Sex Crimes and the Vatican, Solleva scandalo il webvideo più visto di Google Video

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odalisca
view post Posted on 21/5/2007, 09:40




Solleva scandalo il webvideo più visto di Google Video

Pesante l'accusa a Papa Ratzinger per la gestione degli scandali sulle violenze sessuali ai danni di minori. Il video, ora sottotitolato in italiano, è online. Era stato prodotto dalla BBC lo scorso ottobre



notizia tratta dal sito Punto Informatico.it


Roma - Il più visto video del momento su Google Video almeno per quanto riguarda l'utenza italiana è un documento scabroso, dai contenuti durissimi, dal titolo Sex Crimes and the Vatican, che viene presentato da chi lo ha postato in questi termini:

"il documentario della BBC trasmesso in Inghilterra nel 2006 sugli scandali dei Preti & Pedofilia. si richiama al "Crimen Sollicitationis", un documento di Ratzinger che rinnova il divieto a testimoniare in tribunali civili (pena la scomunica) per reati di abusi sessuali che avessero coinvolto religiosi. In Italia non è mai andato in onda, nè i giornali nè gli altri mezzi di informazione vi hanno fatto accenno".

Sul sito Bispensiero.it si legge:
"Questo video è stato trasmesso in Inghilterra il 1 ottobre 2006. In Italia non è mai andato in onda, nè i giornali nè gli altri mezzi di informazione vi hanno fatto accenno. Il paziente lavoro di traduzione e di sottotitolatura che abbiamo fatto, è per sopperire a questa vergognosa lacuna. Ed è dedicato a Maria Di Benedetto. Ovunque sia".

La conferma che si tratta effettivamente di un video dell'autorevole emittente inglese BBC lo fornisce la stessa azienda britannica, che in un vecchio articolo lo descrive dettagliatamente. Visti i suoi contenuti, e grazie alla traduzione di Belpensiero.it, il video sta anche facendo rapidamente il giro nei blog italiani.

--------------------------------- IL VIDEO---------------------------------

Consiglio a tutti di guardarlo e DIVULGARLO. E' un po' lungo, quindi prendetevi il tempo necessario.
 
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view post Posted on 21/5/2007, 11:18

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non sono sorpresa,sono cose purtroppo risapute,la cosa terribile è che la chiesa resta più potente di qualsiasi altra istituzione....io credo in Dio e lo cerco ovunque..soprattutto dentro di me,nelle persone e nella natura...in chiesa no...ora scusa vado a vomitare.
 
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Tim il goloso
view post Posted on 21/5/2007, 11:56




Dopo visto e letto attentamente i sottotitoli non commento



Non mi resta che:



DIMISSIONI DEL PAPA E SCOMUNICA



Ma dobbiamo seguire un protettore di pedofili?NO




Potrebbe essere uno dei tanti innocenti :ueue:
 
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Meteorablù
view post Posted on 21/5/2007, 16:25




Ho guardato il video e poi ho guardato anche quello di Marco Travaglia...Fa inorridire questa "finestra" più volte aperta e subito richiusa, in quel mondo di uomini casti e puri qual'è la Chiesa! E' uno schifo anche solo darci un'occhiatina. Sono convinta che esistono preti e sacerdoti che si distinguono da questi personaggi depravati che hanno pensato bene di mascherare i loro vizi con un voto che li potesse rendere invisibili ed intoccabili. Tempo fa uno studioso della psiche a tal proposito mi disse: " i pedofili vanno dove ci sono i bambini, fanno lavori a contatto con i bambini, impostano la loro vita in modo da essere inseriti in contesti pedagogici: pediatri, catechisti, maestri d'asilo, preti, ecc. Questo penalizza le categorie, ma loro è lì che si nascondono". E' terrificante, si...
 
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odalisca
view post Posted on 21/5/2007, 16:46




Si, è risaputo che i pedofili si insinuino negli ambiti frequentati da bimbi o giovanissimi. Questo mi fa riflettere su tutti i casi denunciati dai genitori verso personale scolastico e quasi sempre archiviati senza la condanna di nessuno.

Il discorso dei preti è pero' ancora piu' inquietante, non solo per la loro sottrazione alla giustizia ordinaria, che comunque non prevede pene, anche quando applicate, commisurabili al danno, mentre dovrebbero essere pesantissime, ma proprio perchè, oltre ad avere opportunità di accostare le proprie vittime, hanno un "arsenale" di armi per raggiungere i loro luridi obbiettivi molto piu' "affilate" che non in altri casi.

