Capitolo 4

Harry e Dumbledore hanno lasciato Privet Drive, il preside avverte Harry di stare in guardia, in caso di un attacco, ma non pensa che ci sia niente da preoccuparsi “perché no signore?” chiede Harry “sei con me, e tanto basta Harry”.

Per raggiungere la loro meta sarà necessario materializzarsi, Harry non ha ancora superato il suo test, quindi dovrà attaccarsi al braccio di Dumbledore e materializzarsi con lui.

I due si ritrovano nella piazza deserta di un paese (Budleigh Babberton) , l’orologio della chiesa segna quasi la mezzanotte, Dumbledore indica la via, intanto chiede a Harry se la cicatrice gli ha fatto ultimamente e non si stupisce quando il ragazzo gli risponde di no, Voldemort ha capito i pericoli connessi al loro “collegamento” mentale e si sta difendendo con l’occlumanzia.

Dumbledore spiega a Harry il motivo della loro presenza in quel paese, dovranno convincere un vecchio collega del preside a tornare a Hogwarts per insegnare.

Camminando i due continuano a parlare, il discorso cade su Scrimgeour, Harry vorrebbe sapere l’opinione di Dumbledore sul nuovo ministro della magia, ma il preside non si sbilancia più di tanto “ha una personalità più decisa di Cornelius, è un uomo d’azione, ha combattuto i maghi oscuri per tutta la sua vita, di certo non sottovaluta Voldemort”.
Poi, parlando dei volantini di avvertimento del ministero, Harry dice di aver letto degli “inferi” e chiede a Dumbledore di cosa si tratta, “sono cadaveri, che sono stati stregati per rispondere agli ordini dei maghi oscuri, non se ne vedono in giro dal tempo in cui Voldemort ha perso il suo potere…ha ucciso abbastanza persone da farsi un esercito di inferi”.

I due raggiungono la casa cercata, ma l’aspetto desta qualche preoccupazione, Harry e Dumbledore entrano tenendo la bacchetta in posizione di difesa..l’interno dell’abitazione è del tutto devastato, sembra che ci sia stata una lotta molto cruenta, ma guardandosi intorno Dumbledore si convince del contrario, affonda la bacchetta in una delle poltrone della stanza che si rivela essere proprio la persona che stavano cercando trasfigurata, Horace Slughorn, che vistosi scoperto si mostra ai suoi visitatori.

Dopo aver rimesso in ordine la stanza lo sguardo di Slughorn cade su Harry, vede la cicatrice e capisce di chi si tratta “quindi è così che tenti di persuadermi Albus, la mia risposta è no”..tutto ciò che concede ai suoi ospiti è un drink, anche se il suo sguardo continua a cadere su Harry.

“Forse dovresti pensare di ritirarti” dice Slughorn a Dumbledore notando la mano seriamente danneggiata del preside “Hai ragione, sono senza dubbio più lento di prima, ma d’altra parte…” aprendo la mano come per dire che l’età ha anche i suoi vantaggi e a quel punto Harry nota un anello al dito del preside, un anello che non aveva mai visto.

Slughorn ha passato l’ultimo anno in costante movimento da una casa babbana all’altra per sfuggire ai mangiamorte, ora Dumbledore gli offre una vita diversa a Hogwarts….ma Slughorn non sembra convinto.
A questo punto il preside lascia Harry e Horace da soli (dice di dover andare in bagno).

“So perché Dumbledore ti ha portato, assomigli molto a tuo padre, tranne che per gli occhi, hai..”

“gli occhi di mia madre”

Si scopre che Lily, la madre di Harry è stata una delle allieve a cui Slughorn era più affezionato, malgrado fosse una Grifondoro. Slughorn era il capo dei Serpeverde (come lo è ora Snape).

Slughorn inizia a lasciarsi andare, parla dei suoi allievi del passato, dei Black per esempio “avevo Regulus nella mia casa, ma Sirius invece era dei Grifondoro” e poi torna su Lily “tua madre era una Muggle-born, non potevo crederci, ero certo che fosse una purosangue, era così brava”.

Harry sembra infastidito da questi discorsi “Una delle mie migliori amiche è una Muggle-born ed è la migliore del nostro anno” risponde.
Ma Slughorn non vuole fare polemiche, è un serpeverde più accomodante della media e precisa di non avere pregiudizi.

Horace continua a citare si suoi allievi che hanno fatto più strada nel mondo magico prima che il discorso torni su Hogwarts “se accettassi il posto sarebbe come dichiarare la mia alleanza con l’Ordine della Fenice”, ma Harry sa trovare le parole giuste “ci sono molti insegnanti a Hogwarts che non fanno parte dell’Ordine, e nessuno di loro è stato ucciso, penso ce Hogwarts sia più sicura di altri posti fino a quando Dumbledore è preside”.

Slughorn considera le parole di Harry e in effetti non può che essere d’accordo.

Dumbledore rientra in scena e apparentemente sembra rassegnato all’idea di andarsene senza aver ottenuto quello che voleva, ma sa benissimo che Harry ha fatto quello che lui si aspettava e Slughorn finisce per accettare il posto senza che Dumbledore debba chiederglielo una seconda volta.

Uscendo Dumbledore di congratula con Harry, che risponde di non aver fatto niente, poi il preside lo mette in guardia su un lato della personalità di Slughorn, al neo professore piace circondarsi di persone famose e importanti “tenterà di fare di te il gioiello della sua collezione, il ragazzo sopravvissuto, il prescelto”.

Poi Dumbledore cambia argomento, parla a Harry della scomparsa di Sirius e di come sia fiero della sua reazione “Sirius nn avrebbe voluto che mi chiudessi in me stesso, la vita è breve, potrei essere il prossimo, ma se accadrà voglio portare con me + mangiamorte possibile e anche Voldemort se potrò”. Dumbledore approva e poco dopo dice a Harry che dovrebbe parlare a Ron e Hermione della profezia.

Harry dice di non averli voluti..."Preoccupare o spaventare?" lo interrompe Dumbledore "O forse non vuoi confessare che sei tu ad essere preoccupato e spaventato, hai bisogno de tuoi amici Harry, come hai giustamente detto, Sirius non avrebbe voluto che tu chiudessi in te stesso".

Poi Dumbledore dice a Harry che ha intenzione di dargli delle lezioni private nel corso dell'anno, senza specificare di che lezioni si tratterà "un po' di questo e un po' di quello"...i due si trovano d'accordo che le lezioni di occlumanzia con Snape sono state un "fiasco" e che non riprenderanno.

Harry già pregusta l'idea di frequentare Hogwarts senza dover interagire con Snape "non mi lascerà continuare con Pozioni, dato che non avuto i voti necessari"...ma Dumbledore lo invita a non esserne troppo sicuro.

Infine Dumbledore dice a Harry altre due cose:

1-Tenere sempre con sé il mantello dell'invisibilità.
2-Non correre rischi inutili, dato che i Weasley alla tana dovranno sopportare delle misure di sicurezza piuttosto scomode per poterlo tenere con loro..quindi rischiare il collo senza motivo sarebbe un modo inadeguato di ripagarli.

E i due si avviano all'ingresso dela tana, "vedo la luce accesa in cucina, non priviamo oltre Molly della possibilità di lamentarsi di quanto sei magro" dice il preside a Harry.