Letteratura Adronica

La fisica adronica in italiano

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  1. Phitio
     
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    Cari ragazzi, a quanto pare c'e' un accordo di massima tra me e Santilli per operare la traduzione da inglese in italiano di uno dei suoi libri piu' recenti.

    Speriamo che la cosa vada a buon fine: per me sarebbe un lavoro interessantissimo e decisamente elettrizzante, anche se non ho ancora misurato le mie capacita' di traduttore.

    Ovviamente questa e' una anteprima di lungo periodo. Se tutto procede con i tempi pronosticati, la stampa dovrebbe finire all'anno prossimo. Ma in editoria non si sa mai come vanno le cose .

    Saluti a tutti
     
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  2. dandb
     
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    CITAZIONE (Phitio @ 20/8/2004, 14:22)
    Cari ragazzi, a quanto pare c'e' un accordo di massima tra me e Santilli per operare la traduzione da inglese in italiano di uno dei suoi libri piu' recenti.

    Speriamo che la cosa vada a buon fine: per me sarebbe un lavoro interessantissimo e decisamente elettrizzante, anche se non ho ancora misurato le mie capacita' di traduttore.

    Ovviamente questa e' una anteprima di lungo periodo. Se tutto procede con i tempi pronosticati, la stampa dovrebbe finire all'anno prossimo. Ma in editoria non si sa mai come vanno le cose .

    Saluti a tutti

    Nel frattempo ci spieghi di cosa si tratta ,
    che libro è di cosa parla

    .......un antipasto?

    e tienici informato circa il tuo lavoro.

    quello che fai è un'ottima cosa ammirevole ed apprezzabile.

    spero di poterlo leggere questo libro e sopratutto di capirlo.


    .......almeno il titolo .........o almeno un abbozzo del titolo ci puoi dire o dare una "soffiata"
    almeno si può partire da subito facendone un po di pubblicità utile anche per fare conoscere i sistemi adronici!

    Ma si parlerà della matematica e della fisica adronica?


    Si potrà disporre di una copia light leggera .....dico a poco prezzo.......
    Considerando la natura del testo pregiato forse costerà parecchio?

     
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  3. Phitio
     
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    Dunque... se il libro sara' come credo io, sara' qualcosa a meta' fra il divulgativo ed il tecnico-scientifico, probabilmente molto piu' il secondo aspetto del primo. La parte inerente la teoria e gli strumenti matematici sono prettamente di livello avanzato, come minimo universitario o anche piu', se devo far riferimento ad una bozzaccia che Santilli stesso mi ha mandato due mesi fa circa.
    A parte questo, il contenuto divulgativo dovrebbe essere quantomeno ineressante: dato per assodato che nella teoria non ci siano problemi (e qui nemmeno io potrei dire se ce ne siano, ma quantomeno diamo credito che i reattori adronici funzionino correttamente, no ? ), la conseguenza e' nientemeno che una intera nuova sezione di fisica, inesplorata per lo piu'. Potrebbe essere un toccasana per alleviare i futuri ed imminenti problemi di shortage energetico da petrolio, sia migliorando l'efficienza che l'impoatto ambientale stesso. Non e' una risposta definitiva ai gravi problemi che ci aspettano, ma il pensiero di avere quantomeno un potenziale air bag a bordo per attenuare lo schianto e' confortante.
    A questo punto pero' la tecnologia deve necessariamente espandersi entro i prossimi 5 anni.

    Su traduzione e teoria vii terro' informati in seguito, nei limiti concordati con l'autore

    In ogni caso, sul sito di progettomeg ci sono molti link utili per studiare la teoria adronica!

    Saluti
     
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  4. mariomaggi
     
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    Scusate, non so cos'e' l'adronica

    C'entra con l'adroterapia, una cura per i tumori che verra' effettuata anche a Pavia al San Matteo , con una apparecchiatura di 20 metri di diametro?

