| "L'Angelo Nocchiero" del cimitero di Staglieno. Questa scultura posta su una tomba del cimitero di Staglieno (Genova) mi ha colpita moltissimo .
L'ho scoperta facendo le mie solite ricerche e ne ho visto la foto ma senza alcuna descrizione, così ho voluto approfondire ed infine ho scoperto la sua storia...
CREDITS: Google, wikipedia.org
Approfondimenti e traduzioni by Valene.
L'Angelo Nocchiero è una scultura marmorea in stile simbolista dello scultore genovese Giovanni Scanzi, completata nel 1886.
Fu commissionata da Giacomo Carpaneto, Cav. Mauriziano (1811-1878) come monumento per la sua tomba di famiglia nel Cimitero Monumentale di Staglieno a Genova, Italia.
Insieme alla scultura per la Famiglia Oneto scolpita da Giulio Monteverde nel 1882,[1] il monumento di Carpaneto è diventato una delle icone più riconoscibili di Staglieno, comparendo su un depliant ufficiale del cimitero nel 2014.[2]
Personaggi illustri dell'Ottocento hanno visitato Staglieno e hanno commentato l'opera, che raffigura un angelo, in piedi a cavalcioni di una piccola imbarcazione, che inizia ad assicurare le vele alla fine di un viaggio.
Descrizione
L'Angelo Nocchiero è una scultura in marmo completata nel 1886 dallo scultore genovese Giovanni Scanzi (1840-1915).
È in stile simbolista.
L'opera fu commissionata da Giacomo Carpaneto, Cav. Mauriziano (1811-1878) come monumento per la sua tomba di famiglia nel Cimitero Monumentale di Staglieno a Genova, Italia.
L'artista, il suo mecenate e il suo modello
Monumento cimiteriale, tomba di Giacomo Carpaneto (1811-1878) e famiglia, XIX secolo, con firma e data dell'artista sotto la prua della barca
Giovanni Scanzi aveva 38 anni quando il suo patrono Cav. Giacomo Carpaneto morì, iniziò così a lavorare alla tomba della famiglia Carpaneto a Staglieno.
I primi lavori di Scanzi erano in stile realista,[3] e da questo momento aveva anche incorporato il simbolismo (o, forse più precisamente, "l'iperdecorativismo eclettico"[3]), come si vede nelle sue sculture dell'Angelo della Resurrezione (Angelo della Resurrezione) sulla tomba di Carlo GB Casella (1877), il successivo rilievo per la tomba di Elisa Falcone (1893), e altre opere a Staglieno.
Giacomo Carpaneto, Cav. Mauriziano (1811-1878) fu un rispettato mercante, facente parte di una famiglia originaria di Sampierdarena (S. Petri ad Arenaria) dove tuttora sorge il Palazzo Centurione-Carpaneto.[4] Nella tomba di famiglia è sepolta anche la signora Carpaneto.
Il modello per la scultura di Angelo Nocchiero fu Antonio Dellapiane (1868-1942).
Dopo la scuola lavorava come garzone in un laboratorio di falegnameria a Sampierdarena, dove Scanzi lo incontrò.
In seguito, avviò il proprio laboratorio, diventando un falegname e intagliatore di legno di successo.[4]
Simbolismo
La scultura raffigura un angelo, in piedi a cavalcioni di una piccola imbarcazione, che inizia ad assicurare le vele alla fine di un viaggio.
I suoi vestiti si muovono dietro di lui, suggerendo un forte vento.
La prua della barca è rappresentato da un volto stoico di una donna, e sotto la prua l'acqua vortica.
Le corde sono avvolte nei minimi dettagli all'interno della barca (anche se i visitatori spesso non sono in grado di vederle), e sul retro della barca c'è un cuscino ricamato, leggermente ammaccato come se una testa si fosse appoggiata lì fino a un momento prima.[ 5]
La barca era un simbolo familiare a chiunque nella Genova del XIX secolo, una città portuale, e l'Angelo Nocchiero - Angelo timoniere - ricorda allo spettatore i barcaioli spirituali dell'antica mitologia, il cui compito era quello di trasportare i defunti nell'aldilà.[ 6]
L'immagine dell'Angelo Guida è sottolineata dall'epigrafe in caratteri bronzei posta sul piedistallo: "AVVENTURATO CHI NEL MARE DELLA VITA EBBE NOCCHIERO SÌ FIDO" - "Benedetto colui che sul mare della vita ebbe sì sicura guida".[7 ]
Storia
Molti personaggi famosi del XIX secolo visitarono Staglieno, tra cui Friedrich Nietzsche, Guy de Maupassant e Mark Twain, che ne scrisse in termini entusiastici nel suo Innocents Abroad (1868).[8]
La visita nel marzo 1893 dell'imperatrice Elisabetta d'Austria, affettuosamente conosciuta come "Sissi", è leggendaria.
