Ufficio di Francis Dhevan Drake, e Casella di Posta via Gufo

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view post Posted on 21/3/2021, 12:15
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Prima che l’occhio del visitatore possa posarsi all’interno dell’ufficio di Divinazione, non può non essere colpito da quanto lo separa da questo. La porta in legno di cedro scuro, incastonata tra le mattonelle di pietra, è decorata da fili di spesso spago pendenti che - qui e lì - si annodano attorno a campanelle, vetri levigati e variopinti e pietre recanti i più disparati e diversi simboli. Le finestre quadrate che ornano il legno sono state incantate affinché lo sguardo non possa scorgere nulla di quanto nasconde la stanza che vi è oltre. Una volta che la mano si sarà poggiata su di una delle due maniglie ferrose, poste sulle ante che costituiscono quella porta d’ingresso, non solo le campane tintinneranno - avvisando della presenza appena giunta - ma una musica new age rilassante accoglierà il visitatore con delle note avvolgenti, assecondandone l’umore - se già rilassato - oppure, in caso contrario, cullandolo verso una calma tranquillità. Superata la soglia ci si dovrà fare largo tra numerosi altri cordoncini intrecciati e colorati che dal soffitto ricadono verso il pavimento.
Alcuni di questi hanno delle lanterne alle estremità laddove altri, come la porta d’ingresso, sono decorati con piccoli artefatti di varia natura e dimensione. Acuendo la vista sarà possibile notare tra questi rune e, talvolta, intagli di simboli alchemici e religiosi. Il visitatore verrà sorpreso dal fatto che la fitta nebbia composta da quei fili non toccherà mai la sua testa. Un incanto, infatti, fa sì che questi si ritraggano verso il soffitto al suo passaggio, per poi ritornare alla posizione che avevano in precedenza. Le luci tenui e dai toni caldi conferiscono all’ufficio un’atmosfera sempre più rilassante man mano che ci si inoltra nella sua profondità finché non sarà possibile scorgere una scrivania piena di cianfrusaglie, scartoffie e numerosi libri, alcuni posti ordinatamente su delle scaffalature, altri distrattamente impilati l’uno sull’altro sul pavimento. Con un movimento circolare in direzione del soffitto ricoperto di tende, il Professore potrà modificare a suo piacimento la tonalità e l'intensità delle luci.

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Finito il corridoio-radura di trecce, fili e cordoncini, il visitatore si accorgerà che la maggior parte dello spazio circostante viene diviso e ordinato da tende multicolor che quasi nascondono la pianta circolare dell’ufficio, ingannando l’occhio e dando l’illusione di trovarsi in un appartamento a più stanze, in cui dietro ogni velo potrebbe celarsi l’ingresso ad una nuova area.
Giungendo alla scrivania rettangolare posta al centro si potrà notare da un lato un divano dai grossi e comodi cuscini, unica area in cui sarà possibile intravedere le pareti dell’ufficio. Su di esso svetterà una finestra che si affaccia diretta sul lago nero e saluta la sorella torre di Astronomia (Professori o studenti che si trovano nella torre di Astronomia potrebbero eventualmente scorgere la figura del Prof. Drake esibirsi in strane danze per lo smudging e la purificazione attraverso incensi e palo santo). Ai lati della finestra dei personaggi sconosciuti sembrano sonnecchiare nei rispettivi quadri. Dall’altro lato della scrivania sarà invece possibile ammirare una zona dedicata alle arti divinatorie. Sfere di cristallo, minerali, rune, pendoli, tarocchi, ampolle. Anche in questa parte dell’ufficio i tendaggi non mancano di fare la loro comparsa.
Un tavolo a cerchio ospita candele, lune di cristallo e un mazzo di tarocchi. Ai suoi piedi un baule a righe psichedeliche bianche e nere giace mezzo aperto e straboccante chincaglierie. È qui che il Prof. Drake gestisce il suo materiale per le lezioni e spesso si diletta in letture personali, perdendosi tra messaggi, immagini e visioni tramite gli strumenti divinatori. Le sorprese non finiscono qui perché tra le varie aree divise da tende e veli drappeggiati - che si alternano in leggiadre danze di colori tra soffitto e pareti - troviamo una zona dedicata al relax in compagnia. Qui vi sarà un tavolino basso accerchiato da puff e cuscini di ogni forma e pattern ma il cui aspetto tradisce una provenienza “esotica”. Un Fannous, lanterna araba, simbolo di luce che illumina le fragilità e che rafforza lo spirito della compagnia, dona fioca ma abbastanza luce allo spazio circostante, uno spazio che verrà dedicato alle chiacchiere e al buon tè. Infatti, una teiera - anch'essa incantata per versare il proprio contenuto nelle tazze vuote - è sempre presente al centro dello striminzito tavolino, accanto al quale tazze e cioccolatini saranno sempre disponibili per allietare i gusti dei presenti. Infine, un’ultima area dai tendaggi più bassi, tra motivi orientali e veli monocolore, presenta numerosi ed altri cuscini, illuminati da piccole luci fatate poste qui e lì tra le pieghe delle tende. È la zona in cui il Prof. Drake esegue i suoi rituali di radicamento, protezione, meditazione e dove spesso finisce per sonnecchiare senza rendersene conto.



Chiunque volesse sostenere un colloquio o ricevimento è pregato di aprire un nuovo topic nella sezione Ufficio. Questo topic è da ritenersi una linea guida descrittiva per chi venisse a trovarmi e sarà utilizzato per le comunicazioni ufficiali e la posta via Gufo.
 
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view post Posted on 4/4/2021, 18:04
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Un'atmosfera meravigliosa, punta di frenesia, aveva colto l'intera Redazione del Profeta fin dalla notte precedente: le fontane d'inchiostro scorrevano di continuo, gocce nerissime intrecciavano titoli di prima pagina sulle pergamene sospese a mezz'aria, i giornalisti correvano da una stanza all'altra, le stampe andavano alla grande, tutto era già in visibilio. C'era così tanto da scrivere, in quei giorni. Bastava volgere lo sguardo appena fuori le finestre dell'edificio: un evento di spicco sulla Schiusa dei Diricawl dallo Zoo di Londra, una donna che aveva denunciato l'assalto di un Troll di Montagna nel proprio giardino, un folle avvistamento di Petardo Cinese nei quartieri più vivaci della Capitale inglese, e tanto, tanto altro ancora. Nell'agitazione circostante, in effetti, nessuno parve notare un gufetto dal piumaggio tuttavia vistosissimo – piume arcobaleno, di uno e più colori e sfumature, Nerina si aggirava furtivamente, spostandosi da una scrivania all'altra in piccoli balzelli, le ali leggermente aperte al soffio del vento di passaggio. Aveva adocchiato un giornalista tra tutti, ad ogni modo, tutto intento a confezionare qualche ovetto coloratissimo, un po' come la stessa Nerina. Gusci vuoti, nulla di particolare, avvolti da piume e da una carta altrettanto variopinta. Una lettera recante una dedica in vivida calligrafia andò ad unirsi in superficie, il pacchettino così già risultava pronto per un'eventuale spedizione. Prima ancora che il mago potesse chiamare un gufo all'occorrenza, però, una voce attirò la sua attenzione – Steve, di qui, è arrivata Miss Vinstav! – e si affrettò a raggiungere l'altro collega. Un attimo soltanto, uno scatto improvviso, e Nerina afferrò il pacchetto con gli artigli. Ore dopo, un po' stanca per quel viaggio così lungo, riuscì a scorgere il familiare profilo del Castello di Hogwarts. Oltrepassò un arco in pietra fino a raggiungere il nuovo Ufficio di Mr Drake. Oh sì, l'aveva seguito nel suo successo, e ne era felicissima quasi come se fosse stata lei ad avere una promozione in Gufo Capo Postino. Quando volò nelle stanze dell'altro, ne rimase deliziata. Si sposava infatti con l'armonia colorata che nell'ultimo periodo punteggiava il suo piumaggio, e se non avesse avuto fretta per altre consegne, sarebbe rimasta tranquillamente un altro po'. Accanto al giornale e all'uovo di cioccolato in dono, ad ogni modo, un altro regalino attendeva l'arrivo del mago. Certo, erano solo gusci d'uova colorati, ma richiamavano lei, quello che era, quello che provava. Per di più c'era una dedica, e si augurava che Steve avesse scritto qualcosa di simpatico. Un gesto d'affetto per qualcuno che l'aveva conquistata.