    Ciao
    Mario
     
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  5. Phitio
     
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    CITAZIONE (mariomaggi @ 18/11/2004, 12:40)
    Scusate, non so cos'e' l'adronica

    C'entra con l'adroterapia, una cura per i tumori che verra' effettuata anche a Pavia al San Matteo , con una apparecchiatura di 20 metri di diametro?

    Ciao
    Mario

    L'adroterapia di cui tu parli credo non abbia niente in comune con l'adronica di cui trattiamo qui : qui stiamo parlando di una estensione teorica della meccanica quantistica, volta a inquadrare i fenomeni particellari a breve distanza di interazione.

    Saluti
     
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  6. Phitio
     
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    Salve, ultimamente intervengo col contagocce ma continuo a seguire il forum con interesse.
    Volevo giusto informarvi che, anche se con tempi lenti, le cose procedono. Di recente mi e' arrivato da Santilli un voluminoso incarto costituito da un mucchio di documenti scientifici sulla meccanica adronica. Questo dovrebbe essere l'antipasto del prossimo libro (sarebbe comunque il terzo e piu' recente della serie) della cui traduzione dovrei occuparmi tra non molto.
    Ragazzi, questa teoria e' davvero tosta, ma d'altronde cosa ci si doveva aspettare da una estensione della meccanica quantistica relativistica? In ogni caso, il ragionamento generale si segue bene (almeno per chi ha una infarinatura di meccanica operatoriale) e mi sembra molto solido.

    Fatemi sapere se vi interessano altre impressioni generali

    Saluti
     
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  7. eroyka
     
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    Caspita Phitio e ce lo chiedi anche? Certo che ci interessa sapere tutto e di più! Anzi se ti va e hai tempo potresti farci un bel riassuntino che lo pubblico su progettomeg per tutti. So come scrivi e mi piace. E l'argomento è estremamente interessante!
    Altrimenti inizia pure a inserire delle chicche qui e poi si penserà ad organizarle.

    Un caro saluto e spero di rileggerti presto.
    Roy

    Edited by eroyka - 6/12/2004, 15:31
     
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  8. Phitio
     
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    D'accordo, allora: faro' alcune digressioni, alcune sintesi molto, molto generali di quanto avro' letto, e soprattutto alcune mie considerazioni di carattere, diciamo "filosofico" sulla faccenda. In sostanza, si trattera' di commentare letteratura che e' gia' in gran parte disponibile su web, quindi non credo di fare torto a qualcuno.

    Come prima cosa, uno dei fatti piu' notevoli ed interessanti che ho potuto leggere e' questa cosa riguardo l'intero approccio strutturale/matematico utilizzato finora nelle complesse teorie della fisica. Sono laureato in fisica, premetto, e capisco bene questo punto. In sostanza, della complessa architettura matematica costituita principalmente dalla meccanica Hamiltoniana, il caposaldo assoluto degli studi di fisica (ed anche di ingegneria) del ventesimo secolo, attualmente stiamo usando solo una ben precisa semplificazione.

    Quando si procede a semplificazioni, non bisognerebbe mai e poi mai perdere di vista a quali limitazioni degli ambiti di validita' vada incontro la teoria. Invece, sembra proprio che sia stato questo il piu' grave errore commesso da molti fisici attuali. Scambiare il tutto con la parte, applicare una teoria parziale al di fuori dei suoi limiti.

