| Ed ecco qua che torno con un nuovo sondaggio di cui non frega un GAZ a nessuno. Ciò detto, a me piace creare questa roba che spero possa far nascere molti spunti di discussione interessanti oltre che rimarcare le preferenze degli aventi diritto al voto (del sondaggione). Non mi pare esista un topic del genere, ordunque diamo il via alle danze.
Qual è la vostra console preferita targata Nintendo e perché? Nel titolo ho inserito anche la parola 'migliore' qualora chi dovesse votare non abbia una reale preferenza, vuoi perché non segue moltissimo la grande N o semplicemente perché non ne saprebbe scegliere una sola, ha quindi la possibilità di basarsi sui criteri che, secondo lui, determinano la miglior piattaforma realizzata dalla casa di Kyoto per supporto, lineup, killer application, caratteristiche, peculiarità e quant'altro.
Il sondaggio – come facilmente intuibile – è dedicato alle home console; ho voluto omettere di mia spontanea volontà gli hardware portatili (magari aprirò un thread apposito per essi) proprio per non rendere le cose troppo difficili e anche perché in fondo avrebbe poco senso mettere in comparazione piattaforme con intenti e specifiche tecniche totalmente differenti.
La mia scelta? Bella domanda; parecchio difficile. In altri (bei cari vecchi) tempi il mio voto sarebbe ricaduto senza troppi ripensamenti sul mitico e mirabolante Super Famicom, console 16 bit straordinaria che ha segnato senza dubbio una grande epoca, vantando tra le proprie fila titoloni di prelibato spessore e grosso calibro, nonché una pletora di esclusive giapponesi purtroppo mai giunte in territorio nostrano, ancorate nel lontano Sol Levante. Tante di esse sono delle vere e proprie perle che avvalorano le qualità indiscutibili di questa piattaforma, garantendo de facto un significante quanto succosissimo valore aggiunto che molti di noi, soprattutto all'epoca, non abbiamo avuto modo di cogliere anzitempo.
Tuttavia, sarà che sto riscoprendo ancor di più quel gioiello che è il GameCube, ed ecco che il mio voto ricade sulla console di sesta generazione Nintendo: giochi spettacolari, varietà di generi succulenta, un supporto costante, la volontà di osare e sperimentare, ma senza forzare come accaduto successivamente con Wii e Wii U, hardware al passo coi tempi e quindi con la possibilità di godere di esclusive terze parti o multipiattaforma senza i compromessi a cui siamo purtroppo abituati dal 2006 con le console della grande N. Per non parlare poi del Nintendo e-Reader (che veniva applicato al Game Boy Advance per collegare delle apposite carte utili a sbloccare fantastici cimeli anche su alcuni giochi del Cubetto) o del Game Boy Player. Certo, qualcuno potrà affermare che quest'ultima non è un'invenzione della console cubettosa Nintendo: la volontà di far giocare un titolo sia su console fissa che portatile nasce già con Super Famicom per merito del Super Game Boy (Switch non fa che evolvere concretamente un'idea di alcuni decenni fa), ciononostante, con tutto il rispetto delle strepitose produzioni rilasciate su Game Boy, vogliamo mettere il riproporre su TV perle come Zelda The Minish Cap, Mario Kart Super Circuit o Mario & Luigi Superstar Saga? Non c'è proprio partita, e su GameCube le perle del GBA trovavano il loro massimo splendore ed essenza, rivelandosi difatti un'accoppiata perfetta, decisamente stellare. Non dimenticando che fosse possibile anche applicare il GBA per godere di alcune peculiari esperienze come Final Fantasy Crystal Chronicles, Zelda Four Swords Adventures ed altre che or ora non mi sovvengono, nonché piccole prelibatezze più accessorie ma non per questo meno divertenti come Radio Tingle in Zelda The Wind Waker o i mini giochi di Wario World. Era inoltre possibile sbloccare anche altre cosucce attraverso il collegamento tra GBA e Gamecube.
