+Dark & Gothic Lolita+

Eleonora Quilici il vero amore di Paganini.

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 11/10/2022, 16:21
Avatar

++**La Dix Croix**++

Group:
Administrator
Posts:
63,375
Location:
*+From the Gothic Mana's Castle+*

Status:


pocptYU
00000000000000000-17130277290198
Credits: Google, wikipedia, giovannastrano.it
Approfondimenti e traduzioni by Valene. Modificato by Darky


Ormai è risaputa la mia passione verso il Maestro e violinista Niccolò Paganini, ho letto moltissimi libri su di lui, testi biografici, romanzi etc, ma uno fra tanti mi ha lasciata incuriosita su un personaggio particolare che veniva in esso presentato ovvero Eleonora Quilici.
Vi starete chiedendo chi fosse costei e cosa avesse a che fare col grande violinista, ebbene oggi sono qui per narrarvi la loro storia.

Nel romanzo saggio di Giovanna strano Il diavolo sulla quarta corda – Nicolò Paganini e il suo Cannone che ho letto innumerevoli volte ormai, viene ben descritta la storia d'amore fra Paganini e la giovane Eleonora, che rimarrà per sempre impressa nella sua mente e nel suo cuore.

Tra il 1801 e il 1804 Paganini visse Toscana dove strinse buoni rapporti, con il violinista Giuseppe Romaggi, primo violino della Cappella di Palazzo, che lo spinse a presentare domanda alla nuova orchestra della Cappella di Corte che Elisa aveva voluto in sostituzione della Cappella di Palazzo, domanda alla quale si rispose, il 22 gennaio 1805: «Il Gonfaloniere e anziani intesa la domanda del cittadino Niccolao Paganini Genovese Professore di Violino, veduto il rapporto del Magistrato dell’Interno e la relazione dei cittadini anziani Merli, Pellini e Cotenna, decretano quanto segue: il soprannominato Paganini è ascritto tra i Professori della Cappella Nazionale. […] Egli avrà l’obbligazione di fare allievi».

Dal gennaio 1805 alla primavera del 1807 ebbe l’incarico di secondo violino (e fu anche nominato Capitano delle Guardie d’Onore), solo nell’estate 1807 divenne primo violino dell’orchestra di Palazzo.
Nel 1808 la principessa Elisa si trasferì a Firenze, divenendo granduchessa; Paganini la seguì in qualità di virtuoso da camera, ruolo che gli lasciava più tempo per dedicarsi all’attività concertistica, infatti, tenne concerti a Livorno, Torino, Cesena, Rimini, Bologna, Ferrara e Parma.

E fu proprio mentre si trovava al servizio di Elisa Baciocchi , Principessa di Lucca e Piombino, granduchessa di Toscana nonchè sorella minore dell'imperatore Napoleone Bonaparte , che Paganini seguì la corte nei vari spostamenti, a Bagni di Lucca, Viareggio, Pisa, Piombino, Marlia, Massa e Firenze.

A Lucca trovò alloggio nel palazzo della sarta e moglie del calzolaio Bucchianeri Anna Quilici , in via San Frediano n.8., dove dava lezioni ai suoi nuovi alunni e fu proprio qui che conobbe Eleonora, sorella minore di Anna, cantante alle prime armi.
Colei che sarebbe diventata una dei suoi grandi amori, e che verrà persino nominata nel suo testamento.

A lei dedica le sei Sonate per violino chitarra op. 3, organizzando delle serate musicali dedicate.
Le Sonate op. 3 sono ancora raggruppate per sei, e come si può leggere sono dedicate “Alla ragazza Eleonora” (Quilici) e hanno un carattere brillante

