genitale è decisamente particolare, in perfetta coerenza con la sua natura mostruosa: possiede ben due intimità, oltre la coda, poste l'una nel suo loco naturale, tra labbra vaginali gonfie e l'altra sulla coda, entrambe a distanza dell'ano che si trova invece al centro tra esse, tra le natiche della giovane proprio come una normale umana. Per assurdo, l'intimità posizionata come una comune vulva non risulta affatto umana, anzi, ha l'aspetto di una sorta di occhio violaceo e ferino, tondeggiante, privo di una consistenza reale, in grado di osservare eventuali amanti fino all'ultimo secondo prima di venir penetrato, rivelando così la sua natura cava, le cui pareti interne presentano infiniti piccoli tentacoli che fungono da vere e proprie papille gustative in grado di farle sentire il sapore di ciò che "assaggia". La seconda intimità invece, posta appunto sulla base della coda, è del tutto identica a quella umana nel suo interno, quasi si fossero scambiate di posto, e può essere nascosta all'evenienza dalla pelle della coda, in grado di richiudere i lembi su se stessi; quest'ultima intimità pur essendo associabile nella conformazione interna a una umana, è sprovvista di grandi labbra, contornata solamente dalla grossa coda che la ospita. Entrambe le intimità secernono umori femminili se stimolate o in fase d'eccitazione, tuttavia la loro funzione riproduttiva è molto diversa da quella naturale: Chan avrebbe infatti la possibilità di rimanere incinta da entrambe le parti, nel primo caso con uova vere e proprie, innumerevoli uova perlopiù infeconde, mentre nel caso del sesso sulla sua coda, potenzialmente come una comune umana, un fattore a dir poco surreale che è una delle motivazioni perché Leben ami moltissimo la sua bambina: Chan è semplicemente la rappresentazione del suo umorismo grottesco in svariate e infinite forme, e l'adora.
    Se fosse per Chan l'abbigliamento non sarebbe contemplato nel suo vocabolario, tanto meno nella vita, ma la necessità di coprirsi per passare inosservata fanno sì che ricorra ad ampie felpe, solitamente nere, grandi di almeno 4 taglie rispetto alla sua, in grado di farle anche da gonne e nascondere più o meno la coda quando si "accuccia" in agguato per una preda. Non usa nessun'altra tipologia di indumento perché li ritiene futili, nonché un'enorme perdita di tempo e un'immane scomodità per una bimba che come lei vuole muoversi e correre felice.

    Forma "alternativa": [+] Chan ha ottenuto da Leben non solo la voracità che caratterizza la zombie, ma anche la capacità di trasformare il suo corpo in quello di un vero predatore che possa sfamarsi al meglio, questo grazie anche all'oscurità ereditata nel suo sangue. La piccola possiede già di suo una lunga coda provvista di grosse fauci sull'estremità, ma niente può essere paragonabile alle fattezze che è capace di assumere quando vuole spaventare davvero qualcuno...
    Una carapace bluastra va a ricoprirla per buona parte, lasciando scoperte solo alcune parti del suo corpicino come il visino "tenero", il centro del petto, il pancino e il culetto sodo se la si guarda da dietro; tolti questi pochi particolari che possono fungere anche da distrazione per il prossimo, tutto il resto viene corrotto dall'oscurità, ottenendo una carapace di carne oscura che possiede una consistenza simile a quella della cartilagine, morbida e flessibile. Due grosse corna si formano sulla sua testa e la sua altezza arriva a sfiorare i 3 metri grazie alla massa di tentacoli grossi e lunghi che fanno capolino dalla sua vita, sopra le gambe, facendole sparire alla vista. Tutta la parte inferiore del suo corpicino viene infatti ricoperta di una massa più consistente di oscurità, simile a una "gonna" terrificante, dalle fattezze di un cranio umano gigante provvisto di occhi e denti. Finché non combatte queste fattezze particolari sono del tutto utili per afferrare, torturare, ma soprattutto terrorizzare le sue "prede" (i tentacoli sono funzionanti, tutti gli occhi vigili e le fauci utilissime per mordicchiare qualcuno), e spesso la madre le infonde energia per permetterle di accoppiarsi con chiunque ella desideri.

