Sinfonia fantastica

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 9/12/2022, 16:14
Avatar

«And the only solution was to stand and fight» Merlino ballerino!

Group:
Auror
Posts:
1,257
Location:
Recinto degli Ippogrifi, Durmstrang

Status:




Aquileia Goodheart - Auror


Charing Cross Road la abbracciava con i suoi alberi e con il rumore neanche troppo invadente dei passanti che in quella tarda mattinata d'inverno incorciavano la sua strada. Procedeva con lo sguardo rivolto in avanti, ma senza fissare un punto in particolare: la sua concentrazione era tutta rivolta all'interno, nel cercare di abbinare un nome ad un volto.
Il gufo che aveva ricevuto il giorno prima era scritto in modo formale, e piuttosto forbito, a dire la verità. Il mittente non si era introdotto subito, perciò sulle prime ebbe un sussulto e temette che provenisse dal Professor Peverell, ma fu costretta - non senza un certo sollievo - a ricredersi: il messaggio aveva un certo formalismo, ma era meno aristocratico, ed il tono era educato, ma di un'educazione asciutta che virava più verso una circostanziale formalità che verso il brillante eloquio dello Storico. E ovviamente il nome le tolse ogni dubbio: un suo ex allievo, che avrebbe avuto piacere - "estremo piacere", per la precisione - nel rivedere la ex Docente di una delle materie che più lo avevano colpito. In positivo o in negativo era tutto da vedere, ma se i tasselli nella sua mente stavano effettivamente ricostruendo l'immagine giusta, la risposta pendeva con altrettanto estremo slancio verso la seconda opzione, motivo alla base della sua lieve perplessità.
Si portò alle labbra il sigaretto ormai a metà, concedendosi l'ultima boccata prima di farlo sparire con un rapido Evanesco. Guardò in avanti, adocchiando in lontananza la porta che conduceva al Paiolo. Persona formale che tuttavia non escludeva gli ambienti informali. Fosse stato solo per lei, Leia avrebbe tranquillamente proposto il Testa di Porco: si trovava perfettamente a suo agio tra il rude vociare degli avventori e la rozza ma in qualche modo per lei protettiva atmosfera del posto. Ma il Testa di Porco era locale da bevute serali tra colleghi *o nuovi interlocutori*: nel frangente attuale, invece, un luogo dove godersi un pranzo informale con un suo ex-allievo era una location alquanto più appropriata.
Soprattutto, per le poche volte che l'aveva visto, del giovane l'avevano colpita l'aspetto e l'abbigliamento. Gli accessori, soprattutto, e soprattutto uno in particolare. In questo trovava una similitudine con la Corvonero che lei era stata: all'epoca non era insolito vederla girare tra i corridoi con una piccola frusta da domatore. Era a misura di ragazzina, quindi più corta di una frusta professionale e di gran lunga più leggera, tanto che la si poteva quasi confondere con un giocattolo. Suo papà aveva pensato anche a questo dettaglio quando gliel'aveva regalata. Ovviamente Leia non l'aveva mai utilizzata per i corridoi della Scuola: la portava addosso quasi sempre arrotolata e mostrandola più come un trofeo, un abbellimento, una caratterizzazione, che come utensile o come arma. Del giovane, invece, e dell'utilizzo dell'accessorio che caratterizzava il suo abbigliamento, durante gli anni come docente non avrebbe saputo dire se poteva avere esattamente la stessa impressione.
Del resto, comunque, non lo conosceva quasi. E cosa ancora più importante, c'era da verificare se effettivamente si ricordava bene.
*Stiamo invecchiando, ragazza*.
Raggiunse finalmente l'entrata del pub, immersa nelle sue riflessioni, e senza esitare aprì la porticina facendosi strada all'interno del locale. Da lontano intravide quello svitato del suo ex-collega Chris, questa volta agghindato con un mantello blu elettrico bordato di ricami fucsia e verde lime. Alzò gli occhi al cielo ancora prima di salutarlo da lontano. Quel pazzoide la vide, e le rivolse un sorriso smagliante, prima di tornare a dedicarsi alla malcapitata strega che gli sedeva innanzi, visibilmente turbata - non si sapeva se più dal suo gesticolare o da quella improbabilissima accozzaglia male assortita di colori. Leia sapeva cosa la aspettava: al ritorno verso il Quartier Generale se lo sarebbe trovato alle calcagna con le sue milleduecentoventisette domande su chi fosse il giovane con lei, cosa ci facesse lì, "te li scegli giovani, eh Occhistrambi??" e altre baggianate simili, alle quali lei avrebbe risposto facendogli presente che il verde-fucsia sul blu elettrico non è un aiuto per rimorchiare, soprattutto con i capelli rossi.
Leia prese comodamente posto su un tavolo rotondo ampio ma non eccessivamente grande, il giusto per stare comodi, si sedette sulla seggiola più vicina al camino e pazientemente si dedicò ad attendere il suo commensale. Si accese un altro cigarillo, accavallando distrattamente le gambe. Ripeté il nome del giovane a mente, meditabonda.
Era certa che non avrebbe tardato.




