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Giochi JAP, USA, UK e altri, perchè vi piacciono?, Riflessioni sul collezionismo di versioni estere di giochi

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view post Posted on 9/6/2023, 12:32     +1   -1
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Collezionista Veterano

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Apro questa discussione per parlare del collezionismo di versioni estere di giochi. Perchè vi piace collezionare versioni JAP, USA, UK e altri (anche moderni)?
 
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view post Posted on 9/6/2023, 12:49     +2   +1   -1

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Per quanto riguarda i titoli moderni, non faccio differenze: acquisto la versione più economica, a parità di contenuti per me rilevanti.

L'unica discriminante è la lingua: deve essere presente l'inglese, mentre l'italiano è graditissimo ma non indispensabile.

Per quanto riguarda i titoli dall'Atari 7800 a PlayStation 1 e 2, passando per Neo Geo CD, Neo Geo Pocket, MegaDrive/Genesis, SNES/SFC, PC Engine, Saturn, Dreamcast: tranne pochissime eccezioni, li ho esclusivamente USA o JP, perché uscivano prima (spesso in Italia non arrivavano proprio, oppure lo facevano con anche 18 mesi di ritardo), giravano meglio e, sapendo dove comprare, costavano anche meno.
 
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view post Posted on 9/6/2023, 12:59     +1   -1
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Per i titoli moderni anche io lo faccio soprattutto per un fattore economico. Se vedo che un titolo pal uk costa di meno di uno che abbiamo noi, ma ha cmq la lingua italiana nel gioco non mi faccio problemi e acquisto quella versione. Chissene se la cover del gioco e il retro sia in inglese, l'importante è che dentro ci sia la lingua italiana. Diciamo che ho sempre fatto così, da quando ho iniziato a giocare e collezionare.

Devo dire che mi mancano siti come Zavvi.com dove il risparmio la faceva da padrone. Ho acquistato un sacco di titoli da quel sito e risparmiato molto. Ora peccato non si possa più per via della dogana. Adesso, se non trovo un gioco su amazon.it, lo compro da amazon.es.

Per i giochi vecchi, sono belle soprattutto le copertine JAP dei giochi, 1000 volte meglio di quelle nostre.
 
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view post Posted on 9/6/2023, 13:14     +1   +1   -1
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Dall'epoca PS1 quando ebbi modo di confrontare le versioni Pal a 50Hz con le controparti Jap/Usa a 60Hz mi si aprii un mondo nuovo. Versioni USA tutta la vita per via dell'inglese, purtroppo il Giapponese non lo capisco per nulla. Cosi piano piano negli anni acquistai sempre più titoli oltreoceano.
Resta il fatto, secondo me, che collezionare titoli USA è anche + lungimirante per quanto riguarda il valore di valutazione negli anni. Fattore non secondario. Poi ci mancherebbe, punti di vista, però di mio prediligo gli USA a prescindere, inoltre a livello collezionistico nel tempo mi pare che siano tra i + ricercati, quindi ben venga 2 volte.
 
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view post Posted on 9/6/2023, 14:06     +1   -1
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Ricordavo tante discussioni, tanti pareri e tante divergenze quando una versione ITA costava troppo.
Oppure sapevo già che alcune traduzioni italiane erano imbarazzanti, Suikoden II e The Legend of Dragoon per PSX erano i due esempi quasi misconosciuti. Gli statunitensi che si disponevano dell'economia molto forte, era evidente che avevano pure i revisori per la prassi grammaticale.

Infatti ancora adesso trovo le stesse riflessioni e stessi pareri, però è vero che scegliamo spesso più la versione JP che quella US perché i design giapponesi sono i migliori.
Avete presente Phalanx per SNES vers. US, sulla sua cover del box che è diversa dalla vers. JP dello stesso?
Un obbrobrio.

Edited by kray7 - 22/7/2023, 15:56
 
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view post Posted on 9/6/2023, 14:15     +1   -1

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CITAZIONE (kray7 @ 9/6/2023, 15:06) 
Avete presente Phalanx per SNES vers. US, sulla sua cover del box che è diversa dalla vers. JP dello stesso?
Un obbrobrio.

