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| Fortezza di Akershus.
Stato Bandiera della Norvegia Norvegia Città Oslo Tipo Castello Inizio costruzione fine XIII secolo Materiale pietra Primo proprietario Haakon V di Norvegia Condizione attuale Uffici del Ministero della difesa Quartier generale dello Stato Maggiore della Difesa Museo delle Forze armate norvegesi Museo della Resistenza norvegese Proprietario attuale Stato della Norvegia Visitabile sì Informazioni militari Funzione strategica Protezione della città di Oslo Termine funzione strategica seconda guerra mondiale
CREDITS: GOOGLE, WIKIPEDIA
La fortezza (o castello) di Akershus (Akershus slott og festning) è un castello, costruito per proteggere Oslo.
Posizione geografica
Si trova in una posizione strategica sul lato orientale del porto, dominante rispetto al fronte del porto, ed è in effetti la principale attrattiva architettonica della città.
Accanto al monumento alla memoria ai combattenti per la resistenza, giustiziati sul posto durante la seconda guerra mondiale, si trova il Museo Norvegese della Resistenza Norges Hjemmefront Museet.[1]
Storia
Il si castello fu edificato dal re Haakon V verso la fine del XIII secolo. La fortezza ha resistito a diversi assedi, il primo dei quali fu posto dal duca Erik di Södermanland nel 1308; nessun assediante ha mai preso il castello in battaglia, sebbene i difensori si siano arresi senza combattimento ai tedeschi nel 1940 nel corso dell'Operazione Weserübung, ovvero l'invasione di Danimarca e Norvegia.
L'ingresso dell'armeria
L'interno
Durante la seconda guerra mondiale, diversi membri della resistenza norvegese vennero uccisi nella fortezza.[2]
La fortezza vista da ovest
I nazisti abbandonarono la fortezza l'11 maggio 1945, cedendola al membro della resistenza Terje Rollem e, nel dopoguerra, 8 dei 37 "traditori della patria" filo-nazisti condannati a morte vennero uccisi nella fortezza, tra cui Vidkun Quisling.[3]
Nella fortezza sono stati sepolti anche diversi monarchi norvegesi, tra cui:
Haakon V Sigurd I Eufemia di Rügen Haakon VII Maud di Sassonia-Coburgo-Gotha Olaf V e la principessa Marta di Svezia.
Note ^ Lonely Planet, su lonelyplanetitalia.it. ^ (NO) I skyggen av tungtvannet, su dagsavisen.no. ^ Justice-I, Time Magazine, 5 novembre 1945, su time.com.
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