Affrontare i disturbi Psicologici, Fonte: http://www.giovanioltrelasm.it

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Stellin@
view post Posted on 6/5/2007, 17:33




Affrontare i disturbi psicologici

CHIEDERE AIUTO
Ricevere una diagnosi di SM non implica di per sé lo svilupparsi di difficoltà psicologiche. Infatti, pur trattandosi di un momento molto difficile, tanti fattori convergono nel determinarne l'esito (la personalità, il contesto socio-affettivo di riferimento, il momento nella storia di vita); in seconda istanza, anche l'eventuale manifestarsi di una sofferenza e di difficoltà psicologiche non implicano la necessità di fare ricorso all'aiuto di un professionista. Fortunatamente infatti tante persone dispongono di risorse personali e sociali sufficienti a raggiungere e mantenere uno stato di benessere.
A volte però le difficoltà sono troppo impegnative rispetto alle proprie risorse.

QUANDO E' IMPORTANTE CHIEDERE AIUTO
La valutazione del momento in cui è utile chiedere un supporto a un professionista è molto soggettiva. Ogni forzatura in questo senso rischia di essere controproducente, il lavoro psicologico si basa infatti su due premesse fondamentali: la scelta volontaria e la motivazione al trattamento.
Per questo motivo, oltre che per un fattore deontologico, per uno psicologo non è possibile accogliere richieste in cui si vuole coinvolgere persone a loro insaputa o contro la loro volontà. Richieste come "vorrei che uno psicologo vedesse mio marito, ne avrebbe bisogno, ma non ne vuole sapere" non sono soddisfabili.
Inoltre chiedere aiuto a uno psicologo spesso scatena fantasie e pregiudizi che associano questo tipo di necessità a problemi di salute mentale di una certa gravità e che vengono ben riassunti nell'espressione "ma io non ho bisogno dello psicologo, non sono mica matto".
In realtà il lavoro che una persona con SM può fare insieme con uno psicologo non ha come presupposto una sofferenza psichica grave. Un percorso psicologico è utile anche per affrontare certi momenti in cui le difficoltà e la sofferenza sono troppo intense per riuscire a farcela da soli e si ha bisogno di un aiuto per essere nuovamente in grado di affrontare la nuova situazione.

PERCHE' E' IMPORTANTE CHIEDERE AIUTO
Il benessere psicologico di una persona con SM rischia a volte di essere sottovalutato o attribuito in maniera impropria alla volontà. Spesso si sentono pronunciare frasi come "devi reagire...", "bisogna pensare positivo..." che, non tengono conto di come questo possa essere impossibile per una persona che convive con una malattia cronica e imprevedibile e che sta soffrendo psicologicamente. Accade anche che reazioni emotive di tristezza o nervosismo vengano descritte in maniera impropria come depressione o ansia, con il rischio di trasformare in disturbo psicologico delle semplici risposte emotive alla SM.
Per questo è importante ricorrere all'aiuto di un professionista quando si ha l'impressione che le risorse personali/sociali siano insufficienti per affrontare le difficoltà. Un percorso psicologico può aiutare a sviluppare nuove forme di adattamento.

A CHI CHIEDERE AIUTO?
Per una persona con SM è importante ricordare l'aiuto prezioso che possono dare le persone vicine affettivamente. Parlare chiaramente aiuta entrambi. Non bisogna cadere nel luogo comune per cui avere la SM implichi una condizione solo di bisogno e chi è vicino deve porsi nella condizione di offrire aiuto. Non bisogna dimenticare, inoltre, che anche chi è vicino a una persona con SM può avere la necessità, a sua volta, di un aiuto in senso psicologico. Ci sono però situazioni in cui le difficoltà sono troppo intense e/o le persone intorno non riescono o possono essere d'aiuto, allora diventa cruciale la ricerca di un professionista esterno.

DOVE CERCARE AIUTO
Una persona con SM può cercare un terapeuta seguendo diverse vie:
· rivolgendosi al Centro clinico di riferimento per la SM per verificare se è attivo un ambulatorio di psicologia;
· rivolgendosi alla Sezione Provinciale AISM più vicina (gli indirizzi completi sono reperibili sul sito http://www.aism.it/), per verificare se presso di essa opera uno psicologo o se sono comunque disponibili i nominativi di professionisti che collaborano con la Sezione;
· rivolgendosi al servizio pubblico;
· cercando un professionista in ambito privato, in questo caso la presenza degli Albi professionali può svolgere sia un'azione di tutela sia di orientamento.
In questi due ultimi casi può succedere che lo psicologo non abbia una conoscenza specifica della SM. Un professionista serio dispone comunque di conoscenze approfondite sul disagio psicologico che può integrare con un approfondimento sulle caratteristiche della SM e del suo impatto sul benessere psicologico delle persone interessate.

 
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