cornerstone, Colloquio di orientamento | Niahndra Alistine

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Mistake
view post Posted on 12/9/2023, 14:03 by: Mistake
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Sometimes I can feel my bones straining under the weight of all the lives I'm not living.

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Colloquio di orientamento pre G.U.F.O.

S

e non altro, la professoressa White sembrava aver gradito la schiettezza di Niahndra, il che era per lei già un pensiero in meno ad affollarle la testa. La giovane faticava a comprendere perché molto spesso una simile trasparenza non venisse accolta con piacere, trovandosi al contempo a dover sudare il doppio per cercare di discernere verità e bugie quando aveva a che fare con le persone. Era rimasta estremamente sorpresa, da piccola, quando aveva scoperto che di rado la gente diceva quello che intendeva o intendeva quello che diceva. A lei pareva una complicazione inutile, oltre che un sovraccarico per il suo cervello già maltrattato.
Annuì alle parole della docente, poi spostò lo sguardo sul tavolino che le separava. Era grata del fatto che la donna sembrasse così ben disposta; laddove molti studenti e molti docenti vedevano il colloquio di orientamento come una pura formalità, Niahndra sperava di trovare qualche risposta o, almeno, un aiuto a porsi le domande giuste.
Si sporse a prendere la sua tazza, più per avere una scusa per non fare contatto visivo mentre la White parlava dei suoi voti. Traeva vanto dalle sue valutazioni, almeno in una certa misura, ma la soddisfazione era macchiata dalla consapevolezza di essere rimasta indietro con gli studi a causa di problemi personali. Anche se razionalmente Niahndra comprendeva la logica fallace del paragonarsi agli altri, stava diventando molto difficile vedere vecchi compagni di classe terminare le rispettive carriere scolastiche per intraprenderne di lavorative.
Ciò nondimeno, un sorriso timido fece la sua comparsa ai complimenti velati della docente. «La ringrazio per le sue parole».
Rimase in silenzio mentre l'altra si immerse nel proprio giro di pensieri, non volendo interromperne il flusso. Ne approfittò per fare una rapida lista dei suoi attributi caratteriali più salienti, come le era stato consigliato, e risultò abbastanza evidente che determinate strade non potessero fare al caso suo.
«Ha senso», disse infine. «Sembra più facile ragionare in questi termini».
Gli occhi si spostavano ora su un pezzo di mobilio, ora su una pila di libri, senza ancorarsi mai veramente in un punto specifico. L'ambiente circostante stava sfumando. «Per esempio, una carriera medica non credo che farebbe al caso mio: mi manca quella abnegazione che porta a mettersi al servizio altrui». Si strinse appena tra le spalle, quasi a mo' di scuse nei confronti della precedente occupazione della professoressa. «Però l'idea di essere d'aiuto mi attira, magari più nei confronti della "società" in generale che del singolo nello specifico. Ho rivestito il ruolo di prefetto a lungo, all'interno della mia casata, e la parte che mi dava più soddisfazione era trovare modi perché le cose funzionassro a dovere, nella maniera più fluida possibile». Rise piano, ricordando la sua collaborazione con Leah o con Elhena. «Diciamo che il lato relazionale della faccenda non era esattamente il mio forte, però in compenso ero molto brava a tenere una visione di insieme e supervisionare le attività di casata». Si era beccata più di un nomignolo derogatorio al tempo, ma non le importava: sapeva che, nonostante le sue mancanze, aveva apportato un contributo importante.
«Il che mi fa spostare su un lavoro da ufficio. Anche se...ho bisogno di una routine, però al tempo stesso mi serve anche scaricarmi fisicamente, che sia sul campo da quidditch o su una pedana da duellanti. E poi— la timidezza spariva poco a poco, sostituita da un velo di sarcasmo autoironico— per quanto io creda nel valore delle regole, probabilmente diventerei insofferente se dovessi essere costretta a lavorare all'interno di un organo molto rigido. Forse dovrei cercare qualcosa che mi permetta di lavorare un po' ai miei termini».
Stavano diventando molte richieste o pretese, se ne rendeva conto, per cui decide di zittirsi e approfittarne per bere un sorso di tè. L'ultima cosa che desiderava era stordire la professoressa coi suoi vaneggiamenti.
 
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14 replies since 20/6/2023, 14:26   421 views
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