steady blue in an unsteady future, Colloquio di Orientamento

« Older   Newer »
  Share  
Megan M. Haven
view post Posted on 26/7/2023, 16:17 by: Megan M. Haven
Avatar

Ocean eyes.

Group:
Caposcuola
Posts:
9,900
Location:
Nowhere

Status:




Daddy l’aveva superata, di nuovo. Con un movimento rapido Megan si era voltata nella sua stessa direzione tornando ad affiancarlo. Non aveva provato a controbattere sul discorso della corruzione della società magica. Forse ci sarebbe tornata su ma di fatto pensava che non avrebbero mai vissuto nel modo in cui l’ex-Caposcuola Corvonero credeva così tanto. Non sarebbe mai esistito un governo “dei pari”, non sarebbe stato possibile che qualcuno non tentasse di ambire al potere, di dettare leggi ed assumere il controllo per un proprio tornaconto. Se la storia era per lo più composta da regimi, guerre, soprusi e abusi di popoli, come si poteva credere in un’esistenza libera? Come si poteva sperare nella correttezza? Nulla sarebbe mai stato giusto e l’unico modo per andare avanti era accettarlo.
Lottare contro il sistema era inutile. La lotta tra il bene e il male, le sembrava un cliché. Esisteva, era sempre esistita di fatto ma non vi era mai stato un vero e proprio vincitore. Per un nemico sconfitto ce n’era un altro da sconfiggere e così si andava avanti per secoli, anni, mesi e giorni. Così come ore, minuti e secondi.

No. Scosse la testa in rifiuto della sigaretta che Daddy le aveva gentilmente offerto.
Megan rimase in silenzio per poi osservare il campo da Quidditch sotto di loro.
Le parole tracciavano davanti a lei un percorso ben preciso della sua vita. Aveva fatto tante cose da quando era stata spezzata, era vero. Tuttavia, non riusciva davvero a capire se tutto ciò che aveva attraversato fino ad oggi non fosse solo che una banale crescita obbligata dalle circostanze.
Sicuramente aveva fatto tante cose ad Hogwarts, la crescita della sua carriera ne era l’esempio palese. Ma cosa c’era realmente dietro quel percorso? Megan sapeva bene che le sue scelte erano per lo più legate al fatto che non volesse rimanere sola con i suoi pensieri; le notti insonni l’avevano tormentata a lungo, lasciando segni evidenti sotto gli occhi.
Era andata avanti, vero.
Era sempre stata ferma.

«Le scelte portano delle conseguenze e loro hanno fatto una scelta. Sono morti da egoisti.»
Le parole tremarono tra le labbra. Non c'era modo che Daddy potesse cambiare i suoi pensieri così radicati dentro di sé.
«Quei ragazzi hanno deciso di picchiarti e lo hanno fatto con consapevolezza. Sapevano di farti del male e hanno scelto di fartelo. Quale è la differenza? Quella vocina sarà sempre presente
Era agitata. Scavare così affondo alle proprie emozioni non era mai stato semplice per lei; si era sempre nascosta e lo aveva fatto fin troppo bene ma a cosa aveva portato?
Ti sbagli Daddy.
«Ti sbagli, Daddy.»
Quel pensiero si tramutò in voce.
«Sono sola. Per quanto apparentemente potrebbe non sembrare, io sono sola. Cosa potresti fare tu per me? E tutti gli altri?»
Ancora domande.
«Sono ferma a quella mattina, in quel preciso momento della mia vita, e non avrò pace finché rimarrò all’oscuro di ciò che è successo. Non mi importa quanto potrà farmi male.»
E quanto potrò fare male.
Era terribilmente sincera. Lei pensava davvero che avrebbe resistito a qualsiasi dolore, alla verità.
«Ma è vero, sono andata avanti in qualche modo.»
Ammise con tono amaro.
«L’ho fatto per allontanarmi da ciò che era diventata improvvisamente la mia vita: vuota e senza un senso. Nulla può far tacere i pensieri, credo che tu lo sappia Daddy. Per questo io non sono mai andata avanti davvero, ho fatto ciò che andava fatto per tutti questi anni solo per mezzo di un egoistica scelta. Mi ha aiutata ad evadere quanto basta dalla realtà. Ho rispettato il mio ruolo sin dal principio, poi, ti ho fatto una promessa e così sono andata avanti e sto andando avanti. Puoi definirmi davvero una persona che non si è mai fermata, adesso?»
Il flusso di pensieri si trasformava in un discorso ben articolato e libero da eventuali giudizi. Sì perché Megan credeva che Daddy non l’avrebbe mai giudicata.
«Grazie per l’offerta d’aiuto ma chiunque io abbia mai avuto davvero vicino alla fine ha deciso di andarsene. E, lo confesso, una parte di me non li biasima.»
Fece un profondo respiro.
«L’altra… L’altra soffre parecchio.»
Un sorriso amaro finalmente distese le labbra, le spalle si alzarono appena.
Non le importava?
Le importava e come.
Scostò lo sguardo e lo posò sull’orizzonte. Ammettere parte di ciò che provava le permise di sentire il cuore un po’ più leggero.

 
Top
14 replies since 19/10/2022, 06:59   509 views
  Share