Ufficio Ariel A. Vinstav, Vice-Redattrice

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view post Posted on 5/8/2020, 15:56
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"Gran Sacerdote del Tempio della Pizza"

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Alcuni mesi dopo la sua promozione, Ariel è stata trasferita in un nuovo ufficio al secondo piano della sede centrale della Gazzetta del Profeta, subito di fianco gli uffici dei giornalisti investigativi e di inchiesta del giornale.
Una placca dorata alla porta riporta le parole
Ariel A. Vinstav, Vice Redattore
Giornalista Investigativo e di Inchiesta, Fotografo.


La prima cosa che i sensi percepiscono all'ingresso nell'ufficio è l'odore.
Il pungente franchincenso dell'incenso si mescola alle note erbose delle numerose piante in vaso sparse per l'ambiente.
L'umidità della stanza viene equilibrata da un ampio cristallo minerale, ricordante nel colore un quarzo rosa, poggiato sul davanzale della finestra: la pietra è incantata perché la temperatura e l'umidità mantengano di stagione in stagione valori specifici, così da poter assicurare un ambiente sano a Lord Bleppington, il pitone famiglio di Ariel.
A causa di ciò, per mantenere intatta la carta i taccuini, documenti e pergamene in suo possesso sono stati raccolti sugli scaffali di tre credenze in legno scuro tenute sempre sottochiave.
Questi mobili coprono quasi totalmente la parete opposta all'ingresso dell'ufficio, dando le spalle alla scrivania e la poltrona verde scuro a cui la Vice Redattrice è solita sedere.
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Guardandosi intorno è facile notare ritagli di giornale e numerose foto incorniciate alle pareti; delle ultime la maggior parte sono scatti di Ariel riportanti luoghi fra la Francia, l'Islanda e l'Inghilterra e solo in minima parte fanno capolino volti di alcune persone, da una più nota Jolene White ad un anonimo duo di bambini intenti a giocare a bordo di una scopa volante per bambini.
Chincaglierie e soprammobili di dubbio gusto sono sparsi lungo tutte le superfici a disposizione: una zampa di coniglio allacciata ad un ramo di lavanda, un set di rune d'osso, un piccolo teschio umanoide riempito da una quantità generosa di muschio e licheni sempre freschi, una ciotola piena zeppa di sassi e pietre di diversi colori, forme e texture, lavori di tassidermia su ossi e piccoli animali poggiati lungo le spine dei libri o di fianco ad una bottiglia di liquore e così via.

Una coppia di vecchie poltrone e un divano chesterfield sono stati spostati sotto la finestra, divise al centro da un tavolino da caffè su cui è stata posizionata la sua scacchiera in alabastro bianco e nero e su cui vengono spesso abbandonati il suo set di tè in terracotta.
La finestra sostiene un paio di tende isolanti, aperte soltanto durante la notte.
Oltre il davanzale è stata montata una piccola barra di ferro imbrunito su cui i Gufi Espressi possono poggiarsi e a cui è allacciato un piccolo cestino di vimini pieno di sementi e biscotti.

Alla parete opposta alla finestra un tavolino al muro raccoglie un trittico di macchine fotografiche - delle quali una tradizionale babbana a rullino, una polaroid e una magica - tenute sempre su un panno di seta nera e di fianco ad un paio di barattolini di reagente magico per lo sviluppo.

Metà dell'ufficio è coperto da un grosso tappeto magico dai toni sul verde scuro, verde chiaro, il beige e il viola che riporta un paesaggio del sottobosco in costante movimento: alcuni funghi all'ombra di un albero sembrano girarsi nel seguire i passi di chi lo calpesta, un corvo apre il becco per gracchiare (senza trasmettere davvero alcun suono) ogni qual volta un piede passa troppo vicino a lui, se piove all'esterno gocce di colore righeranno il tessuto, in autunno cadranno alcune foglie, in primavera potrebbero passare alcuni animali nello sfondo e in inverno ragnatele increspate dal ghiaccio decoreranno i bordi dei rami.


Edited by petrichor. - 23/5/2023, 16:53
 
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view post Posted on 1/9/2020, 11:35
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Mademoiselle LaRouge era la gufetta più graziosa al servizio della Gazzetta, nonché quella che se la tirava di più. Non le piacevano molto i suoi colleghi, a sentire lei non avevano davvero classe; lei, naturalmente, se ne intendeva, e raramente si era visto un rapace tanto elegante e curato solcare i cieli londinesi. La novità di quell'ultimo periodo era la spilla: in un lucente oro rosso, si adattava perfettamente al suo bel piumaggio, mentre le pietruzze verdi di cui era tempestata – autentici smeraldi, secondo Mademoiselle – facevano pandan con i suoi grandi occhi. Sembrava fatta apposta per lei, e ne era letteralmente estasiata. La portava appuntata alle piume del petto, e cercava sempre di mettersi sotto alla luce diretta del sole per farla brillare negli occhi di chiunque la ammirasse.
Perfino mentre compiva il breve tragitto fino all'ufficio di Ariel cercava di rimanere solo nelle zone meglio illuminate. Una volta raggiunta la destinazione, appoggiò la copia del giornale sulla scrivania, e spiccò nuovamente il volo. Solo qualche ora più tardi si sarebbe accorta che la sua meravigliosa spilla mancava all'appello, e a quel punto avrebbe avuto un bel cercare; nel mentre, sopra alla testata della Gazzetta nell'ufficio di Ariel, un pezzo di bigiotteria da quattro soldi avrebbe atteso di essere raccolto dalla giornalista. Era una spilla con attaccata una piccola piuma rossiccia.


In allegato, per tutti gli abbonati del Profeta:

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Box Bentornato ad Hogwarts (+2 Punti Salute)
Contiene un biglietto dorato con la scritta London to Hogwarts – Platform 9 3⁄4. Alle undici in punto, cambierà forma nel racconto Hogwarts Express: Storia e Memoria di Owen Harrington, guidatore del treno ai primi anni del Novecento; in aggiunta ci sarà un modellino giocattolo dell'Espresso di Hogwarts, incantato per sospendersi in volo, fischiare e mostrare in spirali di vapore il profilo della Scuola di Stregoneria e le indimenticabili montagne nei dintorni.



GIOCHI ENIGMISTICI
Altro appuntamento con i giochi enigmistici.
Attenzione I primi sei che invieranno tutti i giochi risolti alla casella mp del Gufo Espresso vinceranno buoni spesa alla prossima consegna. Aguzzate l'ingegno!


Ariel Vinstav:
Complimenti, hai risolto correttamente i giochi enigmistici di agosto!

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Cosa sarebbe Londra senza le sue strade? Da Carnaby Street a King’s Road, dalla lussuosa Regent’s Street alla indimenticabile Abbey Road, percorrerle tutte è un must per capire fino in fondo la meravigliosa quotidianità che accompagna le classiche giornate della capitale inglese non magica. Una continua scoperta che dovrebbe rimanere isolata e silenziosa da parte di noi maghi, in maniera tale da evitare la curiosità indiscreta di babbani con atteggiamenti sconsiderati e influenzati dall’uso pratico della magia, un dettaglio importante che sembra sfuggire dall’attenzione di molti individui. Capita sempre più spesso, infatti, di registrare differenti casi riguardanti l’uso improprio delle arti magiche, una situazione di allarme generale che sembra preoccupare e non poco il Ministero della Magia. Dopo la trasfigurazione dei quattro leoni di Trafalgar Square avvenuta in pieno pomeriggio, un’altra e rinomata via londinese è stata protagonista di una sconsiderata azione ad opera di ignoti maghi. Parliamo di King’s Road, la lunga passeggiata che partendo dalle Royal Mews attraversa l’intero quartiere fino ad arrivare a Sloan Square. Con i suoi tanti negozi commerciali, questa strada rappresenta uno dei maggiori punti di afflusso pedonali a qualsiasi orario del giorno. Nella serata di ieri in tale via (intorno alle 22), è stata segnalata da decine di testimoni la presenza di una strana pianta rampicante composta da possenti e spesse radici dall’aspetto piuttosto minaccioso. Incuriositi dalla bizzarra descrizione fisica di questo organismo vegetale, alcuni utenti del Dipartimento delle Catastrofi e degli Incidenti Magici sono intervenuti tempestivamente sul posto per effettuare un riscontro accurato della situazione. Pochi secondi sono bastati ai ministeriali per comprendere la reale consistenza di quella particolare immagine rampicante, un’infestazione molto conosciuta nel nostro mondo magico come il Tranello del Diavolo. Pianta viscida e molliccia, dotata di molti tentacoli, che usa per imprigionare e soffocare coloro che per sbaglio la urtano o ci finiscono sopra. I suoi tentacoli sono simili a grossi serpenti; si sviluppano in orizzontale, formando un vasto tappeto scivoloso. Il Tranello del Diavolo ama ambienti molto bui e pieni di umidità; l’unico modo per sconfiggerla è non agitarsi troppo e soggiogarla con la luce o il calore del fuoco da cui si ritrae. Un’immagine molto inquietante che per fortuna ha tenuto a debita distanza le tantissime persone che si sono trovate a passeggiare tranquillamente da quelle parti. Liberata la zona da sguardi indiscreti, i maghi presenti sul posto si sono adoperati nel bruciare l’intera pianta ricorrendo all’uso del fuoco, un’azione corale di incantesimi “Incendio” che nel giro di dieci minuti ha ridotto il Tranello del Diavolo in cenere. Ristabilita la sicurezza, la comunità magica in accordo con le autorità babbane locali hanno deciso di lasciar correre le voci riguardanti questo macabro episodio. Le varie fotografie e "i cosiddetti video - strumenti tecnici babbani -" girati dai testimoni più curiosi, sono stati prontamente eliminati attraverso qualche strano meccanismo utilizzato dai babbani per cancellare ogni sorta di traccia informatica. Scavando tra le motivazioni che hanno spinto i colpevoli a compiere questo gesto così sconsiderato, facciamo fatica a comprenderne le reali ragioni. <<attraverso un riscontro delle telecamere situate lungo la King’s Road abbiamo cercato di risalire alla vera identità di tali nefandezze, una ricerca di metodologia non magica che tuttavia ha portato ad un nulla di fatto.>>, ha dichiarato il ministeriale Jack Callum di fronte alle pressanti domande che gli venivano poste. L’opzione di matrice Oscura sembra prendere sempre più quota, troppi accadimenti negativi e ben congeniati riescono a colpire ad intervalli periodici il cuore pulsante della Londra babbana. Nei prossimi giorni una riunione tra le massime cariche politiche magiche e non, servirà ad organizzare un nuovo modello di sicurezza sinergico in grado di garantire maggiore affidabilità in grado di garantire maggiori sicurezze tra le affollate vie londinesi. Con la forte speranza che la situazione possa procedere verso un miglioramento graduale, noi del Profeta invitiamo l’intera comunità magica ad agire con più giudizio quando decidiamo di muoverci in territorio babbano.

 
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view post Posted on 6/10/2020, 18:48
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Quella mattina Nerino diede dimostrazione della sua regalità allo sguardo più attento dei giornalisti lì presenti, alla sede londinese della Redazione: virò sulla destra con una leggerezza che aveva pochi eguali e quando le ali accolsero il soffio di vento più debole, si diede una spinta più vigorosa e arrivò in quel modo al secondo piano dell'edificio. Di lì in poi era tutto facile per lui, e l'esperienza favoriva una dimestichezza assoluta. Raggiunse l'Ufficio di Ariel Vinstav con l'annuncio di un verso stridulo e prolungato, mentre ricordava perfettamente il volto simpatico della Giornalista che aveva preso già a cuore. Apprezzava l'operato dell'altra con tutto se stesso, perché ricordava l'impegno che lui, Nerino, impiegava per il suo ruolo da messaggero. Consegnò la posta con altrettanta diligenza, gli occhietti curiosi di chi sa di essere nettamente superiore a molti, molti altri ancora. Uno sguardo carico di affetto lanciato alla donna per poi volare via, scomparendo fuori dalla piccola stanza.

GIOCHI ENIGMISTICI
Altro appuntamento con i giochi enigmistici.
Attenzione I primi sei che invieranno tutti i giochi risolti alla casella mp del Gufo Espresso vinceranno buoni spesa alla prossima consegna. Aguzzate l'ingegno!


Ariel Vinstav:
Complimenti, hai risolto correttamente i giochi enigmistici di settembre!

