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| Il violino d'acciaio in memoria di Luigi Tarisio .
Credits: ilmiopiemonte.it
Quando ho letto un articolo nella quale si parlava della creazione di un violino in questo materiale così atipico mi sono subito voluta informare ed ho scoperto una storia bellissima ma quasi sconosciuta così ho voluto approfondire ed ecco cosa ho appreso.
Credits: Google, http://ilmiopiemonte.it/
www.comune.fontaneto.no.it/it-it/home
Questa bellissima storia ha come protagonista il signor Alfio Angiolini Sindaco di Fontaneto d’Agogna provincia di Novara (Piemonte).
Nell'autunno del 2019 si presentò presso il comune un signore che disse di essere uno dei pronipoti del famoso liutaio, collezionista e restauratore
Luigi Tarisio (vero nome Luigi Teruggi), vissuto tra la fine del 1700 e la metà del 1800.
Il pronipote chiese al sindaco di poter creare una targa o monumento commemorativo da esporre nel suo paese natale, ovvero Fontaneto d’Agogna.
Seppur analfabeta, Tarisio fu accolto nelle case e nelle corti dei grandi di tutta Europa, poichè esperto conoscitore, restauratore e commerciante di strumenti ad arco.
credits: mondopadano.it
Colpito dalla figura storica legata al paese il sindaco stesso si è offerto di creare un oggetto, essendo un artigiano ed ha pensato ad uno strumento musicale che era stato così importante nella vita di Tarisio: un violino!
Ma l'idea "folle" che gli venne in mente fu di creare un violino di "ferro".
Forse si era lasciato un pò prendere dall'euforia e dopo aver fatto la promessa iniziò a preoccuparsi di come creare realmente l'oggetto, dato che la voce si era già sparsa.
Nonostante i primi dubbi e le paure di non portare a termine l'impresa il sindaco è riuscito a creare uno splendido violino, in scala 1=1 basandosi sul famoso violino “Stradivari Messia”, il preferito da Tarisio, che lo aveva custodito fino alla sua morte.
Il materiale scelto per questo oggetto è stato il corten materiale che arrugginisce ma non si corrode.
Ed è l'unico esemplare al mondo.
Ed ecco l'opera completata:
 
Particolari:
 
Il violino non è solamente splendido nel suo apsetto ma si può anche suonare!
La violinista russa Sofia Khisamutdinova lo ha suonato una prima volta e poi nuovamente alla presentazione avvenuta in Comune.
Ma essendo nato come "oggetto commemorativo" le corde verranno sostituite con fili d’acciaio per essere poi collocato nel luogo di esposizione perenne.
Ci sarà una targa con un QRCode che racconterà la storia di Tarisio.
Una curiosità sulla morte di Tarisio: Luigi venne ritrovato esanime nel suo appartamento di Milano stringendo a se due violini; anche se materialmente non lo potevano essere in quanto custoditi in quel momento a Fontaneto d'Agogna, "gli oggetti di quel suo ultimo disperato abbraccio eterno erano il suo amato Guarneri del Gesù 1742 e lo Stradivari 1716 ". |
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