Il tenente Colombo |
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| QUOTE (Damodar @ 12/3/2003, 13:52) | Non si può dare sicuramente una risposta assoluta,possiamo però arrichirci vicendevolmente delle individuali esperienze ed in questo senso voglio sia intesa la mia risposta,penso che ciò che più possa gratificare l'essere umano sia la consapevolezza di sentirsi utile,di avere una valenza,grande o piccola che sia,nel contesto in cui ci si ritrova a vivere,questo ci libera dal concetto restrittivo che per trovare un senso a se stessi ed alla propria esistenza sia necessario conformarsi ad un progetto uguale per tutti ma bensì vuole evidenziare il proprio ruolo esclusivo e personale alla vita che sarà determinato dalle qualità di ognuno,sono convinto che in ogni essere siano state messe delle perle,credo che ognuno debba andare molto in profondità per trovare ciò per cui si sente armoniosamente portato,non credo tuttavia (nonostante sia un sostenitore della'individualità)che questo significa agire disgiunto dai propri simili e dal creato ma piuttosto vedere l'enorme potenza della sinergia che può scatturire dalla collaborazione nella diversità. |
Bellissima riposta, Damodar! In altre parole, l'alternativa fra senso e non senso non si pone. Non c'è (probabilmente) un senso omnicomprensivo, valido per tutti, ma ci sono le nostre storie, tutte con i loro "sensi" che si fanno via via, lungo la strada della vita. Sta a noi costruire il senso delle nostre vite...
Edited by Il tenente Colombo - 12/3/2003, 14:00
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