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| Un autoritratto di Vincent van Gogh è al centro di una nuova mostra sull’arte del selfie.
Portrait of the Artist, Vincent van Gogh, 1887 National Museum Cardiff
Il Museo Nazionale di Cardiff incoraggia i visitatori a scattare foto con l'opera d'arte del 1887, esposta per la prima volta in Galles.
Credits: GOOGLE, smithsonianmag.com
https://museum.wales/cardiff/whatson/12181...-of-the-Selfie/
Approfondimenti/traduzioni by Valene.
Gli autoritratti sono i predecessori dei selfie moderni? E se fossero creati da artisti famosi come Vincent van Gogh?
Il Museo Nazionale di Cardiff ha deciso di esplorare questa domanda in una nuova mostra, “Art of the Selfie”.
La mostra è costruita attorno al Portrait of the Artist (Ritratto dell’artista) (1887) del pittore olandese, che è ora esposto in Galles per la prima volta.
"Autoritratti e selfie sono due cose diverse, ma hanno qualcosa in comune: entrambi sono usati per mostrare chi sei come persona", scrive il museo sul suo sito web. “Tra tutti i modi in cui documentiamo le nostre vite, i selfie sono diventati un metodo popolare di autoespressione e individualismo. Le opere in mostra mostrano i diversi modi in cui gli artisti hanno scelto di caratterizzarsi nello stesso modo in cui oggi presentiamo e condividiamo immagini di noi stessi”.
"Portrait of the Artist" è in prestito come parte di uno scambio con il Musée d'Orsay di Parigi, che in precedenza aveva chiesto di prendere in prestito La dama blu di Renoir per la sua prossima mostra, "Parigi 1874: Inventare l'impressionismo".
"La Dama Blu è stata dipinta nel 1874, quindi era logico permetterle di tornare al suo luogo di nascita, andare in vacanza con i vecchi amici", dice Kath Davies, direttrice delle collezioni e della ricerca al Museum Wales, a Steven Morris del Guardian . “Ma avrebbe lasciato un vuoto. Quindi abbiamo suggerito: se stai prendendo una delle nostre opere iconiche, potresti ricambiare e inviare qualcosa di veramente significativo, uno dei tuoi oggetti stellari?
Van Gogh creò circa 35 autoritratti, molti dei quali completò perché era a corto di soldi e non poteva permettersi di assumere una modella.
Nonostante queste circostanze, l’artista si è dedicato a queste opere vivide e colorate di introspezione, che vedeva come un veicolo per comunicare alcune qualità ineffabili del paesaggio della sua vita interiore.
"Sto cercando una somiglianza più profonda di quella ottenuta da un fotografo", scrisse una volta van Gogh a sua sorella.
In una lettera al fratello aggiunge: “La gente dice – e sono ben disposto a crederci – che è difficile conoscere se stessi, ma non è nemmeno facile dipingersi”.
"Art of the Selfie" presenta circa una dozzina di pezzi, che mostrano come vari artisti - tra cui Rembrandt, Brenda Chamberlain, Francis Bacon e Bedwyr Williams - hanno affrontato il compito di rappresentare se stessi nel loro lavoro.
E aggiunge: “Questa è una mostra davvero piccola e così intima che ti dà il tempo di esplorare le opere in profondità. Ci sono solo 14 opere qui, ma ognuna porta una prospettiva diversa.
“Art of the Selfie” è in mostra al Museo Nazionale di Cardiff in Galles fino al 26 gennaio 2025.
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