    Descrizione psicologica: Chan ha un carattere molto infantile, con tratti "animali" piuttosto marcati in certi frangenti. Tende a parlare in modo strano, molto buffo, a volte infantile, in un mix di frasi inquietanti che ripete come una sorta di pappagallo avendole spesso sentite dai genitori. Alle volte cerca di imitare il modo di fare di sua madre, ottenendo solamente di risultare più inquietante e aliena, troppo per una ragazzina della sua età. Tende a parlare in terza persona piuttosto spesso, e copia atteggiamenti che trova interessanti negli adulti: ha ad esempio preso da un membro della scuola, Shuruki, la passione per la ""danza"" e la musica, solo che nel suo caso si muove come se stesse guidando un'orchestra immaginaria solo sullo sfondo di canzoni davvero crude e macabre, metal, brutal metal, heavy metal e altri sottogeneri simili e non, purché facciano un sacco di caos. A parte questo, il suo comportamento è più simile a quello di un cucciolo senziente. Come sua madre è un predatore, con una particolare predisposizione per la carne di creature inumane, quindi in completo contrasto con Leben che ama invece gli umani sopra gli altri. In particolare a "Chan" piacciono le prede grosse: più sono grosse rispetto a lei, maggiore è la soddisfazione che prova nel catturarle e cibarsene. Questo è riferito in particolari ad altre razze predatrici per natura, Kaiju, xenomorfi, draghi persino. Questo è uno dei motivi per i quali viene tenuta forzatamente lontana dalla mascotte della scuola (Rainex). Il discorso cambia quando si parla invece di prede umane o pseudo tali. Le trova più appaganti come passatempi con cui giocare, piuttosto che carne di cui cibarsi. A tal proposito, quando trova un "giocattolo" che le piace particolarmente ci si affeziona ed è capace di diventare iper possessiva nei suoi confronti. Ne segue le tracce fino a scoprire ogni minimo particolare che lo riguardi: la vita, gli affetti, le abitudini. Essendo molto brava a seguire le piste lasciate dalle prede, può essere considerata un vero e proprio "segugio", anche se all'apparenza apparirebbe ovviamente come una piccola stalker psicopatica se qualcuno la scoprisse; fortunatamente però è sfuggente e molto brava a nascondere le proprie orme. Quando arriva a scoprire tutto della sua "preda", inizia lentamente a giocarci nei modi più subdoli. Solitamente punta a privarle degli affetti, considerando una sua proprietà l'oggetto del proprio desiderio, poi passa agli averi o a scherzetti in grado di far impazzire facilmente le menti più deboli. Nonostante questo è da tener conto che Chan non si muove per una crudeltà studiata o ponderata, come ad esempio fa sua sorella, semplicemente è un'infantile giocherellona che si diverte nei modi più sbagliati possibili, incurante (o meglio, ignara) dei sentimenti altrui (alla stregua di un bimbo con passatempi macabri come la caccia alle lucertole). Ama molto essere apprezzata e ricevere complimenti dai genitori quando riesce a catturare un trofeo "grosso", sia letteralmente che metaforicamente parlando. In particolare cerca spesso l'approvazione della sua mamma, per la quale nutre un amore e un affetto che le consentono quasi di non volerla mangiare, la situazione è invece molto diversa per quanto riguarda il papà, Thresh: ne cerca l'approvazione e le coccole fin troppo spesso, ma è anche pronta a mordicchiarlo alla prima occasione, poiché affascinata dal suo modo di agire ai suoi occhi onnipotente e quasi "Divino". Si può dire che lo consideri l'essere più forte sul pianeta e non è sbagliato dire che il solo osservarlo le faccia venire una fame immensa. Ovviamente sa, per istinto animale, che proprio come un coniglio davanti alla volpe non potrà mai ambire neppure a un piccolo morso... ma non per questo rinuncia a volerne uno.

