La Casa delle Tre Pagode Bianche e dei Gatti Neri

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  1. schmit
     
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    "Un percorso spirituale dell'autrice"


    dice:"Questo libro possa essere di aiuto a tutti coloro che desiderano migliorarsi e la conoscenza di Dio dia valore
    alla nostra vita e a quella dei nostri fratelli in Cristo. Cosi' facendo vedremo sorridere Dio in noi e nasceremo a nuova
    vita.


    PRIMA PARTE

    Questo libro è stato scritto in una casa su un cucuzzolo di montagna immersa nel verde.Vi sono tre pagode bianche e quando
    c’è sole ci sono sempre sdraiati sopra di esse dei gatti neri,questo contrasto tra il nero e il bianco,nel mio immaginario,ho
    ritenuto essere i contrasti della vita,il bene e il male,il cattivo e il buono,la saggezza e il suo contrario.Tutti si è chiamati
    alla conoscenza di entrambe le cose per sapere operare le scelte in piena liberta’ perche’ ognuno possa costruirsi cio’ che
    vuole essere. Le tre pagode bianche,nel mio immaginario sono “la Trinita” e tutto cio’ che è trino, i gatti neri sono il suo
    opposto necessario anch’esso alla conoscenza perche’ si possa fare una Esperienza. Possiamo quindi dire che la casa delle
    tre pagode bianche (la Trinita’) e dei gatti neri (l’esperienza) è la casa dove vi dimora Dio.Entrate felici in questa casa,ne
    potrete trarre solo vantaggi. Mi ricordo adesso di una poesia che scrissi diversi anni fa’ che concludeva,”…..faro’ della
    mia vita una eternita’ d’amore”.