    Detto in soldoni, nelle equazioni originali proposte da Hamilton (e altri, tra cui Jacobi ecc) erano presenti dei fattori ben precisi che tenevano conto di tutte quelle forze non direttamente ascrivibili a potenziali, cioe che agissero e dipendessero dai volumi di spazio, operassero a distanze nulle (contatti) o altro ancora (es non linearita').
    Questi termini sono stati TRONCATI. Il troncamento di tali termini puo' essere fatto, e giustamente, qualora questi contribuiscano in modo virtualmente trascurabile alla dinamica del sistema. E' una cosa che si fa di continuo, ad esempio nella meccanica dei fluidi, tramite un attento scaling dei diversi fattori , e che permette notevoli vantaggi: si puo' ottenere una soluzione analitica esplicita di determinati problemi, o anche semplicemente una soluzione computazionale. Il problema , insomma, e' non perdere la misura, capire sempre quali sono i limiti di applicabilita' della semplificazione.
    Invece cosa sembra essere accaduto? Sono stati letteralmente DIMENTICATI, questi termini addizionali non potenziali, nell'applicazione alle strutture atomiche e molecolari. Questo, a parer mio, e' comprensibile, sotto certi aspetti. In primo luogo, queste semplificazioni hanno permesso il notevole sviluppo di una meccanica quantizzata tramite metodo variazionale del primo ordine. Una frase piuttosto criptica per dire che , senza formule troncate, oggi non avremmo meccanica quantistica matematicamente coerente. Non mi pare poco! Il secondo aspetto sono stati i grandiosi successi nella descrizione degli atomi di idrogeno (stamo parlando di risultati accurati alla cifra decimale voluta, mica niente) e dei confortanti successi ottenuti nella spiegazione di moltissimi altri settori. Il punto e' che , secondo me, spinta dal suo stesso impeto, questa teoria e' divenuta un treno che tutto ha travolto sul suo cammino. Un altro punto importante e' che non sempre si riesce a discernere un limite sperimentale da un limite teorico, quando vengono messi in ballo fattori arbitrari per aggiustare le *piccole* discrepanze sperimentali, e questo atteggiamento del *piccolo aggiustamenteo che non inficia la teoria* ha preso piede. La meccanica quantistica avrebbe quindi sperimentato un processo di gigantismo, per via della sua universalita', ma anche di contemporanea progressiva sclerotizzazione, perche' la tendenza a nascondere sotto il tappeto delle parametrizzazioni l'emergere delle *piccole* discrepanze ha lentamente soffocato il senso critico.
    Attualmente sembra che la meccanica quantistica abbia imboccato tutta una serie di vicoli ciechi, mentre un numero crescente di contraddizioni (alcune, lette nel libro, mi sembrano davvero troppo grosse per non essere state mai discusse, devo indagare di piu' su questo campo) stia manifestamente indicando il bisogno di un rinnovamento teorico. Sia come sia.
    La questione dei termini troncati nelle equazioni Hamiltoniane e' denso di conseguenze incredibilmente profonde. Sto attualmente seguendo passo passo tutte le tappe evolutive che hanno portato alla nascita della meccanica Adronica da quella Hamiltoniana, e devo ammettere che la faccenda e' affascinante.
    Quando saro' arrivato al termine del capitolo ,forse potrei tentare di tracciarne l'itinerario teorico

    Saluti

    Edited by Phitio - 4/1/2005, 12:12
     
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  9. Phitio
     
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    Approfitto brevemente per salutare i forumisti e fare gli auguri di buon anno.

