steady blue in an unsteady future, Colloquio di Orientamento

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Megan M. Haven
view post Posted on 1/12/2023, 18:16 by: Megan M. Haven
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Ocean eyes.

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Le labbra si distesero all’insù ricambiando il sorriso che Daddy le aveva rivolto. Il silenzio che si era fatto spazio per un esiguo istante fu spezzato da un solo gesto: la mano tesa di lui, il tessuto morbido di cotone ripiegato tra le sue dita. Megan abbassò lo sguardo e ne studiò la fattura: deliziosi ricami definivano agli angoli visibili dei corvi neri, ognuno per lato. Afferrò i lembi del fazzoletto strappandolo con dolcezza dalla presa di Daddy, poi lavò via i segni neri sotto gli occhi asciugando le lacrime.
«Il colloquio è concluso»
Megan lo vide voltarsi e ripartire.
Attese qualche secondo prima di seguirlo e tornare nell’ufficio. Il cuore era calmo adesso e batteva nel petto silente. Non lo sentiva più pulsare lungo il collo, arrivare sino alle tempie. La sensazione di pace che provava fu inaspettata. Scrutò per l’ultima il paesaggio e inspirò ed espirò lasciandosi accarezzare dalla leggera brezza invernale che le scompigliava i capelli. Chiuse gli occhi un’ultima volta poi si lasciò cadere lungo il manico, virò con leggerezza conducendo la scopa nel tragitto percorso poco prima e prese velocità. Il castello dapprima lontano man mano sovrastava lo spazio avvolgendola come un abbraccio. Le mura erano ben visibili adesso, poteva vederne ogni increspatura e il sole, che rifletteva sull'imponente struttura, era un riverbero d’oro complementare all’azzurro che lo circondava.
Megan atterrò qualche istante dopo, passando attraverso la lunga finestra ogivale. Daddy si offrì di aiutarla e lei scivolò via dalla scopa aggrappandosi a lui. Lo seguì subito trascinando la Firebolt a terra per poi poggiarvisi contro per trovare sostegno. Gli occhi indugiarono sulla scrivania mentre vedeva il docente scrivere dell'avvenuto colloquio e qualcos’altro che ancora le era ignoto.
Si lasciò andare al suono del pennino sulla cartapecora in un rigoroso silenzio accompagnato da lenti respiri, il petto che si comprimeva ed espandeva lentamente. Le sembrava passata un’eternità da quando aveva messo piede lì dentro quella mattina; le emozioni avevano giocato un ruolo fondamentale ed ora si sentiva svuotata e senza forze.
«Questo è il modulo…»
Si ricompose quando le parole interruppero la quiete. Il senso di torpore improvviso che l’aveva avvolta svanì nel momento in cui tornò a toccare realmente il presente. Strinse tra le mani la pergamena e prima di ringraziarlo afferrò la seconda che quasi le cadde dalla mano. Poggiò i fogli tra avambraccio e petto, tenendoli stretti sé.
«Il Reparto Proibito, interessante. Ho sempre voluto entrarci; sai, la biblioteca è diventata piuttosto noiosa» disse con un mezzo sorriso.
«Verrò a trovarti più spesso così mi offrirai del buon Whisky» aggiunse poi.
«Ci vediamo a lezione allora, sono proprio curiosa di vedere come te la cavi» ricambiò l’occhiolino con un'espressione divertita e gli voltò le spalle lasciando l’ufficio.



Fine. Sono felice di poter aggiungere un altro tassello alla trama di Megan: il colloquio e lo sviluppo del suo rapporto con Daddy. Grazie!
 
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