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Bernardo Bertolucci

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view post Posted on 26/3/2021, 14:44
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Bernardo Bertolucci

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Ma non ci posso credere di non aver mai dedicato a questo grande regista una discussione tutta sua!
A parte il fatto di essere mio concittadino e la mia città, Parma, gli ha dedicato (e sta dedicando tutt'ora attraverso i vari eventi per Parma città capitale della cultura 2020-21) gli dedicheranno una strada e ci sono stati molti gesti commemorativi.
Io lo ringrazio per quel piccolo capolavoro che è il film "Il Piccolo Buddha" che amo dal profondo del cuore, ma non solo questo la lista sarebbe lunga.
Regista amato/odiato/criticato per i temi spesso molto forti e scandalosi della quale ha trattato nelle sue pellicole.
Eccovi la sua biografia.

CREDITS: Google, wikipedia.it

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Bernardo Bertolucci (Parma, 16 marzo 1941 – Roma, 26 novembre 2018) è stato un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano.

Annoverato tra i maggiori cineasti del cinema internazionale, ha diretto film di notevole successo come Ultimo tango a Parigi, Novecento e L'ultimo imperatore, che gli valse l'Oscar al miglior regista e alla migliore sceneggiatura non originale.
È l'unico italiano ad aver vinto un Oscar per la regia, considerando che Frank Capra, anch'egli assegnatario del riconoscimento, era italiano ma naturalizzato statunitense.

Nel 2007 gli fu conferito il Leone d'oro alla carriera alla 64ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia e nel 2011 la Palma d'oro onoraria al 64º festival di Cannes.

Biografia

Primogenito del poeta Attilio Bertolucci, era cugino del produttore Giovanni (1940-2005) e fratello di Giuseppe, anch'egli regista.
Inizialmente sembrò seguire la strada paterna, interessandosi di poesia e iscrivendosi al corso di laurea in Lettere presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", ma ben presto abbandonò gli studi per il cinema facendo da assistente a Pier Paolo Pasolini, suo vicino di casa, ai primi passi come sceneggiatore nel mondo della settima arte.
Con una camera a passo ridotto Bertolucci girò due cortometraggi amatoriali nel biennio 1956-1957, La teleferica e La morte del maiale.

Proprio grazie a Pasolini e all'interessamento del produttore Cino Del Duca, Bertolucci lavora come assistente nel primo film diretto dal poeta friulano, Accattone (1961).

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Bertolucci con Pasolini

Su quel set incontra l'attrice Adriana Asti, che sarà poi sua compagna per diversi anni.
L'anno seguente, con Tonino Cervi come produttore, realizza il suo primo lungometraggio, La commare secca, su soggetto e sceneggiatura di Pier Paolo Pasolini.

Ma Bertolucci si stacca ben presto dal mondo e dalla poetica pasoliniani per inseguire un'idea personale di cinema basata sostanzialmente sull'individualità di persone che si trovano di fronte a bruschi cambiamenti del loro mondo e di quello circostante, a livello esistenziale e politico, senza che essi possano o vogliano cercare una risposta concisa.

Prima della rivoluzione

Tale tematica sarà presente praticamente in tutte le opere di Bertolucci, a partire dal secondo film, Prima della rivoluzione (1964), dove è esemplificata molto chiaramente nella storia di un giovane della borghesia agricola medio-alta di Parma (Francesco Barilli), il quale, incapace di reagire al suicidio del suo amico più caro e incerto su una direzione da prendere, si getta a capofitto in una relazione con una matura e piacente zia (Adriana Asti) giunta da Milano.
Entrambi, però, si rendono conto che quella storia non può durare – lei è anche in cura da uno psicologo – e alla partenza della donna, al giovane non resta che sposare la sua precedente fidanzata, che lui non ama, facente parte dell'alta borghesia, matrimonio ben visto dalla sua famiglia.

Anche nei film che seguono, Bertolucci continua il suo personale discorso intorno all'ambiguità esistenziale e politica, soprattutto in Partner (1968), interpretato da Pierre Clémenti, in Strategia del ragno e con Il conformista (1970) con Jean-Louis Trintignant, opere presentate in diversi festival ma dallo scarso successo di pubblico.