I periodici dell'epoca riportavano che era arrivata in incognito come "Lady Parker", e aveva camminato dal Principe a Staglieno, visitando una serie di luoghi significativi lungo la strada.
Quando passò davanti al Nocchiero di Scanzi, si fermò,[9] apparentemente commossa, e dopo un periodo di contemplazione, fece copiare l'epigrafe nel suo taccuino personale.[10]
Insieme alla scultura per la Famiglia Oneto scolpita da Giulio Monteverde nel 1882,[1] il monumento di Carpaneto è diventato una delle icone più riconoscibili di Staglieno, comparendo su un depliant ufficiale del cimitero nel 2014.[2]
Restauro
Mark Twain [11] descrisse i monumenti di Staglieno come "squisitamente lavorati... pieni di grazia e bellezza. Sono nuovi e innevati; ogni contorno è perfetto".
Dopo un secolo e mezzo, la descrizione di Twain non sarebbe esattamente la stessa, poiché la polvere, la muffa e l'inquinamento di una città industriale si sono depositati sulle superfici di marmo, i ladri hanno rimosso il prezioso bronzo e altri materiali e i vandali hanno rotto o altrimenti deturpato alcuni dei monumenti.[12]
Attraverso il lavoro di restauratori locali, società e individui dediti alla conservazione del "più grande museo di scultura all'aperto d'Europa",[13] l'Angelo Nocchiero di Scanzi ha subito un restauro completo nel 2016.
Angelo Nocchiero (1886), durante il restauro del 2016
A partire da una spolveratura[14]—la rimozione di polvere per consentire una valutazione completa dei lavori di restauro necessari: esperti locali hanno lavorato per diversi mesi per rimuovere gli effetti del tempo e degli abusi.[15]
NOTE:
Berenco Gardin, Gianni, and Nesso Parlato, Gabriella (1993). Il Giardino del Tempo. [Roma:] Peliti Associati, dust-jacket cover and pp.7-8 Staglieno Cimitero Monumentale (2014). "Settimana dei Cimiteri Storici Europei", 23 maggio-1 giugno 2014 Sborgi, Franco (1997). Staglieno e la Scultura Funeraria Ligure tra Ottocento e Novecento. Torino: Artema, p.147, et passim Marchetti, Rita Nello (2014). Caterina e l'Angelo: Il volto popolare e l'anima nobile del Cimitero di Staglieno. Genova: Erga edizioni, pp.74-76,91-93 Miss Fletcher (16 January 2017). "L'Angelo Nocchiero e il mare della vita". dearmissfletcher.wordpress.com/, retrieved 25 June 2017 Rees, Valery (2013). From Gabriel to Lucifer: A Cultural History of Angels. London: I.B. Tauris & Co., Ltd. p. 209 et passim. ISBN 978 1 84885 372 0. (anonymous)(n.d.). Camposanto di Genova - Piazzale del cimitero di Staglieno: 44 Vedute. Genova: V. Lichino e Figlio Association of Significant Cemeteries in Europe (ASCE). "Staglieno Cemetery (Genoa, Italy)" www.significantcemeteries.org/, retrieved 5 July 2017 Resasco, Ferdinando (1904). Staglieno Camposanto. Milano: Menotti Bassanti & C., pp.81-82 Il Secolo XIX (12 March 1893) "L'Imperatrice visita Genova: da Principe a Staglieno a piedi" Twain, Mark [Samuel Langhorne Clemens](1869). The Innocents Abroad, or The New Pilgrims' Progress. Hartford, Connecticut: American Publishing Company, p.170 American Friends of Italian Monumental Sculpture [A.F.I.M.S.] (2017), "Carpaneto Memorial, 1886", https://staglieno.com/carpaneto-memorial-1886/, retrieved 30 June 2017 American Friends of Italian Monumental Sculpture [A.F.I.M.S.] (2017), "Working with Camposanto di Staglieno, Genoa, Italy", https://staglieno.com/, retrieved 7 July 2017 Emilia. (9 December 2015) "Spolveratura 'angelo nocchiero' di Giovanni Scanzi"[permanent dead link] http://lnx.perstaglieno.it/[permanent dead link], retrieved 6 June 2017 (unsigned)(2 January 2017) "Restauro tomba Carpaneto il nocchiero", (PowerPoint presentation), retrieved 6 June 2017 Edited by Valene - 1/3/2024, 17:52 |
