Autore : Irene Nonnis
Editore : Fabbri
data di uscita: 31 ottobre 2023
Lingua : Italiano
Copertina flessibile : 208 pagine
: Google, Amazon, www.facebook.com/irene.nonnis
www.instagram.com/tanatolady/
“Ero diventata me stessa e adesso non vedevo l’ora di uscire nel mondo come la nuova me.”
Irene è nata in una famiglia non convenzionale, con una mamma che alterna momenti bui ad altri in cui è l’espressione vivente della felicità e una nonna amorevole ma severa, e presto ha dovuto imparare a cavarsela senza aiuti.
Dopo la morte di nonna Ada, con la madre rifugiatasi a letto a causa di una depressione ormai definitiva, Irene si ritrova a badare da sola a ciò che resta della sua famiglia.
Quella nuova condizione viene però stravolta dall’improvviso ritorno del padre, un uomo dalla straordinaria capacità di sparire di tanto in tanto, in maniera inaspettata.
Così Irene si vede costretta da un giorno all’altro a trasferirsi a casa di Enrico, il padre del quale non sa nulla, se non l’alto turnover delle sue fidanzate, e che forse non è neanche interessata a conoscere. Solo il rapporto sempre più simbiotico con la madre Fiammetta le permette di crescere come un’adolescente normale, almeno fino al suicidio della donna. Una morte preannunciata anni prima, per permettere a quella ragazzina di accettarla e razionalizzarla, ma che le scombina ancora una volta la vita. Sarà proprio questo ulteriore scossone a farle decidere di dare una sterzata a tutto e trovare la propria strada.
"La ragazza della morte" racconta con stile ironico e frizzante l’incessante ricerca della propria dimensione attraverso l’accettazione del dolore.
Ho acquistato il libro di Irene, conosciuta anche come TanatoLady, il 6 Novembre e l'ho letto fra una mattinata ed un pomeriggio.
Lei la conosco e seguo da tempo, per chi si ricorda ho anche potuto intervistarla qualche anno fa.
Quando ho saputo dell'uscita del suo libro l'ho subito acquistato e mi ha talmente coinvolta da farmelo finire in una giornata.
Come promesso ecco la mia recensione dove cercherò di non mettere troppi spoiler^^
La lettura è scorrevole e mai pesante, al contrario di quello che si potrebbe pensare dato gli argomenti trattati.
Irene ci apre la porta della sua vita, raccontandoci passo dopo passo tutto quello che è accaduto nella sua sfortunata famiglia partendo dalla storia della nonna Ada e poi di mamma Fiammetta, uno spirito fragile, alla quale ha dovuto badare sin da bambina, un infanzia difficile vissuta senza la presenza del padre Enrico che l'ha abbandonata appena dopo la sua nascita e l'eterna lotta tra la nonna "sergente" e la mamma ribelle.
Entriamo nelle sue giornate, ci immedesimiamo nei suoi sentimenti di bambina prima, che non riesce a seguire la scuola regolarmente per occuparsi della madre, e poi da adolescente e con lei possiamo provare la tristezza e la rabbia che hanno contraddistinto quei primi anni.
Ma Irene ne parla facendoci anche sorridere, con un modo di narrare certi accadimenti con una sorta di ironia unica che la contraddistingue.
Vi basti sapere che in questo libro hanno una rilevanza particolarmente importante Peter Falk, ovvero il Tenente Colombo....e la Barbie!
Ma poi capirete quando leggerete...
Molti sono i traumi che ha dovuto subire nel tempo.
La separazione dalla mamma poi avvenuta a "causa" del padre che si ripresenta all'improvviso per portarla a vivere con se, e poi la scuola, i primi amori, i primi sogni.
Ma come dice lei ogni volta che crede vada tutto bene la sfiga si ripresenta e così assistiamo alla morte della nonna, dopo una malattia che l'aveva colpita portandola a degenerare, e la depressione della mamma che cade in un vortice fatto di momenti buoni e altri no.
Seguiamo Irene attraverso le prime cotte, gli amori, le convivenze per poi arrivare al momento forse più tragico seppure da lungo tempo previsto: il suicidio della madre Fiammetta.
E ancora una volta tocca ad Irene trovarla inerme nel suo letto.
Qualcosa in lei si sblocca e capisce quale sia la sua vocazione, dopo aver ottenuto un attestato come estetista decide di iscriversi ad un corso molto particolare quello per diventare una tanatoesteta, in parole povere, colei che trucca i morti, che si prende cura delle salme per il loro ultimo viaggio.
Ma detto così è riduttivo.
Irene ci porta attraverso questo nuovo mondo dove si trova a suo agio e dove finalmente sente di appartenere.
Lasciare alle persone care che perdono qualcuno un ultimo ricordo bello, rivedere il defunto così come era in vita, senza traumi visivi e psicologici.
E da lì ci spiega un pò questo mondo ancora troppo poco conosciuto e relegato a falsi dogmi e superstizioni.
Giungendo al termine del libro scopriamo un mondo nuovo e grazie ad Irene possiamo sfatare falsi miti ed iniziare ad avvicinarci ad una branchia del mondo funebre che in Italia non viene spesso trattato anzi addirittura è ritenuto un tabù.
Quindi se volete una lettura davvero interessante, scorrevole, appassionante vi consiglio questo libro, ma anche di seguire Irene nei suoi social per poter capire meglio il suo mondo.
Io di certo continuerò a seguirla.....