Lo scandalo di Ultimo tango a Parigi e la fama mondiale

La notorietà per Bertolucci arriva nel 1972, con un film "scandaloso" che ha di fatto segnato un'epoca: Ultimo tango a Parigi, con Marlon Brando e Maria Schneider, Jean-Pierre Léaud e Massimo Girotti, dove il sesso è visto come unica risposta possibile, ma non definitiva, al conformismo del mondo circostante; i protagonisti di questo film, come quelli che seguiranno, sono esseri alla deriva, quasi sbandati, la cui unica via d'uscita è la trasgressione.
Fino al '97 fu il leader di incassi, ed il più controverso caso giudiziario di sempre nel cinema italiano[1].

Dopo la sua prima proiezione a New York, la pellicola subì notevoli traversie censorie in Italia (che comunque non impedirono al film di piazzarsi secondo nella classifica degli incassi della stagione cinematografica 1972-1973); ben presto sequestrata, la pellicola venne ritirata dalla Cassazione il 29 gennaio 1976, e il regista fu condannato per offesa al comune senso del pudore, colpa per la quale venne privato dei diritti civili per cinque anni, fra cui il diritto di voto.
Dopo svariati processi d'appello, la pellicola venne dissequestrata nel 1987. Le copie rimaste dopo il macero vennero depositate alla Cineteca Nazionale di Roma e quelle integrali, conservate in cineteche estere, sono servite come base per editare il film in DVD.

L'attrice Maria Schneider, anni dopo, in un'intervista concessa a Roger Ebert e un'altra al Daily Mail dichiarò di essere stata "quasi violentata" e di aver subito un forte choc emotivo a causa dell'umiliazione alla quale la sottopose Bertolucci durante il set[2][3].

Nonostante ciò, a 46 anni dalla sua realizzazione, il film è tornato nelle sale cinematografiche nel maggio 2018 nella versione in lingua originale restaurata in 4K a cura della Cineteca Nazionale e della Cineteca di Bologna, con la supervisione di Vittorio Storaro per l'immagine e di Federico Savina per il suono.
La prima mondiale ha avuto luogo a Bari nel corso del Bari International Film Festival (Bif&st) alla presenza del regista.[4]

Bertolucci incrementa la sua notorietà con le opere successive, da Novecento (1976), epico affresco delle lotte contadine emiliane dai primi anni del secolo alla Seconda guerra mondiale che si avvale di un prestigioso cast internazionale (da Robert De Niro a Gérard Depardieu, Donald Sutherland, Sterling Hayden, Burt Lancaster, Dominique Sanda a un cast di noti attori italiani come Stefania Sandrelli, Alida Valli, Laura Betti, Romolo Valli e Francesca Bertini), a La luna, ambientato a Roma e in Emilia-Romagna, in cui affronta lo scabroso tema della droga e dell'incesto, fino a La tragedia di un uomo ridicolo (1981), con Ugo Tognazzi.

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Bernardo Bertolucci in compagnia del padre poeta Attilio, nel 1975, durante le riprese del film Novecento

Gli Oscar con L'ultimo imperatore

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Negli anni ottanta Bertolucci gira soprattutto all'estero altre pellicole di straordinaria potenza visiva.
Ultimo tango a Parigi segna il distacco dal Cinema Novo e dalla Nouvelle Vague militante, per aprire al genere kolossal melanconico ma comunque impegnato di Novecento e de L'ultimo imperatore[1], successo internazionale che si aggiudica ben nove premi Oscar, tra cui quelli per il miglior film e la migliore regia, e che lo porta ad essere l'unico italiano a vincere il premio di categoria insieme a Frank Capra.

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Nel 1990 gira in Marocco il film Il tè nel deserto (1990), tratto da un romanzo di Paul Bowles, mentre nel 1993 è la volta del Piccolo Buddha con Keanu Reeves, ambientato in Nepal e negli Stati Uniti.

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Gli ultimi film

In seguito il regista torna a girare in Italia riprendendo le sue predilette tematiche intimiste con risultati alterni di critica e pubblico, a partire da Io ballo da sola (1996), per proseguire con L'assedio (1998) e The Dreamers - I sognatori (2003), che ripercorre una vicenda di passioni politiche e rivoluzioni sessuali di una coppia di fratelli, nella Parigi del 1968.


Nel 2007 riceve il Leone d'oro alla carriera al Festival di Venezia, mentre nel 2011 riceve la Palma d'oro alla carriera al Festival di Cannes.[5] Nel 2012 gira la trasposizione cinematografica del romanzo Io e te di Niccolò Ammaniti, intitolata appunto Io e te. Inizialmente era intenzione di Bertolucci girare il film in 3D, ma ha rinunciato all'idea dopo aver riscontrato che questo tipo di proiezioni sono considerate appannaggio di film commerciali e riservati ad un pubblico giovanile.[6]

Sceneggiatore, produttore e attore

Per il cinema Bertolucci scrisse anche numerose sceneggiature per i film suoi e per quelli diretti da altri, tre dei quali da lui prodotti.
Recitò inoltre in Golem - Lo spirito dell'esilio, diretto nel 1992 da Amos Gitai.