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CITAZIONE (Unconsoled @ 21/9/2020, 14:21) 


Il re delle fate di Miguel Delaguerre

Le creature fatate, tra studio e leggenda


Il catalogo della prestigiosa casa editrice Agrippa si arricchisce di un nuovo tesoro: Il re delle fate di Miguel Delaguerre, il titolo che molti di noi stanno aspettando da quando ne è stata annunciata la pubblicazione, è finalmente arrivato nelle librerie. L'interesse che ha risvegliato, soprattutto in ambito accademico e specialistico, è notevole: per mesi il titolo è corso di bocca in bocca come la promessa di un'opera nuova, fresca, nata dall'unione tra una grandissima competenza ed un approccio coinvolgente.
Protagoniste di questo testo sono le creature magiche, con un occhio di riguardo per gli esseri fatati, il popolo dei boschi che da sempre affascina Maghi e Babbani. Tra di essi trova un posto privilegiato l'Erkling, conosciuto da tutti noi per la sua pericolosità. Non c'è figlio di Maghi che, nella sua infanzia, non abbia udito almeno una volta le spaventose storie sul conto di tale creatura dal viso appuntito che, con la sua risata acuta, attira i più piccoli lontano dai loro custodi per fare di loro il suo pasto. Ciò che potrebbe esserci meno familiare è il suo ruolo di rilievo nel folklore tedesco: il nome stesso, Erkling, può essere tradotto come re delle fate; da qui il titolo dell'opera, che si propone innanzitutto come manuale per studiosi e appassionati che desiderino approfondire le creature magiche delle foreste.
Ma chi è l'autore, e perché la sua voce è tanto influente in questo campo, e il suo contributo così prezioso? Miguel Delaguerre nacque a Salamanca, e fin dai primi anni venne immerso, grazie al padre drammaturgo, in un universo fatto di racconti, storie sorprendenti a proposito delle ancor più meravigliose creature dei boschi, così come vengono dipinte nella tradizione letteraria. I racconti acquistarono presto la consistenza della realtà: incontrò il re delle fate a soli otto anni, quando venne attirato dalla sua risata mentre si trovava in Baviera insieme al padre. Fortunatamente, con un colpo di testa riuscì a stordire l'Erkling, potendo così mettersi in salvo. L'esperienza lo segnò e, accanto alla consapevolezza dei pericoli della Foresta Nera, fece maturare un interesse longevo.
Ad undici anni iniziò il proprio percorso di studi a Beauxbatons, dove, tra i roseti profumati e i freschi zampilli delle fontane, era facile immaginare di trovarsi in un'autentica landa fiabesca. La sua affinità con gli esseri fatati non sfuggì a compagni ed insegnanti, che, intuendo come questa attitudine affondasse le radici in un legame profondo, incoraggiarono il giovane Mago ad approfondire lo studio in Cura delle Creature Magiche. La stessa tesi con cui concluse il proprio percorso scolastico verté proprio sulla lingua delle fate, e gli valse un diploma a pieni voti.
Seguì un lungo periodo di viaggi intorno al globo, inseguendo ora una migrazione anomala di folletti, ora voci a metà tra il fantastico e l'inquietante: quelle riguardo ad un minuscolo villaggio Babbano nelle sterminate foreste brasiliane, ad esempio, che, in un'unica notte, avrebbe visto scomparire tutte le sue primogenite – a sentire gli abitanti, le spose predilette delle presenze mistiche che abitano la foresta.
Delaguerre, così, ha collezionato un numero ragguardevole di esperienze dirette; tra quelle che più hanno segnato il suo percorso si annovera la settimana che trascorse interamente tra i rami degli alberi, arrampicato e celato tra le fronde per meglio osservare le abitudini dei Lepricani irlandesi. Lo studio sarebbe durato ancora più a lungo, non fosse stato per un Lepricano che infine lo scoprì nel suo nascondiglio, e non perse l'occasione per giocargli qualche scherzo da autentico burlone.
Dopo tanta azione sul campo, oggi Miguel Delaguerre ricopre il prestigioso incarico di direttore del Quarto Livello al Ministero della Magia inglese, Regolazione e Controllo delle Creature Magiche. È un autentico esperto, quindi; ciò nondimeno il valore dell'opera non si esaurisce nella mera nozionistica, ed è ciò che la rende realmente appetibile ad un pubblico più vasto. Il re delle fate è arricchito da una quantità di leggende, racconti e testimonianze che ne rende la lettura tanto interessante quanto piacevole. Delaguerre esplora il folklore nel suo rapporto con gli esseri fatati, destreggiandosi sulla sottile linea tra immaginazione e realtà; confronta le credenze con i dati reali, tanto che il libro risulta illuminante anche come riflessione sulla creazione delle leggende, nonché sulla loro forza nel modellare il nostro modo di guardare al mondo.
Ampio spazio viene riservato anche alle sue esperienze personali: quelli sopracitati sono solo alcuni degli episodi in cui veniamo guidati dalla penna dell'autore, che, caratterizzata da un’elegante semplicità, non rinuncia a paragrafi dal tocco romantico, quasi lirico, attraverso cui ci vengono mostrati gli scorci più affascinanti del mondo fatato. «Durante l'intera stesura del libro avevo accanto a me la mia Preciosa», dice Delaguerre durante un incontro promozionale ospitato da Bibliomagic. Accanto a lui, il battito costante di un paio di minuscole ali iridescenti: la fata Preciosa, che, per ammissione dell'autore stesso, non abbandona mai il suo fianco, nemmeno durante i viaggi lavorativi. Sul volto dell'uomo spunta un sorriso: «Potremmo dire che ogni parola che ho scritto mi sia stata dettata da lei. Averla vicino mi è stato di grande ispirazione, mi ha aiutato a rivivere con maggiore vividezza le foreste, le scoperte, le avventure, e così diventava più semplice trasportarle sulla carta».
Una trasposizione che, infine, si rivela egregiamente riuscita. Il re delle fate è una lettura che non può mancare nel bagaglio di un appassionato, e che allo stesso tempo dà molto anche a chi conosce solo superficialmente il mondo di cui racconta. Una finestra unica sul regno dei boschi più solitari, che vi trascinerà tra creature ora eleganti, ora terrificanti, ma sempre ammantate da fascino ineguagliabile.

Jolene White
 
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view post Posted on 1/11/2020, 10:55
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Luisita era una civetta spagnola. Lo si notava dal suo piumaggio biondo cenere e dal suo foulard con la bandiera ispanica attorno al collo. Però non era famosa per le sue origini, ma per le sue abilità canore. Beh, o quello che pensava lei. In realtà non era molto apprezzata dagli altri gufi ed era in realtà un po’ stonata. Di certo a lei fregava poco e continuava a cantare. E cantava quando era appollaiata nel suo cesto, quando era in volo e quando si trovava nell’ufficio di Ariel Vinstav per la consegna. Quella mattina, nel preparare Luisita per la consegna, qualcuno aveva sussurrato qualcosa riguardo le stranezze che accomunavano la giornalista e la civetta. Quest’ultima infastidita per chissà quale ragione, aveva iniziato a gracchiare con insistenza.
Arrivata nell’ufficio aveva lasciato, con una cura particolare, il giornale sulla scrivania della donna e poi, a pieni polmoni, iniziò: CRA-CRAAA CRA-CRA-CRAAAAA CRA-CRAAAA CRA-CRAAAA. CRA-CRAAAA,CRA-CRA-CRAAAA,CRAAAAAA. (proprio la colonna sonora di HP, sì.)
E buona giornata alla signorina Vinstav.



In allegato, per tutti gli abbonati del Profeta:

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Gioco L'allegro Medimago (+1 Punto Corpo)
È un gioco che non ha età e che istruisce sulla struttura del corpo umano. La scatola contiene un piccolo scheletro giocattolo, una mini-bacchetta come bisturi e una serie di oggettini – un cuore, una costola di ricambio, un fegato, un cervello, alcuni arti, alcune dita, una lingua. Ad un colpetto sullo scheletro, questi si anima e comincia a strillare il suo male: il gioco consiste nell'interpretare il disagio dello scheletro e tagliare, operare e inserire il pezzo mancante con la mini bacchetta-bisturi. C'è il rischio che lo scheletro impazzisca e scappi in giro.

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Ariel Vinstav:
CITAZIONE (Jane Read @ 28/10/2020, 12:31) 
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E’ una soleggiata mattina di fine ottobre quella che oggi ci accoglie nella campagna del Somerset, appena fuori dai confini della città di Bath: una folla di maghi e streghe provenienti da tutta la contea si è raccolta intorno alla mongolfiera delle sorelle Harvey, tra fischi di ammirazione e sospiri sognanti, tutti in trepida attesa per la partenza imminente.

Amelia e Liz Harvey sono due volti molto conosciuti nel Mondo Magico: originarie della cittadina di Bath, alle spalle una famiglia di naturalisti noti fin da inizio ‘800, le due sorelle già dai primi anni ad Hogwarts avevano dimostrato di voler seguire le tradizioni familiari fondando il “Club Naturalistico Harvey” sotto la guida della professoressa Bell di Erbologia e del professor Wilson di Cura delle Creature Magiche.
Anni dopo il club ha lasciato le mura del castello, trasformandosi nell’Istituto Harvey per la Ricerca e gli Studi Naturalistici con sede proprio nella cittadina del Somerset: alla guida le due sorelle, che anno dopo anno hanno portato enormi contributi alla ricerca naturalistica magica grazie alla loro spiccata curiosità per la natura e gli studi sul campo anche negli angoli più remoti del globo.

Amelia, esperta mondiale di Flora Magica, e Liz, controparte nel mondo della ricerca sulla Fauna Magica, hanno deciso di andare oltre il semplice lavoro sul campo e con questa esperienza vogliono lasciare un segno nella Storia: nel giro di poche ore infatti prenderanno il volo grazie alla colorata mongolfiera che spicca nell’erba verde della campagna e intraprenderanno un viaggio di ricerca che le terrà occupate per i prossimi otto mesi.

Noi del Profeta abbiamo avuto l’occasione di poter scambiare due parole con le sorelle Harvey proprio prima della rassegna stampa ufficiale e non siamo riusciti a non chiedere come prima domanda il perché della scelta di un mezzo di trasporto così inusuale.
« E’ passato quasi un anno dalla nostra ultima uscita sul campo, » confessa Amelia, lo sguardo che brilla mentre ammira la mongolfiera alle nostre spalle, « e da tempo e io e Liz avevamo iniziato a pianificare il prossimo viaggio, ma volevamo che fosse… speciale. Quest’anno ricorrerà il decennale dalla fondazione del nostro Istituto di Ricerca e volevamo festeggiarlo a modo nostro. »
« In verità l’idea di un viaggio intorno al mondo in mongolfiera è nata ben prima dell’istituto. » interviene Liz, « Ricordo ancora il giorno in biblioteca ad Hogwarts in cui mi è capitato tra le mani il libro di Wallace Thorne, “Vita in Mongolfiera”. Da quel momento è diventato una delle nostre letture preferite e con Amelia abbiamo sempre sognato di poter ricalcare le orme di Thorne e di fare il giro del globo con questo mezzo di trasporto. E’ inusuale, certo, e sicuramente non sarà un viaggio comodo, ma siamo certe che le emozioni che proveremo, i paesaggi che potremo ammirare dall’alto e l’avventura che vivremo sapranno cancellare dai nostri ricordi tutte le difficoltà che potremo incontrare. »

Non sarà semplicemente un’avventura da raccontare alle generazioni future quella delle sorelle Harvey, ma anche una pietra miliare per il mondo scientifico: Amelia e Liz durante il loro viaggio andranno a visitare luoghi remoti e riserve naturali irraggiungibili ai più, concentrandosi su specie magiche ad oggi poco conosciute e poco studiate.
Le due sorelle infatti andranno ad esplorare luoghi misteriosi come la Riserva Magica del Rio Amazzoni, inaccessibile ai non esperti del campo ma anche per i più veterani molto complessa da raggiungere: faranno visita anche alla più conosciuta Riserva dei Draghi Occhiodopali in Nuova Zelanda e al Centro Studi Animali Artici in Siberia.
« Infine, » sussurra sottovoce Amelia, emozionata, « Speriamo di riuscire a raggiungere l’Isola di Walarai, nell’Oceano Pacifico del Nord, per poter finalmente studiare le creature che la abitano e conoscere da vicino le piante e i fiori che crescono tra le sue foreste, uniche al mondo. L’ultimo Mago ad aver avuto accesso ad essa è stato Jacob Whitemore nel 1830, allievo del noto naturalista babbano Charles Darwin, e le informazioni giunte ai giorni nostri sono molto scarse. Ci piacerebbe partire dai suoi appunti per riprendere l’esplorazione dell’isola e farla conoscere al resto del Mondo Magico, ovviamente con le dovute attenzioni per preservarla dal diventare l’ennesima attrazione turistica. »

E’ giunto infine il momento della partenza e mentre osserviamo la mongolfiera prendere quota e sparire tra le nuvole alte nel cielo le nostre menti non possono non desiderare di volare nel blu con le sorelle Harvey, pronte a vivere un’avventura che più che un semplice viaggio di studio ci appare come una vera e propria ricerca di meraviglie del Mondo Magico.