Buona Pasqua dalla Redazione della Gazzetta!
In allegato, per tutti gli abbonati del Profeta:

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Opera artigianale del rinomato Chef Gautier, è un uovo di cioccolato al latte con un sottilissimo rivestimento interno di ganache al cacao e semi di fuoco; un pulviscolo di fleur de sel di Camargue sfuma in un gusto tanto vellutato quanto audace. È decorato in superficie da piume colorate in zucchero Muscovado e cristaux de lune célestine, ingrediente segreto della cucina francese (ricetta completa, pag. 7) – Contiene una sorpresa, un vivace giocattolino dalla forma di un uccello magico, in legno e dipinto a mano. Sistemato sulla spalla, infatti, attiva la sua magia.

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Può essere un Diricawl, che vi farà sparire in uno sbuffo e comparire ad un passo distante; un Fwooper, che vi permetterà di cambiare il colore di ogni oggetto sfiorato; un Augurey, che farà comparire un guizzo di pioggia poco più avanti; un Tuono Alato, che vi permetterà di riprodurre il suono dei lampi e dei tuoni ad ogni battito di mani; una Fenice, che farà spuntare scintille di fuoco e di cenere sotto i vostri piedi; un Occamy, che farà ingrandire parti del volto o delle mani per qualche attimo; effetti divertenti e tutti innocui, sempre attivi quando il giocattolino sarà sulla vostra spalla. Ogni uovo contiene un solo uccellino giocattolo. (Offgdr a vostra scelta). Che sia quello che più vi rappresenti? Scopritelo nel Quiz a tema! click


GIOCHI ENIGMISTICI
Altro appuntamento con i giochi enigmistici.
Attenzione I primi sei che invieranno tutti i giochi risolti alla casella mp del Gufo Espresso vinceranno buoni spesa alla prossima consegna. Aguzzate l'ingegno!






Francis Dhevan Drake

CITAZIONE (Jane Read @ 2/4/2021, 17:10) 
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Dicono che la vita riesca sempre a sorprenderci quando meno ce lo aspettiamo: che se sappiamo pazientare essa saprà premiarci e avvolgerci nella sua Bellezza meravigliandoci ancora. Ed è così che torniamo bambini per un istante, increduli di fronte alla magia della Natura entriamo in sintonia con la stessa e ci sentiamo più vivi, più presenti.

Petty River lavora allo Zoo di Londra ormai da qualche anno, eppure è la prima ad ammettere quanto sia impossibile abituarsi alle sorprese che la natura regala all’improvviso, senza chiedere nulla in cambio: responsabile della zona quattro, dedicata ai volatili magici, è stata la prima ad individuare la meraviglia che da un paio di settimane è al centro delle attenzioni e delle chiacchiere nella nostra comunità.


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« Ogni sera seguo lo stesso sentiero all’interno dell’area e mi occupo dei volatili con un ordine preciso, » ha raccontato ai nostri inviati della Gazzetta, « e di solito lascio i Diricawl per ultimi perché, ecco, sapete come sono: adorano scomparire all’improvviso quindi uno dei metodi migliori per assicurarsi che siano tutti nel nido è attendere che si siano addormentati e avvicinarsi senza fare il minimo rumore. Quella sera ho dovuto fare appello a tutto l’autocontrollo che possiedo per trattenere lo stupore e non svegliarli. »
Non si riferisce ai Diricawl quando parla al plurale o almeno non direttamente, per quanto notoriamente queste creature magiche sappiano conquistare il cuore di molti maghi e streghe grazie al loro aspetto grazioso.
«
Ne ho notate solo un paio, nascoste tra le piume di Betty, uno dei primi esemplari di cui mi sono occupata non appena ho ottenuto il lavoro qui: piccole e lucenti, una leggera sfumatura che dal viola vira all’azzurro cielo, per poi tramutare in blu notte sulla sommità. Era la prima volta che vedevo le uova di Diricawl dal vivo e mai avrei immaginato che sarebbe stato possibile. »

Dopo le uova di Ippocampo al London Aquarium sembra che Londra abbia ricevuto nuovamente una benedizione da Madre Natura, anche se i più scettici diranno che questi traguardi sono semplicemente il risultato dello straordinario lavoro dei dipendenti e degli esperti che hanno dedicato la loro vita alla salvaguardia delle creature del Mondo Magico. Finalmente possiamo annunciare anche noi questa meravigliosa notizia e confermare che le voci sono vere: tra qualche giorno, per la precisione a Pasqua, il 4 aprile, lo Zoo di Londra diventerà la casa di cento nuovi esemplari di Diricawl.
Un numero sorprendente che molti hanno faticato a credere vero, eppure la notizia non è per niente falsa: sono esattamente cento le uova che il giorno dopo quella meravigliosa scoperta Petty River ha contato nell’area dei Diricawl all’interno dello Zoo.