Vita privata

Dopo il divorzio da Adriana Asti, sposò nel 1967 Maria Paola Maino, da cui divorziò nel 1972 per sposare nel 1978 Clare Peploe, sceneggiatrice e regista, autrice insieme al fratello Mark di Professione: reporter di Michelangelo Antonioni.

Bernardo Bertolucci era ateo: lo affermò in un'intervista pubblicata nel volume Registi d'Italia (Rizzoli, Milano, 2006) durante la quale, alla domanda "Bertolucci è credente?", il regista rispose, ridendo: «No, sono ateo, grazie a Dio. Come diceva Buñuel».[7]

Morì a Roma per un tumore il 26 novembre 2018, all'età di 77 anni[8], è stato cremato e le sue ceneri sono state disperse.

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Filmografia

Regista

La commare secca (1962)
Prima della rivoluzione (1964)
Partner (1968)
Agonia episodio di Amore e rabbia (1969)
Strategia del ragno (1970) - film TV
Il conformista (1970)
Ultimo tango a Parigi (1972)
Novecento (1976)
La luna (1979)
La tragedia di un uomo ridicolo (1981)
L'ultimo imperatore (The Last Emperor) (1987)
Il tè nel deserto (The Sheltering Sky) (1990)
Piccolo Buddha (Little Buddha) (1993)
Io ballo da sola (Stealing Beauty) (1996)
L'assedio (1998)
Histoire d'eaux episodio di Dieci minuti più vecchio: il violoncellista (Ten Minutes Older: The Cello) (2002)
The Dreamers - I sognatori (The Dreamers) (2003)
Io e te (2012)

Aiuto regista

Accattone, regia di Pier Paolo Pasolini (1961)
Produttore
Sconcerto Rock, regia di Luciano Manuzzi (1982)
Io con te non ci sto più, regia di Gianni Amico (1982)
Il trionfo dell'amore (The Triumph of Love), regia di Clare Peploe (2001)

Attore

Golem, Lo spirito dell'esilio (Golem, l'esprit de l'exil), regia di Amos Gitai (1992)
Alida, regia di Mimmo Verdesca (2020)

Testi

In cerca del mistero, Milano, Longanesi, 1962, 83 p.
I miei primi 25 aprile. Perché oggi non vado a scuola? di Bernardo Bertolucci, Renato Romagnoli (Italiano), Ibes Pioli (Rina) - Editore: L'Io e il Mondo di TJ (aprile 2016) EAN: 9788898964123

Riconoscimenti

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La stella dedicata a Bertolucci sulla Hollywood Walk of Fame di Los Angeles

Premi cinematografici

1971: National Society of Film Critics Award al miglior regista
1972: nomination all'Oscar alla migliore sceneggiatura non originale per Il conformista.
1973: Nastro d'argento al regista del miglior film
1974: nomination all'Oscar al miglior regista per Ultimo tango a Parigi
1988: Oscar al miglior regista per L’ultimo imperatore.
1988: Oscar alla migliore sceneggiatura non originale per L’ultimo imperatore.
1988: Golden Globe per il miglior regista per L’ultimo imperatore.
1988: Golden Globe per la migliore sceneggiatura
1988: David di Donatello per il miglior film
1988: David di Donatello per il miglior regista
1988: David di Donatello per la migliore sceneggiatura
1988: Nastro d'argento al regista del miglior film
1988: Directors Guild of America Award al miglior regista cinematografico
1988: Ciak d'oro per il miglior regista per L'ultimo imperatore[9]
1988: Ciak d'oro per il miglior film per L'ultimo imperatore[9]
1991: Ciak d'oro per il miglior regista per Il tè nel deserto[9]
1996: Ciak d'oro per il miglior regista per Io ballo da sola[10]
1997: Pardo d'onore al Festival del film Locarno
1997: Premio per la speciale sensibilità visiva nella regia al Camerimage
1997: Premio per la collaborazione regista – direttore della fotografia (Vittorio Storaro) al Camerimage
1998: Riconoscimento per la libertà di espressione dal National Board of Review
2007: Leone d'oro alla carriera alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica
2011: Palma d'oro onoraria al Festival di Cannes
2012: Premio alla carriera all'European Film Awards
2018: Fellini Platinum Award for Artistic Excellence al Bari International Film Festival