A partire dalla scuola infatti e fin dalla piu' tenera età, la "religione" viene insegnata come qualcosa di assolutamente puro. La confidenza in dio viene traslata sui preti insegnanti, ed è la famiglia stessa, qualora religiosa, a trasmettere concetti di bene/male paradiso/inferno e quindi al perdono o la condanna, in relazione a quel dio che non puo' essere che incarnato nel prete. Prete che puo' ascoltare i tuoi segreti e perdonarteli, ma anche condannarti all'inferno per cui il ricatto del silenzio, imposto sempre dai pedofili alle proprie vittime, è molto piu' facile da praticare e, purtroppo, ottenere. Come dimostra anche il filmato.

Un affiancamento psicologico a chi intraprende la via del religioso sarebbe auspicabile. Ma è evidente che, con un papa che invece di guardare in casa propria, si permette di assimilare gli omosessuali ai pedofili e condannare chi sceglie un amore (quello che probabilmente rappresenta il VERO amore predicato da cristo) al di fuori dei sacramenti c'è poco da aspettarsi.

 
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view post Posted on 21/5/2007, 17:58




è davvero schifosa la pedofilia, ma ancora piu schifosa è questa omertà della chiesa; ormai non è piu possibile mettere a tacere le cose, grazie alla rete il potere di aulsiasi tipo puo essere aggirato, quindi tutti ormai sanno che fra le gerarchie ecclesiastiche alte e basse la pedofilia è un fenomeno diffuso.
Il clero farebbe moltomeglio a denunciare senza indugio invece di cercare goffamente di coprire,insabbiare, e quando cio non è possibile,minimizzare, banalizzare.

I preti mi hanno sempre fatto schifo, perchè solo pochidi loro assolvono quello che dovrebbe essere la loro vera missione adoperarsi per alleviare le sofferenze e la povertà, aiutare i piu poveri e bisognosi, e invece...
 
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view post Posted on 22/5/2007, 16:32

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documentario è già disponibile da qualche tempo in rete con tanto di sottotitoli in italiano ma la diffusione al grande pubblico di "Sex crimes and vatican", inchiesta della Bbc su alcuni casi di pedofilia che coinvolgono ecclesiastici negli Stati Uniti, in Irlanda e in Brasile, e soprattutto mostra il ruolo avuto nell'insabbiare gli scandali dall'allora cardinale Joseph Ratzinger, divide la Commissione di Vigilanza della Rai.
Alla base, l’intenzione da parte di Michele Santoro di acquistare il filmato per costruirne una puntata del suo Annozero.

"Non ho avuto alcuna notizia ufficiale in senso contrario, per cui, essendo ogni cosa a posto dal punto di vista dell'iter burocratico aziendale, mi aspetto che oggi vada tutto a posto", ha detto Santoro, che essendo responsabile editoriale della trasmissione può procedere a simili acquisti (si parla di una cifra di 20 mila euro) autonomamente.

Il documentario, già bollato dalla Cei come "infame calunnia", non sembra suscitare l’entusiasmo del presidente della commissione di Vigilanza, Mario Landolfi (An): "Auspico che il direttore generale dell'azienda, Claudio Cappon lasci pure a Santoro la palma del martirio ma eviti di trasformare il servizio pubblico radiotelevisivo in un plotone mediatico di esecuzione pronto a fare fuoco sulla Chiesa e sul Papa, non dando seguito alla richiesta di acquisto del film".

Si tratta di una "vendetta per il family day" secondo Giorgio Lainati di Forza Italia.
"Mi batterò per impedire a tutti costi la messa in onda, che sarebbe solo un attacco volgare e inaccettabile al Papa", aggiunge Marco Sataderini (Udc), consigliere Cda Rai.

Parlano di "Esortazione inaccettabile" e "Censura preventiva", Giovanni Russo Spena e Gennaro Migliore, capigruppo di Rifondazione in Parlamento nonché membri della stessa Vigilanza. "Non ho visto il documentario", dice Sandro Curzi, che però ricorda "la serietà della Bbc. Siamo un Paese strano, si loda sempre la Bbc e se ne fa un esempio per la Rai poi, appena si dice che Santoro vorrebbe usare questa inchiesta, le polemiche scoppiano in anticipo".




