Stai al gioco, Privata

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view post Posted on 2/4/2021, 23:09
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» Helena S. Whisperwind | I anno | 12 anni | Outfit
hel
In quel pigro e soleggiato martedì pomeriggio il crescente vociare nell’aula sanciva l’imminente conclusione della lezione di incantesimi.
Mentre l’insegnante aveva dato le spalle agli alunni per ritirare i suoi libri, i piccoli maghi e le piccole streghe del primo anno si dedicavano alle attività più disparate. Una buona parte era intenta a provare il nuovo incanto appena studiato, alcuni scribacchiavano con le teste chine sui loro rotoli di pergamena, altri erano già in piedi pronti a scattare come cavalli da corsa per abbandonare l’aula. Le due giovinette sedute accanto ad Helena non la smettevano più di parlare.
«Ma hai visto il nuovo taglio di capelli di quella là?» sibilò sprezzante la Corvonero bionda alla Grifondoro tutta ricci. Quella là era una Serpeverde che pareva stata smistata da un Cappello Parlante completamente ubriaco, sia per l’aria un po’ da svampita, sia per i modi di fare tendenzialmente timidi ed impacciati.
«Preferirei inghiottire 5 Vermicoli piuttosto che andare in giro conciata così!» commentò l’altra, vera vipera «Io i capelli vorrei averli come i tuoi! Ho trovato sul comodino della mia compagna di stanza un prodotto per [...]» e così via, la conversazione continuava su questo livello mentre Helena cercava di appuntarsi gli ultimi dettagli sull’esecuzione dell’incanto, sforzandosi di non sentire tutte quelle fesserie. Mentre pian piano si concentrava sulla sua pergamena e premiando i suoi sforzi le frasi delle due bambine si frammentavano e via via arrivavano alle sue orecchie solo parole a caso, tra un “troll”, “che imbarazzo”, “stasera”, “Prefetti” “ci divertiremo”, ecco un “Helena”.
La tassina fece finta di nulla, ignorandole. Non aveva la minima voglia di farsi traviare da quella coppia gossippara ed insolente; non era mai riuscita a digerire quel genere di persone tossiche, con lingue biforcute e che scambiavano sorrisi al veleno per un briciolo di apparente benevolenza.
La riccioluta, testarda, si schiarì la voce e ci provò di nuovo «Helena, quindi vuoi venire anche tu stasera?» «Cos...dove?» «Mia sorella conosce un ragazzo che potrebbe farci entrare...» abbassò il tono di voce, avvicinandosi pericolosamente al viso della Tassorosso a cui avrebbe potuto contare tutte le lentiggini in viso «...nel bagno dei Prefetti! Ho sentito dire che è bellissimo, allora vieni anche tu?»
«No, non posso» L’insegnante salutò i suoi alunni e uscì dall’aula. La maggior parte di loro si dileguò in un battibaleno. «Perché no? Non avrai mica un appuntamento!»

Silenzio.

«E invece sì!»
Quella sua esclamazione immobilizzò entrambe con le rispettive mascelle semiaperte e gli occhi sgranati. Subito dopo un’inondazione di risolini acuti e battiti di mani fecero più volte sbattere le palpebre ad un'allibita Helena che venne poi braccata con la domanda più schietta di tutte: «Con chi?».
H. si guardò attorno con la speranza di trovare sotto i suoi occhi una soluzione. La sua compagna di stanza Camille era in chiacchiere con un gruppetto e si stavano allontanando insieme dall'aula, Robin era ormai andato via e tra i presenti erano rimasti solo un ragazzo Corvonero dall’aria estremamente altezzosa, la Serpeverde di cui si parlava prima e un Tassorosso minuto che Helena aveva solo intravisto in Sala Comune e con il quale non aveva mai parlato. La persona giusta al momento giusto.
Deglutì, sperando di portare a termine quella nuova e piccola missione.
«Con lui!» Lo indicò inclinando la testa verso la sua direzione, mentre ignaro di tutto era occupato a conservare con calma i suoi libri nello zaino.
«Il mio amico...» non conosceva nemmeno il suo nome «...il mio amico Tassorosso! Dobbiamo fare una ricerca di Storia della Magia insieme!»
Sicuramente avrebbero avuto da ridire anche su di lei, sui suoi capelli e sul suo incontro fittizio, quella sera quando avrebbero occupato illegittimamente il bagno dei Prefetti. Ma ad Helena non importava un bel nulla di loro, anzi, quel comportamento frivolo e antipatico le dava sui nervi.
Chiuse il rotolo di pergamena dentro il suo libro, lo infilò velocemente in borsa, si alzò in tutta fretta per evitare gli sguardi delle due e raggiunse il suo inconsapevole complice. Fissando per un attimo i suoi occhi cristallini in quelli castani del concasato, con uno sguardo buffo e supplichevole da ti prego, stai al gioco, lo aiutò a riporre le sue cose nella sacca e prendendogli un braccio con delicatezza e la decisione di chi non ammette repliche, cercò di tirarlo su per farlo alzare al più presto e fuggire così da quelle due bambine tediose. Non aveva voglia di discuterci al momento, ma prima o poi se le sarebbe scrollate di dosso.
«Ehy, ciao! Bella lezione, eh? Forza, la biblioteca ci aspetta!»

