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| Questo scheletro degli anni '20 è stato progettato per spaventare i criminali e costringerli a confessare.
La nostra ossessione per il true crime non è nuova.
In effetti, era una delle principali fonti di intrattenimento negli anni '20.
Con la nuova libertà portata dall'era del jazz e i pericoli del contrabbando durante il proibizionismo, non c'è da meravigliarsi che alcuni si siano rivolti agli approcci più singolari alla giustizia penale.
Ma una donna in California vinse tutto per il piano più stravagante per convincere i criminali a confessare i loro crimini.
CREDITS: Google, wikipedia, vintagenews,com
Approfondimenti/traduzioni by Valene.
*Il brevetto dello scheletro
Helene Adelaide Shelby pensò ad un modo per aumentare l'efficacia degli interrogatori criminali senza la necessità per i detective di convincere i sospettati a dire la verità.
Non si sa molto della donna dietro l'invenzione, ma sappiamo che era una residente californiana relativamente benestante che guadagnava soldi nel settore immobiliare, con proprietà a Oakland, Santa Cruz e San Francisco.
Il disegno della Shelby dello scheletro per confessione con gli occhi rossi luminosi e l'apparato per la registrazione delle foto. (Credito fotografico: HA Shelby / Dominio pubblico)
Shelby morì nel 1947, lasciando suo marito Edgar e il design insolito come sua unica invenzione.
Un brevetto statunitense fu depositato dalla Shelby nel 1927 per un "Apparecchio per ottenere confessioni criminali e registrarle fotograficamente".
L'apparato in questione era un grande scheletro con occhi rossi luminosi e una telecamera nascosta all'interno.
"È un fatto ben noto nelle pratiche criminali che le confessioni ottenute inizialmente da coloro che sono sospettati di reati attraverso i canali ordinari, vengono invariabilmente successivamente ritirate", ha scritto la Shelby nella sua domanda di brevetto.
Utilizzando l'apparato scheletrico, sperava che gli investigatori potessero "produrre uno stato d'animo calcolato per indurre [un criminale], se colpevole, a confessare la verità".
*Come funzionava?
In che modo esattamente uno scheletro suscitava una confessione?
Il processo della Shelby era sorprendentemente completo.
Il sospettato veniva confinato in una piccola stanza buia mentre l'investigatore sedeva in una seconda stanza attigua.
Le domande venivano poste attraverso un microfono mentre un sipario si alza per rivelare lo scheletro illuminato da "una pluralità di luci".
Uno schema mostra i due ambienti collegati allo scheletro per le confessioni criminali. (Credito fotografico: HA Shelby / Dominio pubblico)
L'obiettivo era far sembrare lo scheletro un'apparizione che si materializzava miracolosamente davanti al sospettato, facendo appello alle proprie paure del soprannaturale.
Le orbite dello scheletro contenevano lampadine rosse per conferirgli un "bagliore spettrale innaturale" mentre l'altoparlante collegato al microfono era puntato fuori dalla bocca dello scheletro.
Un diagramma del brevetto di Shelby mostra come gli occhi rossi e la fotocamera si adatterebbero al cranio dello scheletro. (Credito fotografico: HA Shelby / Dominio pubblico)
Mentre il sospetto confessava alla figura spettrale, una telecamera nel suo cranio registrava tutto in foto e registrazioni audio.
Le registrazioni venivano poi riprodotte in tribunale come prova.
Se questo vi sembra immorale, il vostro istinto è corretto!
Fortunatamente, la Corte Suprema ha stabilito nel 1961 che le confessioni forzate - sia a uno scheletro che a un essere umano - non sono prove ammissibili in tribunale dopo il caso Rogers contro Richmond.
*Che fine ha fatto l'idea della Shelby?
La scheletrica camera delle confessioni riflette le credenze degli anni '20 e '30, quando decollarono movimenti come lo spiritualismo, in coincidenza con il movimento per la temperanza e la successiva proibizione dell'alcol.
Gli spiritisti che affermavano di poter conversare con i morti usavano spesso aggeggi simili per dare l'illusione di un'esperienza profonda e soprannaturale.
Helene Adelaide Shelby morì nel 1947, esattamente 20 anni dopo aver presentato la domanda di brevetto.
E mentre il brevetto è stato approvato, non ci sono prove che suggeriscano che sia mai stato usato per estorcere una confessione criminale.
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