 
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odalisca
view post Posted on 22/5/2007, 21:00




facciamo un passo indietro nel tempo, leggete: poi vi dico la fonte...

16/12/2006

La storia di un ex seminarista vittima a 12 anni di abusi sessuali da parte di un sacerdote: lui denuncia tutto e la Curia gli chiede 200mila euro di danni. Ieri su Raitre, nel giorno del richiamo – in Vaticano – alla lotta contro questi abomini.




ROMA - La predica al mattino, la vergogna e lo scandalo a sera, e in diretta tv.
Tutto in un giorno, quello di ieri, 15 dicembre 2006; e per tema la pedofilia nella Chiesa, gli abusi sessuali commessi da preti, e il minimo comune denominatore di questa e di tante altre storie. Silenzio. Fate silenzio. Nessuno sappia, nessuno dica, nessuno racconti. Conta l’immagine, conta il prestigio, conta il decoro. E del dolore di un ragazzo, e della sua dignità, si faccia carta legale, materiale per liti giudiziarie. Alla vergogna non c’è mai fine.

LA PREDICA IN VATICANO - La giornata inizia presto, al mattino, con una predica in Vaticano. La ascolta il papa e la curia romana, la svolge il predicatore della Casa Pontificia, padre Raniero Cantalamessa, O.F.M. Cap.
Parla di pedofilia nella Chiesa, parla di severità e fermezza, ma anche di “un giorno di digiuno e preghiera” per esprimere la solidarietà della Chiesa e dei cristiani alle vittime della pedofilia.
Il cappuccino ricorda il pianto e i sospiri della Chiesa per gli “abomini commessi in tempi recenti dai suoi stessi ministri”: una Chiesa che “ha pagato un prezzo altissimo per questo e - secondo Cantalamessa - “è corsa ai ripari” dandosi “regole ferree” per impedire che tali abusi si ripetano. “Dopo l’emergenza, è venuto il momento” - ha però aggiunto il predicatore - “di fare la cosa più importante di tutte: piangere davanti a Dio, affliggersi come si affligge Dio; per l'offesa fatta al corpo di Cristo e lo scandalo recato 'ai più piccoli dei suoi fratelli', più che per il danno e il disonore arrecato a noi”.
Condizione questa perché “da tutto questo male possa davvero venire del bene e si operi una riconciliazione del popolo con Dio e con i propri sacerdoti”.

Un discorso che critica anche la cattiva tendenza - riscontrata in qualcuno resosi responsabile di tali abusi - di “approfittare del clamore per trarre vantaggi anche dalla propria colpa, rilasciando interviste e scrivendo memoriali, nel tentativo di far ricadere la colpa sui superiori e sulla comunità ecclesiale”. Un’azione, ha affermato Cantalamessa, rivelatrice di “una durezza di cuore davvero pericolosa”.
A conclusione del discorso, una proposta formulata sotto forma di interrogativo: “Non si potrebbe indire un giorno di digiuno e di penitenza, a livello locale e nazionale, dove il problema è stato più forte, per esprimere pubblicamente pentimento davanti a Dio e solidarietà con le vittime, operare insomma una riconciliazione degli animi e riprendere un cammino di Chiesa, rinnovati nel cuore e nella memoria?”.


LA STORIA DI AGRIGENTO – La giornata iniziata presto con la predica in Vaticano finisce tardi di fronte alla televisione: diretta per “Mi manda Raitre”, la storica trasmissione del terzo canale di stato che racconta da anni di raggiri, truffe, imbrogli e storie di ordinaria follia. Di fronte alle telecamere c’è stavolta un giovane ragazzo siciliano: si chiama Marco Marchese e dodici anni fa è entrato in seminario, ad Agrigento. Trovandoci anni di abusi sessuali ad opera di un diacono poi diventato sacerdote.
Racconta come “don Bruno”, un giorno di dicembre del 1994 (Marco aveva dodici anni) lo fece accomodare nella sua stanza, abusando di lui. “La mia prima esperienza sessuale”. “Mi diceva che la nostra era un’amicizia particolare, e di non parlarne con nessuno: credevo fosse qualcosa di divino”.
Un rapporto che continua anche a distanza, ancora fino ai sedici anni di Marco: don Bruno è nel frattempo diventato sacerdote e ha lasciato il seminario minore, vedendosi affidata una parrocchia.