Informiamo in esclusiva i nostri lettori che il prossimo anno le sorelle Harvey pubblicheranno una raccolta degli appunti di viaggio per la Casa Editrice Agrippa, permettendo quindi a tutte le streghe e a tutti i maghi di poter viaggiare nei più remoti luoghi del Mondo Magico comodamente seduti nei salotti delle proprie abitazioni.

 
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view post Posted on 4/12/2020, 15:59
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Spennato anche per quel giorno era pronto per le consegne: saltellava frenetico sul suo trespolo, fischiando di gioia e perdendo almeno un paio di piume ad ogni saltello.
Il rischio di un pensionamento anticipato paventato nei mesi precedenti ormai sembrava solo un brutto ricordo, e il gufo aveva ripreso le energie in maniera sorprendentemente veloce. Perfino il mago che solitamente si occupava di lui era rimasto stupito dal cambiamento nell’animale, ma non poteva non esserne felice: per sicurezza però aveva deciso che fosse meglio assegnargli solo consegne nelle vicinanze, per questo motivo quel giorno avrebbe consegnato il quotidiano un paio di piani più sotto.
Legò il Profeta alla zampa che il gufo stava tendendo stesa davanti a sé, senza cadere come era solito fare, e lo osservò volare fuori dalla finestra, sbandando di tanto in tanto.
Più che entrare nell’ufficio della giornalista Vinstav, ci finì dentro: si era lanciato con troppo entusiasmo contro la finestra e per questo il suo atterraggio sulla scrivania non ebbe un buon esito: muso in giù, becco infilzato in una pergamena, il gufo ci mise qualche minuto per rigirarsi e mettersi in piedi. Lasciò il quotidiano sulla scrivania, poi con un piccolo balzo volò sulla sedia più vicina e si addormentò, quasi come se avesse scambiato quella poltrona per il suo trespolo.


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Ariel Vinstav
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Pluckley è un piccolo paese di campagna e si trova a sud dell'Inghilterra: di preciso è collocato nel Kent ed è uno dei villaggi più infestati dai fantasmi di tutto il Regno Unito. Questo piccolo paesino avrebbe tutta l'aria di essere un classico villaggio, di quelli anonimi, senza niente di speciale, uno di quei posti che non noteresti nemmeno passandoci sopra con la tua scopa volante per intenderci; ma a dispetto delle sue umili apparenze, vanta la presenza di numerosi fantasmi. Approcciarmi a cose di questo tipo scaturisce in me un'euforia non indifferente e non appena ho saputo di queste presenze ho voluto immediatamente documentarmi per comprendere al meglio le origini di questa meravigliosa storia che adesso sto per raccontarvi.

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Tutto ebbe inizio dalla chiesa del paese, ovvero la Chiesa di St. Nicholas. Entrando nell'edificio, voltandoci a destra noteremmo un'elegante cappella in cui sono sepolti diversi membri della famiglia dei Dering. Questi Dering erano i signori di quella zona a partire dal XV secolo fino al secolo scorso. Durante la guerra civile Sir Edward Dering riuscì a scappare dalle grinfie delle truppe di Cromwell e in un atto dettato dalla disperazione più totale si lanciò da una finestra con la cima arrotondata riuscendo miracolosamente a salvarsi. Quando poi si stabilì la pace, ritornò a costruire il proprio maniero - oggi non più esistente - e lo fece dotando l'edificio di finestre arrotondate in alto come un piccolo omaggio per quella finestra che tempo addietro gli aveva permesso di salvarsi la vita. In questa parte della chiesa si trova la cripta dei Dering dove sono state notate delle luci inquietanti e strane accanto alla vetrata, c'è chi giura che abbia udito anche dei colpetti venire dal pavimento. Negli anni 70 degli investigatori babbani del paranormale avevano trascorso la notte in quel posto, affermando che nulla di inquietante o strano fosse successo durante la notte. Menzionarono solo un cane che ogni tanto faceva capolino nella stanza: gli uomini avevano dato per scontato fosse il cane del vicario, scoprendo solo la mattina dopo - facendogli gelare il sangue - che il vecchio vicario non aveva mai avuto un cane in tutta la sua vita; così quella mattina provarono a cercarlo, ma di quel misterioso cane non trovarono nessuna traccia.

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Questo luogo in passato è stato teatro di parecchie storie tristi e raccapriccianti che in qualche modo albergano ancora nel nostro presente. Una giovane donna si avvelenò perché il suo innamorato aveva chiesto ad un'altra di sposarlo, c'è chi afferma di sentire ancora i suoi lamenti disperati dovuti al suo cuore spezzato… o magari al veleno. Un insegnante si impiccò dopo essere stato accusato di essere un pedofilo, scrisse una lettera prima di farla finita dove ammetteva le sue colpe. Due giovani uomini vennero picchiati a morte semplicemente perché si amavano, considerati all'epoca con il dispregiativo di invertiti. Una delle storie più aberranti secondo me, è quella di Mary, una bambina che fu seppellita viva da sua madre perché non riusciva più a sopportare il suo pianto: in molti sostengono di sentire ancora i pianti della povera ed innocente neonata che si dispera nella notte. Roba da far accapponare la pelle. Il ricordo di questi orribili avvenimenti rimane vivo nella memoria anche grazie a presunti avvistamenti successivamente correlati a persone ed eventi passati. Mi piacerebbe molto parlarvi delle storie che personalmente mi hanno più colpita.

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Si tratta di un bosco il cui nome originale è "Dering Wood", ma come potrete intuire è soprannominato Screaming Wood per le urla che arrivano dal suo interno. Questo bosco è estremamente fitto e dentro ci si può facilmente disorientare. Non è molto frequentato, ha un'atmosfera abbastanza surreale, sembra quasi che nemmeno gli animali del posto emettano un sibilo. Immaginate ora quel rilassante silenzio interrotto da urla sgraziate. Si dice che quel bosco sia stato teatro di parecchie morti avvenute in circostanze misteriose, tra cui quella di una "cantante" che all'epoca si esibiva in strada per guadagnare qualche moneta con canzoni e stornelli alquanto fastidiosi: si dice che a causarne la morte siano stati proprio dei cittadini stanchi di ascoltare la sua voce stonata. Ancora oggi i suoi canti insopportabili arrivano dal bosco e spaventano i passanti. Di tanto in tanto, se si cammina in quel bosco potreste essere vittime di tirate di capelli, sgambetti e furti di oggetti preziosi da parte dei fantasmi che all'interno vi albergano.

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Una bellissima fanciulla dai capelli corvini e l'aria disperata è stata avvistata da più di un paio di occhi nel cimitero di St. Nicholas. A quanto si racconta, la donna è sempre in cerca della sua bambina nata morta e seppellita senza nome - perché illegittima - in quel cimitero e piange senza tregua. Si pensa che la donna fosse l'amante del signor Dering e la bambina morta sua figlia illegittima. Della ragazza - soprannominata Red Lady per via del suo amore per le rose rosse - non si seppe più nulla per qualche mese fino a quando fu ritrovata morta: si dice sia stato il forte dolore per la perdita della sua piccola ad ucciderla. Di tanto in tanto la gente testimonia di sentirla piangere e spesso vengono ritrovate rose rosse sparse per il cimitero, soprattutto sulle tombe dei bambini: i maghi di quel posto sostengono che le lasci come dono ai piccoli deceduti in tenera età come la sua piccola.

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Greystones fu costruita nel 1863 come cottage del rettore St. Nicholas. La tenuta oggi privata sarebbe "frequentata" da un giovane monaco di bell'aspetto che vaga tra gli alberi lì presenti, piangendo per la sua amata. Questo monaco dagli occhi grandi e azzurri visse nel periodo Tudor e si vocifera fosse un mago ex Corvonero, segretamente innamorato della graziosa figlia babbana dei suoi vicini. La fanciulla morì per colpa di una grave influenza. L'unico sollievo per il fantasma del giovane monaco è tornare a passeggiare in quei luoghi dove clandestinamente si incontravano rubando attimi di intimità per potersi amare liberamente. I pianti malinconici che vengono spesso uditi spaventano i babbani e spezzano il cuore ai maghi che ne conoscono la storia.

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C'era una strega che si guadagnava da vivere vendendo erbe magiche e non solo. Era piuttosto eccentrica, ma si dice innocua. Ad ogni tramonto si sedeva sul muretto del ponte a fumare la sua erbapipa e a bere gin attaccandosi ad un vecchio fiasco. Un giorno si racconta abbia perso l'equilibrio e sia caduta giù perdendo sfortunatamente la vita. Da quel momento in poi al Pinnock Bridge pare ci siano avvistamenti di una figura che zoppica e si lamenta. C'è chi sostiene di aver avvertito, passando di lì, un forte e molesto odore di erbapipa.

Ovviamente se deciderete di andare a visitare questi posti, non potete di certo aspettarvi che si verifichi qualcosa a comando, bisogna avere pazienza e magari sarete anche voi testimoni di quello che accade laggiù. Spero che queste storie vi abbiano emozionato, spezzato il cuore, dato un brivido come hanno fatto con me; e spero in qualche modo che quelle povere anime, un giorno, possano trovare finalmente la pace che meritano.

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3oqwIkYShlocktrock etticchetacshlock. Qualcosa si dimenava sulla scrivania della giornalista Ariel Vinstav. Non era insolito che i vertici della Gazzetta inviassero missive circolari per i loro dipendenti, ma raramente si vedeva qualcosa del genere. Tra i numerosi oggetti che occupavano la superficie di legno solido, quasi a suo agio di fianco alla Remington, una piccola sfera dall’aspetto fin troppo sospetto aveva cercato di richiamare l’attenzione della donna. Se n’era rimasta silenziosa, nemmeno avesse voluto passare inosservata, fin quando la persona a cui era destinata non aveva fatto ritorno al suo ufficio. Giusto il tempo di mettersi comoda e l’oggetto aveva iniziato a dimenarsi, producendo un rumore fastidioso ogni qualvolta il suo corpo levigato andava ad impattare contro il tavolo o gli oggetti adiacenti. Quei colpetti non erano abbastanza vigorosi da rovinarli, né da lasciar presumere potesse in qualche modo spostarli, magari facendoli piombare al suolo. Lo erano abbastanza da rendere impossibile l’atto di concentrarsi su qualunque altra attività. Pretendeva di essere calcolata, con un vigore tale da lasciar presumere l’urgenza della sua richiesta.
Al di sotto di essa, ovunque si spostasse, c’era un biglietto di carta scura ad accompagnarla, non più grande del palmo della mano di Ariel, perfettamente equilibrato nel suo design. Un po’ richiamava quello dell’oggetto a cui era strettamente collegato. Si trattava di un invito a mobilitarsi. La giornalista avrebbe dovuto schiodarsi dal suo ufficio, scendere in campo e farsi in quattro per dare la caccia ad una notizia che si prospettava sensazionale. Un incarico non privo di pericoli, a quanto pareva:

Alla gentile attenzione della signorina Vinstav,
per mezzo di un incantesimo di localizzazione lanciato sui volantini dei Gentley, siamo stati in grado di localizzare la loro posizione. Con l’invito a non cacciarsi in situazioni di rischio, la preghiamo di mettersi in contatto con coloro che riteniamo responsabili delle ultime bravate a danno dello Statuto di Segretezza, al fine di raccogliere informazioni e convincerli a cessare ogni attività criminale. Metta la sua sicurezza al primo posto. Abbiamo ragione di credere che il Ministero della Magia sia già sulle loro tracce e abbia incaricato dei membri della squadra antimago di occuparsi della faccenda. Il tempo sarà un fattore determinante per la produzione di un articolo dettagliato, se pensa di non essere in grado è pregata di comunicarlo con immediatezza, per una tempestiva cessione dell’incarico ad un collega.

Quando sarà pronta, giri per tre volte ed in senso antiorario la metà bianca in cima al marchingegno. La passaporta la condurrà nell’area di suo interesse.