Un evento straordinario che ha attirato a Londra innumerevoli esperti del Mondo Magico da ogni parte del globo: tra di loro Adrien Bertrand, Magizoologo esperto in volatili magici, che ha preso la primissima Passaporta disponibile da Parigi non appena ha ricevuto la notizia.
«
E’ splendido, assolutamente straordinario: studio le creature magiche da almeno quindici anni e mai avrei immaginato che nella mia vita avrei avuto l’occasione di partecipare ad un evento simile! » è difficile per noi riuscire a seguirlo mentre cammina avanti e indietro estasiato davanti alla zona dei Diricawl, « Come ben sapete i Diricawl sono uccelli con un grande istinto di conservazione che al minimo sentore di pericolo spariscono in un puf! lasciando dietro di sé solo qualche piuma: solitamente quando depongono le uova è impossibile individuare il nido che hanno prescelto anche perché sembrerebbe che anche esse riescano a scomparire insieme ai genitori. Il fatto che le uova siano state deposte qui e che ancora non siano scomparse dalla nostra vista è il chiaro segnale che i Diricawl si trovano a loro agio all’interno dello Zoo. Petty River sta facendo un lavoro meraviglioso, è evidente. »

L’abilità di Petty River nel suo lavoro appare splendente anche ai nostri occhi, e non possiamo che unirci ai complimenti che sta ricevendo da esperti e studiosi di tutto il Mondo Magico: non appena si è resa conto della portata dell’evento e della sua importanza la strega infatti ha provveduto a modificare l’area dedicata ai Diricawl per rendere l’ambiente accogliente e adatto alla cova delle uova.
Ma Petty River era anche consapevole che la bellezza andava condivisa, e ha voluto superarsi dimostrando una sensibilità fuori dal comune: all’interno della zona dei Diricawl, tra cespugli rigogliosi e mucchi di vivide foglie verdi, si snoda infatti un percorso apposito per i visitatori che permette di ammirare più da vicino le creature senza rischiare che si spaventino e scompaiano grazie a speciali incantesimi insonorizzanti.
L’area completamente rinnovata è già stata aperta al pubblico e tutti si preparano a partecipare al lieto evento della schiusa tra qualche giorno: per l’occasione è stato istituito un biglietto speciale di appena 3 Galeoni per l’accesso all’area volatili, il cui ricavato andrà a sostenere l’Ente per la Salvaguardia delle Specie Magiche che ha sede proprio all’interno dello Zoo.

Quindi cari lettori, se vorrete rendere la vostra domenica di Pasqua più luminosa e prendere parte ad un evento unico nel suo genere, di cui si parlerà ancora negli anni a venire, noi vi aspettiamo allo Zoo di Londra, area quattro, per meravigliarci e ammirare insieme il dono magico che la Natura ci ha regalato.

 
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view post Posted on 4/10/2021, 19:17
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Fluffy aveva un’ultima consegna da portare a termine per quella mattinata, che la portò verso la torre di divinazione, là dove si ubicava l’ufficio nel professor Drake. Fluffy sapeva che l’uomo era entrato a far parte del corpo docenti relativamente di recente, andando a ricoprire una cattedra che, per quel poco che poteva valutare, era tra le più affascinanti e magiche di Hogwarts. Non era poi così impossibile venire a sapere qualcosa delle diverse materie di studio, quando si era un gufo incaricato di portare la posta ad una delle scuole di magia più rinomate d’Europa. Fluffy, che era caratterizzata da un’innata curiosità, approfittava di ogni occasione utile per sbirciare dalle finestre delle aule, dove gli studenti in uniforme si esercitavano negli incanti più complessi, oppure scribacchiavano freneticamente sulle lunghe pergamene. Tutto ciò aveva un fascino ineguagliabile per lei, e avrebbe volentieri assistito a qualche lezione del professor Drake, se solo le si fosse presentata l’occasione. Il suo stesso ufficio, che vedeva allora per la prima volta, parlava di atmosfere lontane, tanto misteriose quanto accoglienti. Dopo aver consegnato il Profeta di quel giorno, dunque, si trattenne ancora un po’, indugiando sul davanzale della finestra prima di spiccare il volo.


Buon mese di Halloween dalla Redazione della Gazzetta!
In allegato, per tutti gli abbonati del Profeta:

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Francis D. Drake

CITAZIONE (Elizabeth Ashton @ 9/9/2021, 17:26) 

Tra divari e pareggi: decima giornata di British and Irish Quidditch League

Risultati estremi, nel bene e nel male, hanno caratterizzato la giornata di domenica.

Benissimo Wigtown Wanderers, Falmouth Falcons, Wimbourne Wasps e Holyhead Harpies: cacciatori veloci, cercatori ancor più rapidi, difese pressoché impenetrabili. Malissimo, invece, Tutshill Tornados, Prides of Portree, Chudley Cannons e Appleby Arrows: attacco arrancante, battuta imprecisa, boccino irrangiungibile. Il destino, poi, ha voluto che proprio oggi le squadre fossero accoppiate in modo da ricavare la massima resa per le prime, e perdere ogni speranza le seconde.
275 punti, quindi, per i Wigtown Wanderers contro i 25 dei Tutshill Tornados.
250 a 0 per i Falmouth Falcons a discapito delle Prides of Portree.
Ben 300 punti per i Wimbourne Wasps, contro i Chudley Cannons che si fermano a 25.
E 275 a 25 anche per le Holyhead Harpies contro i padroni di casa, gli Appleby Arrows.

Risultato sorprendente per il derby tutto irlandese tra i Ballycastle Bats e i Kenmare Kestrels: i primi, che hanno dominato in difesa e in attacco per tutta la partita, sono stati in un attimo raggiunti dagli avversari con la presa del boccino, che ha messo fine all'incontro in parità per 150 punti.

Conclusione in parità schivata di poco per Caerphilly Catapults e Montrose Magpies. I primi si sono accaparrati il boccino, avvicinandosi, pur senza raggiungerli, agli avversari, fino ad allora in forte vantaggio soprattutto grazie a una difesa nettamente superiore: punteggio conclusivo di 200 a 175 per i Magpies.


Metti alla prova la tua conoscenza del Quidditch, manda una lettera alla Redazione del Profeta indicando le tue generalità, i dettagli della tua scommessa e la somma che vuoi puntare. Galeoni facili ti aspettano!

UN CLICK DI BACCHETTA PER LE ISTRUZIONI

Wimbourne Wasps 76 punti
Holyhead Harpies 75 punti*
Montrose Magpies 71 punti*
Appleby Arrows 68 punti*
Pride of Portree 60 punti
Caerphilly Catapults 60 punti*
Tutshill Tornados 59 punti
Kenmare Kestrels 57 punti*
Wigtown Wanderers 57 punti*
Chudley Cannons 56 punti*
Falmouth Falcons 56 punti*
Puddlemere United 52 punti*
Ballycastle Bats 46 punti*

 
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view post Posted on 12/12/2021, 15:55
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Celestine era spaventatissima: la sua prima consegna ad Hogwarts! Ci sarebbe mai riuscita? Non aveva chiuso occhio negli ultimi due giorni all’idea di quella nuova destinazione, abituata a recapitare le copie del Profeta solo a Londra e nei dintorni della capitale magica. Si era lisciata le piume con attenzione certosina, il becco splendeva alla luce del sole, aveva mangiato solo un paio di biscottini gufici per essere certa di avere le energie adatte per affrontare il viaggio. Anche se lavorava già da qualche mese per la Redazione del Profeta continuava a temere di non essere all’altezza di quell’incarico così prestigioso. Quando una delle streghe addette alla guferia del Profeta si avvicinò a lei con una copia del quotidiano tra le mani, la civetta era già ritta sul suo trespolo, una delle due zampine bella stesa per permettere che vi legasse il giornale senza difficoltà. Un ultimo respiro profondo, ed era fuori nella fredda aria decembrina. Gli occhi di Celestine si riempirono di meraviglia e bellezza mentre volava verso il castello: il paesaggio era spettacolare, e quando la neve fece capolino nel suo campo visivo l’eccitazione le smosse le piume candide. Quanto era bella la Scozia! Un ulteriore tremito le smosse il cuore quando intravide la sagoma del castello in lontananza, ma tenne a bada la sua agitazione: doveva essere impeccabile, perché ormai era chiaro che avrebbe voluto fare tutte le sue prossime consegne lì. Individuò senza difficoltà la torre dove si trovava l’ufficio del docente a cui doveva consegnare una copia del quotidiano. Atterrò con eleganza sul davanzale di una delle finestre, e osservò la stanza incuriosita prima di entrare: che posto particolare! Così diverso dai tristi uffici del Ministero che aveva visto fino a quel momento, così colorato, così ricco di dettagli! Lasciò cadere il Profeta su un pouf colorato, e dopo uno sguardo ammirato uscì, di nuovo nel paesaggio innevato scozzese. Era andato tutto nel migliore dei modi, non ci credeva nemmeno lei: ora però non vedeva l’ora di tornare al castello, di poter visitare di nuovo quell’ufficio così particolare e di assaporare la fresca aria scozzese.