Premi letterari

1962: Premio Viareggio opera prima per In cerca del mistero[11]

Onorificenze

Grand'Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria — Roma, 2 giugno 1988.
Su proposta della Presidenza del Consiglio dei ministri.[12]

Medaglia d'oro ai benemeriti della Cultura e dell'Arte - nastrino per uniforme ordinaria «Per aver saputo coniugare poesie e grande cinema come nella storia del cinema italiano. Per aver saputo far dialogare culture e mondi diversi rimanendo fortemente radicato alla cultura del proprio paese. Per aver saputo rappresentare con passione e con coraggio la storia politica, sociale e culturale degli ultimi cento anni.»— Roma, 21 febbraio 2001.[13]

Laurea Honoris Causa in Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo - nastrino per uniforme ordinaria— Università degli Studi di Torino, 17 aprile 2002.

Laurea Honoris Causa in Storia e Critica delle Arti e dello Spettacolo - nastrino per uniforme ordinaria «Bernardo Bertolucci è uno dei maggiori e riconosciuti cineasti del mondo. Il suo cinema costituisce un punto di riferimento per intere generazioni di registi, ha emozionato milioni di spettatori, suscitando anche ampi dibattiti culturali che sono andati ben al di là dell'ambito cinematografico, ed è oggetto di rilevanti studi storici e teorici pubblicati in tutte le maggiori lingue del mondo.
Negli anni '60 è stato il principale esponente del nuovo cinema italiano, con la creazione di uno stile originale capace di ispirarsi e al contempo di affrancarsi dai sentimenti poetici e dalle forme di visione del cinema di Pasolini così come dalla modernità e dallo sperimentalismo di Godard. Negli anni '70 è stato l'unico autore italiano in grado di imporsi a livello mondiale con prestigiose produzioni internazionali, attraverso film come Il conformista, Ultimo tango a Parigi, Novecento, La luna.

I nove premi Oscar assegnati a L'ultimo imperatore rappresentano la definitiva consacrazione e hanno sancito la sua capacità di coniugare il cinema d'autore europeo con la grande produzione americana, capacità confermata anche dai film successivi, come Il tè nel deserto, Piccolo Buddha, Io ballo da sola. Nell'ultimo periodo della sua produzione Bertolucci è tornato poi a concentrarsi con forza su storie di intima profondità come quelle di L'assedio, The Dreamers, Io e te.

Parma e le terre della bassa e della collina che la circondano sono entrate in molti suoi film, da Prima della rivoluzione a Strategia del ragno, da Novecento a La luna, fino a La tragedia di un uomo ridicolo, testimoniando il profondo legame che Bernardo Bertolucci ha mantenuto coi suoi luoghi d'origine.»
— Università degli Studi di Parma, 16 dicembre 2014.


Note e bibliografia.

Marco Giusti, Bernardo Bertolucci ci ha lasciati, su trafficodiparole.com, 26 ottobre 2018. .
^ (EN) Roger Ebert, Interview with Maria Schneider | Interviews | Roger Ebert, su www.rogerebert.com.
^ "Bertolucci mi ha ingannato". Parla la star di Ultimo Tango a Parigi, su repubblica.it.
^ Ultimo tango a Parigi in versione restaurata
^ Palma d'oro alla carriera
^ Io e te, Bertolucci rinuncia al 3D
^ Bernardo Bertolucci, MYmovies.
^ Morto Bernardo Bertolucci, ultimo imperatore del cinema italiano, su ansa.it, 26 novembre 2018.
Enrico Lancia, Ciak d'oro, su books.google.it. URL consultato il 1986.
^ Bertolucci Ciak d'oro con il film "Ballo da sola", su ricerca.repubblica.it.
^ Premio letterario Viareggio-Rèpaci, su premioletterarioviareggiorepaci.it.
^ Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana Sig. Bernardo Bertolucci
^ Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte Bernardo Bertolucci regista

Bibliografia

Paolo Di Paolo; Aa.Vv.; Bianco e Nero vol. 593 Monografico su Bernardo Bertolucci; Centro Sperimentale di Cinematografia, Edizioni Sabinae, 2019; ISBN 978-88-986-2391-4
Stefano Socci, Bernardo Bertolucci, Il Castoro Cinema n. 174, Editrice Il Castoro, 2003, ISBN 9788880334651
Giancarlo Alviani, Un'aspirina e un caffè con Bernardo Bertolucci. Regista e attori si raccontano, Mimesis Edizioni, 2015, ISBN 978-88-575-2606-5
 
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