Con sincero ottimismo le auguriamo un proseguimento privo di inconvenienti. Cordiali saluti,
la Redazione.



Ariel e Jolene, benvenute nella vostra quest giornalistica. Come da accordi presi in privato vi invito a postare i vostri interventi aprendo una discussione nella sezione La Capitale del Mondo Magico. Ricordatevi di segnare le statistiche.
Rendete orgogliosa la Gazzetta!

 
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Di rientro dal Castello di Hogwarts, il piccolo Cas-Cas (un vezzeggiativo curioso di Castle, che per qualche stranissima ragione attirava sempre versetti divertiti dai becchi dei suoi colleghi) pregustava lo spuntino che aveva posto al sicuro, nascosto da tutti gli occhi indiscreti. Un grandissimo, croccantissimo cookie con tanto di semi di girasole. Aveva visto un giornalista mangiarne a volontà, uno dopo l'altro come un avido, avidissimo ingordo; e lui, sul trespolo dell'ufficio in attesa delle copie di giornale che avrebbe dovuto consegnare quel giorno, non ne aveva ricevuto neanche uno in dono. Neanche una briciola, in effetti. Così aveva atteso con estrema pazienza che il mago scappasse via, chiamato per qualche importante notizia da mandare alla stampa, e lui - furtivamente - aveva stretto tra gli artigli l'intero sacchetto di cookies, portandolo via con sé. Uno era finito dritto dietro il trespolo che si era costruito in guferia, lì alla Redazione del Profeta. I restanti, un po' sbriciolati dal viaggio continuo, erano nel sacchetto di carta che tuttora portava in volo. Quando completò l'ultima consegna all'Ufficio di Miss Vinstav, lasciò cadere anche il sacchetto di cookies sulla scrivania; era lei, infatti, la Giornalista che più apprezzava lì dentro. C'era anche da dire che Ariel Vinstav profumasse di buono: a lui, personalmente, ricordava uno di quei cookie più gustosi, e ogni volta che entrava in ufficio scovava sempre qualcosina da mettere sotto becco. Per una volta, quel giorno, sarebbe stato lui a lasciare un omaggio. Parola di Cas-Cas.


Per festeggiare Carnevale e San Valentino,
in allegato per tutti gli abbonati del Profeta:

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Altro appuntamento con i giochi enigmistici.
Attenzione I primi sei che invieranno tutti i giochi risolti alla casella mp del Gufo Espresso vinceranno buoni spesa alla prossima consegna. Aguzzate l'ingegno!




Ariel Vinstav

CITAZIONE (*Derek @ 16/12/2020, 19:17) 
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Rubrica
Creature Magiche
Da oggi si aggiunge alla Gazzetta del Profeta la rubrica dedicata alle Creature Magiche – ritratti, leggende, curiosità sui viventi di ogni parte del mondo magico; viaggeremo insieme tra gli habitat di una e più specie magiche, ci addentreremo tra le paludi e le lande rigogliose fino alle foreste e boschi d'incanto, scenderemo nelle profondità della terra e navigheremo gli abissi di mari, oceani e laghi, studieremo i cieli e i loro misteri, e tanto, tanto altro ancora.
Un viaggio che inizia e che non si è mai fermato.

Chiave di lettura

Cavalli Alati
tra verità e leggenda

È un piacere darvi il benvenuto ad una nuova rubrica della Gazzetta del Profeta, o per meglio dire, la ripresa di una precedente tematica. In questa rubrica si parlerà delle creature magiche, a volte incomprese, a volte pericolose se non si sa come trattare con loro. Ed è questo lo spirito ed il fine di questa rubrica. Informarci su come non farci staccare il collo da un Ippogrifo. Non volevamo riaprire le danze con una creatura troppo pericolosa. Per questo abbiamo pensato di portarvi tra le praterie sconfinate della Gran Bretagna e dell’Irlanda, a solcare i cieli più alti. Ebbene sì! Oggi parleremo di creature magiche dalle bellissime fattezze: i cavalli alati. Come la stessa etimologia ci suggerisce sono dei cavalli che hanno in dote delle vere e proprie ali con le quali, semmai riusciste a domarli, potrete librarvi sopra le nuvole più alte.

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Abraxas —
Generalmente sono più alti dei comuni cavalli babbani ed i più conosciuti sono gli Abraxas, palomini giganti dalla forza eccezionale, dal manto color fulvo chiaro, dotati di un’apertura alare che gli consente di essere impiegati nel trasporto aereo di carrozze. Proprio a questo fine ricordiamo che essi sono uno dei simboli dell’Accademia di Magia di Beauxbatons, titolo che si sono meritati trainandone le carrozze negli spostamenti ufficiali della Scuola di Magia più importante della Francia. Basileides, nel II secolo d.C., è stato il primo mago a parlare di questi fantastici palomini, secondo le testimonianze storiche pervenuteci. Da ciò che egli ha tramandato, forse nella leggenda, un antenato dell’Abraxas doveva essere legato ad un dio, dal corpo di un uomo-uccello con ai piedi dei serpenti. L'unica sicurezza è che questo dio fosse legato alla luce. La sua etimologia ci riporta alla Divinazione, infatti le sette lettere che compongono il nome Abraxas, nella numerologia, sono pari a 365, ed anche legate ai sette pianeti. Si dice che da queste evidenze derivi anche la parola magica per eccellenza “Abracadabra”. Vi è un’altra etimologia, secondo la quale il nome deriverebbe dalle parole abir, toro e axis, "asse polare", con riferimento al movimento terrestre e all'Equinozio di Primavera. Alle prime due si aggiunge una terza etimologia derivante dalle parole egizie abrak sax, letteralmente "parola sacra". Ed è appunto per la sacralità, per il forte legame con la luce e la magia che questo nome si ritrova in molti degli alberi genealogici di famiglie di maghi, per lo più antiche.

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— Etone
Abbiamo poi gli Etoni, cavalli dal manto color castagno tipico della Gran Bretagna e dell’Irlanda. Il loro nome deriva senza dubbio dal greco: Etone, infatti, era uno dei quattro velocissimi cavalli del carro del dio del Sole, così da trainare il fuoco per far sorgere il giorno. Proprio per questo anche il cavallo di Ettore, principe di Troia, portava questo nome. La fama di essere tra i cavalli alati più veloci li ha portati al centro dell'attenzione mediatica proprio per la sfacciataggine di qualcuno nel farli gareggiare in gare clandestine, che ci pesa scrivere sono ancora in voga nelle Isole Greche, sopratutto a Naxos e Paros. Si spera sempre che questi scempi possano finire, desideriamo infatti unirci alla "Lega Internazionale per la Difesa delle Creature Magiche"- movimento di fondazione Ungarica nato per difendere i Draghi e che ha ottenuto, tra le tante lotte, l’opportunità di estendere il suo impegno anche per altre creature, come gli stessi Cavalli Alati.

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Granio —
Il cavallo alato di straordinaria velocità porta il nome di Granio, esso è dotato di un manto grigio, si ritiene derivi dal Nord come il suo nome. Oggi sono difficili da avvistare, ancor di più da addestrare o così esige la leggenda. Il suo nome deriva dal culto norreno: Grani si ritiene che fosse il nome del cavallo dell’eroe Sigurd, donatogli da Odino e diretto discendente del destriero del dio stesso, Sleipnir. La leggenda narra che Sigurd fosse alla ricerca di un cavallo e che inoltrandosi in un bosco abbia incontrato un anziano signore dalla barba lunga che non aveva mai visto prima. Chiedendogli di accompagnarlo a scegliere un cavallo, il vecchio sembra aver suggerito di andare al fiume Busiltjörn: proprio lì, allora, il mito narra che alcuni cavalli vennero a riva, tranne uno, grande e dal manto grigio che nessuno aveva mai cavalcato. Secondo l'anziano signore, quel cavallo era proprio il discendente di Sleipnir, scelto poi da Sigurd e chiamato Grani. La storia si conclude raccontando che il vecchio fosse proprio Odino. Si narra nella leggenda che Sigurd vinse molte battaglie nelle sue terre grazie al suo fedele compagno. Inoltre nella cultura norrena era molto spiccata la propensione alla navigazione al fine di depredare bottini da riportare in patria, a questo proposito Sigurd fece costruire un apposito giaciglio per il suo cavallo così da averlo sempre con sé in ogni battaglia.

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— Thestral
Ultimo, ma non per importanza, è il Thestral: cavallo alato dotato del potere dell’invisibilità, sembra che queste creature siano scheletriche, mentre in realtà la loro pelle color nero è tesa sulle ossa. Dagli occhi bianchi senza iride e pupille ed ali simili a quelli di un pipistrello, danno l'impressione di avere un aspetto tenebroso, ma sono animali dall'indole docile. Forse non tutti sanno che proprio come gli Abraxas siano simbolo dell’Accademia magica francese, i Thestral svolgono un ruolo analogo per la nostra Hogwarts, difatti le carrozze che portano gli studenti dal secondo anno in poi al Castello il primo giorno di Scuola sono proprio dei Thestral, ovviamente molti degli studenti non riescono a vederli e credono che le carrozze si spingano da sole. È da molti considerato un presagio oscuro, la sua immeritata fama è legata al fatto che sia visibile solo da coloro che hanno visto la morte, ovvero qualcuno morire. Per cui in passato anche chi era in grado di vedere i Thestral era additato proprio come le creature che riuscivano a vedere. Molte volte maghi del rango di Newt Scamander - noto studioso britannico di creature magiche e autore dei più famosi testi accademici al riguardo - si sono pronunciati in favore di queste creature, a ragion veduta. Vogliamo oggi, prima di lasciarci con delle note informative in merito a queste creature, soffermarci su un ragionamento che molti di voi potranno non trovare condivisibile. È chiaro quale sia il motivo che nella credenza popolare li renda dei reietti, al pari fino a qualche tempo fa di coloro che li vedevano. Questi cavalli sono da sempre considerati come portatori della morte. Una mistificazione che nelle leggende magiche li ha portati ad essere considerati presagio della morte stessa. Ma se così fosse, cari lettori, non dovremmo vederli poco prima che qualcuno muoia sotto i nostri occhi? Forse c'è una spiegazione più semplice, badate bene: è solo la mia opinione, a voi ogni possibile interpretazione. Ritengo che queste creature portino con sé più di quanto i libri non possano indicare. È vero, possono essere visti solo da chi abbia vissuto un’esperienza lacerante come vedere qualcuno morire. Ma essi si concedono proprio a coloro che hanno vissuto questo momento. Vedere la morte non è cosa da poco ed i Thestral vengono a chi l’ha vista quasi come una speranza. A ben vedere concedendosi solo a coloro che abbiano interiorizzato la morte, uscendone con una nuova consapevolezza, potremmo dire che queste creature siano portatori di una nuova nascita, emotiva e spirituale a seguito di un evento come pochi. Tengo a ribadire che si tratti solo della mia opinione, ma potrebbe essere un ottimo spunto di riflessione.
Ed è proprio per questo motivo che otto giovani ragazzi abbiano fondato l'associazione Brian & Co: il gruppo porta avanti la battaglia per l'adozione di Thestral, specie per i più piccoli che disgraziatamente hanno visto qualcuno morire. Credo che nel mondo dei babbani chiamino questa pratica pet therapy, a significare l’importanza di queste creature che, appunto, si concedono a chi può sentirsi solo a seguito della morte. Il nostro giornale si era già occupato di questa innovativa idea, e proprio come è stato fatto l'ultima volta, auguriamo loro di portare a termine e continuare il progetto, vi terremo informati sugli sviluppi.

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Il Ministero della Magia classifica i Cavalli Alati da XXX a XXXX come indice di pericolosità, per cui serve una mano esperta per domare e addestrare queste creature, ciò non vuol dire che non dovreste provarci, ma fate attenzione e ricordate sempre che secondo lo Statuto internazionale per la segretezza magica approvato dalla Confederazione magica internazionale nel 1692, qualora vorreste tenere un cavallo alato in giardino dovrete fare degli incantesimi di disillusione. Eccoci giunti a termine del nostro primo viaggio tra le bellezze delle creature magiche, speriamo sia stato di vostro gradimento. Altre non saranno così incantevoli come i cavalli alati, alcune potranno colmare i vostri peggiori incubi. Ma la conoscenza, come sempre, è indice di un avvicinamento e di un'esperienza che possono fare sempre la differenza. E noi della Gazzetta del Profeta, cari lettori, continueremo ad informare e tratteggiare la vita più misteriosa, in tutte le sue infinite rappresentazioni

Nota —
Si ringrazia l'artista Kindrie Grove per gli straordinari scatti fotografici in articolo, tratti dai suoi dipinti ad olio su tela per la collezione "Cavalli Alati, Spiritualità in Cielo" alla Legend Art Collection. L'artista, originaria della città di Penticton in Canada, cura da anni la Grove Fine Art Gallery, dedicando moltissime opere all'incantevole rappresentazione delle creature alate. La stretta collaborazione internazionale con la Gazzetta del Profeta è un privilegio di lunga data.