Phalanx per SNES ha l'artwork più incomprensibilmente originale della storia dei videogames.
https://en.wikipedia.org/wiki/Phalanx_%28video_game%29

A distanza di trent'anni, ancora ne parliamo :-D
 
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view post Posted on 9/6/2023, 17:40     +2   +1   -1
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CITAZIONE (GabryGamer @ 9/6/2023, 13:32) 
Apro questa discussione per parlare del collezionismo di versioni estere di giochi. Perchè vi piace collezionare versioni JAP, USA, UK e altri (anche moderni)?

Compro titoli JAP o usa semplicemente perché non si trovano pubblicazioni europee in formato fisico ed alcune non si trovano nemmeno in formato digitale sugli store europei/italiani. Un esempio gli shmup di cave o di toaplan. Non mi interessa il bollino SIAE, non mi interessa il triangolo blu, non mi interessa la retrocorpentina in italiano. Sono figlio dell' era nes, SNES e sono abituato e contento ad avere il gioco e basta. Ovvio che, con i tempi che corrono e le tasse ecc ecc se giochi di mio interesse uscissero sul suolo di appartenenza comprerei quelli senza pagare tasse e menate varie. Per quanto riguarda il tuo discorso di supportare il mercato italiano lo trovo un discorso futile poiché il problema non è chi compra all estero ma chi compra in digitale. Per quanto riguarda il discorso degli indie in ed fisica acquistabili all estero si parla di edizioni limitate di giochi stampati che la stragrande maggioranza compra in DD a pochi spiccioli e che quindi non rientrano nei tuoi discorsi di triangolo blu bollino SIAE.
 
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view post Posted on 9/6/2023, 17:44     +1   +1   -1
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CITAZIONE (marcooo1977 @ 9/6/2023, 18:40) 
CITAZIONE (GabryGamer @ 9/6/2023, 13:32) 
Apro questa discussione per parlare del collezionismo di versioni estere di giochi. Perchè vi piace collezionare versioni JAP, USA, UK e altri (anche moderni)?

Compro titoli JAP o usa semplicemente perché non si trovano pubblicazioni europee in formato fisico ed alcune non si trovano nemmeno in formato digitale sugli store europei/italiani. Un esempio gli shmup di cave o di toaplan. Non mi interessa il bollino SIAE, non mi interessa il triangolo blu, non mi interessa la retrocorpentina in italiano. Sono figlio dell' era nes, SNES e sono abituato e contento ad avere il gioco e basta. Ovvio che, con i tempi che corrono e le tasse ecc ecc se giochi di mio interesse uscissero sul suolo di appartenenza comprerei quelli senza pagare tasse e menate varie. Per quanto riguarda il tuo discorso di supportare il mercato italiano lo trovo un discorso futile poiché il problema non è chi compra all estero ma chi compra in digitale. Per quanto riguarda il discorso degli indie in ed fisica acquistabili all estero si parla di edizioni limitate di giochi stampati che la stragrande maggioranza compra in DD a pochi spiccioli e che quindi non rientrano nei tuoi discorsi di triangolo blu bollino SIAE.

90 minuti di applausi.
Concordo su tutto. Nell'era NES/Master System SNES ecc. difficilmente si trovavano giochi tutti in italiano, era rarissimo.
 
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view post Posted on 9/6/2023, 17:51     +1   +1   -1
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CITAZIONE (Cloud-Ssj @ 9/6/2023, 18:44) 
CITAZIONE (marcooo1977 @ 9/6/2023, 18:40) 
Compro titoli JAP o usa semplicemente perché non si trovano pubblicazioni europee in formato fisico ed alcune non si trovano nemmeno in formato digitale sugli store europei/italiani. Un esempio gli shmup di cave o di toaplan. Non mi interessa il bollino SIAE, non mi interessa il triangolo blu, non mi interessa la retrocorpentina in italiano. Sono figlio dell' era nes, SNES e sono abituato e contento ad avere il gioco e basta. Ovvio che, con i tempi che corrono e le tasse ecc ecc se giochi di mio interesse uscissero sul suolo di appartenenza comprerei quelli senza pagare tasse e menate varie. Per quanto riguarda il tuo discorso di supportare il mercato italiano lo trovo un discorso futile poiché il problema non è chi compra all estero ma chi compra in digitale. Per quanto riguarda il discorso degli indie in ed fisica acquistabili all estero si parla di edizioni limitate di giochi stampati che la stragrande maggioranza compra in DD a pochi spiccioli e che quindi non rientrano nei tuoi discorsi di triangolo blu bollino SIAE.

