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Il problema di Siri non era tanto la mancanza di un'adeguata conoscenza del Quidditch, poiché lei stessa era conoscenza di questo sport e pur non avendolo praticato, si era informata abbastanza per conoscerne le regole. Vuoi che le lezioni di volo l'abbiano aiutata, vuoi che alcuni dei suoi concasati giocavano nella rosa della squadra di quidditch, qualcosa l'aveva assorbita. Il problema era l'articolo di giornale. «Non è tanto il quidditch, quello lo conosco, ovviamente non perfettamente, ma conosco le basi e anche il come si svolge il tutto, quindi non è quello il problema. L'articolo verte su Alex Sykes, le informazioni che ho acquisito provengono da una fonte dei.. beh.. Serpeverde. Coincidenza vero? Vecchio prefetto dei Serpeverde e anche vecchio battitore della casata, intorno all'anno 1996 o giù di lì. Stavo cercando tra i vari articoli di giornali per intravedere il suo nome o qualche notizia a lui legata, sempre da ricollegare in seguito con il suo background, ma ahimé niente ancora. Magari puoi aiutarmi chiedendo ai concasati più grandi qualche sua notizia, magari qualcuno lo conosce maggiormente, non per forza di persona, ma che sa cosa ha fatto o meno.» era la prima volta che chiedeva l'aiuto di Lyvie e non sapeva se sentirsi bene o male, ma in realtà non aveva alcun motivo a sentirsi in qualche modo. Certo era strano, ma non vi era niente di sbagliato in quello che stava accadendo. Soprattutto con il continuo della conversazione, in merito alla Quidditch League, al quale anche Siri avrebbe partecipato, di certo non avrebbe lasciato il tifo solo alle sue compagne. «Oh.. nono parteciperò, dovrò parlarne con il mio prefetto, cercare anche un gruppo della mia casata con cui andare, ma il piano principale è andarci. Non posso non dare man forte con il mio le Harpies.» <i>solo a quel punto l'argomentazione scivolò come prima su argomenti maggiormente più personali, come il rapporto tra Lyvie e Siri, il quale non era iniziato con il piede giusto, ammissione anche da parte di Lyvie e che di certo Siri sapeva che non aveva fatto poi una buona impressione, probabilmente non l'aveva fatta neanche su Jaehaerys, ma su di lui si poteva ritornare anche in futuro a parlarne. Per ora la sua interlocutrice era la serpeverde che non si fermò lì. Dove alla sua ammissione di colpa, Siri non fece altro che annuire, guardandola negli occhi, con fare decisamente interessato, ma anche con una vena di serietà che raramente si vedeva nella ragazza. Sul fattore bullismo, ma anche sul futuro, Lyvie aveva già un mezzo piano di cosa voleva fare nel suo futuro, ma Siri? Lei aveva ancora tanti dubbi, ma al tempo stesso aveva anche una conoscenza inferiore sui mestieri magici, su cosa poteva e non poteva fare. Insegnante? Antimago? Spezzaincantesimi? Cavalca draghi (era possibile farlo)? Le opportunità c'erano, ma al momento la sua ambizione non varcava troppo la soglia, non tanto perché voleva restare nel presente, ma perché non sapeva cosa acciuffare nel suo futuro. «Io non lo so ancora sinceramente. Più che voler andare via da Hogwarts, vorrei cercare delle risposte su cosa potrei realmente fare. Vivo tra due mondi, dovresti saperlo. Da un anno a questa parte, trascorro il mio tempo qui, tra incantesimi e conoscenze che ogni giorno vanno aumentando, ma quando non sono qui, come nelle vacanze estive o invernali, sono dai miei genitori. Essi sono babbani, ed io sono cresciuta tra di loro, perché anche io pensavo di esserlo fino a quando non mi hanno detto che ero una strega. Nonostante questo, il mio tempo lo trascorro tra questo mondo e l'altro, posso assicurarti che quando sono dai miei non uso alcuna magia, né tocco la mia bacchetta, di certo leggo i vari libri magici, ma il mio tempo è con i miei e faccio cose da babbana. Faccio la spesa, guardo programmi in tv, chiamo i miei vecchi compagni delle scuole babbane, per sapere come stanno e cosa fanno e ogni tanto esco anche con loro. Probabilmente per alcuni è sbagliato, per altri no, ognuno ha il suo di pensiero. Conoscendo la segretezza dei maghi, so di dover stare attenta, ma a parte i miei, non ne parlo con nessuno e non mi sento neanche in colpa nel non farlo, proprio perché so che è importante ci sia tale segretezza. Quindi potrei avvicinarmi col mondo magico al mio mondo d'origine, rompere tali barriere, non chiamandoli "mondi", ma per ora.. è solo un dubbio su cosa potrei o non fare. La tua però è una bellissima scelta, al pari di un veterinario che insegna ai propri studenti. Non so se lo sai, ma il veterinario si prende cura degli animali a livello di medicine, cure e quant'altro, almeno tra i babbani s'intende. Sarebbe un'idea non male la tua, oltre che molto bella. concluse quel suo discorso, aveva parlato anche troppo questa volta e voleva evitare di annoiare Lyvie, se ci guadagnava solo uno sbadiglio, era fortunata.
Oliver ♦ harrypotter.it
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