Derek Hide
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Anche Spennato aveva ricevuto un regalo per San Valentino da un ammiratore segreto, con stupore generale, in particolare dalla strega che negli ultimi tempi aveva il compito di occuparsi di lui e che sorpresa si era chiesta se anche i gufi postini avessero una vita amorosa. Ma soprattutto, chi era l’ammiratore segreto di Spennato?
La scatola di cioccolatini al rhum era gelosamente custodita sotto la paglia che ricopriva la sua nicchia, e quasi nessuno era riuscito a cogliere il gufo che furtivamente estraeva parte del contenuto per farlo sparire velocemente nel becco; si capiva che aveva mangiato un cioccolatino solo quando era il momento delle consegne e – complice il contenuto alcolico – improvvisamente Spennato sembrava più vispo del solito. Ormai era ufficiale, la possibilità del pensionamento anticipato era completamente sparita dall’orizzonte e il gufo stesso sembrava averlo capito. Quel giorno, infatti, le piume delle sue ali erano brillavano lucide alla luce del sole e apparentemente sembrava aver smesso di perderne ad ogni movimento: per precauzione però avevano deciso di limitare le sue consegne agli abbonati più vicini, e anche per quella volta avrebbe portato la copia del quotidiano ad uno dei giornalisti del Profeta.
Spennato attendeva il suo turno con la zampa dritta in fuori, in equilibrio perfetto, e ebbe solo un accenno di cedimento quando prese il volo. A differenza della volta precedente, l’atterraggio sulla scrivania della signorina Vinstav fu preciso e senza intoppi, ma proprio quando Spennato sembrava essersi comportato come il miglior Gufo Postino che potesse esserci in Redazione, estrasse dal borsellino due cioccolatini, e lesto se li mangiò entrambi in un sol boccone: forse il grado alcolico era troppo alto, forse ne aveva mangiati già troppi quella mattina – ed era l’opzione più probabile-, in ogni caso il gufo crollò addormentato sul tavolo, lasciandosi cullare tra le braccia di Morfeo.


GIOCHI ENIGMISTICI
Altro appuntamento con i giochi enigmistici. Da oggi si aggiungono curiosi rebus disegnati dalle piume dei nostri migliori illustratori!
Attenzione I primi sei che invieranno tutti i giochi risolti alla casella mp del Gufo Espresso vinceranno buoni spesa alla prossima consegna. Aguzzate l'ingegno!



Ariel Vinstav
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Il Serraglio Stregato si rinnova
e mostrerà tutte le sue novità con un evento esclusivo

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Il nuovo anno ha spazzato via il precedente ormai da diversi giorni e le novità non hanno tardato a germogliare nel mondo magico. Ed è di animali e creature magiche che ci concentreremo in questo articolo, un tema caro a molti maghi e streghe che, specie di recente, hanno puntato i Lumos su questioni particolarmente rilevanti a fronte della papabile estinzione di alcune specie.
Il Serraglio Stregato, lo storico negozio di animali e creature magiche sito a Diagon Alley, quasi a voler offrire il suo contributo alla causa, si scrolla polvere e piume assortite per beneficiare di una ventata d'aria fresca che porta con sé cospicue novità per i suoi affezionati clienti e coloro che ancora devono metterci piede per la prima volta - con la promessa che non sarà l'ultima.
A partire dall'aspetto, infatti il negozio è riuscito ad ampliarsi al fine di ricevere un maggior numero di ospiti ed offrire così all'affezionata clientela un ventaglio maggiore di creature tra cui scegliere, per tutte le tasche, tutti i gusti e tutte le necessità. Dimenticate quindi il negozietto angusto e impolverato, dove le gabbie parevano stipate con espedienti magici forzati pur di garantire un minimo di scelta. Ridipinto con vernici animate, le pareti raffigurano con discreto realismo volatili che volteggiano in cieli sconfinati, Mooncalf che rimirano la volta celeste rischiarata dal chiarore lunare in attesa di abbandonarsi alle loro danze ipnotiche, Asticelli che scalano alberi infiniti ed altre meraviglie pittoriche che i lettori potranno scoprire con i propri occhi visitando il negozio. Ogni arredo è stato sostituito con pezzi nuovi che richiamano il cuore pulsante del negozio, dalle sgargianti piume di Fwooper usate per rilasciare certificati d'acquisto, alle morbide sedie a forma di aculei di Knarl.

Un'altra novità è rappresentata dall'aggiunta di accessori specifici per ogni razza, mangimi pensati appositamente per la salute ed un nutrimento efficace ed in linea con il fabbisogno nutrizionale di ciascuna creatura ed habitat personalizzati provvisti di tutti i comfort e le cure delle quali i nostri amici ad una/quattro zampe hanno bisogno. Come anticipato, il Serraglio Stregato - tappa fondamentale degli studenti di Hogwarts, oltre che degli amanti della fauna babbana e magica - accoglierà molte più creature di quelle che finora le ridotte dimensioni del negozio hanno permesso. Partendo da coloro che hanno un indice di pericolosità bassissima, e dunque accessibili ad una più vasta clientela, fino ad arrivare a quelle ritenute pericolose dal Ministero della Magia, con una classificazione di XXX, alienabili solo a maghi e streghe capaci e maggiorenni. Per stuzzicare la curiosità dei lettori, segnaliamo qualche esempio tra le novità poco conosciute come i topi ballerini - in grado di ballare, realizzare giochi di prestigio con la coda e comporre semplici e brevi pezzi musicali con strumenti adeguati alla loro misura - ed i conigli trasformanti - che cambiano di tanto in tanto in cilindri per poi tornare al solito aspetto con un sonoro schiocco.

Le restanti aggiunte saranno visionabili in concomitanza con l'evento inaugurale che si terrà presso il negozio sabato 6 febbraio e durerà l'intera giornata.
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In questa data la porta del celeberrimo negozio si spalancherà al pubblico rivelando la sua nuova veste e tutte le novità che ha da offrire. Ma non solo, perché l'evento si avvarrà di alcuni magizoologi che, stuzzicati dall'ampliamento del Serraglio, hanno dato la loro disponibilità per presenziare durante la giornata per elargire informazioni ai curiosi, oltre che presentare le nuove creature magiche al pubblico, con tanto di spettacolo di inaugurazione.
Un corteo di topi ballerini mapperà il negozio deliziando gli sguardi attraverso pirotecnici giochi di prestigio con la coda, che si allungherà come una corda da funambolo, e delizierà l'udito con composizioni musicali realizzate con strumenti musicali su misura per loro. A seguire, un divertente spettacolo di conigli trasformanti che cambieranno nei cilindri. Un intrattenimento divertente sarà costituito dalla possibilità di venir punti da un esemplare di Celestino per poter raggiungere levitando alcuni esemplari di volatili ed osservare la scena dalla loro stessa angolazione. Si coglie l'occasione per ricordare che troppe punture possono portare a fluttuare in maniera incontrollabile per giorni e che a una reazione allergica può corrispondere un galleggiamento permanente. Disposti vicino al bancone verranno proposti, solo per l'occasione, acquari ospitanti banchi di Shrake e Ramore guizzanti che, a seconda delle luci che li investiranno, offriranno dei bagliori argentei dati dalla riflessione delle squame a contatto con le fonti di luce.
L'evento promuoverà l'avvicinamento di maghi e streghe di tutte le età alle creature magiche sotto la tutela di esperti del settore, con la speranza di annoverarne l'importanza nella società magica e sensibilizzare la popolazione nel comune interesse, umano e delle creature magiche.
Ma le sorprese non finisco qui!
Per rendere ancora più entusiasmante la giornata, una coppia di note magizoologhe di cui non sveliamo (ancora) il nome, si sono dette disponibili a presentare in esclusiva il loro ultimo libro, una raccolta di scatti fotografici di inestimabile pregio in vendita solo in quella data. Le fotografie in movimento sono opera di ricercatori magizoologi e frutto di un'accurata selezione da parte delle autrici; testimoniano scorci di vita di creature magiche che popolano angoli inesplorati e selvaggi del mondo magico, con relative didascalie, ed offrono un'immersione emozionale a beneficio del lettore che viene trasportato in un mondo vasto e caleidoscopico. I ricavati saranno devoluti ad associazioni di tutela e protezione di creature a rischio estinzione ed ambienti minati dal crescente progresso economico.
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Ad impreziosire la sua ultima fatica letteraria, il libro si avvalorerà di illustrazioni in movimento che catapulteranno il lettore con la fantasia negli scenari da sogno dove dimorano le creature protagoniste, fornendo uno spaccato sulle loro abitudini miscelate ad un pizzico di magica fantasia. Saranno diversi i rappresentanti del settore che presenzieranno offrendo la loro disponibilità a rispondere a domande, approfondire argomenti e allietare gli animi con esibizioni straordinarie. Vi saranno anche focus su specifici argomenti come quello tenuto dalla rettilofona islamica Djamila Sharazad, che giungerà nel nostro Paese appositamente per l'evento. I clienti, inoltre, avranno la possibilità di divenire protagonisti della scena in molteplici modi. La curiosità corrode anche chi sta scrivendo l'articolo, che non si lascerà perdere questa imperdibile occasione. I clienti che presenzieranno all'evento non saranno invitati solo a spendere Galeoni per acquistare animali e creature, e relativi corredi, ma anche per portarsi a casa gli unicum ispirati ad animali e creature ideati dal Serraglio, alcuni frutto della fantasia di Estia, la graziosa elfa titolare del Focolare Domestico, negozietto vintage sito a Hogsmeade. Con un programma così accattivante, gli organizzatori auspicano una nutrita affluenza all'evento.

Graffiate la vita, spiccate il volo e non mancate!

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Ferdinand aveva ormai una certa età; per molti lunghi anni aveva prestato servizio alla Gazzetta del Profeta, e non si sarebbe peccato di esagerazione a definirlo una pietra miliare per tutto il sistema di consegna del giornale. Aveva solcato i cieli del Regno Unito in lungo e in largo – sempre puntuale, sempre ligio al proprio dovere. Ora che il tempo aveva ingrigito alcune delle sue piume e messo i suoi grandi occhi un po' fuori fuoco, Ferdinand proseguiva comunque nelle sue mansioni. Non ci pensava nemmeno di ritirarsi: che razza di esempio avrebbe dato ai più giovani, abbandonate alla prima difficoltà? Nossignorgufo, lui era fatto di tutt'altra pasta. Alla fine, si era giunti ad un compromesso, e il vecchio Ferdinand si occupava delle consegne in redazione: qualche corridoio ed era già arrivato nell'ufficio della Vinstav, a cui era destinato, oltre alla consueta copia del quotidiano, anche il regalo pasquale che la Gazzetta offriva a tutti i suoi abbonati. Stancato dal peso aggiuntivo dell'uovo di cioccolato, Ferdinand non poté resistere e, appena lo ebbe depositato a terra, vi si adagiò sopra per un sonnellino, dando però tutta l'impressione di voler covare. C'era da chiedersi cosa uscisse fuori da un uovo di cioccolato covato da un gufo ma, prima che potesse scoprirlo, il vecchio Ferdinad venne svegliato da un rumore improvviso nel corridoio, e volò via.


Buona Pasqua dalla Redazione della Gazzetta!
In allegato, per tutti gli abbonati del Profeta:

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Uovo Magipiuma (+1 Punto Corpo)
Opera artigianale del rinomato Chef Gautier, è un uovo di cioccolato al latte con un sottilissimo rivestimento interno di ganache al cacao e semi di fuoco; un pulviscolo di fleur de sel di Camargue sfuma in un gusto tanto vellutato quanto audace. È decorato in superficie da piume colorate in zucchero Muscovado e cristaux de lune célestine, ingrediente segreto della cucina francese (ricetta completa, pag. 7) – Contiene una sorpresa, un vivace giocattolino dalla forma di un uccello magico, in legno e dipinto a mano. Sistemato sulla spalla, infatti, attiva la sua magia.