"Non mi sono dimenticata della role, eh, entro oggi la inizio!"
"Tranquilla, attendo con ansia"
"...è proprio il caso di dire che attendo con ansia anche io"
:help!:
 
Top
view post Posted on 10/12/2022, 01:08
Avatar

Group:
Serpeverde
Posts:
3,923

Status:


Vagnard von Kraus Non era la migliore delle mattinate per farsi una scampagnata in quel di Diagon Alley, il freddo iniziava ad essere pungente e oltre alle rigide temperature quel giorno aveva deciso di metterci lo zampino anche un vento piccante. Per tutelarsi Vagnard si era avvolto attorno uno spesso mantello nero tirato su fino a coprire il naso, che con la bombetta e tutto sarebbe apparso ai passanti come una sorta di buffo ladro messo in difficoltà dalle intemperie. Ma d'altronde l'invito era partito da lui, la famosa causa del suo stesso mal dunque. E sì che al freddo era abituato, la Germania infatti non era certo celebre per essere la patria della palme, ma quel che non sopportava era l'umidità di quell'isola maledetta, possano andare tutti al diavolo.
Scrollò la testa. D'altronde anche l'idea di annullare l'appuntamento era totalmente fuori luogo, l'etichetta gli imponeva di rispettare gli impegni e per l'occasione si era anche vestito di tutto punto. Abito elegante, bombetta, bastone da passeggio e pure un signor trucco, con lo sguardo meno tirato del solito, e anziché mostrare il suo ghigno malefico accennava quasi un sorriso. D'altronde si trattava di una giornata importante, aveva sete di informazioni. L'idea di incontrare un ex docente non era un sogno sopito, ma un mezzo per raggiungere un obiettivo. In generale non aveva una gran stima nei confronti degli insegnanti, messi lì dal Preside come omini adibiti solo a certificare i loro progressi. Una mansione in fondo non tanto diversa da quella che compievano gli Goblin alla Gringott. Esistevano due tipi di Docenti in linea di principio: quelli sapienti che hanno scelto un posto sicuro per il vile denaro anche se il ruolo non corrisponde alla loro massima aspirazione – e questi abbandonano generalmente entro poco il servizio – e quelli che hanno meno capacità ma tengono alla loro materia e considerano l'insegnamento come una missione. Entrambe le tipologie racchiudevano l'essenza del Docente, una persona colta, formata nel proprio ambito di competenza, impregnato di conoscenze invisibili al discente medio. Ed era proprio quello il sapere di cui necessitava, non quello che veniva dato loro a lezione, ma quello a cui tutti gli altri non potevano ambire, perché lui aveva sempre degli obiettivi superiori. In sintesi, il rendez-vous sarebbe stato, di fatto, un incontro puramente accademico. E Aquileia Goodheart aveva le capacità e le conoscenze di cui necessitava.
Che poi perché diamine aveva rinunciato al posto? Avrebbe scoperto anche quello, d'altronde per quanto amasse andare al punto avrebbe dovuto passare con lei un intero pranzo, e quindi anche saper ingannare il tempo e allungare il brodo al momento giusto.

Entrò al Paiolo Magico aprendo la porta con il bastone da passeggio. Facendo leva su di esso, e mantenendo aperto l'ingresso principale, entrò agevolmente senza che il vento potesse sbattergliela in faccia. Si tolse il mantello, tornando finalmente un comune civile riconoscibile. Di interrogatori ne aveva subiti abbastanza e non voleva essere incastrato anche per una presunta rapina involontaria. Sarebbero stati capaci di tutto quelli. Dandosi un'occhiata attorno inquadrò una sagoma conosciuta, dominata da dei folti capelli biondi e del fumo sovrastare la sua figura. Accostò il tavolo rotondo ponendosi di fronte all'ex docente. Fece una delicata riverenza << Onorato Fräulein >>. Il baciamano era forse passato di moda, o comunque lí per lí lo ritenne eccessivo dato il tipo di rapporto insegnante-allievo che avevano avuto in passato, dunque si limitó a tirare a sé la sedia con il bastone da passeggio per prendervi posto comodamente.
´´SCHEDA UMANO 17 ANNI CAOTICO MALVAGIO SERPEVERDE code © psìche

 
Top
1 replies since 9/12/2022, 16:14   91 views
  Share