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Ungheria e Bosnia
Entrati in pomeriggio in Ungheria,
troviamo un motel a 60 km da budapest, economico: solo 12,5 euri a testa con parcheggio custodito; cena nello stesso con piatto ungherese e tentativo svanito di fare una giratina nel paesino dopo cena in quanto deserto e poco rassicurante.. nota: la gente qui fa cena molto presto, alle otto chiudeva la cucina.. Ripartenza per Budapest il mattino seguente e non appena alla periferia inizia l'inferno.. Strada che fa letteralmente schifo, buche, barboni,gente scortese, attraversamenti sconnessi delle rotaie, gente che guida come matti, 41 gradi, cartelli che indicano il centro e poi non ce ne sono più: dov'è il centro? Dopo circa un'ora di stress finalmente ecco il centro vicino al Danubio, ostello della gioventù al "modico" prezzo di 39 euri cadauno, ma oramai non ne voglio sapere di guidare dell'altro.. Accatastiamo i bagagli nello sgabuzzino e nell'attesa che ci sia una stanza disponibile (si liberavano solo alle 14:00 ed erano le 10:00), andiamo alla scoperta di questa città che certamente nel cuore non mi è rimasta. Parcheggio l'Atla in un bunker adiacente con il guardiano che stava dormendo, altre 8 euro.. pazienza, andiamo avanti. Atttraversato il ponte sul Danubio, inizia la scalata tremenda per Buda, bello, ma l'acqua da bere finisce.. Arrivati in cima subito il bar con boccia d'acqua da 2 litri, poi volendo entrare a visitare la Cittadella e chiedendoci il biglietto, mi sono rifiutato di pagare. MA COM'E' POSSIBILE SI PAGA ANCHE L'ARIA IN QUESTA CITTA' DEL ______? Ora come ora non ci tornerò mai più!
Budapest:
Decimo giorno: partenza per la Croazia interna, unica soddisfazione dell'Ungheria il benzinaio vicino a Mohacs, che vedendo l'Atlantic si ipnotizza e mi chiede cos'è, come fà ad essere lì, etc.. S'arriva verso le 12:00 ad Osijek ed è una città spettacolare, non tanto per la sua posizione, quanto per l'accoglienza delle persone, molto gentili. Dopo pranzo con il solito caldo umido si va verso la Bosnia, nelle ultime campagne Croate, tante vecchine ai bordi di strada vestite di nero con il fazzoletto in testa, come faranno?? Arrivo al casello bosniaco, controllo veloce del passaporto e qui comincia l'avventura in una terra fantastica nella quale mi sono preoccupato soltanto dei primi 30 Km verso Sarajevo, in quanto i cartelli stradali erano soltanto in cirillico, e delle galline in mezzo di strada.. Le condizioni della strada erano abbastanza buone. Pernottamento a Doboj dove, a cena, dopo aver preso una bottiglia di Chardonnay, ci sentivamo addosso gli occhi delle persone intorno... Molta tranquillità in questo paese.. Ripartenza il giorno dopo per Sarajevo e a parte gli edifici rimasti tali e quali dopo la guerra, mi posso permettere un hotel 5 stelle bellissimo a soli 50 euri a testa, per il resto città ben girabile e molto tranquilla.
Sarajevo:
Dodicesimo giorno, ripartenza per Mostar, si apre la meraviglia che da Jablanica scende fino al paese con lo Stari Most ricostruito: una strada che seguendo il fiume Bosna scende in mezzo alle montagne..
Mostar:
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