    Background La storia delle figlie di Leben può sembrare breve vista la loro giovane età, ma essendo state concepite e nate grazie all'influenza di due potenti lanterne unite in due (quello del concepimento e quello della nascita) degli amplessi più malati e inconcepibili che un'ingenua mente umana possa anche solo immaginare, non è strano che dietro alla loro storia ci sia invero molto di più. Leben e Thresh sono due zombie potenti, malati, legati saldi da un rapporto che non ha niente a che vedere con l'amore come lo si conosce o l'amicizia canonica, ma soprattutto entrambi uniti "sotto" il culto di Apocrypha, per questo il frutto della loro unione non poteva che nascere sotto la stretta influenza del Labirinto e della loro Dea.
    Di base, l'anima di Leben è già di per sé frammentata, caotica, confusa se vogliamo, frutto del suo essere stata forzatamente rimessa nel corpo di un cadavere che poi si è trasformato nella donna che è ora; questo fattore, unito all'influenza della lanterna di Thresh e al suo seme corrotto, hanno fatto sì che quelle che sarebbero potute essere due semplici gemelle, nascessero ognuna già formata, particolare, ma soprattutto con un'anima prodotta dalla fusione di altre imprigionate nelle loro lanterne, unite immancabilmente a quella principale di colei che le ha concepite. Nel caso di Chan, la piccola ha ereditato il lato più ferino della natura della zombie, quello da predatore, bestiale, che nel caos prodotto dalle lanterne si è unito a un'altra anima, qualcosa di non troppo lontano dal mondo animale ma che non c'entra neppure troppo con la zombie stessa. Non è possibile capire da dove sia venuta la sua natura, neppure per lei che non ne ha coscienza, tuttavia il primo ricordo della giovane, se si andasse a scavare, apparrebbe molto chiaro, e pare uscito anch'esso da un incubo orrendo...
    Sconosciuti che sente di amare la chiamano Ariel, dicono che le hanno dato quel nome perché quando nuota è come guardare una vere sirena. Passa la maggior parte delle sue giornate in acqua. È grande, ha un corpo gonfio sul petto, fin troppo gonfio, e gambe così lunghe che le sembra di non riuscire a vedere la fine, ma forse è solo perché quelle grosse colline di carne le ostruiscono la vista. Nuota, nuota, nuota un sacco in tanti modi diversi, e sembra così divertente che non vuole svegliarsi dal sogno. Più va a fondo più si fa tutto scuro, ma lei non ha paura, vuole toccare la sabbia e sentirla tra le dita. In fondo, in fondo, sembra che l'acqua la stia avvolgendo da ore, giorni, come se il tempo scorresse piano nella profondità dell'oceano. Ma lei non ha paura, è serena, sicura... e nuota, nuota. A un certo punto il dolore. La sua caviglia viene afferrata e trascinata giù, più giù, finché davvero non tocca la sabbia, ma non è più felice o serena. Viene sbattuta e tenuta sotto, la figura sopra di lei è immensa, letale, le strappa il coso strano con cui respira e lo getta lontano, sorridendo. È una femmina. I suoi molteplici occhi la fissano luminosi anche attraverso i capelli neri e lunghi che le si attaccano alle squame. La sua pelle è violacea come quella di un cadavere annegato, il suo corpo è umano solo dalla vita in su, e un'enorme coda viscida le decora i fianchi come un vestito, ma non finisce in quella di un pesce, anzi, è pieno di cose lunghe che si muovono, le stesse cose che l'hanno afferrata e ora la tengono avvolta e dolorante su braccia e gambe. Si appiccicano alla pelle e la strappano via. Tutto brucia dove la donna la tocca. Poi il petto viene stretto, lei grida e ingoia acqua, dimentica di stare in apnea... e inizia a soffocare.
    "Non avere paura.", il mostro dice. "Sarai parte di me... di noi... e ti piacerà."
    Dolore. Tanto dolore. Piano piano la pelle si liquefa, tutto diventa melma informe, tutto viene inglobato dal corpo del mostro, e non c'è nient'altro che dolore. Le grida non finiscono, i polmoni sono pieni di acqua, il buio minaccia di coglierla... ma poi non c'è più nulla. La sua carne liquefatta è parte della donna adesso, lei e la donna, e improvvisamente tutto ciò che sente è solo fame, FAME, mentre agita inconsulta i tentacoli che le fanno da gambe. Si guarda gli artigli, si stringe il petto, la pancia... e resta solo la fame. Fame di carne, fame di pesce, fame del mondo o delle balene. Non ha importanza cosa mangiare... l'importante è solo farlo.