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Può essere un Diricawl, che vi farà sparire in uno sbuffo e comparire ad un passo distante; un Fwooper, che vi permetterà di cambiare il colore di ogni oggetto sfiorato; un Augurey, che farà comparire un guizzo di pioggia poco più avanti; un Tuono Alato, che vi permetterà di riprodurre il suono dei lampi e dei tuoni ad ogni battito di mani; una Fenice, che farà spuntare scintille di fuoco e di cenere sotto i vostri piedi; un Occamy, che farà ingrandire parti del volto o delle mani per qualche attimo; effetti divertenti e tutti innocui, sempre attivi quando il giocattolino sarà sulla vostra spalla. Ogni uovo contiene un solo uccellino giocattolo. (Offgdr a vostra scelta). Che sia quello che più vi rappresenti? Scopritelo nel Quiz a tema! click


GIOCHI ENIGMISTICI
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Attenzione I primi sei che invieranno tutti i giochi risolti alla casella mp del Gufo Espresso vinceranno buoni spesa alla prossima consegna. Aguzzate l'ingegno!



Complimenti, hai risolto correttamente i giochi enigmistici di marzo!

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Edited by Il Gufo Espresso - 5/4/2021, 16:53
 
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Harold si trascinava per la redazione con l’aria più tragica che essere umano abbia mai visto addosso ad un gufo. I suoi giorni non erano più gli stessi da quando avevano radicalmente cambiato il piano delle sue consegne: prima di allora, era sempre stato incaricato di raggiungere Hogwarts, dove si era ambientato benissimo. Forse troppo bene, in effetti, dal momento che era arrivato a trascorrere più tempo nelle cucine, tra le mani amorevoli e generose degli Elfi, piuttosto che in volo verso gli abbonati del Profeta. Forse qualche volta aveva trascurato di consegnare il quotidiano ad uno o due clienti, e allora? A lui non sembrava poi così importante, non rispetto al richiamo del cibo delizioso delle cucine, con il suo profumino capace di guidarlo nel dedalo di corridoi. Ma la redazione era stata inflessibile, e aveva deciso che Harold non si sarebbe più avvicinato non solo alle cucine, ma a Hogwarts stessa: ormai gli assegnavano solo consegne a Londra e nei dintorni. Quel giorno, in particolare, doveva occuparsi degli uffici dei giornalisti, Ariel Vinstav per prima. Quando arrivò, Harold sorvolò per qualche secondo l’ufficio, come se fosse indeciso su dove posarsi – in realtà stava cercando qualche biscotto o altra leccornia che la Vinstav avesse dimenticato lì. Quando capì che non c’era niente da fare, si risolse a lasciarle il giornale sulla scrivania – dentro la donna avrebbe trovato anche un coupon speciale per Halloween – e ad andarsene verso il resto del lavoro che lo aspettava.


Buon mese di Halloween dalla Redazione della Gazzetta!
In allegato, per tutti gli abbonati del Profeta:

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Altro appuntamento con i giochi enigmistici.
Attenzione I primi sei che invieranno tutti i giochi risolti alla casella mp del Gufo Espresso vinceranno buoni spesa alla prossima consegna. Aguzzate l'ingegno!



Ariel vinstav

CITAZIONE (Elizabeth Ashton @ 4/10/2021, 15:03) 

Conservare le energie: undicesima (e penultima) giornata di British and Irish Quidditch League

Il Campionato è ormai agli sgoccioli e si tirano le prime somme: chi ha visto la propria squadra del cuore scivolare tra gli ultimi posti della classifica già si rassegna all'idea di non portare a casa la Coppa, mentre chi vede il traguardo ormai raggiungibile è più agguerrito che mai. Non a caso il Ministero ha deciso di aumentare i reparti di polizia antimago in servizio negli stadi, anche se va detto che oggi, complice forse la generale brevità delle partite, la precauzione si è rivelata superflua.

Prevedibili Catapults-Wasps e Cannons-Wanderers: in ambo i casi il divario tra le due squadre poteva ben far presagire il risultato, a tutto scapito dei padroni si casa.
Nonostante le due bellissime pluffe di Andrea Ling per i Catapults, i Wasps hanno conquistato facilmente un vantaggio poi consolidato dalla presa del boccino e si sono assicurati la vittoria per 275 punti a 50.
I Wanderers d'altro canto hanno sapientemente sfruttato la propria indubbia superiorità nella difesa - il portiere Joyce Cochrane, in particolare, si è apertamente dato alla parata acrobatica - e l'altrettanto indubbia inferiorità dei Cannons sul fronte boccino, ottenendo un risultato finale di 300 a 75.

È proprio sul cercatore che puntano nel frattempo Tutshill Tornados (con Brevis Birch) e Falmouth Falcons (Melisa Gallie), ospiti rispettivamente dei Kestrels e degli Arrows, per farsi valere contro squadre considerate più forti dalla media dei critici sportivi: i Tornados si guadagnano un bel 250 a 150 mentre i Falcons vincono, complice l'annullamento di due pluffe agli avversari per irregolarità tecniche, per 250 a 125.

Non c'è boccino che tenga invece per i Puddlemere United, che conquistano sì la pallina dorata ma non la spuntano contro delle agguerritissime Harpies: il comparto cacciatrici della squadra gallese - Morgan, Weasley, Breeze - non ha sbagliato un colpo, piazzando ben undici pluffe (dieci in gioco e una in rigore) e vincendo così per 275 a 200.

Noia, noia, noia è infine il paradossale riassunto della partita più attesa di oggi, quella tra Ballycastle Bats e Montrose Magpies: il derby tra le due squadre più medagliate della Lega, tra Scozia e Irlanda del Nord, si è risolto in meno di mezz'ora, con due pluffe di Rosie McTasney per i Bats e la presa del boccino da parte di Lennox Campbell per i Magpies, che hanno così vinto senza troppo clamore per 150 a 50.

Diversi tifosi non avranno certo mancato di lamentare la penuria di emozioni, ma a noi in Redazione piace pensare che le squadre stiano conservando il meglio per il prossimo, decisivo appuntamento.


Le finali di Campionato, si sa, sono insieme la fortuna e l'incubo di ogni allibratore. Come se non bastasse, il quotidiano più amato del Mondo Magico dimostra ancora una volta di meritare tale nomea con una offerta speciale: solo per questa volta, chiunque deciderà di piazzare almeno due puntate di qualsiasi importo tramite il giornale riceverà, indipendentemente dal risultato, una copia della Gazzetta contenente i risultati della finale e in più un regalo a sorpresa pensato appositamente per l'occasione.
Metti alla prova la tua conoscenza del Quidditch, manda una lettera alla Redazione del Profeta indicando le tue generalità, i dettagli della tua scommessa e la somma che vuoi puntare. Galeoni facili ti aspettano!

UN CLICK DI BACCHETTA PER LE ISTRUZIONI

Wimbourne Wasps 87 punti
Holyhead Harpies 86 punti*
Montrose Magpies 77 punti*
Appleby Arrows 73 punti*
Tutshill Tornados 69 punti*
Wigtown Wanderers 69 punti*
Falmouth Falcons 66 punti*
Kenmare Kestrels 63 punti*
Caerphilly Catapults 62 punti*
Pride of Portree 60 punti*
Puddlemere United 60 punti*
Chudley Cannons 59 punti*
Ballycastle Bats 48 punti*

 
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Harold era disperato. Era più di un mese che non lo mandavano più a Hogwarts, perché secondo loro le cucine erano una distrazione eccessiva e compromettevano la sua professionalità sul lavoro. Alla fine, però, era arrivato alla conclusione che starsene con le ali in mano non servisse a migliorare la situazione, così aveva escogitato uno stratagemma: se Harold non poteva andare alle cucine, sarebbero state le cucine a venire da Harold.
Riuscì a ritrovare un vecchio bigliettino che gli avevano attaccato al collo ancora qualche tempo prima, quando ancora era autorizzato a raggiungere Hogwarts: Per favore, non dare cibo al gufo. Non è un morto di fame, non è a digiuno, mangia a ogni ora. Era un rapace intelligente, Harold, e da come si erano comportati in redazione quando gli avevano attaccato addosso quel messaggio aveva compreso più o meno che cosa dicesse. In qualche modo era anche riuscito a modificarlo, anche se di quella seconda parte non era poi così certo, perché aveva fatto tutto abbastanza a caso. Alla fine però ebbe fortuna, perché il biglietto diceva più o meno così:
Per favore, dare cibo al gufo. È un morto di fame, non mangia.
Uno scarabocchio qui, un altro lì, macchie d'inchiostro ovunque perché le penne non sono fatte per i gufi. Lasciò il bigliettino nella copia del giornale che consegnò ad Ariel, sperando che la giornalista lo leggesse e per la prossima volta gli lasciasse sulla scrivania un bel banchetto. Avrebbe funzionato?


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Ariel A. Vinstav
CITAZIONE (Elizabeth Ashton @ 18/10/2021, 23:24) 

Gran finale: tredicesima giornata di British and Irish Quidditch League

Siamo giunti infine all'ultima giornata di questo Campionato. Le aspettative per questa finale sono alte: la grande mobilità che ha caratterizzato per tutto l'anno i primi posti in classifica rende difficile, a differenza dell'anno passato, pronosticare con sicurezza quale squadra si accaparrerà l'ambita coppa.
Bando alle ciance, dunque, e vediamo come sono andate le sei partite di oggi.

Bella prova per i Puddlemere United, che tengono testa ai Wigtown Wanderers inanellando quattro pluffe contro le cinque degli avversari. Peccato (per i Puddlemere) che Suzy Whisp, la giovane ma già famosa cercatrice dei Wanderers, abbia messo fone alla partita a meno di mezz'ora dal fischio d'inizio, garantendo alla propria squadra la vittoria per 275 punto a 100.

Parte pessimista invece per i Chudley Cannons, sfidati in casa dai Falmouth Falcons: i secondi si sono ben presto portati i vantaggio di quattro pluffe. Bella la prova d'orgoglio dei cacciatori di Chudley Ali Peters e Stephen Harvin, che in appena otto minuti hanno segnato tre volte, giusto poco prima che i Falcons acchiappassero il boccino e con esso la vittoria per 250 a 75.

Miglior performance di oggi, con sei pluffe mandate a segno, è quella dei Montrose Magpies. Si difendono bene, inseguendoli da presso, i Tutshill Tornados, che però poco possono quando si arriva alla presa del boccino: Brevis Birch, capitano della squadra e ottimo cercatore, è stato costretto ad arrendersi di fronte a una delle famose picchiate dell'avversario Lennox Campbell. La vittoria quindi va ai Magpies, con 300 punti a 125.

Difficoltà in attacco per i Kenmare Kestrels, che per tutta la lunga partita rimangono in svantaggio contro gli avversari, gli Appleby Arrows. Se i tifosi delle Frecce già speravano nella vittoria, però, non avevano fatto i conti con il proprio cercatore: un clamoroso errore di Gregory Cotton ha infatti consegnato il boccino senza troppi sforzi nelle mani del cercatore irlandese Aidan Kiely. I Kestrels la spuntano con 225 punti a 100.

Spettacolare il comparto cacciatori dei Caerphilly Catapults, che vanno a sfidare i Bats direttamente nel pittoresco stadio di Ballycastle: a frenarli è quasi solo la performance del battitore nordirlandese Finbar Quigley, non a caso capitano della squadra. La presa del boccino da parte dei Bats, d'altro canto, assicura loro la sudata vittoria per 225 a 125.

Match tutto al femminile ad Holyhead tra le Harpies e le Prides of Portree. Si difendono bene le seconde inanellando quattro pluffe di cui tre ad opera di Sharon McCormack, tornata in campo proprio in occasione della finale dopo mesi in panchina in seguito a un brutto infortunio. Le Arpie però non danno quartiere e con le cacciatrici agguerrite come sempre, e soprattutto con la presa del boccino, vincono per 275 punti a 100.

I più attenti, classifica alla mano, avranno già fatto i conti. A tutti gli altri lo diciamo noi: le Holyhead Harpies si portano a casa la coppa anche quest'anno, e alla richiesta di una dichiarazione a caldo la capitana Valmai Morgan ha semplicemente risposto, con un sorriso a trentadue denti, "Domani, stasera si festeggia". Al secondo posto i Montrose Magpies, che si dichiarano soddisfatti del miglioramento rispetto all'anno scorso e puntano "a migliorare ancora l'anno prossimo". Un bel bronzo per i Wimbourne Wasps, nonostante il riposo proprio nella giornata finale.
Dieci punti netti distanziano il podio dalle posizioni successive, occupate nell'ordine da Appleby Arrows, Falmouth Falcons, Puddlemere United, Tutshill Tornados e Kenmare Kestrels: questi ultimi rispondono con un secco "no comment" alle domande sul netto peggioramento dall'ultimo campionato. Seguono Wigtown Wanderers, Caerphilly Catapults e Prides of Portree. Infine, con l'onere di occupare gli ultimi posti, i Chudley Cannons e dei delusissimi Ballycastle Bats.


