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SatorotaS.
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Ho deciso per lo vostro godimento di accomunare le gesta di Puzzone in un unica discussione.
Siete contenti? (speriamo di si)
Mi raccomando restate aggiornati e continuate a seguire le avventure del nostro eroe!
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SatorotaS.
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E va bene,rovistando tra dei vecchi manoscritti di un mio bis bis nonno caro amico di uno che era amica di uno che conosceva uno che una volta ha detto ha Dante Alighieri"scusi che ccell'ha na sigaretta?",ho ritrovato l'abbozzo di una poesiola sicuramente identificabile come una chanson de geste:intolata la chanson de puzzon..
Il momento è quantomai aulico signori,ci ritroviamo di fronte ad un vero capolavoro temo.
La ricostruzione filologica è stata travagliata assai,ragione per cui il testo potrebbe contenere alcune imperfezioni sopratutto dovute alla metrica,vi prego di conosiderare però l'alto valore contenutistico dell'opera e non la gretta forma in cui essa è scritta.
Raccomando ai lettori se la poesia non gli fosse dispiaciuta affatto,di volere un pò di bene oltre che all'anonimo autore anche a me che ne sono il trascrittore..
Le gesta di Puzzone:
Mi piace vagar solo per verdi praticelle
e saltellando petare e cantar canzoncelle.
Una volta che appunto mi menao p'erba verda
capitommi sentire di quel puzzo di merda
di odor così speciale,che solo una
tra le bestie è solita di fare:
era questa appunto una vacca che,
da dretro cespuglio facea la su cacca..
Pensai allor di sfidar l'animalo a singular tenzone,
nevver che tutti mi canoscon già col nome di Puzzone.
Dritto nell'occhi le dissi e la guardai:
"Puzzone,così mi nomai! e
mai vacca fetente
paur ebbi che non sfidai!"
"E così tu mi sfidi?!"disse l'allegra vacchetta,facendo cacchina e magnando l'erbetta
Rispos'io"Ebben ti sfido vacchina sgualdrina,decidi tu il modo che l'arma è gia detta"
"e allor scolta bene se questo modo t'aggrada e
se qual codardo che sei neppur t'appaura:
insieme noi farem la cacca,
ma in egual misura,per parità di peso e di natura,
e poi aspetterem che infin si faccia dura"
spiegandosi meglio continua la vacca:
"Nello stesso punto noi però farem l'escremento di modo per cui
il vincitor sarà dei due chi alla cacca darà l'suo odoramento"
"Orbene vacconcella,se della mia cacca la nostra avrà odore allor saro'io lo vincitore!"
Disse Puzzone mostrando l'suo ardore.
"Ma se invece tal cacca odorasse di vacca cambierommi il mi nome da Puzzone in coglione!"
Ed insieme pertanto la vacca e Puzzone si sfidaron a cacca in singolar tenzone..
Un contadino passava,e vedendo la scena
si mise a osservarla trovandola amena..
Poi finita la gara respirando di gusto
disse il bon omo il vero ed il giusto:l'odore chiu'forte,
statte sicuro che
è chillo d'a morte>>
E così spirando,
sua ultima parola
ne diciamo noi oggi
che tra due cacche l'odore
non è mai d'una sola.
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SatorotaS.
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Ieri quel mio famoso bis nonno,che stava culo e camicia con Dante,mi è apparso
in sogno e insieme a dei numeri pezzottissimi da giocare al lotto mi ha anche
decantato questo componimento,proprio alla fine mentre stava per dirmi dove ha
nascosti tutti gli altri componimenti è stato colpito da un attacco di diarrea ed è dovuto correre via.
Ecco,se la mia memoria è buona,quello che il mio bis nonno mi ha decantato ieri
in sogno:
Puzzone cavaliere di re Arturo:
Puzzone Galoppava come niun'omo fece prima
poichè con peti da lo culo dava spinta propulsiva
et indi coraggioso in sella al suo destriero
illo s'incamminava verso un ripido sentiero..
Giungendo ad una chiara fontanella
lo nostro scese da la sella,
non avendo mai veduto
acqua clara come chella.
Ma mentre Puzzone faceva bagnetto e pulivasi il retto
vicino uno strillo provenia da rimpetto:
"Che tu fai ne villano,nell'acqua delo re?
Oh che tu fai ti lavi l'ano?"