    Chan si è dunque risvegliata da un incubo, ritrovandosi subito senziente all'interno di un ambiente caldo e umidiccio, senza i ricordi dell'anima con cui l'essenza di sua madre si era fusa, ma piena della stessa grande fame che in qualche modo, in fondo, caratterizza Leben stessa. Il suo primo ricordo reale, quello che ancora oggi potrebbe raccontare, è invece la sensazione di fame di sua madre per la carne umana di un uomo di cui ella conosce solo l'odore. Ricorda le sue ditina che gli stringevano la carne dura, ricorda la sua paura, ma anche il retrogusto dolciastro del suo animo... e non sa da cosa fosse dovuto ma un po' l'ha disgustata. Tuttavia, la mamma era contenta quando c'era lui, era affamata e lo voleva... per questo anche lei, bene o male, se sentisse di nuovo quell'odore dolciastro lo seguirebbe in capo al mondo pur di condurci la sua adorata mammina e farsi accarezzare la testa come un bravo cucciolotto. Il suo passato non ha null'altro da raccontare, la nascita e qualche settimana di "educazione" in cui il suo legame con Leben si è fatto saldissimo sono le uniche cose importanti, unite al fatto che la zombie le ha promesso di portarla con lei quando va a caccia, per farla giocare con giocattoli veri... e lei non vede davvero l'ora, ecco perché senza pensarci si è fatta trasformare in uno *Yohami*. Non ha mica capito cosa sia in verità, ma finché potrà mangiare a sazietà, lei sarà felice!

    Allineamento: Data la sua natura estremamente infantile, Chan è da considerarsi ancora in sviluppo per quanto riguarda il suo allineamento, che per quanto dal suo punto di vista risulta simile al NEUTRALE PURO (Un personaggio neutrale fa sempre ciò che gli sembra essere una buona idea. Quando si tratta del male e del bene, della legge e del caos non ha particolari tendenze dall'una o dall'altra parte. Nella maggior parte dei casi si tratta più di una mancanza di convinzioni o di inclinazioni morali che di una reale devozione alla neutralità.), risulta facilmente associabile al Caotico malvagio a causa dell'ambiente in cui è nata, della sua natura ferina e delle conseguenti azioni (CAOTICO MALVAGIO- IL DISTRUTTORE
    Un personaggio caotico malvagio fa solo ciò che la sua ingordigia, il suo odio e il suo desiderio di distruzione lo spingono a fare. E' facile all'ira, immorale, ingiustificatamente violento e imprevedibile. Quando cerca di impossessarsi di ciò che può avere, si comporta in modo brutale e senza scrupoli. Se invece è votato alla diffusione del male e del caos, è anche peggio. Solitamente, i caotici malvagi possono essere costretti a lavorare assieme solo con la forza e chi li comanda si mantiene al potere solo finché riesce a contrastare i loro tentativi di sostituirlo o assassinarlo. A volte i caotici malvagi vengono definiti "demoniaci" poiché i demoni sono la personificazione del male e del caos).

    Orientamento sessuale: Onnisessuale - Chiunque le faccia venire fame, può essere un ottimo "pasto", sia letteralmente che non.

    Obiettivo personale: Chan vuole anzitutto seguire sua madre e prenderla d'esempio. Non ha un fine specifico se non quello di divertirsi e mangiare a sazietà. Vorrebbe trovare prede sempre più grosse e ambisce a mordere a fondo suo padre Thresh. Mangiarlo è il suo più intimo e utopico sogno. Attualmente, si è risvegliata con una certa fame per un sapore che non sa ancora a chi appartenga ma che ha potuto assaporare quando era ancora dentro Leben, il suo scopo è dunque ritrovare la preda da cui sua madre ha attinto per avere un secondo assaggio.

    Razza: Yogami [Brutale]





    IJDAspe
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    EDpNf6z




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    «Perché... piangi? La mamma mi ha insegnato che bisogna giocare col cibo... Altrimenti lo si gusta a metà!»