90 minuti di applausi.
Concordo su tutto. Nell'era NES/Master System SNES ecc. difficilmente si trovavano giochi tutti in italiano, era rarissimo.

Quando trovai super gouls n Ghost usa o street fighter 2 JAP corsi a comprare l adattatore pur di giocarci... Ed ero felice di avere quei giochi e di poterci giocare ;)
Tra l altro nel periodo nes ms si comprava quello che si trovava in negozio. Non c era internet non c era la globalizzazione
 
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view post Posted on 9/6/2023, 17:53     +1   -1
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CITAZIONE (marcooo1977 @ 9/6/2023, 18:51) 
CITAZIONE (Cloud-Ssj @ 9/6/2023, 18:44) 
90 minuti di applausi.
Concordo su tutto. Nell'era NES/Master System SNES ecc. difficilmente si trovavano giochi tutti in italiano, era rarissimo.

Quando trovai super gouls n Ghost usa o street fighter 2 JAP corsi a comprare l adattatore pur di giocarci... Ed ero felice di avere quei giochi e di poterci giocare ;)
Tra l altro nel periodo nes ms si comprava quello che si trovava in negozio. Non c era internet non c era la globalizzazione

Infatti, ci si accontentava e ci si divertiva lo stesso. Che bei tempi.
E poi se era in inglese, si imparava anche un po' la lingua per poter proseguire nel gioco. :D
 
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view post Posted on 9/6/2023, 19:01     +1   -1
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Tornando al discorso, nel mio caso non mi ricordo nel modo giusto quale motivo compravo più la versione JPN che PAL e poi poco in USA, però negli ultimi anni cerco più le versioni italiane dei titoli SNES e questa impresa "trendy" diventa doverosa e onerosa.

Per gli ultimi arrivati, cioè i RPG più recenti, se ci fosse un bivio delle versioni tra PAL UK (anzi non so se è PAL visto che è uscita da EU) e PAL ITA con SIAE, io avrei scelto la seconda perché mi sento italiano altrimenti con la prima sarei un esterofilo e non parlerei più bene la lingua nostrana.
Però questa è una scelta libera e preferisco avere quello che mi piace, non importa che sia in US, JPN, ENG (UK) o ITA. Anche in tedesco (ne ho qualcuno)!

Pure in Coreano e anche in Cinese, va'!!

Edited by kray7 - 22/7/2023, 15:56
 
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view post Posted on 9/6/2023, 19:07     +1   -1
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CITAZIONE (marcooo1977 @ 9/6/2023, 18:40) 
Compro titoli JAP o usa semplicemente perché non si trovano pubblicazioni europee in formato fisico ed alcune non si trovano nemmeno in formato digitale sugli store europei/italiani. Un esempio gli shmup di cave o di toaplan. Non mi interessa il bollino SIAE, non mi interessa il triangolo blu, non mi interessa la retrocorpentina in italiano. Sono figlio dell' era nes, SNES e sono abituato e contento ad avere il gioco e basta. Ovvio che, con i tempi che corrono e le tasse ecc ecc se giochi di mio interesse uscissero sul suolo di appartenenza comprerei quelli senza pagare tasse e menate varie. Per quanto riguarda il tuo discorso di supportare il mercato italiano lo trovo un discorso futile poiché il problema non è chi compra all estero ma chi compra in digitale. Per quanto riguarda il discorso degli indie in ed fisica acquistabili all estero si parla di edizioni limitate di giochi stampati che la stragrande maggioranza compra in DD a pochi spiccioli e che quindi non rientrano nei tuoi discorsi di triangolo blu bollino SIAE.

Quello italiano, rispetto ad altri colossi, è un mercato relativamente piccolo, vengono prodotti meno giochi per quest'ultimo, quindi a mio parere cose come il bollino SIAE, il triangolo blu (o viola ITA+ESP), la retrocopertina in italiano e il sistema di classificazione europeo PEGI dovresti vederli come dei valori aggiunti che, nel loro insieme, impreziosiscono un gioco, dal momento che lo rendono un pochino più raro. Il digital delivery è un grosso problema, ma se già quella piccola fetta di acquirenti di giochi in formato fisico compra all'estero capirai che c'è il rischio che i giochi in formato fisico in versione italiana ce li potremo scordare in un futuro non troppo lontano. I siti come LRG andrebbero evitati in quanto foraggiandoli assumono una posizione dominante nel mercato dei titoli indie, scoraggiando in questo modo la creazione di potenziale concorrenza da parte di entità italiane simili.
 