    Ho utilizzato parte del tempo concessomi dalle vacanze natalizie per leggere i primi due capitoli della documentazione fornitami da Santilli, in pratica una digressione generale (primo capitolo) ed una particolare sulla parte isoduale della meccanica adronica (secondo capitolo). Gia' il primo mi aveva particolarmante colpito, il secondo mi ha letteralmente ribaltato.
    La parte isoduale della teoria non e', per quanto possa sembrare, una prerogativa esclusiva della meccanica adronica, quanto il necessario ed auspicabile completamento fisico-matematico che intende dare parita' di trattamento e di dignita' alla, letteralmente, meta' dell'universo trascurata. Stiamo parlando di antimateria, beninteso, quella cosa che sappiamo esistere (ne produciamo a bizzeffe nei reattori) ma non sappiamo trattare, se non a livello di seconda quantizzazione. Ebbene, la matematica isoduale, fondata sullo stesso concetto che ha originato la isomatematica, ora e' un sistema strutturato talmente vasto e solido da far letteralmente spavento. Ora abbiamo una meccanica newtoniana, hamiltoniana, quantistica (e adronica) , perfino una termodinamica, per sistemi fatti di antimateria. Tutta di colpo. Abbiamo l'affermazione matematica che questo universo e' composto da due spazi paralleli coesistenti, ma separati, con struttura tempoarale ed energetica inverse l'uno con l'altro. Abbiamo che un essere fatto di antimateria ed uno di materia si osservano ringiovanire l'uno con' l'altro. la materia isoduale (per distinguerla dalla comune accezione di antimateria, che prevede solo l'inversione di carica) prevede tempo, massa ed energia negativi rispetto al nostro spazio della materia, ma non dimeno causale e strutturato identicamente al nostro. La grossa affermazione, ma veramente grossa, e' che le particelle elementari di materia isoduale dovrebbero essere affette da repulsione gravitazionale in un campo di materia (e viceversa). Viene proposto un esperimento risolutore sulla deviazione gravitazionale di un fascio di positroni. Viene proposto che unico metodo probabile per distinguere una galassia di materia da una di antimateria potrebbe essere il fotone isoduale, che sperimenta repulsione in campo di materia (viene anche detto che questa eventualita' potrebbe essere vanificata dalla caratteristica di stato perfettamente isoautoduale del fotone, pertanto un fotone emesso da materia o antimateria viene sempre deviato positivamente). Viene affermato che, in linea di principio, la meccanica isoduale prevede una macchina del tempo causale e un motore a velocita' infinita. Queste ultime affermazioni mi lasciano cauto, ma per il resto, se questa teoria finora verifica tutti i dati sperimentali in possesso, per che' non proseguire? La quantita' di proprieta' fisiche e matematiche soddisfatte agevolmente dalla teoria mi lascia sbalordito, e certamente questo filone promette grandi cose.
    Il terzo capitolo tratta dell'meccanica adronica di sistemi reversibili. La matematica affrontata e' terrificante, e solo un matematico o un fisico teorico di mestiere puo' sperare di orientarsi senza perdersi. Alla prossima

    Saluti
     
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  10. fab_78
     
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    molto interessante phitio, continua a leggere ed informarci!
    tra l'altro le affermazioni sulla natura dell'antimateria mi ricordano le affermazioni di jean pierre petit, un eclettico ricercatore francese che da anni propone tra l'altro una cosmologia basata sull'iterazione di due universi gemelli uno costituito dalla materia comune ed uno da materia negativa (antimateria...) che avrebbe proprio la caratteristica di respingere e non attirare la materia comune.. beh non ci resta ke attendere!
    ciao
    fabio
     
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  11. Phitio
     
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    Salve, un breve intervento per dire che sto continuando a leggere, e anche a riflettere.
    Mi piacerebbe chiedere a Santilli quakcosa inerente la teoria isoduale e i buchi neri. Se ho capito bene, materia ed antimanteria hanno lo stesso comportamento di fronte ad un' osservatore qualsiasi. Quindi, se i buchi neri sono possibili, ci sono buchi neri di materia e di antimateria (materia isoduale, per essere corretti). Secondo la teoria di Hawking, un buco nero (ovviamente non esistono differenti tipi di buco nero) era destinato a "evaporare" per effetti quantistici localizzati in prossimita' dell'orizzonte degli eventi, ma ora la nuova teoria isoduale sembra rovesciarne i presupposti. In breve, la teoria suddetta ipotizzava che in prossimita' dell'orizzonte si potessero creare per via di fluttuazioni quantistiche delle coppie particella-antiparticella, nello specifico una coppia fotone-antifotone .L'assorbimento dell'antiparticella e non della particella causa una riduzione dell'energia interna del buco nero (dovrebbero anche spiegarmi, pero' perche' debba prevalere statisticamente su tutta l'area dell'orizzonte degli eventi l'assorbimento di antifotoni rispetto ai fotoni) per assorbimento di energia negativa, che quindi restringerebbe il proprio orizzonte degli eventi, mentre il fotone superstite viene visto come una effettiva radiazione uscente dal buco nero.
    Ma la questione *antigravita* inerente la materia isoduale mi fa concludere che piuttosto che attratto, una fotone isoduale dovrebbe essere *sparato* via dal buco nero (supponiamo di trattare un buco nero di materia) alla velocita' della luce, mentre l'attrazione gravitazionale agirebbe sul fotone normale ingoiandolo. In sostanza, un fotone isoduale respinto dal campo gravitazionale (e un fotone normale respinto da un anti-buconero) non mi sembra compatibile con la teoria di evaporazione dei buchi neri.