    Avevo avuto diverse esperienze sentimentali e all’eta’ di trentanove anni ero giunta alla conclusione che ci doveva essere
    qualche altra cosa di piacevole oltre a sesso, al lavoro, alla indipendenza economica,ai rapporti di amicizia,al gusto del
    cibo, alla stima del prossimo,alla carriera,insomma a tutte quelle cose ben visibili da tutti ma che per me non costituivano
    gli unici ingredienti per una vita felice.
    Io curiosa sin da quando mi è dato ricordare,cercavo senza esserne pienamente cosciente, qualche cosa che desse requie alla
    mia insoddisfazione. La guerra,la separazione dei miei genitori, l’educazione rigida impartitami, soprattutto da mia madre,non
    permettevano che la mia anima si espandesse. Mi veniva detto: “Questo si fa’e questo non si fa”. ”Perche chiedevo”,”perche’
    è cosi’” mi veniva risposto. A me, queste risposte non bastavano e in famiglia ben presto fui considerata: ”la pecora nera”.Colei
    che era “refrattaria ad ogni insegnamento”per adoperare un termine che era solita adoperare mia madre. Aggiungeva quasi sempre,
    che mi avevano dato il nome Letizia proprio perché, anche se quarta femmina,(aspettavano il maschio)avrei dovuto essere la
    letizia-gioia della famiglia.Mi avevano gia’ caricata di responsabilita’?!.
    Lo scoppio della guerra, mio padre richiamato, altro che gioia,era entrato il dolore, ed io mi sentivo colpevole di tutte
    queste tragedie. Era stato fatto un ottimo lavoro pedagogico per la normale crescita di una bambina…Come se cio’ non bastasse,
    si aggiunse a fine guerra, la separazione dei miei genitori.Spesso mi ritrovavo a piangere a causa delle liti tra mio padre
    e mia madre.Mi rintanavo fra un armadio e il muro per non essere vista piangere. Io volevo bene ad entrambi, non sopportavo
    che si fossero formati due fronti,quelli che davano ragione a mia Madre e quelli che davano ragione a mio Padre. Pur piccola
    capivo che se due non vanno d’accordo, la colpa non puo’ essere da una parte sola. Piu’ grande cominciai a fare esperienze
    con l’altro sesso. Naturalmente feci una serie di errori. Il mio primo fidanzato lo scelsi piu’ grande di me di ben tredici
    anni, gli psicologi diranno poi che mi ero scelta il padre che mi era mancato. Piu’ tardi ne scelsi uno piu’ piccolo, gli
    stessi diranno che mi ero scelta il figlio che desideravo.La verita’ era che sceglievo sempre le persone che ritenevo piu’
    bisognose di amore. C’era tanto amore in me che avrei voluto colmare gli altri di quello che mi era mancato. Insomma mi andavo
    a cercare quelle persone con le quali, proprio per le carenze affettive,era difficile intessere un rapporto con serenita’.
    Alcune cresciute senza madre,alcune senza padre,alcune vissute in collegio. Nella poesia sfogavo tutto il mio amore represso
    essendo pero’ cosciente che questo dono l’avevo ricevuto per riempire quel vuoto immenso che solo un grande amore avrebbe
    colmato.Ma cos’era il vero amore?
    Ho avuto piu’ d’una crisi mistica in quei tempi, ma appena mi accostavo al cattolicesimo,religione impartitami in famiglia,
    provavo dopo un po’ un certo disagio e una voglia irrefrenabile di scappare. Quel Dio che mi avevano fatto conoscere, trovavo
    non fosse poi cosi’ buono come dicevano. Nella Bibbia c’era scritto che ad Abramo, Dio aveva chiesto di uccidere, per ubbidienza,
    il proprio figlio Isacco. E’ pur vero che poi Dio mando’ un Angelo a fermargli la mano, ma come si fa’ a chiedere una cosa
    di una tale crudelta’ a un padre? come si fa’ a credere in un Dio d’amore quando si lascia andare alla collera? come si fa’a
    credere in un Dio che è geloso?.Tutto questo lo leggevo nella Bibbia. Con Gesu’ le cose andavano diversamente. Sentivo che
    Lui era Amore, ma in alcune parti dei Vangeli trovavo che non ci fosse coerenza con quello che mi veniva insegnato. Lui si
    ribellava ai dottori del tempio, gliene diceva “un sacco e una sporta”. Ricordavo che mia madre mi diceva:”Se sei ribelle,
    vai all’inferno”.A chi credere allora? a mia madre o a Gesu’?.Come era complicata la vita,quanto dovevo capire per venirne
    a capo.Comunque Gesu’ mi faceva piu’ simpatia,mi dava delle emozioni che altri non mi davano, quindi, era meglio seguire
    i suoi insegnamenti.Alcune cose pero’ non le capivo.Se chiedevo spiegazioni ai ministri della Chiesa finivo per non voler
    piu’ bene neanche a Lui, meglio sperimentare i Suoi insegnamenti.Che tormento e che angoscia la processione del venerdi’ santo…quel
    tamburo che batteva instancabile sempre gli stessi colpi.La Madonna cosi’ triste con il manto nero. Gesu’ adagiato nelle sue
    braccia pieno di sangue ed erano stati gli uomini a ridurlo cosi’. Le donne invece ne avevano compassione. Le donne sono migliori
