Più che altro il problema non sono affatto gli open world in sé, bensì l'abuso che se ne fa.
Spesso e volentieri ci si ritrova una marea di titoli con mappe enormi, tantissime cose da fare, poi però scavi scavi e ti ritrovi a fare le stesse identiche cose che fai in millemila altri giochi.
È questo ad annoiare, secondo me.
Non vi nascondo infatti che pure io sono ormai abbastanza stufo ed ho apprezzato davvero pochi prodotti open world, e Tsushima è sicuramente tra questi.
Come dice il buon Necro Zen, è bellissimo che sia stato proprio un team occidentale ad aver realizzato un'opera del genere, con una forte profondità e filosofia tipica delle produzioni del Sol Levante, soprattutto in termini cinematografici, di lettura e folklore.
D'altronde i giapponesi stessi si sono complimentati con Sucker Punch, e direi che è un merito non da poco.
Ghost of Tsushima ha anche le sue leggerezze, qualche sbavatura, ma è un gioco senza troppe pretese che fa il suo dovere: divertire. E lo fa con un gameplay solido, stratificato e delizioso, il tutto graziato da un comparto artistico monumentale.
Spero vivamente che Sony dia più spazio (e soldi) a questi ragazzi che hanno dimostrato sempre il loro talento dai tempi di Sly Cooper.
-il Gu Fantasma-
幻