poesie erotiche

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  1. schmit
     
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    La poetessa letizia schmit concepisce l'eros come una forza molto possente, un'esperienza psicologica sconvolgente, dolorosa e capace di porre una fine e ricominciare
    rsorrt


    Abbandonata al richiamo
    del dolce piacere
    pregusti in desiderio
    il calore che avvolgera'
    i tuoi sensi.
    Donna che ti doni
    ad amplessi
    vibri come corde di chitarra
    accarezzate da abili dita
    creando musiche ancestrali
    e ad unisono
    ecco,morire e rinascere
    poi
    ti abbandoni paca

    letizia schmit



    Quel leggero strabismo
    lasciava intravedere
    mondi sconosciuti
    della tua anima,
    li' mi son persa.
    Abbiamo navigato
    in mari cosmici,
    in pensieri vagabondi,
    abbiamo colto
    vibrazioni sconosciute
    in quadratini di pelle
    del nostro cosmo
    e poi...
    la vita è sgorgata
    come cascate di Niagara
    ci siamo fatte male
    per pregustare il piacere dell'Amore,
    ci siamo perse e ritrovate
    sui picchi delle vette piu' alte
    e addormentate
    strette nei nostri corpi
    sul verde di prati
    eterni

    letizia schmit

    Edited by schmit - 28/6/2016, 16:44
     
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  2. schmit
     
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    Autunno***

    Stamani
    nell'aprire
    la finestra
    sul mondo,
    respirando
    a pieni polmoni
    l'intorno,
    il paesaggio
    s'è aggiunto
    di nuovi colori,
    piove,
    Lo sfondo è grigio
    la pioggia
    lacrime dal cielo
    su di noi,
    l'odore
    dell'autunno,
    la fine
    di una stagione,
    l'attesa della nuova.
    Il caminetto acceso
    l'odore di legna arsa
    e il calore
    della famiglia sana.
    Intanto godiamoci
    l'autunno,
    i gialli, i grigi,
    le prime piogge,
    l'odore pungente
    di muschio
    e foglie secche,
    io, te
    e un cartoccio di castagne
    arrostite,
    e le mani
    sporche di carbone
    col quale scrivo
    ridendo
    sul tuo viso,
    Ti Amo ancora,
    e tu
    che me le prendi
    nel rito antico
    e me le baci...

    Siamo
    piccole particelle
    sprigionate da una
    supernova morente
    negli ultimi sussurri di vita:
    raggi gamma,
    dai quali nascono
    e muoiono
    nel giro di un milionesimo
    di secondo
    particelle,
    ma qualcuna sfugge
    e si unisce ad altre
    sopravvissute,
    per formare
    nuove stelle.

    Cielo
    mare
    terra
    voglia
    d'immenso.
    l'immenso
    nei tuoi abbracci
    l'immenso nei miei.


    ls

    Folded-Poster-I12312492



    Albe mute
    ragazze dalla pelle d'ebano
    distese al sole
    su sabbia rovente
    baciate da spruzzi salmastri
    e vento d'oriente

    sorde al pensier mio

    finito è il tempo
    dell'eta' tua piu' bella

    o tarda primavera
    che t'attardi
    lascia stare l'augel
    che canti al verso

    la tua mano gentil
    piu' non s'appresti
    vedrebbe cader
    dei petali
    il fior dell'insuccesso


    ls

    Ricordo...

    la mente si distacca dal corpo
    e navighiamo barche a vela
    sbattuti nella tempesta dell'anima
    Porto non ci accolse
    inghiottiti dai flutti
    e difficile la risalita
    trascinati sempre piu' giu' piu' giu'
    Notte di tempesta
    ci lasciammo abbracciare dai flutti
    e ci abbandonammo ad essi
    La vita mi tese la sua mano
    ed aggrappata ad essa
    risalii le correnti
    tu preferisti abbandonarti
    e ti lasciasti andare...
    Oh tenero amore mio
    avrei dovuto avere il coraggio
    per entrambi
    ma il silenzio mi arrese.


    ls

    Nella nostra casa-anima
    c'è un angolo-archetipo
    di antico e moderno
    un angolo eterno

    ls

    Edited by schmit - 4/9/2015, 12:47
     
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  3. schmit
     
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    l'EROS DI SAFFO

    La poetessa concepisce l'eros come una forza molto possente, un'esperienza psicologica sconvolgente, dolorosa e capace di porre una persona in conflitto con se stessa; la poetessa presenta molteplici immagini efficaci per esprimere l'effetto dell'amore sulla persona che ne fa esperienza, come nel frammento 47 Voigt, nel quale viene espressa l'idea dell'eros come una pulsione che investe l'anima dall'esterno:

    Squassa Eros
    l'animo mio, come il vento sui monti che investe le querce.
    trad. F. Sisti

    Talvolta designa eros come una mescolanza di piacere e tormento, in quanto è in grado di recare gioia e serenità, ma al tempo stesso dolore e infelicità, come emerge nel frammento 130 Voigt:

    Eros che scioglie le membra mi scuote
    nuovamente:
    dolceamara invincibile belva

    Attis, ora rifiuti
    di pensare a me
    e voli da Andromeda.
    trad. G. Guidorizzi

    Immagini amorose compaiono in altri frammenti: nel primo Saffo propone la metafora dell'amore inteso come fuoco che brucia e consuma l'anima dell'innamorato, e il forte sollievo dovuto alla soddisfazione del desiderio amoroso, nel secondo emerge sempre la potenzialità dell'amore che distoglie dalle occupazioni femminili.