Con la fine del campionato anche la Bisca chiude i conti, lasciandosi alle spalle festeggiamenti e lacrime di coccodrillo. Del resto le abilità delle squadre possono essere oggetto di studio, ma la Fortuna, si sa, ha la curiosa abitudine di girare bendata: anche agli scommettitori più attenti può capitare di sbagliare, così come anche ai principianti può succedere di intascare senza troppo sforzo un bel gruzzoletto.
Qualunque sia il caso, non mancheranno le occasioni per rifarsi o per confermare il proprio buon intuito.

Holyhead Harpies 97 punti*
Montrose Magpies 89 punti*
Wimbourne Wasps 87 punti*
Appleby Arrows 77 punti*
Falmouth Falcons 76 punti*
Puddlemere United 75 punti*
Tutshill Tornados 74 punti*
Kenmare Kestrels 72 punti*
Wigtown Wanderers 69 punti*
Caerphilly Catapults 67 punti*
Pride of Portree 64 punti*
Chudley Cannons 62 punti*
Ballycastle Bats 57 punti*



Edited by Il Gufo Espresso - 10/11/2021, 19:47
 
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Alla redazione del Profeta non si parlava d'altro che della fuga di Harold; questo tra gli addetti alla guferia, quantomeno, e certamente tra gli stessi postini, che si raccontavano, in bubbolii concitati, dell'ultima volta che avevano visto il loro (ormai ex?) collega. Tutti sapevano del suo malcontento, dopo che gli avevano tolto le consegne ad Hogwarts. Lì Harold passava più tempo nelle cucine che dietro alle consegne, era stata questa la motivazione del cambiamento, che aveva portato i responsabili ad affidare a Harold unicamente incarichi all'interno della redazione stessa. Ma il gufo non l'aveva presa molto bene e, dopo qualche mese passato a lamentarsi ed elemosinare qualsiasi cosa vagamente commestibile su cui posasse gli occhi, a quanto pare Harold aveva deciso che ne aveva piene le tasche gufesche. Nessuno sapeva con precisione dove fosse fuggito, anche se quasi tutti avrebbero messo l'ala sul fuoco che in quel momento quel vecchio golosone fosse diretto verso Hogwarts, e più precisamente verso le sue cucine.
Forse un giorno sarebbe tornato a dargli ragione oppure torto, ma nel frattempo bisognava essere concreti, e prima di tutto riassegnare le sue consegne ad altri postini. Wendy si era vista raddoppiare gli incarichi, e tra i tanti nomi aggiunti alla sua lista spiccava anche quello di Ariel Vinstav, i cui articoli erano particolarmente apprezzati da Wendy. Era quindi con un certo piacere, addirittura un senso di onore che la postina raggiunse l'ufficio della Vinstav e le consegnò la posta; purtroppo non poté soffermarsi a lungo, perché la lista delle consegne era ancora lunga, e il tempo a disposizione poco.


Per festeggiare Natale e Capodanno,
in allegato per tutti gli abbonati del Profeta:

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Ariel A. Vinstav
CITAZIONE (Atonement. @ 13/11/2021, 17:52) 

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L'Infero di Kilmore ChurchUna vicenda incrostata nelle pieghe del tempo e riemersa nella cieca vendetta
upFeQDs Chi non conosce Kilmore Church? Mago o babbano che sia, chiunque risieda in Scozia ne avrà sentito parlare almeno una volta nella vita, poiché questa piccola chiesa si è vestita nei secoli di tante curiose storie. Dervaig, piccolo villaggio babbano dell'isola di Mull situata nella costa occidentale della Scozia, già nel 1961 vantava una piccola e isolata comunità di 82 anime, ad oggi ampliata per un totale di 666. Ma la caratteristica di spicco del villaggio che lo fa risaltare, letteralmente, è la torre a forma di matita di Kilmore Church, cuore pulsante della popolazione locale estremamente credente. A questa peculiarità è stato dato maggior rilievo da quando la chiesa è stata restaurata e la secolare finitura marrone sostituita con un bianco brillante. I fitti alberi che compongono il bosco che la circonda ne oscurano il corpo in lontananza, facendola somigliare ad una costruzione di gessetti stagliata contro una lavagna color carbone. Una chiesa straordinariamente bella, la cui bellezza è venuta alla ribalta sin dal restauro; a colpire è il fatto che tale bellezza si estenda anche all'interno dell'edificio. Lo spazio, suddiviso in tre navate su colonne binate, racchiude opere pittoriche di grande pregio: affreschi secolari tingono le pareti nivee di colori accesi e narrano storie incredibili.
upFeQDsUna di queste tratta le vicende di uno dei preti che prestò servizio a Kilmore Church nel Medioevo, il giovane e ambizioso Padre Melden che sconvolse la piccola comunità con un travolgente carisma e, soprattutto, una serie di "miracoli". La comunità magica non attribuisce a tali vicende lo stesso valore dei babbani e già a suo tempo, con la dovuta discrezione, furono fatte le dovute indagini.
La devota e ingenua Elinore Bethencourt non riuscì a resistere al fascino del reverendo, che la circuì e la mise incinta. Suo padre lo scoprì e riuscì a far scomunicare Padre Melden che abbandonò la chiesa con quella che i locali credettero fosse una maledizione; le sue ultime parole, infatti, furono «Un giorno tornerò in possesso di ciò che mi spetta per Natura e allora tutto ciò che possiedi, tutto ciò che ami, sarà mio.» Il padre di Elinore non badò troppo alla minaccia, lieto di aver allontanato sia la figlia che l'intera comunità da quel mostro e si prodigò affinché la gravidanza procedesse senza che gli abitanti di Dervaig sospettassero la vera identità del padre del bambino.
Distrutta dal dolore, spaventata all'idea di dover crescere un figlio in tenera età e senza la vicinanza dell'amato, Elinore crollò sotto il peso delle proprie emozioni. Una notte, si buttò dallo sperone roccioso che dominava la baia ad est dell'isola - una sinistra costruzione naturale nata sotto una cattiva stella perché anni prima era in parte franata causando numerose vittime.
Quella fu la prima di molte sciagure che colpirono la famiglia di Elinore e i suoi discendenti.
Torniamo al presente ed alla notizia cuore di questo articolo. Sembra che i residenti di Dervaig abbiano avvistato un'entità aggirarsi a Kilmore Church. La maggior parte delle manifestazioni è avvenuta al calar delle tenebre, ma qualche residente dichiara di averla vista anche in pieno giorno. Il Ministro della Magia ha inviato alcuni emissari sotto copertura per far luce sulla faccenda, giacché restii a credere a presenze sovrannaturali. L'incursione pare aver messo alla luce la vera natura della creatura, riconosciuta come un Infero. upFeQDsPer i lettori che non ne fossero a conoscenza, si informa che un Infero è un cadavere riportato in vita tramite la magia oscura; il suo aspetto può essere scambiato dai babbani per quello di uno zombie, appartenente all'immaginario collettivo. Un Infero viene creato grazie alla Necromanzia, l'arte magica di resuscitare i morti, divenendo un macabro burattino al servizio del mago oscuro che l'ha risvegliato. Gli incantesimi usati per rianimare un cadavere sono complessi e non alla portata di un mago o strega comune. La pericolosità risiede nella sua condanna a rispondere in modo letale se disturbato, uccidere indiscriminatamente e farsi carico di incarichi pericolosi per il proprio padrone. Un Infero ha il medesimo aspetto della persona che era in vita, ma in forma quasi scheletrica e con gli occhi bianchi e torbidi. È grazie a questa peculiarità che, confrontando le fattezze della creatura con le rappresentazioni pittoriche pervenute, si è riusciti a riconoscere Elinore Bethencourt. O ciò che ne resta.
Le indagini hanno inoltre collegato l'Infero al suo creatore: Jacob Mason, un negromante noto nel mondo magico radicato in un contesto babbano e discendente del Reverendo Melden. Interrogato ed attualmente sotto processo dal Wizengamot, il mago ha rivelato di aver resuscitato Elinore Bethencourt animato da una profonda devozione e desiderio di vendetta tramandato da generazioni. Allo scoccare dei 666 anni dall’allontanamento del prete consanguineo, il discendente in vita ha portato a compimento il compito di riportarla in “vita” per punire la comunità, rea di non aver avuto fede nell'uomo che aveva mostrato a Dervaig i miracoli della Fede.
upFeQDsOltre a seminare terrore nel piccolo villaggio, durante una delle messe domenicali, l'Infero ha causato la morte del Sindaco Bertran, discendente della famiglia Bethencour - colpevole di aver portato alla rovina l'illustre canonico.
Fatto luce sul mistero che adombrava Kilmore Church, l'Infero è stato tenuto a bada dalle forze magiche preposte, attente a non mostrare alcun segno di magia tra i residenti babbani. Si evidenzia che gli Inferi sono resistenti alla maggior parte degli incantesimi, difatti a causa della loro condizione di non vivi non possono essere uccisi né provare dolore. Temono il bagliore ed il calore del fuoco, pertanto si è ricorso ad incantesimi mirati come Flagramus, Incendio, Lacarnum Inflamare e Lumos Solem. La questione è stata trattata con la massima discrezione, dato il numero di babbani interessati che ora possono finalmente tornare a dormire sonni tranquilli.

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view post Posted on 23/12/2021, 17:31
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Aveva aspettato il ritorno del gufo di famiglia per cominciare a confezionare il regalo successivo. Questo piccolo diversivo avrebbe lasciato a Jin il tempo di mangiare, bere e riposarsi un po'.
Guardò tutti i rotoli di carta da regalo che aveva acquistato. Non aveva idea del colore da abbinare alla giovane donna incontrata a San Mungo ma non gli sembrava un tipo da carta rosa con i fiorellini. No, era da escludere. Dopo averci rimuginato parecchio decise che probabilmente la più adatta era una carta bianca con tutte stelle di Natale. Non era anonima ma nemmeno troppo frivola.
"Jin, è ora di fare una nuova consegna. Dopo questa ce ne sono altre due e poi abbiamo finito. Avvicinati. Ascoltami bene, devi consegnare questo pacchetto nella redazione della Gazzetta alla signorina Ariel Vinstav."





Biglietto d'auguri:


Ciao Ariel,
ti ringrazio ancora per avermi reso presentabile alla premiazione di San Mungo. Per sdebitarmi ti mando un piccolo regalo di Natale che spero possa piacerti. Non so se lo sai, ma ho iniziato a collaborare con la Gazzetta del Profeta come giornalista freelance.
Un giorno se vuoi possiamo pranzare insieme, mi farebbe piacere conoscere un po' meglio questo lavoro. Ho visto sul tuo cartellino che sei una giornalista professionista.
Buona Natale

Jisung



Pacchetto:
Un sacchetto di cioccolatini Ciocconocciola e un poster con un articolo sulla storia del giornalismo
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view post Posted on 5/2/2022, 20:18
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JC5W2Hs
Aveva un rapporto d'odio e amore con il suo nome. Non perché non le piacesse, più che altro perché spesso risultava oggetto di scherno da parte degli altri. Era infatti una curiosissima barbagiannetta di nome Sveglia. E tutti, puntualmente, bubolavano frasi come "Hey Sveglia, sveglia", un po' come una cantilena che non aveva mai trovato divertente, neanche una volta. Quel mattino, però, Sveglia s'era svegliata male. Letteralmente male. Alle avvisaglie fastidiosissime che avevano riempito la Guferia della Redazione del Profeta, allora, aveva spiccato il volo con tale energia da sollevare dietro di sé una scia di polvere e piume – un vortice estremo per tutti gli altri postini in preparazione. Già più soddisfatta, Sveglia si ripromise di concedersi poi una lunga pausa prima di partire verso i cieli irlandesi. Consegnò rapidamente la posta ad una delle sue giornaliste del cuore, Miss Vinstav – una copia di giornale con buoni omaggio, più una piuma scintillante che le si era attaccata al corpicino nello slancio di poco prima: no, non era sua, i colori sfumavano sul blu e sul grigio. Assonnata com'era, nel paradosso del nome che portava, Sveglia volò via verso i giardini nei dintorni: forse un sonnellino prima di partire non sarebbe stata una brutta idea. Sveglia odiava svegliarsi di prima mattina. E sì, sapeva quanto suonasse divertente per tutti gli altri barbagiannetti.