Finisce davvero tutto quando Marco si confronta con un assistente e scopre la gravità di quanto accaduto: il consiglio che riceve è quello di parlare della cosa al vice-rettore e al rettore. “Lo feci, perché a me non interessava fare del male a quell'uomo, ma fare in modo che nessun altro ragazzo dovesse più soffrire quello che io avevo sofferto”.

Il vice-rettore ascolta il racconto di Marco, promette di parlarne con il rettore per le dovute decisioni, invita il ragazzo a tacere e a tener la cosa per sé.

Tempo dopo, anche il rettore ascolta il racconto di Marco, assicura di esserne stato messo al corrente, promette di parlarne con il vescovo per le dovute decisioni e nel frattempo invita il ragazzo a tacere e a tener la cosa per sé.
Non accade nulla: don Bruno è ancora là, al suo posto in parrocchia, fra i bambini e i ragazzi.

Marco riesce a parlarne direttamente con il vescovo, mons. Carmelo Ferraro. “Gli confidai la mia paura che don Bruno potesse continuare a fare del male ad altri ragazzi; aggiunsi anche che quel sacerdote andava aiutato”. Arrivò la rassicurazione che ci avrebbe pensato lui, e l’invito a stare tranquillo.

Ma l’unica cosa che succede è che don Bruno bussa alla porta di Marco: proprio il vescovo ce lo aveva mandato, per chiedere scusa. “Non lo fa, anzi mi rimprovera perché avevo fatto perdere al vescovo la fiducia in lui”. Del racconto della vicenda è reso partecipe anche il parroco di Marco: “Mi disse che quella storia era acqua passata. Ormai sono anni che è successa, tu stai tranquillo, fatti la tua vita, chiudiamola qui”.

Marco esce dal seminario nel 2000: non diventerà sacerdote. Non è la sua strada. Si confida con i genitori riguardo agli abusi del passato, e mentre don Bruno continua tranquillamente a fare il parroco ecco che la vicenda diventa pubblica: stavolta il racconto di Marco è davanti alla magistratura.
Si apre un’inchiesta: sono ascoltate tutte le parti in causa ed è accertato che Marco non fu il solo. Altri sei ragazzi subirono violenze. I timori del giovane erano fondati. Non si arriva al processo perché don Bruno patteggia una pena di due anni e sei mesi di reclusione.

Non finisce qui. Marco scrive al vescovo tutta la sua delusione per il modo indifferente con il quale la sua vicenda è stata trattata, per la responsabilità morale della quale il presule si è macchiato nel non prendere adeguati provvedimenti volti ad allontanare don Bruno da bambini e ragazzi in pericolo. E, di fronte agli anni di abusi subiti, chiede in solido all’autore dei crimini, al seminario e alla curia di Agrigento un risarcimento in sede civile di 65mila euro. “Nessuna somma di danaro potrà risarcirmi dei pianti e dei dolori subiti, ma questo tipo di segnale nei confronti di chi ha mostrato solo indifferenza, sapendo e tacendo, andava compiuto”.

La risposta della Curia di Agrigento è sbalorditiva: contro-citazione. La Curia chiede a Marco, ex seminarista vittima di abusi sessuali, 200mila euro per averne leso l’onorabilità, l’immagine, il prestigio.
Ai fatti “presuntivamente e asseritamene accaduti nel 1994” la Curia “è totalmente estranea” - dicono i legali - e di fronte a tale affronto non si poteva non rispondere sullo stesso terreno.

Secondo la Curia agrigentina, dunque, Marco Marchese - ex seminarista, per anni vittima di abusi sessuali da parte di un diacono poi divenuto sacerdote - deve sborsare 200mila euro per aver infangato l’onore e la reputazione della diocesi. Deve pagare per non aver taciuto e per aver cercato di evitare che quei crimini si ripetessero. Non c’è davvero limite al peggio.

 
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view post Posted on 22/5/2007, 21:38




purtroppo appare evidente anche la compiacenza degli organi giudicanti "civili" verso questi turpi individui , il cui comportamente incoraggia i pedofili e scoraggia le vittime dal denunciare questi maiali.
quello che mi meraviglia è che ancora non si è verificato un caso di giustizia sommaria, non vi verrebbe da ammazzarli dei vermi schifosi come quelli?
 
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odalisca
view post Posted on 23/5/2007, 12:04




mi fai venire in mente un episodio capitatomi in una regione italiana dove passavo le vacanze al mare.