Per festeggiare Natale e Capodanno,
in allegato per tutti gli abbonati del Profeta:

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Francis Dhevan Drake

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L'Infero di Kilmore ChurchUna vicenda incrostata nelle pieghe del tempo e riemersa nella cieca vendetta
upFeQDs Chi non conosce Kilmore Church? Mago o babbano che sia, chiunque risieda in Scozia ne avrà sentito parlare almeno una volta nella vita, poiché questa piccola chiesa si è vestita nei secoli di tante curiose storie. Dervaig, piccolo villaggio babbano dell'isola di Mull situata nella costa occidentale della Scozia, già nel 1961 vantava una piccola e isolata comunità di 82 anime, ad oggi ampliata per un totale di 666. Ma la caratteristica di spicco del villaggio che lo fa risaltare, letteralmente, è la torre a forma di matita di Kilmore Church, cuore pulsante della popolazione locale estremamente credente. A questa peculiarità è stato dato maggior rilievo da quando la chiesa è stata restaurata e la secolare finitura marrone sostituita con un bianco brillante. I fitti alberi che compongono il bosco che la circonda ne oscurano il corpo in lontananza, facendola somigliare ad una costruzione di gessetti stagliata contro una lavagna color carbone. Una chiesa straordinariamente bella, la cui bellezza è venuta alla ribalta sin dal restauro; a colpire è il fatto che tale bellezza si estenda anche all'interno dell'edificio. Lo spazio, suddiviso in tre navate su colonne binate, racchiude opere pittoriche di grande pregio: affreschi secolari tingono le pareti nivee di colori accesi e narrano storie incredibili.
upFeQDsUna di queste tratta le vicende di uno dei preti che prestò servizio a Kilmore Church nel Medioevo, il giovane e ambizioso Padre Melden che sconvolse la piccola comunità con un travolgente carisma e, soprattutto, una serie di "miracoli". La comunità magica non attribuisce a tali vicende lo stesso valore dei babbani e già a suo tempo, con la dovuta discrezione, furono fatte le dovute indagini.
La devota e ingenua Elinore Bethencourt non riuscì a resistere al fascino del reverendo, che la circuì e la mise incinta. Suo padre lo scoprì e riuscì a far scomunicare Padre Melden che abbandonò la chiesa con quella che i locali credettero fosse una maledizione; le sue ultime parole, infatti, furono «Un giorno tornerò in possesso di ciò che mi spetta per Natura e allora tutto ciò che possiedi, tutto ciò che ami, sarà mio.» Il padre di Elinore non badò troppo alla minaccia, lieto di aver allontanato sia la figlia che l'intera comunità da quel mostro e si prodigò affinché la gravidanza procedesse senza che gli abitanti di Dervaig sospettassero la vera identità del padre del bambino.
Distrutta dal dolore, spaventata all'idea di dover crescere un figlio in tenera età e senza la vicinanza dell'amato, Elinore crollò sotto il peso delle proprie emozioni. Una notte, si buttò dallo sperone roccioso che dominava la baia ad est dell'isola - una sinistra costruzione naturale nata sotto una cattiva stella perché anni prima era in parte franata causando numerose vittime.
Quella fu la prima di molte sciagure che colpirono la famiglia di Elinore e i suoi discendenti.
Torniamo al presente ed alla notizia cuore di questo articolo. Sembra che i residenti di Dervaig abbiano avvistato un'entità aggirarsi a Kilmore Church. La maggior parte delle manifestazioni è avvenuta al calar delle tenebre, ma qualche residente dichiara di averla vista anche in pieno giorno. Il Ministro della Magia ha inviato alcuni emissari sotto copertura per far luce sulla faccenda, giacché restii a credere a presenze sovrannaturali. L'incursione pare aver messo alla luce la vera natura della creatura, riconosciuta come un Infero. upFeQDsPer i lettori che non ne fossero a conoscenza, si informa che un Infero è un cadavere riportato in vita tramite la magia oscura; il suo aspetto può essere scambiato dai babbani per quello di uno zombie, appartenente all'immaginario collettivo. Un Infero viene creato grazie alla Necromanzia, l'arte magica di resuscitare i morti, divenendo un macabro burattino al servizio del mago oscuro che l'ha risvegliato. Gli incantesimi usati per rianimare un cadavere sono complessi e non alla portata di un mago o strega comune. La pericolosità risiede nella sua condanna a rispondere in modo letale se disturbato, uccidere indiscriminatamente e farsi carico di incarichi pericolosi per il proprio padrone. Un Infero ha il medesimo aspetto della persona che era in vita, ma in forma quasi scheletrica e con gli occhi bianchi e torbidi. È grazie a questa peculiarità che, confrontando le fattezze della creatura con le rappresentazioni pittoriche pervenute, si è riusciti a riconoscere Elinore Bethencourt. O ciò che ne resta.
Le indagini hanno inoltre collegato l'Infero al suo creatore: Jacob Mason, un negromante noto nel mondo magico radicato in un contesto babbano e discendente del Reverendo Melden. Interrogato ed attualmente sotto processo dal Wizengamot, il mago ha rivelato di aver resuscitato Elinore Bethencourt animato da una profonda devozione e desiderio di vendetta tramandato da generazioni. Allo scoccare dei 666 anni dall’allontanamento del prete consanguineo, il discendente in vita ha portato a compimento il compito di riportarla in “vita” per punire la comunità, rea di non aver avuto fede nell'uomo che aveva mostrato a Dervaig i miracoli della Fede.
upFeQDsOltre a seminare terrore nel piccolo villaggio, durante una delle messe domenicali, l'Infero ha causato la morte del Sindaco Bertran, discendente della famiglia Bethencour - colpevole di aver portato alla rovina l'illustre canonico.
Fatto luce sul mistero che adombrava Kilmore Church, l'Infero è stato tenuto a bada dalle forze magiche preposte, attente a non mostrare alcun segno di magia tra i residenti babbani. Si evidenzia che gli Inferi sono resistenti alla maggior parte degli incantesimi, difatti a causa della loro condizione di non vivi non possono essere uccisi né provare dolore. Temono il bagliore ed il calore del fuoco, pertanto si è ricorso ad incantesimi mirati come Flagramus, Incendio, Lacarnum Inflamare e Lumos Solem. La questione è stata trattata con la massima discrezione, dato il numero di babbani interessati che ora possono finalmente tornare a dormire sonni tranquilli.