    e adesso vediamo la concezione di erotismo dell'uomo maschio:

    naturalmente questa poesia è piu' vicina al nostro tempo

    Carlos Rummond De Antrade

    ERA UN MATTINO DI SETTEMBRE

    Era un mattino di settembre
    e
    lei mi baciava il membro

    Aerei e nuvole passavano
    cori neri rimbombavano
    lei mi baciava il membro

    Il mio tempo di ragazzo
    il mio tempo ancor futuro
    tutti insieme rifiorivano

    Lei mi baciava il membro

    Un uccellino cantava,
    nel cuore dell'albero, nel cuor
    della terra, di me, della morte

    Morte e primavera in fiore
    si disputavano l'acqua chiara
    acqua che accresceva la sete

    Lei mi baciava il membro

    Tutto quello che ero stato
    quanto mi era già negato
    non aveva ormai più senso

    Solo la rosa contratta
    il tallo ardente, una fiamma
    e quell'estasi nell'erba

    Lei mi baciava il membro

    Di tutti i baci era il più casto
    in quella purezza spoglia
    che é delle cose donate

    Non era omaggio di schiava
    avviluppata nell'ombra
    ma regalo di regina

    che diventava cosa mia
    mi circolava nel sangue
    e dolce e lento e vagante

    come bacio di una santa
    nel più divino trasporto
    e in un fremito solenne

    baciava baciava il membro

    Pensando al resto degli uomini
    che pena avevo di loro
    prigionieri in questo mondo

    Il mio impero si estendeva
    a tutta la spiaggia deserta
    e ad ogni senso all'erta

    Lei mi baciava il membro

    Il capitolo dell'essere
    il mistero di esistere
    la delusione d'amare

    eran tutto onde silenti
    spente su moli lontani
    e una città si ergeva

    radiosa di pietre rare
    e di odi ormai placati
    e sulla brezza il piacere

    veniva a portarmi via
    se prima non mi afflosciava
    come un capello si alliscia

    e mi scombussolava
    in cerchi tutti concentrici
    nella foschia dell'universo

    Baciava il membro
    baciava
    e se ne moriva baciando
    per rinascere a settembre






    e ancora quest'altra dello stesso autore

    AMOR - COME PAROLA ESSENZIALE

    Amor - come parola essenziale
    dia inizio alla canzone e la sostanzi.
    Amor guidi il mio verso e, nel guidarlo,
    unisca anima e sesso, membro e vulva.

    Chi osa dir di lui che é solo anima?
    Chi non sente nel corpo l'anima espandersi
    fino a sbocciare in un vivido grido
    d'orgasmo, in un istante d'infinito?

    Il corpo avvinghiato a un altro corpo,
    fuso, dissolto, torna all'origine
    degli esseri, che Platone vide completi:
    é uno, in due perfetto: due in uno.

    Integrazione a letto o già nel cosmo?
    Dove ha fine la stanza e giunge agli astri?
    Che forza qui nei fianchi ci trasporta
    a quell'estrema regione, eterea, eterna?

    Al delizioso tocco della clitoride,
    tutto, ecco, si trasforma, in un baleno.
    In un minuscol punto di quel corpo,
    la fonte, il fuoco, il miele si concentrano.

    La penetrazione via via squarcia le nubi
    e svela soli tanto sfolgoranti
    che mai l'umana vista ha sopportato,
    ma, trafitto di luce, continua il coito.

    E continua e si estende in tale guisa
    che, oltre noi, oltre la stessa vita,
    come attiva astrazione che si fa carne,
    l'idea di godere sta godendo.

    E in un patir di gaudio, tra parole,
    anzi di meno, suoni, ansimi, ahi,
    solo un piacere in noi raggiunge l'apice:
    é quando l'amore muore d'amor, divino.

    Quante volte moriamo l'uno nell'altro,
    nell'umida caverna vaginale,
    di quella morte che é dolce più del sonno:
    la quiete dei sensi, soddisfatta.

    Allora si instaura la pace. Pace di dei,
    adagiati sul letto, come statue
    vestite di sudore, grate per quanto
    ad un dio aggiunge l'amor terreno.




     
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  4. frichicchio
     
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    CITAZIONE
    o tarda primavera
    che t'attardi
    lascia stare l'augel
    che canti al verso

    la tua mano gentil
    piu' non s'appresti
    vedrebbe cader
    dei petali
    il fior dell'insuccesso

    bei versi Letizia...bei versi...
     
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  5. schmit
     
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    grazie frichicchio :wub:
     
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  6. schmit
     
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    Quel leggero strabismo
    lasciava intravedere
    mondi sconosciuti
    della tua anima,
    li' mi son persa.
    Abbiamo navigato
    in mari cosmici,
    in pensieri vagabondi,
    abbiamo colto
    vibrazioni sconosciute
    in quadratini di pelle
    del nostro cosmo
    e poi...
    la vita è sgorgata
    come cascate di Niagara
    ci siamo fatti male
    per pregustare il piacere dell'Amore,
    ci siamo persi e ritrovati
    sui picchi delle vette piu' alte
    e addormentati
    stretti nei nostri corpi
    sul verde di prati
    eterni

    letizia schmit
     
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5 replies since 15/4/2007, 14:48   995 views
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