In breve... tra gli scogli che costeggiano un viottolo parallelo al mare viene scovato un lurido individuo, che aspetta al varco il passaggio dei bimbi per esibirsi in performaces masturbatorie, ovviamente nascondendosi alla vista degli adulti.

Viene scoperto perchè alcuni bimbi nel giocare tornano indietro spaventati e piangenti. Combinazione è presente un carabiniere fuori servizio e di taglia XL, con figlia al seguito, che, incazzato nero, lo raggiunge, chiama i colleghi e lo fa arrestare.

Commento dei bagnanti: si vabbè tanto a questi non gli fanno mai niente.

Commento dei bagnanti locali: a quelli ci pensiamo noi. Sapete che ogni tanto vengono ritrovati dei morti ammazzati, apparentemente senza motivo ...

 
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Aryanna...
view post Posted on 25/5/2007, 21:27




Per fortuna se ne parla un po' dappertutto... sia benedetto internet!
Esempio:

Alibi benedetto per i pedofili

Sapete, io ne ho esperienza diretta.
Non so se dovrei dirlo, ma mi sono occupata (e avrei anche voluto adottarli) di due bambini abusati dal padre e dallo zio, con botte da orbi perché recalcitranti, per ben 8 anni...
Provate un po' a indovinare: secondo voi il padre è in galera (dico il padre perché le responsabilità dello zio non sono mai state provate con certezza)?
 
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odalisca
view post Posted on 25/5/2007, 21:48




... vediamo se indovino... ha divorziato, si è risposato e ha messo al mondo qualche altro figlio.

Spesso capita cosi...

come i preti pedofili trasferiti in altre chiese
 
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odalisca
view post Posted on 26/5/2007, 16:41




da Punto Informatico:

Google Video oscura Sex Crimes and the Vatican
Sul sito di video sharing del portalone americano il documentario più visto dagli utenti italiani non è più disponibile. Era stato visto 600mila volte. La rimozione è dovuta ad una richiesta della BBC?



Roma - Con un certo sconcerto in queste ore gli utenti italiani rilevano, e lo scrivono su forum e blog, che il video Sex Crimes and the Vatican che tanto scandalo ha provocato è stato rimosso da Google Video.



All'indirizzo a cui era reperibile fino a poche ore fa, il servizio della BBC, visto 600mila volte negli ultimi giorni (era il più popolare e discusso video presso l'utenza italiana), non è più disponibile. "Siamo spiacenti - si legge nella pagina che ne ha preso il posto - questo video non è disponibile".

Le motivazioni formali più probabili per la rimozione del video sono una rivendicazione dei diritti di proprietà intellettuale da parte della BBC, che come noto ha di recente concesso in licenza il video alla RAI, che lo trasmetterà nei prossimi giorni nel corso di un programma condotto dal giornalista Michele Santoro. Inutile dire, però, che la popolarità assunta dal video e ancor di più la pesante accusa all'attuale pontefice Benedetto XVI, resa esplicita con riferimento a documenti "segreti" e altro ancora, fa sorgere in molti il dubbio che la rimozione del video possa essere dovuta ad altre cause.

Sia come sia, il video, raccontato da alcuni blogger, da Punto Informatico e poi da BeppeGrillo.it ed infine citato sui media mainstream, viene ripreso e ulteriormente diffuso ancora una volta da http://www.bispensiero.it/, a cui si devono peraltro anche i sottotitoli italiani che hanno contribuito non poco a far conoscere agli utenti del Belpaese i contenuti scottanti del servizio BBC.

In una nota, Bispensiero annuncia: "Noi vi assicuriamo che finchè la RAI non lo trasmetterà, ed è assurdo che si stia aspettando così tanto, troverete sempre modo di vederlo. È ormai ovunque in rete".

Il riferimento per vederlo ora è YouTube, sul quale è pubblicato in quattro parti, ma non è detto che vi rimanga a lungo. È peraltro assai probabile che stia già circolando su altri siti e sulle reti del peer-to-peer.


AGGIORNAMENTO:

al momento il video non è piu' visibile nemmeno su You Tube...


Edited by odalisca - 26/5/2007, 18:01
 
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odalisca
view post Posted on 26/5/2007, 17:11




Forse visibile sul sito della BBC ---> LINK
 
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view post Posted on 26/5/2007, 18:21




e qualcuno spera o si illude di vederlo in TV...
 
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16 replies since 21/5/2007, 09:40   505 views
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