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view post Posted on 8/2/2022, 22:36
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Adele era una vecchia opulenta civetta che amava trascorrere il suo tempo sul trespolo a bubolare con le sue amiche e a creare centrini all’uncinetto. Ormai prossima alla pensione, solitamente le sue consegne erano limitate ai quartieri nei dintorni della sede del Profeta per ovvie ragioni. Purtroppo, quel giorno le sarebbe stato richiesto uno sforzo in più a causa di una strana intossicazione di Amortentia che aveva colpito molti gufi e barbagianni e ridotto all’osso i postini disponibili. Per questo motivo Liz, una degli addetti alla Guferia, reggeva in una mano una copia del quotidiano e nell’altra una confezione di bignè al cioccolato, i preferiti di Adele. Non sarebbe stato semplice convincerla, ma ci avrebbe provato. In realtà, si rivelò tutto più semplice del previsto: alla vista dei bignè Adele iniziò a fischiare tutta felice, ma quando notò l’indirizzo della sua destinazione la sua gioia sembrò aumentare, e in pochi istanti aveva allungato la zampa pronta per farsi legare il quotidiano. Hogwarts! I suoi nipoti più adorati, Abel e Adel, lavoravano proprio lì e avevano mancato la tradizionale cena di Natale due mesi prima. Finalmente poteva rivederli! Ancora prima che Liz si rendesse conto di quello che stava succedendo la civetta era volata fuori dalla finestra, diretta al castello. Il viaggio era stato più lungo e faticoso del previsto, ma l’amore per gli adorati nipotini aveva infuso pura energia nei muscoli della civetta: alla vista delle torri di Hogwarts accelerò il volo, trovando senza problemi la torre dove doveva consegnare la copia del Profeta. Individuata una finestra socchiusa, lasciò scivolare il giornale su un divanetto colorato, senza perdere troppo tempo a guardarsi intorno: la Guferia, Adel e Abel la stavano aspettando.


Per festeggiare Carnevale e il Capodanno Cinese,
in allegato per tutti gli abbonati del Profeta:

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Francis Dhevan Drake
Camberley, nella Contea del Surrey, è sempre stata considerata una cittadina tranquilla. Nelle ultime settimane sono stati segnalati degli strani casi di grida notturne, accompagnate dalla comparsa di fuochi di un blu intenso. All'inizio non è stata data alcuna importanza al fenomeno, considerato semplicemente un caso di combustione spontanea o di vandalismo. Sebbene la stampa locale babbana abbia cercato di minimizzare l'accaduto, i cittadini di Camberley hanno deciso di organizzare squadre di esplorazione notturna. È proprio durante una di queste ronde esplorative che Mr. O'Donnell, illustre cittadino e fornaio provetto, è stato colpito alla testa da un oggetto non identificato. L'uomo, ancora in stato confusionale, ricorda solo di aver udito un grido alle sue spalle in una lingua sconosciuta, accompagnato da una luce blu molto intensa. La polizia locale ha immediatamente avviato le ricerche dell'ignoto aggressore senza però giungere a risultati rilevanti.
Il caso viene archiviato come semplice aggressione non riconducibile a individui sospetti. Nei giorni successivi, un altro cittadino di Camberley viene aggredito senza una spiegazione. Mr. Tolper, di ritorno a casa con il suo gregge dopo il tramonto, viene colpito con le stesse modalità di Mr. O'Donnell e tutte le sue pecore uccise e lasciate sul posto.
Il pastore giura di aver sentito una frase pronunciata in modo piuttosto aggressivo e non in inglese. “Io non parlo le lingue, ispettore, ma quel modo di parlare ricordava molto una canzone giapponese che ho ascoltato alla radio. Ho provato a voltarmi ma ho visto solo una gran luce blu e una figura imponente che mi sovrastava. Aveva le corna!
Ne sono certo!
” L'uomo insiste col dire che era appena passato in quel tratto di sentiero e non c'era nulla di strano. Un attimo dopo la luce appare dal nulla senza una valida spiegazione. È stata proprio questa ultima dichiarazione che ha attirato l'attenzione del Ministero della Magia che si è subito messo in contatto con il Primo Ministro Babbano, richiedendo i fascicoli sul caso e l'assegnazione dello stesso. Il giorno seguente una squadra di Antimaghi si è recata a Camberley pronta a interrogare i due testimoni e ad effettuare dei sopralluoghi sul posto.

L'indagine rivela subito qualcosa di nuovo. Nel luogo della prima aggressione viene scoperta una traccia di combustione in un punto circoscritto. La terra, di un colore più scuro e dall'odore acre, sembra reduce dall'accensione di un fuoco. Nessuna traccia però di legna, arbusti o fuliggine. È come se quel fuoco fosse apparso in quel punto preciso e poi si fosse dileguato nel nulla. Nel luogo della seconda aggressione la situazione è leggermente diversa ma non dissimile. La terra e l'erba appaiono bruciate in un punto irregolare ma circolare che, dal primo esame, risulta essere delle stesse dimensioni del precedente. Da quel punto però il terreno bruciato si muove in linea retta andando a toccare, come in un macabro gioco enigmistico, tutte le quindici pecore del gregge per poi scomparire a fianco dell'ultima in modo inspiegabile, proprio come era apparso. Dopo il fallimento della polizia locale anche il Ministero sembra brancolare nel buio. L'unico punto da cui ripartire sono le dichiarazioni dei due testimoni e quella della frase pronunciata in una lingua sconosciuta sembra la pista giusta da seguire.
È davvero giapponese? E se davvero lo fosse,
cosa ha a che fare con la piccola cittadina di Camberley?

Non essendo i testimoni in grado di riprodurre il testo in modo adeguato, viene contattato il Reparto di Cooperazione Magica Internazionale che invia sul posto un mago Legilimens esperto in lingue orientali.
La soluzione sembra vicina, ma la situazione non fa che complicarsi.
Cari colleghi, non si tratta di giapponese ma di coreano. La frase è sempre la stessa: Vieni e combatti, se vuoi passare.” A fronte della scoperta, un incaricato della Cooperazione Magica Internazionale contatta immediatamente il Ministero della Magia della Corea del Sud. Il collega coreano, Park Su-Ho, entra subito in agitazione, raccontando una storia allarmante che riporta a vecchi miti e leggende. Dalle sue dichiarazioni una pericolosissima creatura magica pare essere nata nel territorio inglese. Si raccomanda di non prendere iniziative e attendere il loro arrivo. Assicura che in poche ore apriranno una Passaporta in modo che una loro delegazione possa arrivare in città e mettere fine a questa storia. Si chiede però al Ministero di indagare sulla presenza nelle case dei cittadini inglesi di manufatti provenienti dall'Oriente. Nel pomeriggio viene scoperto che il figlio del sindaco si era recato anni addietro all'università di Seoul e aveva portato in dono alla madre una specie di anfora per la fermentazione delle verdure. La signora, che usava il manufatto come biscottiera, l'aveva però fatto cadere a terra e gettato nell'immondizia. Il giorno successivo la delegazione coreana arriva sul posto e collega subito l'accaduto alla rottura della falsa biscottiera che loro chiamano onggi.