    [+] Chan ha ottenuto da Leben non solo la voracità che caratterizza la zombie, ma anche la capacità di trasformare il suo corpo in quello di un vero predatore che possa sfamarsi al meglio, questo grazie anche all'oscurità ereditata nel suo sangue. La piccola ha già di suo delle fattezze particolari, ma niente può essere paragonabile alla forma che assume quando viene evocata per combattere al fianco della madre come Yogami Brutale. QUESTA è l'unica forma con la quale la piccola può combattere, poiché nel Globo della costrizione la assume in automatico. Una morbida carapace bluastra va a ricoprirla per buona parte, lasciando scoperte solo alcune parti del suo corpicino come il visino "tenero", il centro del petto, il pancino e il culetto sodo se la si guarda da dietro; tolti questi pochi particolari che possono fungere anche da distrazione per il prossimo, tutto il resto viene corrotto dall'oscurità, ottenendo uno strato di carne oscura che possiede una consistenza simile a quella della cartilagine, morbida e flessibile (dunque inutile in combattimento). Due grosse corna si formano sulla sua testa e la sua altezza arriva a sfiorare i 2 metri grazie alla gonna di tentacoli grossi e lunghi che fanno capolino dalla sua vita, sopra le gambe, facendole sparire alla vista finché non si muove ma rendendole comunque utilizzabili per spostarsi e attaccare. La parte del suo corpo appare dunque vestita da questa "gonna" terrificante, dalle fattezze di un cranio umano gigante provvisto di occhi e una bocca piena di denti, che rimane di base chiusa e non può essere utilizzata se non con tecniche apposite della madre. Questo aspetto è dunque paragonabile a un mero fattore estetico, poiché la carne dei tentacoli è molle e incapace di esercitare alcuna forza sull'ambiente circostante, inutile persino per aggrapparsi o camminare, mentre le fauci rimangono chiuse per consentire all'energia di fluire meglio nel corpo della piccina. I tentacoli della gonna possono muoversi ma non possono imporre forza di alcun genere, dunque inutili ma non per questo meno terrificanti alla vista. La sua conformazione corporea, a parte visivamente, rimane dunque umana all'interno di questo oscuro "vestito", mentre le utilità rimangono corna, lunghi artigli in mani e piedi e la coda che diventa blu per mischiarsi bene con il resto della gonna, inoltre perde la sua bocca naturale divenendo una semplice coda a punta, così da camuffarsi al meglio in mezzo ai tentacoli. Visto da fuori, il suo aspetto fa pensare a una ragazzina minuta inglobata da un grosso e inquietante mostro tentacolare.


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    mzOZc8N


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    «Giochiamo, giochiamo GIOCHIAMO! Tu scappi... io ti rincorro! Forza topino, VAI!»

    Soldi: 1000 $
    Nazione: Roma
    Abitazione: A casa con mamma e papà
    Covenant //
    Mestiere:
    Role Svolte: //
    Combattimenti svolti //
    Missioni e Operazioni //
    Organizzazione:
    Inventario: Felpa più grande di lei; snack da viaggio vari ed eventuali (solitamente parti di animali molto grossi o prede più importanti cacciate da poco); Lecca-Lecca aromatizzato alla carne regalatole da Joou per sembrare carina.





    W3XgE3U
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    Dv7K0so

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    HjsBnqo




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    05/12/2019: Scheda postata

    13/12/2019: Scheda approvata.

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    Edited by MidoriNoBakeneko - 15/6/2023, 23:07
     
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    E' già la seconda volta che vedo che nel potere scrivi "quando non combatte fa così, quando combatte funziona colì" questa cosa creerà dei precedenti scomodi e che metteranno in confusione i neofiti. Le descrizioni fisiche di quando non combatte mettele nella descrizione fisica non nel potere, lì devi solo metterci l'abilità del potere e basta. I poteri degli Yogami devono essere semplici e seguono le regole dei non combattenti, quindi dovresti scegliere se vuoi avere la trasfromazione o il fatto che può subire la tecnica di leben. Non puoi avere entrambe le cose. Anche perché in teoria gli Yogami non possono trasformarsi per combattere sono delle bestiacce che rimangono nella loro forma. Il fatto per esempio ha la coda con una bocca alla fine conterebbe come potere suo personale da non combattente. Figuriamoci la trasformazione in una creatura di Cthulhu. Gli Yogami devono essere semplici perché sono a tutti gli effetti delle creature combattenti in campo.
     
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    Ora vedo come sistemare il tutto, ma dal momento che la trasformazione in combattimento è fatta di pelle e cartilagine (quindi di carta pesta) ed è scritto chiaramente che i tentacoli sono una gonna e che non ha nessuna coda utilizzabile (quindi è solo una ragazzina vestita in modo inquietante), penso che dovrebbe andare bene il potere in sé (Per doom andava bene). Non capisco il problema. Se lo spiego meglio devo comunque scegliere una delle due cose? E qualora fosse così, almeno in quel caso posso mettere la trasformazione più solida e che serva a qualcosa? Non ho capito.

    Quanto alla descrizione, la sposto.

    Edit. Ho capito meglio chiedendo a doom, modifico e uppo.
     
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    Ho modificato lasciando solamente la trasformazione e come utilità corna, corda e artigli.

    Ho eliminato anche la bocca principale della coda, scrivendo che l'estremità è una semplice escrescenza a forma di testa la cui bocca risulta atrofizzata e dunque impossibilitata ad aprirsi o masticare.

    Edited by .Bakemono - 11/12/2019, 15:56
     
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