Il canto lirico italiano è ora protetto dall'ONU

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Approfondimenti/traduzioni by Valene. Modificato by Darky

Il canto lirico italiano rientra ormai tra le centinaia di pratiche culturali ufficialmente riconosciute dall’UNESCO. Elena Di Vincenzo / Archivio Elena Di Vincenzo / Mondadori Portfolio tramite Getty Images

L'UNESCO ha annunciato 55 nuove aggiunte alla sua lista del patrimonio culturale immateriale.

L’UNESCO ha aggiunto il canto lirico italiano, insieme a più di 50 altre pratiche provenienti da tutto il mondo, alla lista del patrimonio culturale immateriale.

L’agenzia, il braccio culturale delle Nazioni Unite, ha creato la lista nel 2008 per aiutare a salvaguardare tradizioni, festival, riti di passaggio, forme d’arte e altre pratiche in tutto il mondo.
Nasce dalla Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del 2003, che quest’anno celebra il suo 20° anniversario.

L'UNESCO riconosce anche edifici, strutture e proprietà culturalmente e storicamente significativi con il suo noto elenco di siti del patrimonio mondiale.

Grazie alla convenzione, “la definizione stessa di patrimonio culturale è ora più ampia”, afferma in una nota Audrey Azoulay, direttore generale dell’UNESCO.

“Non è più solo questione di monumenti, siti o pietre. La Convenzione riconosce che anche il patrimonio è vivo e che può essere cantato, scritto, ascoltato e toccato. Ognuno di noi porta dentro di sé una parte di questo patrimonio e lo tutela”.

Con la decisione dell’UNESCO, il canto lirico si unisce a molte altre tradizioni italiane nella lista, tra cui la caccia al tartufo e la preparazione della pizza.

L’opera italiana è un “modo di cantare fisiologicamente controllato che migliora la potenza portante della voce in spazi acustici come auditorium, anfiteatri, arene e chiese”, scrive l’UNESCO. "Eseguito da persone di tutti i sessi, è associato a specifiche espressioni facciali e gesti del corpo e prevede una combinazione di musica, teatro, recitazione e messa in scena."

La pratica risale alla famiglia Medici a Firenze tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo.
La Dafne di Jacopo Peri, rappresentata per i Medici nel 1598, è considerata la prima opera italiana.

"Si tratta di una conferma ufficiale di ciò che già sapevamo: il canto lirico è un'eccellenza mondiale", afferma in un comunicato Gennaro Sangiuliano, ministro italiano della Cultura, come riportato dall'Agence France-Presse.

Una vasta gamma di pratiche culturali, piatti gastronomici e festival sono stati inseriti nella lista del Comitato intergovernativo per il patrimonio immateriale dell’UNESCO riunitosi in Botswana la scorsa settimana.

Il comitato ha ristretto il numero delle candidature presentate da 72 nazioni, selezionandone infine 55 da aggiungere all'elenco.
L’elenco completo comprende ora 730 pratiche provenienti da 145 paesi.

Sei delle nuove aggiunte hanno “bisogno di urgente salvaguardia”, secondo l’UNESCO.
Questi includono la soffiatura del vetro siriano, la coltivazione dell'olivo in Turchia e una tradizione teatrale malese chiamata Mek Mulung.

Tra le aggiunte non urgenti figurano diversi eventi annuali, come il Carnevale estivo di Rotterdam nei Paesi Bassi, il Festival Sango di Oyo in Nigeria, il festival Junkanoo alle Bahamas e il festival Shuwalid in Etiopia.

Nella lista figurano anche molti piatti, tra cui il ceviche (pesce crudo marinato negli agrumi) in Perù e lo Xeedho (un piatto celebrativo per il matrimonio) a Gibuti.