Sometimes your diary is the perfect listener, Diario di Marjorie Hastur

Caro diario,
comincio a credere che Erbologia non sia poi così male. Ancora non mi piace mettere le mani nella terra e sporcarmi i vestiti ma devo ammettere che è soddisfacente vedere una pianta crescere giorno dopo giorno e sapere che è tutta opera tua.

Il mio primo approccio con l'Erbologia non è stato dei più semplici. A casa non ho mai avuto né l'interesse né la necessità di curare il giardino: come i miei genitori spesso amano dire, io sono una persona intellettuale. Adoro leggere e studiare ma non sono molto brava nell'attività fisica. Ritrovarmi nella prima settimana di Hogwarts a dover lavorare nella terra è stato per me un duro colpo. La mia intenzione iniziale era sopravvivere meglio che potevo alle lezioni, impegnandomi quel che bastava per non abbassare troppo la media dei voti, ma col passare delle settimane un semplice bulbo sembra essere riuscito ad entrarmi nel cuore.

Durante le prime lezioni di Erbologia abbiamo trattato delle Giunchiglie Strombazzanti. Pianta decorativa, la giunchiglia strombazzante è una varietà magica di bulbosa fiorifera molto usata per abbellire i tavoli e gli ambienti durante occasioni speciali come i matrimoni. Credo che sia la pianta perfetta per iniziare a studiare Erbologia in quanto è praticamente innocua ma non per questo inutile: il suo bulbo ha proprietà antiflogistiche e analgesiche mentre il suo fiore ha proprietà emetiche e è utile contro le emicranie. Nella pozione 'Pestifer Nargellus' è tra gli ingredienti necessari per curare emicrania e eventuali otiti provocate da un'infestazione di nargilli.

La sua caratteristica più strana è che tende ad emettere un suono simile a quello di una tromba quando viene raccolta. Non ho ancora avuto l'occasione di sentirlo, in quanto questa pianta fiorisce ad aprile, ma ammetto di esserne un poco incuriosita. Grazie al libro di testo e ai narcisi che ho a casa, credo di essermi fatta una buona idea dell'aspetto che la mia pianticella avrà una volta fiorita (ho anche provato a disegnarla ✯◡✯) ma non so come debba essere sentirla gridare. Poco piacevole, probabilmente... soprattutto visto che sto cominciando ad affezionarmici: riuscirò a raccoglierla quando giungerà il momento?

Mi ricordo ancora quando mi è stato consegnato il suo bulbo. In quel momento dubito di aver provato altro che irritazione. Piantarlo nella terra, in senso leggermente obliquo e a una profondità pari al suo diametro, è stato quasi un incubo. Non sono riuscita a farlo al primo colpo, in quanto l'ho piazzato troppo vicino a quello di un mio compagno: a quanto sembra, è necessario lasciare uno spazio di 20-25 cm tra un bulbo e l'altro, in modo da dare alla pianta sufficiente spazio per crescere e evitare che si inselvatichisca.

Le cose son cominciate a cambiare quanto la pianta ha iniziato a spuntare dal terreno. All'inizio si trattava solo di una puntina verde, fragile e delicata, che ha fatto sorgere in me il desiderio di proteggerla: il suo aspetto mi dava l'impressione che sarebbe bastato un niente per danneggiarla. Credo che sia stato quello il momento in cui ho cominciato a desiderare veramente di vederla crescere e di proteggerla fino a quando fosse diventata abbastanza grande... beh, per raccoglierla. Alla puntina se ne sono presto aggiunte altre, che hanno cominciato a crescere fino a prendere un aspetto simile a quello delle foglie dei narcisi. Sono ancora piccole e fragili ma permettono già di capire come diventerà la pianta una volta cresciuta del tutto.

Insomma, seguirla è una faticaccia ma comincia a piacermi. Ho provato a scrivere le mie sensazioni a mia madre e lei mi ha risposto che occuparsi di una forma di vita, qualsiasi essa sia, aiuta i bambini a sentirsi più grandi e li responsabilizza. Non son sicura di essere felice a essere definita una bambina (ho ben undici anni, diamine! ¬‿¬ ) ma credo che abbia ragione: mi sento responsabile per la mia pianticella e voglio vederla crescere.

Mio caro diario, ora vado a dormire, sono proprio stanca.
A domani!

Caro diario,
oggi è stata una giornata particolarmente pesante. Tutto è iniziato dal compito assegnatoci dalla supplente di Incantesimi: la traccia richiedeva di parlare della bacchetta, dalla sua storia alla sua composizione. Il compito di per sé non era difficile, il problema era la sua domanda bonus. Elencare almeno tre legni per bacchette può risultare complesso se si decide di parlare di quello della propria bacchetta e esso è particolarmente raro. Se i libri in biblioteca dedicano pagine intere a legni come il frassino, del tiglio argentato il massimo che ho trovato è stato un pallido paragrafo. Una cosa decisamente deprimente. ಥ_ಥ

Per fortuna, quando sono andata in giardino per cambiare un po' aria, ho incontrato Mike, il Caposcuola Serpeverde, e lui mi ha dato l'ottimo consiglio di scrivere una lettera ad Olivander. L'ho fatto e adesso sto attendendo la sua risposta ma difficilmente arriverà in tempo per la lezione di Incantesimi. Beh, non importa: il compito lo posso completare parlando di altri legni, quello che mi interessa di più è scoprire qualcosa di nuovo sulla mia bacchetta e quindi sulle mie affinità magiche. In quali incantesimi sono più brava? Su quale campo di studi devo concentrarmi? Sono davvero curiosa di scoprirlo.

A proposito del compito, ti ho detto è stato quasi carbonizzato da un incantesimo lanciato da un idio... ehm, da uno studente inattento? Sto ancora considerando se studiare qualche maledizione per vendicarmi ma fa niente, tutto è bene quel che finisce bene. Dove ero arrivata? Giusto, la lettera. Dovrei avere qui da qualche parte la bozza. Ecco, questo è quello che ho scritto:



Che ne dici? Non è perfetta ma dovrebbe andar bene, non credi!? Sono un po' agitata al pensiero ma non vedo l'ora che arrivi la sua risposta. Sarà disponibile a aiutarmi? E se sì, cosa mi dirà? Non vedo l'ora di scoprirlo. ^◡^

Avrei mille cose da dirti, mio diario, ma ho ancora dei compiti da completare. Ci sentiamo domani!