Pare che questa creatura sia arrivata in Inghilterra imprigionata da un incantesimo di magia oscura nella ceramica del manufatto per essere liberata solo al momento della sua rottura. Fortunatamente tutti pezzi dell'onggi sono stati recuperati nel giro di una decina di giorni e in seguito distrutti. Nel frattempo, pare che la delegazione coreana abbia confermato i suoi sospetti a fronte di tre esplorazioni notturne, abbia rintracciato questo spirito oscuro e lo abbia imprigionato con potenti sortilegi per riportarlo indietro. In seguito i nostri Obliviatori hanno provveduto a cancellare i ricordi dell'accaduto nella memoria di tutti i cittadini coinvolti. Che sia stata un'ignota creatura oppure più probabilmente un poltergeist in arrivo dall'Oriente, si ringraziano di certo i colleghi della delegazione coreana per averci supportati con un fenomeno sconosciuto in terra inglese e, soprattutto, per la rapida soluzione del problema che ha riportato la serenità nella cittadina di Camberley.

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Cetriolini sugli occhietti più vispi e dolci del mondo, una stoffa di tela color panna avvolta sulla testolina, piume brillanti dai colori del miele e della nocciola, Divina era... divina. Governava l'eleganza del proprio nome nel miglior modo possibile, con quella verve eccentrica che la rendeva ancor più unica, meravigliosa e originale di quanto già non fosse di per sé. Inseguita da gufetti, barbagiennetti e tanti, tantissimi altri colleghi della Redazione del Profeta, volava invece in assoluta tranquillità – libera oramai dal trattamento di bellezza che aveva concluso alla lettera. Si diceva fosse stata una strega, una nobildonna oppure una giovinetta nel fiore dell'età – tra i giornalisti giravano molte voci sul conto di Divina, per alcuni altro non era che un Animagus sotto copertura. Non che lei vi avesse mai capito tanto, l'importante d'altronde risiedeva nei suoi sogni: il premio di reginetta dei cieli, prima o poi, sarebbe stato suo. E mai, mai vi avrebbe più rinunciato. Dopo aver consegnato tutto presso l'Ufficio del Professor Drake, si concesse una brevissima pausa lungo la scrivania dello stregone: aveva un certo stile, non poteva negarlo, quasi desiderò conoscerlo e incontrarlo di persona. Lasciò invece il profumo delle mandorle tostate, le stesse che aveva mangiato quel mattino – beccato, più che mangiato: una, due, tre di numero, non di più. La bellezza, si sapeva, era sinonimo di sacrificio.


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CITAZIONE (Camille Donovan @ 3/3/2022, 20:47) 
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Djembe incantati che riproducono il ruggito del Nundu. Corni che t’illudono di avere al fianco un Erumpent. Persino tamburelli infuocati che ricordano la nascita di una Fenice. Tutto questo è la magica Animal Crew. Ma cos’è? O meglio, chi sono? Si tratta di un gruppo di ballerini/musicisti composto dai fratelli Adan, Xolani, Yohance, Dalmar ed Erasto Tesfaye. Originari dell’Etiopia, si sono trasferiti in Scozia con i genitori quando erano molto piccoli, ma dopo gli studi hanno deciso di recuperare le loro radici. Per festeggiare il superamento dei M.A.G.O del più piccolo dei cinque, ovvero Xolani, si sono recati nella loro terra natia, vi sono rimasti circa tre mesi, praticamente l’intera estate. Lì hanno scoperto suoni e danze tipiche quasi dimenticate che, con entusiasmo e la gioia nel cuore, hanno deciso di far conoscere agli abitanti del Regno Unito. Da sempre sono appassionati di teatro e dello spettacolo in ogni sua forma, in età scolastica si sono persino dilettati in piccoli ruoli in musical e simili. Il loro progetto primario era quello di scrivere un rubrica giornalistica dedicata a questo meraviglioso mondo, però quel viaggio ha stravolto tutto. Questo è avvenuto circa quattro anni fa. Al loro ritorno hanno deciso di aprire una scuola per giovani musicisti e ballerini, insegnando tutto ciò che loro stessi avevano appreso in quelle Terre lontane. L’utilizzo di strumenti musicali particolari, acrobazie circondate da illusioni magiche che accompagnano i movimenti fluidi. Ma non solo, da un paio di anni, in occasione del Carnevale, organizzano esibizioni e parate lungo le High Street dei quartieri magici, portandovi la loro allegria, la loro cultura e, non meno importante, il loro talento. Lo scorso anno si sono esibiti a Diagon Alley, quest’anno, invece, toccherà al Villaggio di Hogsmeade. Ad intrattenere il pubblico i fratelli Tesfaye in persona, accompagnati da alcuni studenti delle classi avanzate. Prima di entrare nel dettaglio, però, vi racconto la loro storia.

Chi sono i fratelli Tesfaye?
I fratelli Tesfaye sono, dal più piccolo al più grande, Xolani (21 anni), Adan (23 anni), Yohance (25 anni), Dalmar (26 anni) ed Erasto (28 anni). Nati nel Villaggio magico di Ooreenkoms, accuratamente celato ad occhi babbani e situato poco fuori la cittadina di Debre Berhan, nella Regione degli Amara, si sono trasferiti in tenera età a Edimburgo. Solo da adulti sono riusciti a tornare, finalmente, alle origini. Lì si sono trovati davanti un mondo completamente diverso, fatto di maghi e streghe custodi di antiche danze e tradizioni. Al ritmo di suoni tribali, emanati da strumenti in grado di evocare i versi delle creature magiche locali fino addirittura a riprodurre la loro immagine fedele, creano coreografie uniche. I ballerini, inoltre, indossao variopinte maschere sui loro volti. Maschere intagliate nel legno, o fatte di piume, per un effetto animalesco che rende tutto ancora più realistico.

Erasto: «Ognuno di noi ha avuto emozioni contrastanti, ma una cosa è certa…eravamo tutti affascinati da quello che si trovava sotto i nostri occhi!» vennero catapultati in un luogo pieno di colore. Lunghi drappi di stoffa arcobaleno decoravano le capanne in legno. Un luogo pieno di allegria. Le risate dei bambini aleggiavano nell’aria. Ma soprattutto pieno di…musica. La musica della natura. Al centro del Villaggio, sotto un enorme Baobab, poterono assistere ad uno spettacolo molto particolare.

Adan: «Uno degli anziani del Villaggio – scoprimmo poi che il suo nome era Ghedi – stava suonando uno Djembe, ma non uno qualunque! Quando lo percuoteva con la punta delle dita, emetteva un potente ruggito, seguito da una leggera e fitta nebbiolina…» esso richiamava il Nundu, ma ovviamente lo sbuffo di fumo emesso non era mefitico e letale come l’alito della creatura. Anzi, i ballerini entrarono in scena proprio in quel momento, fendendo in maniera acrobatica la coltre.