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view post Posted on 3/4/2021, 17:59
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» Frank Sullivan | I anno | 11 anni | outfit
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Quella lezione di incantesimi era stata davvero interessante, a Frank piaceva molto quella materia e sicuramente anche i suoi concasati sarebbero stati della sua idea se avesse conosciuto qualcuno seriamente fermandosi a parlarci nella Sala Comune o dopo le lezioni, senza fare solo un piccolo sorriso e cenno con il capo per poi proseguire il suo cammino nei corridoi del castello. Frank guardò in giro per l'aula e vide solo volti visti talvolta in Sala grande, al suo smistamento e durante le varie lezioni, tutti però erano intenti a lasciare l'aula quanto prima così Frank fece lo stesso non prima però di aver sistemato il suo zaino con le pergamene utilizzate, i libri e la piuma col calamaio. Era intenzionato a riposarsi in dormitorio per recuperare le energie in quanto comunque la sera precedente non aveva dormito benissimo per via di qualche strano incubo che ormai non ricordava più tanto bene.
All'improvviso Frank alzò lo sguardo e vide una sua concasata avvicinarsi al suo banco e aiutarlo a mettere il suo occorrente nella borsa
ehm...scusa? disse Frank cercando di capire chi fosse la ragazza con la faccia colma di lentiggini e gli occhi chiari e bellissimi, che cosa volesse dai suo materiali di incantesimi? e da Frank? Aggrottò la fronte e attese una risposta dalla ragazza che non arrivò..ma solo uno sguardo da animaletto indifeso che fece corrucciare le sopracciglia del giovane Tassorosso. Poco più distanti da loro, due ragazze stavano osservando quel teatrino con una faccia interrogativa più di quella che si ritrovava il tasso e quando venne preso per un braccio Frank capì cosa stesse succedendo: la ragazza cercava un escamotage per fuggire dalle due ragazze che sembrava, almeno dai colori della loro divisa, che appartenessero alle casate dei Grifoni e dei Corvonero.
"Hey...vero mi stavo scordando...andiamo" disse Frank rivolgendosi alla ragazza facendole un rapido occhiolino evitando che altri, a parte la diretta interessata, potessero accorgersi di tale segno. I due Tassi allora uscirono dall'aula di Incantesimi e appena dopo aver superato la soglia, ed essersi accostati vicino le mura che delimitavano l'aula appena abbandonata, Frank si staccò dalla presa della ragazza e mettendosi di fronte ad essa le chiese "ok...credo che tu mi debba qualche spiegazione, vero?" per poi incrociare le braccia attendendo una sua risposta

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view post Posted on 9/4/2021, 00:00
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» Helena S. Whisperwind | I anno | 12 anni | Outfit
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Piegati com'erano su libri, calamai e pergamene, ad ogni suo movimento col capo una ventata di profumo di gel per capelli penetrava le narici di Helena facendola sentire in un iperbabbano barbershop anziché in un'aula di incantesimi. Le sembrava quasi di veder serpeggiare le molecole profumate in una scia colorata che le solleticava il naso, un po' come nei cartoni animati della Disney. Piacevole, sì.

Hel e Frank uscirono insieme dall'aula sotto gli sguardi interrogativi delle due. «Qualche spiegazione? E per cosa?» Un'espressione innocente si dipinse sul volto della Whisperwind, presto sostituita da un sorriso giocondo. Vedere poi il tassino con le braccia incrociate, serio, rendeva la situazione ancora più divertente. Del resto era un suo concasato e darle una mano per venir fuori da una situazione scomoda era il minimo. Che senso avrebbe avuto sennò lo smistamento, le case, la fratellanza, l'aiuto reciproco?