    Infatti cosi' facendo, il buco nero o l'anti-buco nero non hanno la minima possibilita' di vedere ridotta la propria energia interna assorbendo particelle ad energia opposta rispetto quella interna.
    Un buco nero dovrebbe quindi essere al massimo una sorgente di fotoni isoduali (rispetto al tipo di materia di cui e' fatto), continuando tuttavia a crescere senza sosta.
    Ma da dove verrebbe estratta l'energia per irradiare? In questo caso la somma di tutti i buchi neri e delle radiazioni emesse darebbe comunque zero, ma in pratica un buco nero sarebbe localmente in grado di estrarre energia di punto zero dallo spazio, utilizzando l'orizzonte degli eventi come "cesoia cosmica" in grado di separare una coppia virtuale fotone-antifotone. Ci sarebbe inoltre il caso particolare che, seppure a somma zero, la quantita' assoluta di antimateria e materia (dentro e fuori i buchi neri) e' in continuo aumento! Cosmologia dello stato stazionario?

    Se invece entrambi i fotoni della coppia, a prescindere, dovessero subire attrazione , allora forse qualche chance di riconciliarsi con Hawking ci sarebbe (sempre che mi spieghino perche' dovrebbe essere statisticamente favorito l'assorbimento della parte isoduale della coppia).

    Saluti
     
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  12. Armando de Para
     
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    Messaggio del Proff. Santilli

    Amici italiani mi hanno messo a conoscenza di discussioni in questo forum
    sui miei studi isoduali, Lie-isotopici e Lie-ammissibili. Purtroppo non
    ho il tempo per partecipare alle discussioni, ma sono a disposizione per
    copie delle pubblicazioni in cui gli argomenti possono essere
    approfonditi. Per esempio, raccomando come lettura introduttiva sulla
    parte matematica-teorica la memoria

    Journal of Dynamical Systems and Geometric Theories
    Vol. 1, pages 121-193 (2003)
    disponibile in pdf nel sito
    http://www.i-b-r.org/docs/Iso-Geno-Hyper-paper.pdf

    con verifiche sperimentali ed applicazioni industriali da studiare nella
    letteratura citata.

    Al momento ho un numero limitato di copie della bozza della mia terza
    monografia con la Springer con il titolo

    ISODUAL THEORY OF ANTIMATTER
    with applications to
    Antigravity, Grand Unification and Cosmology

    Da parte mia sono interessato ad una "lettura critica" della bozza prima
    della sua pubblicazione. Se qualcuno di voi e' interessato a questa
    lettura, fatemi avere il vostro indirizzo postale completo al mio e-mail
    [email protected].