    degli uomini maschi mi dicevo.Ho versato tante lacrime, ho provato tanta angoscia, da sentirmi essenza di lacrime e angoscia
    per giorni e giorni che susseguivano agli avvenimenti. La sera finita la processione, a letto, mi stringevo a mia madre ,con
    un freddo tremendo che sentivo nelle ossa, non so’ se era dovuto al clima rigido degli inverni delle mie zone o al freddo
    che sentivo nell’anima dopo aver visto di cosa sono capaci gli uomini. Forse per entrambe le cose.Ero arrivata a dedurre,
    che gli uomini sono cattivi e allora forse ero cattiva anch’io senza esserne cosciente, aveva dunque ragione mia madre. Me
    lo diceva spesso specie quando volevo sperimentare qualche cosa senza ascoltare le persone” piu’ grandi” che mi insegnavano
    cosa era lecito fare e cosa no, ma una serie di cose che secondo loro non erano da ragazzina di buona famiglia, erano per
    me affascinanti e mi sentivo attratta dal fare queste esperienze. Mi dicevo:”Intanto le faccio, poi me le andro’ a confessare”.Mi
    era stato detto che se ci si pente sinceramente Dio perdona, figuriamoci se una esperienza che era andata male non mi avrebbe
    fatto pentire sinceramente.Tutto regolare, mi dicevo.Ne ho accumulato un bel po’ di esperienze negative,ma per fortuna riuscivo
    a far ragionare il cervello e non mi sono mai sentita colpevole.Era semplicemente una esperienza che non avrei mai ripetuto.
    Questa idea che gli uomini- maschi, dovessero essere peggiori delle donne andava sempre piu’ accrescendo in me.Avevano poco
    spirito,avevano gelosie assurde,oggi dicevano che mi amavano e poi scoprivo che subito dopo si incontravano con altre ragazze
    alle quali dicevano piu’ o meno la stessa cosa. Fin qui’ non ci sarebbe stato niente di strano, si possono amare anche piu’
    persone. Il fatto è che non aveva riscontro in quell’amore unico, grandioso, che molta letteratura romantica aveva propinato.
    L’amore “per tutta la vita”che sarei dovuta andare in chiesa a promettere. No, il matrimonio non faceva per me, almeno con
    gli uomini che avevo conosciuto fino ad ora. Nel frattempo crescevo e questo era inevitabile.
    Arriviamo al Femminismo. Scoprii che alcune donne in America avevano la mia stessa idea riguardo agli uomini e cioe’ che dovevano
    essere peggiori delle donne,non capivo pero’ che bisogno c’era di raparsi per questo i capelli a zero. Dicevano:”Per non piacere
    agli uomini”.Che bisogno c’era di raparsi, bastava dirgli:”no,grazie”.Poi, via il reggiseno,via i vestiti che modellavano
    le forme via le gonne corte. Cominciarono a vedersi donne che avevano tutto meno quella cosa chiamata femminilita’ che tanto
    piaceva agli uomini:”Vesti cosi’, mettiti cola’, fai una giravolta, falla un’altra volta”,considerando la donna una bambolina,
    non un essere umano.Una bambolina da mostrare in pubblico come si porta il proprio cane ad una mostra canina. Piu’ erano agghindate
    con lusso e piu’ l’uomo che le accompagnava saliva di prestigio nella sfera sociale, dando per scontato che era lui a mantenerle,
    magari le poverette in casa si facevano” un mazzo cosi”a cucinare, lavare, stirare, accompagnare i bambini a scuola ed altro.
    Bene, mi dissi, sono femminista, magari non proprio radicale, anche perche’ io sono capace di dire:”No” agli uomini, non ho
    bisogno di andare in giro come uno spaventapasseri.Quando andavo alle assemblee ce l’avevano sempre con me. Dicevano:”Tu non
    sei come noi”.”Ci risiamo” dicevo io,sono diversa,ma diversa da chi?,ma bisogna per forza essere tutti uguali?.

    continua

    Edited by schmit - 21/11/2004, 01:42
     
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  2. filli
     
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    Molto interessante a quando la seconda puntata?
     
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  3. schmit
     
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    nuovo indizzo:
    http://utenti.multimania.it/letiziaschmit/newpage.html

    questo sito è stato rimosso quindi mi dispiace ma non potrete piu' leggere il libro qui
    non vi consiglio di pubblicare su internet ci perdereste tutto...!!!

    Edited by schmit - 9/11/2013, 20:07
     
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  4. schmit
     
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    uscira' il classico libro cartoide nel 2015 fortuna che lo avevo stampato senno' ce lo avrei perso!!!
    Non è piu' sicuo neanche internet!

    Edited by schmit - 21/1/2015, 19:07
     
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3 replies since 21/11/2004, 01:40   155 views
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