| da www.ansa.it
GERUSALEMME - In un clima di fortissima polarizzazione politica la Knesset, il parlamento israeliano, si accinge a riprendere il dibattito iniziato ieri sul ritiro di Gaza che - secondo il premier Ariel Sharon - richiede ora ''una decisione fatidica''. Il premier conta di ottenere il sostegno di almeno 65 dei 120 deputati. Secondo un sondaggio di opinione pubblicato oggi, due israeliani su tre approvano lo sgombero da Gaza degli 8.000 coloni ebrei che vi risiedono. Ma il suo partito (il Likud) e il suo governo di minoranza si presentano al voto lacerati da profonde divisioni ideologiche. Di conseguenza, il governo Sharon potrebbe incontrare difficolta' insuperabili nelle prossime settimane, quando la Knesset votera' la finanziaria. UN DISCORSO STORICO - La stampa odierna afferma che il discorso pronunciato ieri da Sharon alla Knesset e' stato forse il piu' importante della sua vita. Il premier ha insistito sulla necessita' di spartire con i palestinesi la terra compresa fra il fiume Giordano e il mar Mediterraneo, ha espresso comprensione per le sofferenze dei palestinesi e ha stigmatizzato il 'complesso messianico' di alcune frange nel movimento dei coloni. Ha infine assicurato che il ritiro da Gaza non indebolira', ma al contrario rafforzera', lo stato di Israele. Ma il movimento dei coloni e la destra radicale non si danno per vinti. Migliaia di dimostranti sono giunti nel Giardino della rose, antistante la Knesset, e molte altre migliaia sono attese nel pomeriggio. Attorno alla Knesset, la polizia ha elevato lo stato di allerta e ha predisposto posti di blocco. Il dibattito iniziato ieri e' ripreso alle ore 11:00 locali e il voto e' previsto per le ore 20:00, la stessa ora in Italia. INCURSIONE KHAN YUNIS VOLGE AL TERMINE - Volge intanto al termine la massiccia incursione lanciata ieri dalle forze israeliane a Khan Yunis, a sud di Gaza, nel tentativo di mettere a tacere le batterie dei mortai palestinesi che spesso colpiscono le colonie vicine. Almeno 17 palestinesi (in gran parte militanti armati) sono rimasti uccisi. I feriti sono numerose decine.
Il 65% ISRAELIANI FAVOREVOLE A RITIRO GAZA, SONDAGGIO
Due terzi degli israeliani (65 per cento) sostengono il progetto del premier Ariel Sharon per un ritiro unilaterale dalla striscia di Gaza. Lo ha rilevato un sondaggio di opinione del quotidiano Yediot Ahronot, pubblicato poche ore prima di un voto cruciale alla Knesset (parlamento). I maggiori consensi a Sharon, considerato a lungo uno dei 'falchi' del Likud, giungono dalla sinistra. Secondo il sondaggio, il 93 per cento degli israeliani che simpatizzano per la sinistra approva il ritiro da Gaza. Fra i sostenitori della destra il premier riceve appena il 38 per cento dei consensi, mentre il 51 per cento dice di essere contrari.
Il sondaggio ha rilevato inoltre che il 68 per cento degli israeliani condanna gli appelli alla disobbedienza lanciati ai soldati da rabbini nazionalisti e che il 47 per cento teme che Sharon possa essere vittima di un attentato da parte di oppositori politici. Oggi a Gerusalemme alcuni ignoti hanno scritto: ''Abbiamo ucciso (il premier laburista) Yitzhak Rabin, uccideremo anche Sharon''. La polizia non ha ancora fermato sospetti, ma ritiene che la scritta sia stata tracciata da militanti del gruppo fuori-legge di estrema destra Kach.
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