"Scusate"fè puzzone reponnendo indifferente
"ho sporcato tali acque co lo culo mio fetente!
Orsù io n'intendeva far beffa del sovrano
volia solo rinfrescarmi pulendomi n'pò l'ano"
L'omo s'avvicina
e dice brandendo tosto l'ferro:
"lo danno è bell'è fatto,discolpatevi a duello!"
Puzzone vide bene:
illo era cavalier dal core freddo e duro
e non potendo indi sperar in un grazia
et essendo spalle al muro
disse con arguzia:
"orben se vinco
anch'io sarò servo di re Arturo!"
Lo Freddo cavaliere con gran divertimento
giurò sul sacro scudo.
Levadosi armatura con tutto l'suo armamento
E disse:
"Or dunque se tu vinci,vinci lo mio posto,
Poi sarò io stesso a informar il re lo nostro!"
Puzzone allora,minaccioso come un mostro
affamato de la gloria e arrabiato più che tosto
si buttava sul nemico e lo inizia a menar forte
ma il cavalier lo bracca in una presa della morte
Puzzone si dimena ma il cavalier lo prende a botte,
allor Puzzon cogita molto e alla fine indi lo fotte:
l'eroe lo impegna a andar caverne nere com'è nera notte
Et egli nello scuro fa scureggie che rimbomban nelle grotte
e rimbombando puzzose botticelle far rumore tanto forte
che lo cavalier pensa a lo drago,cui si parla tanto a corte,
quindi ben sapendo quanto terribile ea ista creatura
lascia la presa di Puzzon per cercar di grotta l'apertura
ma puzzone più veloce si avvia prima a la radura
lo cavaliere invece orami è già in preda a la paura
e supplicando la sua mamma vol finisca sua condanna.
Allor puzzone si offre di salvarlo da lo drago,
indicandogli la strada
se lo cavalier s'arrende
e getta la sua spada..
Il Cavaliere piagne e bestemmia lo signore
porchè pur pavidissimo arrendersi non vole
ma la paura nera,
come è nera sol la pece,
fan la scelta in la sua vece.
Puzzon s'ifila l'armatura del cavalier diseredato
che vedendo tal scempio mal trattien un gran conato
e dice:
"Hai vinto Ser Puzzon,questo ora è lo tuo nome,
recati da lo re e ne otterai benedizione..
In quanto a me che sono coglione perdo tutto anche l'onore,
ma prima del suicidio a cui sono intenzionato
anderò da lo re per riferir di cio'che è stato,
addio Ser puzzone da te io m'accomiato"
e tristo s'incammino chinato ne lo capo
Puzzone no lo guarda perchè scruta a l'orizonte
chissà che cosa v'è al di la di quello monte..
Un sussurio del vento scompiglia il di lui zella,
ma illo guarda inanzi e sal sulla sua sella.
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SatorotaS.
User deleted
Noto con sommo dispiacere che Puzzone non è entrato nel vostro
cuore così' come è entrato nel mio.
Sto iniziando sinceramente ad affezzionarmi a questo personaggio
e contiuerò la saga per il mio piacere personale.
Riflessioni natalizie di Ser Puzzone
Ser puzzon andava per la vetta
e più salia piu'l'aria si facea freschetta
iniziò a sentir freddo e si scaldò con una puzzetta
ma più ascendeva più sentiva la frescura
e con gran sorpresa scorse neve sulla cima dell'altura
gli venne in mente che di lì a poco sarebbe giunto lo natale
ma illo in core suo non era assai felice perchè non avea nessuno con lo cui passare
di tutte le cose stupende che egli avea visto niuna a niuno ne potea regalare
perchè lo cor di puzzon era avvolto intro isto freddo sì glaciale..
E a puzzone sulla vetta vene gran desio nel core di poter qualcuno amare,
Da li suoi occhi duri cadde una lagrima che sul suo viso non porto'pero nussuno apparente cambiamento
puzzone guardo in faccia al suo cavallo e sospirando disse "io nun chiagno mai,deve esser stato per lo vento"
La neve ormai scendeva su lo monte e puzzone rattene i pensieri e si fece piu'forte
e mentre rizompava a lo culo del cavallo
egli fece sto pensiero
"sempre soli semo oh mio destriero
se de la vita noi seguimo lo sentiero.."
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Continua, continua! siamo a metà fra Cervantes e Rabelais. .