Dalmar: «Sembrava davvero di avere attorno l’intera fauna magica africana. Un’esperienza incredibile! una delle ballerine indossava un semplice abito grigio, quasi anonimo, e una maschera piumata altrettanto spenta. In mano, però, stringeva un tamburello. Quando lo fece tintinnare accadde qualcosa di sorprendente!» la ragazza venne avvolta dalle fiamme. In pochi secondi però, che agli occhi degli ignari spettatori, presi alla sprovvista e inizialmente preoccupati, parvero eterni, ricomparve con indosso un abito e una maschera dalle tonalità rosso-arancio. Esattamente come una Fenice che prende vita dalle sue stesse ceneri. E quello fu solo il principio. Altri strumenti si aggiunsero, altre voci animalesche si fecero sentire, così come coloro a cui appartenevano. I ballerini volteggiavano, piroettavano assieme a intangibili Fwooper. Altri, con agili capriole e salti, schivavano lo spettro di un Erumpent. Tutto era meraviglia. Lo stupore, il totale coinvolgimento spinse i ragazzi a saperne di più. Ad imparare, persino come ricreare uno spettacolo tanto d’impatto.

Xolani: «Non potevamo credere ai nostri occhi! Io fui il primo ad avvicinarmi, a porre domande. Gli abitanti del Villaggio erano restii, il quel momento rifiutarono di rispondere. Per loro in fondo eravamo stranieri, non sapevano se aprirsi o meno con noi. In un certo senso dovevamo conquistare la loro fiducia…» ci misero un po’ a conquistarla. Dopo circa una settimana che soggiornavano lì, a stretto contatto con un popolo che diventava giorno dopo giorno sempre più caloroso nei loro confronti, l’anziano e saggio Ghedi li prese da parte e decise di svelare loro i segreti dietro l’esibizione a cui avevano assistito. I nostri protagonisti, d’altro canto, non si tirarono indietro. Vollero provare in prima persona, ma il percorso per raggiungere certi livelli si rivelò abbastanza tortuoso.

Yohance: «Non eravamo nuovi a certe cose. Per noi non era inusuale imparare coreografie, cantare o suonare qualcosa su un palco. Abbiamo preso parte alcuni musical da ragazzini, ma quella fu un esperienza completamente diversa. Richiese sicuramente uno sforzo fisico maggiore…e poi, beh, anche utilizzare strumenti nuovi e particolari non fu semplice…» dettero comunque prova di essere allievi eccellenti. Yohance e Xolani mostrarono subito un talento spiccato per la danza, mentre Adan, Dalmar ed Erasto si rivelarono ottimi musicisti. Purtroppo, però, anche le cose belle hanno una fine, o meglio così ci raccontano gli altri. L’estate e le loro avventure nel continente africano stavano per giungere al termine, la loro vita nel Regno Unito li chiamava a gran voce. Prima di partire, però, l’intero Villaggio chiese loro di provare ad esibirsi, per mostrare cosa avevano appreso fino ad allora. Ovviamente accettarono. quell’ultima sera fece scattare qualcosa in loro, accendendo la fiamma di un’idea forse azzardata.

Erasto: «A Edimburgo avevamo le nostre vite, il nostro sogno di diventare giornalisti purtroppo rimase in un cassetto. Io avevo preso impegni per scrivere alcuni trattati di Erbologia, una delle materie in cui avevo preso i M.A.G.O. Xolani doveva trovare la sua strada, gli altri miei fratelli stavano provando a fare richiesta per qualche piccolo incarico al Ministero. nessuno di noi, però, era pienamente soddisfatto, così pensammo di giocarci tutto con una follia…» decisero di portare con loro un po’ di quella cultura quasi dimenticata. Chiesero ovviamente il permesso a coloro che li avevano accolti con tanto entusiasmo, che fortunatamente venne accordato. Una volta tornati a casa presero il coraggio a quattro mani e si gettarono a capofitto nella nuova sfida: aprire una scuola per giovani ballerini/musicisti. Una scuola dove poter trasmettere alle future generazioni quell’antica e affascinante arte che loro stessi avevano appreso. Il principio fu in salita, ma in pochi mesi tutto divenne tutto più facile. Le iscrizioni aumentarono esponenzialmente, molti giovani maghi e streghe vennero attratti da ciò che proponevano. Nel giro di un anno, grazie ad un fruttuoso passaparola, la loro scuola al centro del quartiere magico di Edimburgo fu sulla bocca di tutti. Attualmente conta un totale di 50 allievi, alcuni addirittura provenienti da paesi limitrofi. La scuola propone corsi estivi per i ragazzi che devono frequentare Hogwarts, per chi ha meno di undici anni ci sono corsi di ogni ordine e grado annuali, così come per gli adulti che vogliono provare a cimentarsi, nonostante credano che l’età possa intralciarli. Per chi proviene da altre zone del Regno Unito, o comunque da città troppo distanti, è disponibile una struttura attigua attrezzata appositamente per fornire vitto e alloggio. Insomma, sembra allettante, non credete?

Lo spettacolo vero e proprio
Per farsi conoscere ancora meglio, i fratelli Tesfaye hanno pensato di coinvolgere gli studenti delle classi avanzate in un progetto molto originale, ovvero organizzare delle parate in una delle feste più amate dell’anno: il Carnevale. Una ricorrenza folle, allegra e colorata fino allo stremo esattamente come lo show che mettono su da un paio d’anni a questa parte.
Le coreografie sono curate da Yohance e Xolani. A scandire il ritmo, invece, saranno Adan, Dalmar ed Erasto. Quest’anno si esibiranno a Hogsmeade e ad accompagnarli come ballerini ci saranno:
• Danette Jones (18 anni, di Londra)
• Desmond Brown (19 anni, di Dublino)
• Harlan Thompson (17 anni, di Edimburgo)

Assieme ad Erasto con il djembe ci saranno:
• Jaxon Hall (15 anni, di Edimburgo)
• Leroi Wood (18 anni, di Manchester)

Ai corni assieme a Adan ci saranno:
• Philip Turner (16 anni, di Newcastle)
• Eulalia Gray (16 anni, di Luss)

Infine, ai flauti di pan assieme a Dalmar ci saranno:
• Fannie Jenkins (20 anni, di Fort William)
• Gwendoline Palmer (17 anni, di Sheffield)

Tutti loro vi aspettano a braccia aperte nella piazza principale di Hogsmeade durante l’ultima settimana di Carnevale, per scortarvi poi lungo le varie viuzze come in una selvaggia passeggiata nella Savana. Danze che sembrano impossibili, flauti che evocheranno volatili esotici come i Fwooper. Corni che chiamano a sé Erumpent scatenati. E molto, molto altro vi attende. Chissà, magari potrebbero anche coinvolgervi in qualche acrobazia, quindi mettetevi costumi adatti, ma soprattutto comodi, e allenatevi sodo.