    Piu' avanti (questa estate) conto di avere disponibile la bozza della
    mia terza monografia con la Naukova Dumka col titolo

    ELEMENTS OF HADRONIC MECHANICS
    Volume III:
    Recent Advances, Experimental Verifications and Industrial Applications

    Saro' ben lieto di far avere copie anche di questa bozza nel limite
    delle mie disponibilita' perche', nonostante gli sforzi miei e di tanti
    colleghi, questi studi sono ancora all'inizio perche':

    => tanti avanzamenti matematico-teorici sono ancora da fare (per
    esempio, la teoria dei campi isotopici strutturalmente senza divergenze,
    la teoria isotopica dello scattering - ossia con interazioni interne da
    potenziale e da contatto ricostruente l'unitarieta' negli spazi
    isotopici - ed altri sviluppi);

    => tanti esperimenti di base sono ancora da fare (per esempio, la misura
    della gravita' del positrone in un tubo a vuoto orizzontale - che
    potrebbe stabilire l'esistenza dell'antigravita' per la prima volta
    nella storia della scienza e diventare posto di pellegrinaggio
    scientifico per i prossimi 500 anni a causa delle implicazioni, come la
    macchina del tempo pienamente causale - e tanti altri esperimenti
    veramente di base attualmente ignorati a favore di altri esperimenti i
    quali, anche se esoterici, sono ormai scientificamente sterili), e,
    sopratutto,

    => lo sviluppo di nuove energie pulite per il cui studio quantitativo,
    rigoroso e sistematico la meccanica adronica fu concepita, costruita e
    provata (per esempio, nuove energie pulite - nonesplosive - derivabili
    da nuclei "leggeri" il cui meccanismo e' inconcepibili per le astrazioni
    delle forze nucleari a pure forme potenziali ormai appartenenti al
    millennio scorso).

    Cordiali saluti

    Ruggero Maria Santilli
     
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  13. Phitio
     
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    Poffare ! =) Non pensavo che le mie scombiccherate elucubrazioni arrivassero a Santilli ...

    Resto sempre in attesa di nuove per sapere come regolarsi con la traduzione (ovviamente ho bisogno del formato elettronico in laTEX per fare il lavoro) e sapere quando incontrarti di persona ...

    Saluti

     
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  14. Armando de Para
     
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    CITAZIONE (Phitio @ 13/1/2005, 11:07)
    Poffare ! =) Non pensavo che le mie scombiccherate elucubrazioni arrivassero a Santilli ...

    Resto sempre in attesa di nuove per sapere come regolarsi con la traduzione (ovviamente ho bisogno del formato elettronico in laTEX per fare il lavoro) e sapere quando incontrarti di persona ...

    Saluti

    Ciao Phitio,
    la letterina che ho scritto a Babbo Natale, ha creato un po di confusione.
    Gli ho detto chiaramente che anche io voglio giocare con i giocattoli free-energy, mi ha mandato una confezione da 90 pz di Supermag e una lettera con l'indirizzo di molti industriali che stanno costruendo delle plans per la produzione di energia con sistemi tradizionali (inceneritori), si è raccomandato che intervenga per rendere queste centrali a zero impatto, ha detto che se non do questo contributo, non mi fa conoscere la free-energy.

    Sto girando come una trottola e finalmente ieri abbiamo presentato il progetto definitivo delle ZIP "Zero Impact Plans".

    L'appuntamento che avevo a Bologna è saltato per priorità maggiori, non so quando riuscirò a riconfermare un appuntamento, sono molto sotto pressione perchè tutti, dico tutti vogliono creare questo tipo di centrali ora che sanno che si possono realmente realizzare.

    Con Ruggero continua lo scambio via email, è molto impegnato nel programma commerciale che finalmente è ripartito negli USA, purtroppo i ritardi causati da comportamenti stupidi e poco professionali in Europa hanno ritardato di molto la programmazione della tecnologia e il suo sviluppo commerciale.

    A breve riceverai i primi capitoli, te li invia direttamente, chiedigli quello che ti sembra più giusto per il lavoro che svolgerai.

    Un abbraccio
    Armando
     
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  15. eroyka
     
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    Caro Armando, ci spieghi un pò meglio questo progetto delle ZIP? Sembra davvero molto interessante.
    Se ti va e hai un pò di tempo per spiegarci, magari puoi aprire un nuovo tread

    Un saluto, roy
     
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21 replies since 20/8/2004, 13:22   4991 views
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