La pioggia scendeva a dirotto. Grandi pozzanghere si allargavano sul selciato e rigagnoli d’acqua correvano lungo i bordi delle strade. Era ormai scesa la sera su Charing Cross Road.
Atena osservava la notte attraverso il vetro della finestra accanto al tavolo a cui era seduta. Era ancora avvolta nel mantello, il cappuccio – appena abbassato – le cingeva il collo. Aveva scelto un modesto tavolo in disparte, lontano dai pochi avventori che a quell’ora si intrattenevano al Paiolo Magico. Non amava la confusione, né le chiacchiere poco desiderate. Si adagiò sullo schienale, inspirando l’odore di umidità mista al profumo di pietanze calde che permeava nell’Aria. Il dolore al piede non le dava tregua. Succedeva spesso, dopo quel lontano giorno dell’attacco ad Hogwarts e del conseguente interrogatorio di un sospettato. Inizialmente aveva creduto si trattasse di una ferita di poco peso, che sarebbe guarita da sé. E, in parte, così era stato. La lesione era effettivamente guarita e per diversi mesi Atena se ne era dimenticata. Tuttavia, constatò presto, un certo dolorino tornava regolarmente a farsi sentire, talvolta sottile come spilli, altre con fitte più acute - soprattutto nei giorni di pioggia o di particolare gelo. Nervi e muscoli si lamentavano e cigolavano al mimino cambiamento. Cielo, sembrava un’ottuagenaria! Forse avrebbe dovuto farsi visitare da un Medimago, ma non amava particolarmente gli ospedali – e per una bazzecola simile, poi! No, sarebbe stato alquanto imbarazzante.
Fortunatamente, quella sera, l’insegna della Locanda le era sembrata un’ancora di salvezza. “
Le zuppe del Paiolo sono miracolose!” si diceva in giro – sarebbe stata l'occasione giusta per constatarne la verità?
Aprì il menù riposto sul tavolo, scorrendo senza particolare fretta le diverse pietanze. Zuppe e gustosi primi piatti si susseguivano sulla carta, uno più invitante dell’altro, insieme a sfiziosi dolci e bevande di ogni genere. Dopo essersi presa il tempo necessario per soppesare ogni singola scelta, optò per un menù classico.
Avrebbe atteso che il cameriere di turno le si fosse avvicinato per l'ordinazione, dopo di che avrebbe esordito:
«Una Zuppa del Paiolo e una Burrobirra Chiara, per favore.»