Vostra,
Camille Donovan
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view post Posted on 1/2/2023, 16:45
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Fate largo, bambocci. Occhi saettanti scintille, becco aguzzo, artigli bene affilati – l'immagine perfetta di un predatore dei cieli, il volo maestoso di un gufo reale. Vi si aggiungeva una serie di dettagli singolari, frutto di un furto qui, un altro là... nel tempo, infatti, risultava sempre più facile acciuffare i vestiti lasciati ad asciugare lungo le abitazioni. Si chiamava Nott, lo Sceriffo di Nottingham – un cappello da cowboy, un foulard con il disegno di pistole ricamato in primo piano. Era impeccabile, il suo nome era una garanzia: gli era stato affibbiato dai colleghi postini, presso la Redazione del Profeta, e da allora lo Sceriffo non se ne era più separato. Gli piaceva, per di più – coincidenza o meno che fosse – lui era nato e cresciuto a Nottingham. Chissà, forse in un'altra vita era stato per davvero uno sceriffo. La legge, tuttavia, non gli apparteneva... aveva il vizio di rubare a destra e a sinistra, ma sempre e soltanto a fin di bene. Quel giorno, ad esempio, era piombato imprevedibilmente tra le braccia di un mago, strappandogli con ferocia la scatola di cioccolatini che l'altro aveva con sé. Era un box regalo sulle tinte del rosso passione, deliziosamente romantico. I cioccolatini, all'interno, avevano una e più forme curiosissime che ricordavano il Quidditch – boccini d'oro, pluffe, bolidi, tutti dolcissimi. Il biglietto che lo accompagnava, inoltre, era firmato con il nome Austin. Forse l'uomo era un patito di sport? O forse aveva incontrato l'amato ad una partita? Nott immaginava un ritrovo frizzante – il lancio inatteso del Bolide contro le tribune, il modo in cui Austin si fosse gettato a capofitto per proteggere chi accanto a lui, lo scontro di corpi che si ritrovavano, e si abbracciavano, e si riunivano in eterno... Maledetti bambocci. Non lo avrebbe ammesso mai ad alta voce, ma Nott voleva qualcosa del genere. Una storia che potesse svegliare i sensi, cullando il volo dei giorni migliori. Il Prof. Drake, con l'ufficio più incantevole della scuola, sembrò rispondere alla sua promessa: affidò a lui, infatti, la scatola di cioccolatini, il regalo di Austin (avrebbe creduto fosse un ammiratore segreto?) e la copia di giornale. Poco dopo, lo Sceriffo già volava via... il cuore volto alla figura del Docente.


Per festeggiare Carnevale e San Valentino,
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Francis Dhevan Drake



CITAZIONE (Elizabeth Ashton @ 14/8/2022, 15:45) 

Campionato sospeso per indagini
Il tentativo di introdurre in Gran Bretagna materiali illegali ha decretato l’immediata interruzione del Campionato di British & Irish Quidditch League da parte degli Uffici per l'Applicazione della Legge sulla Magia e per i Giochi e gli Sport Magici

OyeroBIWimbourne, Holyhead, Montrose, Kenmare, Chudleigh, ma anche Londra, Cardiff, Killarney, Liverpool, Glasgow, Belfast: molti i centri delle isole britanniche interessati dalle proteste dopo l'interruzione improvvisa e apparentemente immotivata del Campionato annuale di British and Irish Quidditch League. Molti anche gli incidenti occorsi durante sit in e manifestazioni, tra hooligans o contro gli Antimaghi. L'indignazione è stata esasperata dal rigido silenzio stampa mantenuto su tutti i livelli dalle istituzioni, che hanno imposto anche alle Direzioni delle squadre e ai commentatori sportivi di non diffondere notizie né fare illazioni sulla vicenda. Molte invece le ipotesi dei tifosi, che da settimane non parlano d'altro nei pub o fuori dagli stadi: dal doping di massa alle minacce terroristiche, non un'opzione è stata trascurata dalla fantasia del pubblico.

A oltre un mese di distanza dalla repentina sospensione del Campionato di Quidditch, il Ministero ha finalmente indetto una conferenza stampa per far sapere al grande pubblico le ragioni di questa risoluzione senza precedenti.

"Non è stata una decisione facile" ha dichiarato Bertha Jorkins, portavoce dell'Ufficio per i Giochi e gli Sport magici. "Noi per primi siamo profondamente addolorati dall'interruzione del Campionato, ma il ruolo della Lega britannico-irlandese di Quidditch è garantire la correttezza e la trasparenza degli incontri e questo principio non può che prevalere su ogni altra valutazione."

Cosa è accaduto dunque? Circa un mese e mezzo fa un contingente di Antimaghi di stanza a Plymouth ha fortuitamente intercettato una nave incantata non registrata che accedeva all'area babbana del porto. La perquisizione della stiva ha rivelato decine tra palle e scope, e persino anelli smontati, del tutto identici a quelli omologati per il Campionato, con tanto di marchio ufficiale, ma capaci di alterare in modo decisivo lo svolgimento di qualsiasi partita, nonché di minare la sicurezza di giocatori e pubblico.

Nessun mago o strega è invece stato trovato a bordo della nave, né nel porto o nei suoi dintorni. Le autorità competenti hanno deciso di mantenere il riserbo sull'accaduto nella speranza che i responsabili di questo impressionante traffico di materiale contraffatto si tradissero e che la loro individuazione ponesse un definitivo fermo alla faccenda; dopo un mese e più, è ormai chiaro che ciò non accadrà, da cui la decisione di rompere il silenzio.

"Da tempo indaghiamo sui sabotaggi che hanno colpito svariate partite di competizioni locali - qualcuno forse ricorderà il più grave, il grande incendio di pochi anni fa allo stadio di Londra - ma non ci aspettavamo che il fenomeno arrivasse a interessare anche la British and Irish Quidditch League. Riteniamo si tratti di una novità e che le partite disputate fino ad ora siano da considerarsi valide, ma non possiamo averne la certezza e soprattutto non sappiamo se quello intercettato sia l'unico carico arrivato sulle nostre isole. Pertanto, finché non si sarà fatta chiarezza, non abbiamo scelta se non interrompere il Campionato a tempo indeterminato."

Una decisione rischiosa: fin dal primo weekend di sospensione, i dintorni dei vari stadi sono stati teatro di accese proteste, che con il passare del tempo si sono aggravate fino a contare svariati arresti e mettere in seria difficoltà le squadre antimago. Ventitre poliziotti sono stati finora ricoverati al San Mungo, mentre è dubbio il conteggio dei feriti tra i manifestanti, sicuramente nell'ordine delle decine. Si vedrà se le spiegazioni finalmente prodotte dal Ministero porranno un freno agli scontri o se la rabbia dei tifosi risulterà ormai inarrestabile.

"Siamo consapevoli di aver preso una decisione impopolare e mantenere per tutto questo tempo la popolazione all'oscuro delle nostre motivazioni ci è pesato, ma far proseguire il Campionato avrebbe causato, e causerebbe, molte più perdite e vista la gravità dell'accaduto non potevamo trascurare la possibilità, per quanto minima, di individuare i responsabili. I nostri colleghi dell'Applicazione della Legge sulla magia continuano le indagini, noi ci stiamo adoperando per individuare il più in fretta possibile delle soluzioni per proseguire il Campionato in sicurezza" ha concluso Jorkins.

 
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6 replies since 21/3/2021, 12:15   217 views
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