dqH9S6O

Paganini ode la voce di Eleonora mentre fa lezione di violino ad un suo studente e rimane completamente abbagliato da quella voce melodiosa tant'è che la sogna di notte e ne appunta la melodia al risveglio.
Il giorno seguente sempre durante la lezione di violino la voce si ripresenta ed il Maestro esce di casa chiedendo all'alunno di continuare a suonare e si mette alla ricerca dell'origine di quel suono così ambrato.
Giunge infine ad una parete della casa da dove proviene la voce e la signora Anna che lo vede da lontano gli domanda scusa se sua sorella Eleonora l'ha importunato.
Lieto di aver scoperto a chi appartenesse quel tono chiede alla donna di presentargli sua sorella.
Essa si presenterà nel pomeriggio chiedendo scusa per aver disturbato le sue lezioni , ma lui ammaliato dalla sua figura le chiede come abbia fatto a creare tali abbellimenti alla musica.
In passato lei ha preso lezioni di canto ma al momento fa l'istitutrice presso alcune famiglie.
Incuriosito le chiede di cantare per lui mentre l'accompagna col suo strumento ed entrambi vivono un momento di estasi grazie alla musica ed alle emozioni che provano.
La rivedrà giorni dopo seduta su una panchina intenta a leggere e quì le chiederà nuovamente di cantare per lui una composizione che ha creato appositamente per lei.
Con lei vedrà giungere la Principessa Elisa Baciocchi colei che lo assumerà presso la sua corte e con la quale Paganini vivrà un'amore tormentato.
Poi Paganini partirà per i suoi concerti che lo condurranno lontano da Lucca e da Eleonora.

Eleonora Quilici fu quindi la prima importante figura femminile per Paganini di cui abbiamo notizie certe con cui ebbe una relazione amorosa
durante il periodo lucchese.
Ma il loro fu un amore puro, fugace, mai consumato.
Di quella passione ci restano poche lettere.

Si rivedranno 15 anni più tardi,quando Paganini rientrerà a Lucca dopo anni di assenza dovuto alle sue tournè.
La ritrova seduta su una panchina intenta a leggere proprio come tanti anni prima.
La gioia di ritrovarsi durerà ben poco, deciso a non lasciarla più e dichiararle il proprio amore ma lei lo ferma dicendogli di essere sposata "Sono Eleonora Qulici in Mannori..." ed ha anche dei figli, notizia che farà stare male il Maestro fino a fargli avere un mancamento e dover ricorrere a cure mediche.

Un amore ritrovato e perduto nello stesso istante.

In una lettera inviata da Parigi del 25 maggio 1838, indirizzata a Luigi Guglielmo Germi, Nicolò incarica Germi di versare a Eleonora Quilici, in Mannori, la somma di 300 franchi.

Infine, nel testamento, lascia a titolo di legato a Eleonora Quilici la pensione annua di seicento lire, vita sua natural durante.

****
L’anno del Signore milleottocentotrentasette il ventisette aprile in Genova.
Per il presente mio testamento io sottoscritto Nicolò Paganini figlio dell’ora fu Antonio e Teresa Bocciardo
dispongo come segue.
Lascio a titolo di legato a Eleonora Quilici Lucchese sorella di Anna Bocchianeri l’annua pensione di lire nuove seicento vita sua natural durante.

p8hYZAW
****

«Se la rosa che leggera vela a me
Porta in sé un amore senza fine
è la rosa che si spinge verso me
difenderò anche tutte le sue spine.
Se la rosa che leggera vela a me
Porta in sé un amore senza fine
è la rosa che si spinge verso me
difenderò anche tutte le sue spine.
Fiori bianchi petali odorosi, si riversano sulla mia pelle
Cascate e nuvole, lucide stelle, che sfavillanti brillano nel ciel.
Se la rosa che tu porgi trema palpitante
Andrò con lei nell’abisso della notte.
Fiori bianchi petali odorosi, si riversano sulla mia pelle
Cascate e nuvole, lucide stelle, che sfavillanti brillano nel ciel.
Se la rosa che tu porgi trema palpitante
Andrò con lei nell’abisso della notte.»



Edited by Valene - 13/4/2024, 19:04
 
Web Contacts  Top
0 replies since 11/10/2022, 16:21   61 views
  Share