Insomma, ritrovo in questa console la volontà di Nintendo di fare le cose in grande, di dare un supporto continuo al suo hardware, aprirsi ad un pubblico eterogeneo come ai tempi del Super Famicom (cosa che con Nintendo 64 non ha purtroppo realizzato del tutto) e soddisfare i divergenti palati della sua utenza, proponendo al contempo anche la tanto decantata Nintendo Difference. Fattori ed elementi che da Wii in poi, nonostante le vendite diano ragione a loro (ma non di certo con Wii U), sono venuti a mancare. Ho notato che da ormai dieci anni a questa parte la grande N tende a dar vita a console che però non sfrutta mai in maniera totale. Lo stesso Wii negli ultimi anni del suo ciclo vitale fu una piattaforma che arrancava a proporre giochi e novità, tant'è vero che dopo il canto del cigno che risponde al nome di Zelda Skyward Sword, fino all'arrivo di Wii U nel 2012 non uscì molta roba e ancor meno furono i titoli che sfruttavano le peculiarità dell'hardware. Con Wii U e Switch è successa la stessa cosa e con l'ibrido addirittura tutto sembra essersi placato in maniera precoce: Switch doveva essere la console che offriva al giocatore più modi di giocare, poiché racchiude tutte le filosofie Nintendo dai tempi del Famicom sino ad oggi (parole di Koizumi alla presentazione della piattaforma). Peccato che dopo Super Mario Odyssey siano stati sempre meno i giochi che permetteno di fruire in tanti modi che non sia solo quello tradizionale (per molti manna dal cielo, me compreso, pur amando i sensori di movimento, ma era stato promesso di più). Lo stesso touch screen viene adoperato di stento nei giochi, tant'è vero che nemmeno la navigazione tra i menu è possibile (se non nella dashboard e in titoli sporadici come Yoshi's Crafted World) perché il supporto al touch screen è assente. Nemmeno una cosa così banale trova libero sfogo e per di più i Joy-Con sono di una qualità dei materiali pessima, tant'è che io come moltissimi videogiocatori mi sono imbattuto nel famigerato problema del drift. L'ho riparato pure sostituendo gli stick analogici, ma col tempo comincia a ripresentarsi. Squallido è dir poco.
Altra cosa che mi convince poco di Switch è che nonostante la quantità di killer application imprescindibili o comunque di validissimi prodotti, Nintendo sembra voler perseguire la sua politica di proporre tutto con il contagocce. E c'hai il servizio Nintendo Switch Online e il catalogo ha ancora solo i giochi NES e SNES con i titoli che tra l'altro vengono aggiunti saltuariamente (e manca ancora una perla come Super Mario RPG); propone un sacco di porting però mai remastered di perle del GameCube o altre; i punti oro e platino per il MyNintendo sono interessanti, ma potrebbero essere adempiti meglio nel complesso; ma in particolare, non avendo un supporto totale dei third party, come sempre tutto riversa sulle loro esclusive. Quando però capitano anni un po' più mosci come questo 2020 c'è poco da fare. E se vuoi avere un titolo come The Witcher III o ulteriori giochi di grosso calibro devi giungere a tremila compromessi (ammesso vengano convertiti). Inoltre ho paura che Nintendo voglia correre ai ripari visto l'arrivo della next gen, e magari questo silenzio è un segnale che vogliono lanciare anche loro una nuova console verso fine anno prossimo, inizio 2022, e come successo con Wii molto probabilmente gli ultimi annetti saranno sprovvisti di uscite costanti e continue, finché non verrà poi supportata come console secondaria visto che Switch sì vende comunque da sola; vista come la portatile della situazione, non farà fatica a macinare ulteriori numeri. Mi aspettavo un GameCube 2.0 prendendo in esame i primi anni e tutta la carne su fuoco, ma per ora mi sento un pochino deluso da Nintendo, pur considerando comunque Switch una console da avere visto tutto il ben di Dio che ha.
Tornando al Cubo non faccio l'elenco dei titoli di rilievo perché potrebbe avere più senso farlo in separata sede (e mi pare già esista un topic del genere, aperto forse dal buon Chainsaw tempo orsono). E questo è quanto. A voi la palla.
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