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view post Posted on 9/6/2023, 19:19     +1   -1
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La tendenza penso sia eliminare il fisco, non solo in Italia, ma worldwide. Indipendentemente da noi collezionisti/appassionati e di dove/cosa compriamo.
Rimarranno alcuni distributori tipo LRG, Strictly, Super rare etc... e/o simili per una nicchia sempre più ristretta di utenza.
 
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view post Posted on 9/6/2023, 19:33     +1   -1
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Però ragazzi, non siete stanchi sempre di rispondere a certi topic o discussioni sui soliti argomenti di cui al 90% degli utenti non interessano? Io comincio a stufarmi sinceramente.
Sempre le stesse frasi, su come e dove comprare i giochi.

Lo dico con il cuore, facciamoci un po' di caxxi nostri e giochiamo, discutiamo sui giochi che giochiamo e non sulle scatoline, triangoli e bollini da adorare.
 
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view post Posted on 9/6/2023, 19:38     +2   +1   -1

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CITAZIONE (GabryGamer @ 9/6/2023, 20:07) 
Quello italiano, rispetto ad altri colossi, è un mercato relativamente piccolo, vengono prodotti meno giochi per quest'ultimo, quindi a mio parere cose come il bollino SIAE, il triangolo blu (o viola ITA+ESP), la retrocopertina in italiano e il sistema di classificazione europeo PEGI dovresti vederli come dei valori aggiunti che, nel loro insieme, impreziosiscono un gioco, dal momento che lo rendono un pochino più raro. Il digital delivery è un grosso problema, ma se già quella piccola fetta di acquirenti di giochi in formato fisico compra all'estero capirai che c'è il rischio che i giochi in formato fisico in versione italiana ce li potremo scordare in un futuro non troppo lontano. I siti come LRG andrebbero evitati in quanto foraggiandoli assumono una posizione dominante nel mercato dei titoli indie, scoraggiando in questo modo la creazione di potenziale concorrenza da parte di entità italiane simili.

Scusa, ma forse qui c'è un minimo di confusione: nessun gioco (tranne rarissime eccezioni, diciamo lo 0,5% del totale) viene PRODOTTO per il mercato italiano, né per quello francese, per quello spagnolo o per altri singoli mercati occidentali, tranne forse quello statunitense, ma sono comunque casi assai rari. I giochi vengono prodotti per il mercato globale, per essere venduti, su supporto fisico o tramite digital delivery, in tutto il mondo.
Al limite, potrebbe risentirne la quantità di giochi che vengono localizzati (cioè adattati, tradotti) per i singoli mercati, incluso quello italiano.

Tornando al discorso del comprare un titolo indie in USA, UK, Francia, Germania o altrove: se io voglio la copia fisica di Drainus, tanto per citare un gioco, non ho la possibilità di comprarla in Italia, perché in Italia non è distribuita.
La versione che compro da Strictly Limited Games (editore tedesco) può essere localizzata in italiano, ma in ogni caso quel particolare gioco indie non avrà una distribuzione regolare in Italia, e al limite darei soldi all'importatore che l'ha comprato a sua volta da Strictly Limited Games.
In due parole: se voglio Drainus su game card, o lo compro all'estero, oppure non lo compro, perché in Italia non c'è, se non da chi lo rivende a prezzo maggiorato.
E se voglio Drainus (o un altro titolo particolare che mi interessa) non compro un gioco sostitutivo in Italia solo perché non c'è altro.

Ho i miei gusti e do i miei soldi a chi li soddisfa.

Sul discorso della rarità aggiuntiva data dal triangolo blu o dal bollino SIAE: all'estero, i titoli PAL sono comunque generalmente considerati meno pregiati di quelli USA, che è il vero mercato di riferimento del retro-gaming. Il mercato italiano del collezionismo di livello alto è - dispiace dirlo - ridotto a una manciata di persone, tra cui un paio di ex giocatori di calcio... Per il resto, siamo inesistenti. Che ci sia o meno il bollino SIAE, non interessa nulla al collezionista medio che vive fuori Italia, che rappresenta il 99,999% del totale.

Edited by Excollezionista - 9/6/2023, 22:12
 
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