Per quanto le loro doti attoriali fossero state scadenti, le espressioni sui volti della Grifondoro e della Corvonero parevano convinte. Quando le due spuntarono poi nel corridoio fallirono miseramente il loro iniziale tentativo di nascondere quella grossa dose di curiosità, osservando i due Tassini di sottecchi con un misto di sorpresa, ammirazione e sconcerto. Helena le salutò con un gesto e loro ricambiarono continuando ad allontanarsi, mostrando larghi e finti sorrisi poi coperti da mani per celare lingue lunghe e bocche borbottanti.
Le loro sagome sparirono dopo qualche momento dietro ad un angolo del lungo corridoio ormai deserto, ed Helena che ancora era lì immobile, letteralmente con le spalle al muro, sospirò sollevata «Dai, l'hai capito benissimo! Per tutta la lezione non hanno fatto altro che parlare di stupidaggini e criticare ognuno dei presenti per qualcosa»
Ognuno, davvero, aveva ricevuto una buona dose di offese gratuite. Quello era troppo magro, quella troppo alta, l'altra coi capelli da matta e chi più ne ha più ne metta. Anche Frank era finito nel loro mirino, battezzato come il secchione di turno. Chissà che imbarazzo per loro quando poi Helena lo qualificò come suo "amico". Anzi, in confronto a tutte le malignità che le due avevano da poco espresso, il tassino si sarebbe dovuto sentire fortunato, abbinato a quelle parole così clementi e carezzevoli. E le streghette pure, considerando che l'imbarazzo sarebbe potuto essere ben più grande se l'amico di Helena fosse stato il puzzone con le unghie sporche oppure l'orrendo troll brufoloso della seconda fila.
«Mi hanno invitata -ancora non so bene perché- a partecipare a una delle loro spedizioni serali, ma non mi va di vederle stasera, non mi va di essere loro amica e nemmeno mi va di rischiare di perdere punti facendomi beccare nel bagno dei Prefetti. Con quale scopo poi? Non mi piace infrangere le regole» Non aveva intenzione di fare perdere punti alla sua Casa né di far arrabbiare Gwen o gli altri prefetti che ancora non conosceva. Quello era il loro bagno ed era giusto rimanesse tale. Aveva sempre odiato le invasioni di campo, il non rispetto degli spazi altrui, l'indiscrezione.
Tuttavia c'era una parte di lei che per amore dell'avventura era disposta a correre qualche rischio. Sempre se il gioco valeva la candela, ovvio. Ma non era questo il caso.
«Non senza un buon motivo almeno...»
Aggiunse sottovoce, lasciando vagare lo sguardo verso il soffitto.
«Comunque sei stato gentile a reggermi il gioco. Hai appena trovato un'alleata per venir fuori da situazioni scomode, se mai dovessi averne bisogno!» Trasferì lo zaino che reggeva con la mano destra alla mano sinistra, porgendo la prima al suo interlocutore. «Io sono Helena!»

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view post Posted on 11/4/2021, 16:30
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» Frank Sullivan | I anno | 12 anni | outfit
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Frank corrugò la fronte davanti all'affermazione della sua concasata che cercava di sviare la spiegazione a quel teatrino messo su, nell'aula di Incantesimi, qualche attimo prima. Il suo sguardo, però, si posò di nuovo su quelle due comare che stavano etichettando ogni studente che non fosse di loro gradimento e che, da quanto aveva appena confermato la ragazza, durante la lezione disturbavano con il loro ridacchiare e dispensavano pettegolezzi non risparmiando nessuno.
"Si, ho notato in aula...sembrano proprio curiose di ciò che accade agli altri studenti...evidentemente si annoiano nelle loro giornate" disse rivolgendosi a Helena mentre con lo sguardo verso il corridoio vide le due ragazze svoltare l'angolo per raggiungere altri luoghi dove commentare l'abbigliamento, lo stato sociale o la pettinatura di altri studenti non ancora presi di mira dalle loro lingue biforcute.
Frank girò lo sguardo verso la Tassorosso accorgendosi di avere ancora le braccia incrociata e le liberò dal petto per poi spostarsi alla sua destra e lasciarle la visuale frontale libera, mentre ascoltava cosa le fosse accaduto poc'anzi con quelle ragazze.

"Nel bagno dei prefetti?!" disse Frank sbarrando gli occhi e cercando di non farsi sentire dagli altri studenti che camminavano frettolosamente nel corridoio alle loro spalle. Una delle regole che conosceva bene il giovane tasso era: non perdere punti per la tua casata altrimenti dovrai impegnarti il doppio per recuperare quei punti persi e gli altri, inoltre Frank era stato messo in guardia da suo padre che, probabilmente ai suoi tempi perse qualche punto, lo avvertì dicendo *perdendo punti si rischia anche di perdere la fiducia dei propri prefetti e degli insegnanti responsabili della casata* ed era assolutamente una regola che avrebbe di certo evitato di infrangere.
Guardò la ragazza e le chiese:
"cosa intendi per "buon motivo"?" mimando le virgolette con le sue dita e cercando di parlare a bassa voce, per poi continuare "di nulla, in fondo siamo Tassi entrambi e dobbiamo aiutarci nei momenti di difficoltà...spero di non averne bisogno ma mi farebbe piacere considerarti una mia amica, davvero questa volta" disse ridendo per la sua ultima affermazione riferendosi a quanto accaduto con quelle due ragazze in aula. Strinse la mano della giovane Helena e si presentò a sua volta, con un sorriso dolce guardandola nei suoi occhi color ghiaccio, bellissimi "io sono Frank, piacere."

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