Per festeggiare Carnevale e il Capodanno Cinese,
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Ariel Vinstav



CITAZIONE (Elizabeth Ashton @ 30/12/2021, 16:24) 
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❆ ❄ ❅ Il natale minacciato da un Balletto ❅ ❄ ❆
È quasi natale e come ogni anno Londra si riempie di luci, musica e bancarelle di dolciumi. Hyde Park pullula di turisti emozionati e londinesi divisi tra l'orgoglio e il fastidio. Ogni pub della City espone cartelli che promettono gargantuesche cene della vigilia con tanto di eggnog di rinforzo prima della passeggiata verso la messa. Le streghe e i maghi più tradizionalisti si preparano invece a incontrarsi nelle case e nelle piazze per ravvivare i ceppi e i falò di Yule, celebrando la nascita non di un profeta ma del Sole stesso.
c9f0698Chi preferisce attività più mondane affolla piste di pattinaggio e teatri, o si accalca nei negozi alla ricerca di un regalo d'emergenza per la prozia che all'ultimo minuto si è autoinvitata al pranzo di domani. Harrods, il grande magazzino più famoso - e più lussuoso - di Londra e probabilmente d'Europa, straripa di candele rosse, verdi rametti di vischio, campanelle dorate e ogni genere di addobbo, mentre gli altoparlanti all'interno fanno risuonare in ogni reparto l'intero repertorio babbano di canzoni pop natalizie.
Tutto come sempre, insomma, almeno finché qualche strana malìa non trasforma le innocue decorazioni pronte a rallegrare le case dei londinesi in un esercito imprevedibile.
Sono le cinque pomeridiane del 24 dicembre, proprio il momento culmine dello shopping natalizio, quando tutti gli orologi all'interno dell'edificio, compresi quelli ai polsi e nei taschini dei clienti, con un'improvvisa accelerazione si sincronizzano sulla mezzanotte. Appena la cacofonia di rintocchi e cucù si spegne, tutte le campane e campanelle appese agli abeti, agli stipiti delle porte e alle ghirlande di vischio cominciano a muoversi, dapprima casualmente e poi coordinate: chiunque abbia anche solo la minima infarinatura di musica classica impiega non più di qualche secondo a riconoscere la celebre Danza della Fata Confetto del compositore russo Čajkovskij.
Lo Schiaccianoci, si sa, è un amatissimo classico natalizio e l'utile pupazzetto citato nel titolo è riprodotto in centinaia e centinaia di esemplari dalle forme più svariate: statuine di legno o metallo, marionette, peluches, candele, giocattolini di plastica a molla, calamite e naturalmente utensili da cucina. E quale negozio più di Harrods, con la sua superficie di oltre 90 000 m2, può senza ombra di dubbio avere al suo interno tutte, ma proprio tutte, le possibili varianti? Ebbene, ecco che ognuna di esse, senza alcuna eccezione, comincia a muoversi al ritmo della musica: innumerevoli Schiaccianoci che lacerano a colpi di spadino le rispettive confezioni e scivolano a passo di danza giù dagli scaffali per riversarsi nelle corsie affollate.
I pochi maghi e streghe presenti percepiscono la carica magica dell'evento e furtivamente si assicurano di avere la bacchetta a portata di mano, ma la maggior parte degli astanti è ancora convinta di stare assistendo a uno spettacolo organizzato. L'opinione pubblica si divide tra chi immagina complicati e delicatissimi congegni meccanici e chi ritiene più probabile un controllo elettrico a distanza, chi ipotizza l'utilizzo di fenomeni magnetici per smuovere tutte le lancette e chi sostiene che molto più semplicemente a mostrare ai vicini i propri orologi siano stati attori pagati.
Tutte teorie che si dissolvono in fretta quando l'aria della Fata Confetto si conclude e al suo posto risuonano le note ben più incalzanti de La battaglia: gli Schiaccianoci, ordinatamente suddivisi in battaglioni, marciano compatti lanciando contro gli umani disorientati una folta pioggia di spilloni e aghi di pino, che risultano, se non pericolosi, nemmeno del tutto innocui. Chi sottovaluta la marea in arrivo viene raggiunto, scalato, ricoperto dalle incredibili creature e lasciato in terra tramortito, senza che la marcia si fermi.
6he7hKqIl panico dilaga, i messaggi rassicuranti e invitanti alla calma trasmessi dalla direzione del negozio attraverso gli altoparlanti sono inutili, di gran lunga sovrastati dalla grave sinfonia delle campanelle.
Qualcuno impugna armi di fortuna per falciare l'armata, sparpagliandone i soldati in tutte le direzioni; ma i giocattoli si rialzano sempre, si aggiustano a vicenda gambine spezzate e braccia slogate al riparo di piccole fortezze di scatole e tende di tovaglioli dalla bordatura dorata, veri e propri ospedali da campo in miniatura eretti in pochi minuti.
I primi inviati del Ministero della Magia, in numero ridotto, non possono far altro che isolare e imperturbare l'edificio per non allarmare gli ignari passanti sulla strada. Dato il periodo di ferie e permessi, ci vuole quasi un'ora solo per mettere insieme il manipolo di appena otto Hit Wizards, uno per ogni piano, che entra a limitare i danni e garantire l'incolumità dei presenti in attesa dei rinforzi.
Sono ormai le dieci e mezza quando l'emergenza viene ufficialmente dichiarata risolta e i cittadini coinvolti sono lasciati liberi di tornare a casa dalle famiglie, spaventati, stanchi e confusi dagli incantesimi di memoria approntati in fretta e furia per evitare fughe di notizie mentre si attende la versione ufficiale che verrà concordata in riunione d'emergenza dal Capodipartimento per le Catastrofi e gli Incidenti magici e dal Segretario di Stato per gli affari interni del Regno Unito Priti Patel.
Tra contro incantesimi, scuse e indagini, si preannuncia per tutti i dipendenti del Ministero un natale all'insegna delle scartoffie: faranno meglio a non farsi trovare i novelli Grinch che hanno escogitato questo brutto scherzo, e che di certo sono al momento i personaggi più odiati di tutta Londra, magica e non.

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- La Gazzetta del Profeta - Cronaca locale -
 
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view post Posted on 9/3/2022, 19:07
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Eugenie era una civetta delle nevi, e come tale si sentiva istintivamente attratta dal freddo, dai vasti paesaggi candidi che regnavano nelle terre del nord. Era da poco tornata da una spedizione proprio in quell'area, e ancora non aveva superato la nostalgia di quei luoghi, e della sensazione che ogni giorno fosse un'avventura. La normalità non le era mai parsa così piatta, a maggior ragione visto che, per permetterle di riposare dopo il lunghissimo viaggio, i responsabili le affidavano solo consegne all'interno della redazione stessa. Eugenie si sentiva in gabbia.
Avere anche il nome di Ariel tra quello dei destinatari, però, serviva a rincuorarla almeno in parte. Girava voce che discendesse in parte dall'estremo nord, anche se Eugenie non sapeva esattamente da quale paese. Ad ogni modo, era sufficiente quella vaga idea a risvegliare il suo entusiasmo: era ben contenta di avere una scusa per attardarsi un po' nell'ufficio della giornalista. Aveva sperato di poterla incontrare, addirittura, ma purtroppo di lei non c'era traccia; si dovette accontentare di curiosare discretamente qua e là, senza smuovere nemmeno una carta dal suo posto, limitandosi a guardare ogni dettaglio con i grandi occhi spalancati, avidi di ritrovare un qualsiasi ricordo delle terre artiche. A malincuore dovette infine lasciare l'ufficio.


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Ariel Vinstav
CITAZIONE (Camille Donovan @ 3/3/2022, 20:47) 
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Djembe incantati che riproducono il ruggito del Nundu. Corni che t’illudono di avere al fianco un Erumpent. Persino tamburelli infuocati che ricordano la nascita di una Fenice. Tutto questo è la magica Animal Crew. Ma cos’è? O meglio, chi sono? Si tratta di un gruppo di ballerini/musicisti composto dai fratelli Adan, Xolani, Yohance, Dalmar ed Erasto Tesfaye. Originari dell’Etiopia, si sono trasferiti in Scozia con i genitori quando erano molto piccoli, ma dopo gli studi hanno deciso di recuperare le loro radici. Per festeggiare il superamento dei M.A.G.O del più piccolo dei cinque, ovvero Xolani, si sono recati nella loro terra natia, vi sono rimasti circa tre mesi, praticamente l’intera estate. Lì hanno scoperto suoni e danze tipiche quasi dimenticate che, con entusiasmo e la gioia nel cuore, hanno deciso di far conoscere agli abitanti del Regno Unito. Da sempre sono appassionati di teatro e dello spettacolo in ogni sua forma, in età scolastica si sono persino dilettati in piccoli ruoli in musical e simili. Il loro progetto primario era quello di scrivere un rubrica giornalistica dedicata a questo meraviglioso mondo, però quel viaggio ha stravolto tutto. Questo è avvenuto circa quattro anni fa. Al loro ritorno hanno deciso di aprire una scuola per giovani musicisti e ballerini, insegnando tutto ciò che loro stessi avevano appreso in quelle Terre lontane. L’utilizzo di strumenti musicali particolari, acrobazie circondate da illusioni magiche che accompagnano i movimenti fluidi. Ma non solo, da un paio di anni, in occasione del Carnevale, organizzano esibizioni e parate lungo le High Street dei quartieri magici, portandovi la loro allegria, la loro cultura e, non meno importante, il loro talento. Lo scorso anno si sono esibiti a Diagon Alley, quest’anno, invece, toccherà al Villaggio di Hogsmeade. Ad intrattenere il pubblico i fratelli Tesfaye in persona, accompagnati da alcuni studenti delle classi avanzate. Prima di entrare nel dettaglio, però, vi racconto la loro storia.

Chi sono i fratelli Tesfaye?
I fratelli Tesfaye sono, dal più piccolo al più grande, Xolani (21 anni), Adan (23 anni), Yohance (25 anni), Dalmar (26 anni) ed Erasto (28 anni). Nati nel Villaggio magico di Ooreenkoms, accuratamente celato ad occhi babbani e situato poco fuori la cittadina di Debre Berhan, nella Regione degli Amara, si sono trasferiti in tenera età a Edimburgo. Solo da adulti sono riusciti a tornare, finalmente, alle origini. Lì si sono trovati davanti un mondo completamente diverso, fatto di maghi e streghe custodi di antiche danze e tradizioni. Al ritmo di suoni tribali, emanati da strumenti in grado di evocare i versi delle creature magiche locali fino addirittura a riprodurre la loro immagine fedele, creano coreografie uniche. I ballerini, inoltre, indossao variopinte maschere sui loro volti. Maschere intagliate nel legno, o fatte di piume, per un effetto animalesco che rende tutto ancora più realistico.

Erasto: «Ognuno di noi ha avuto emozioni contrastanti, ma una cosa è certa…eravamo tutti affascinati da quello che si trovava sotto i nostri occhi!» vennero catapultati in un luogo pieno di colore. Lunghi drappi di stoffa arcobaleno decoravano le capanne in legno. Un luogo pieno di allegria. Le risate dei bambini aleggiavano nell’aria. Ma soprattutto pieno di…musica. La musica della natura. Al centro del Villaggio, sotto un enorme Baobab, poterono assistere ad uno spettacolo molto particolare.

Adan: «Uno degli anziani del Villaggio – scoprimmo poi che il suo nome era Ghedi – stava suonando uno Djembe, ma non uno qualunque! Quando lo percuoteva con la punta delle dita, emetteva un potente ruggito, seguito da una leggera e fitta nebbiolina…» esso richiamava il Nundu, ma ovviamente lo sbuffo di fumo emesso non era mefitico e letale come l’alito della creatura. Anzi, i ballerini entrarono in scena proprio in quel momento, fendendo in maniera acrobatica la coltre.

Dalmar: «Sembrava davvero di avere attorno l’intera fauna magica africana. Un’esperienza incredibile! una delle ballerine indossava un semplice abito grigio, quasi anonimo, e una maschera piumata altrettanto spenta. In mano, però, stringeva un tamburello. Quando lo fece tintinnare accadde qualcosa di sorprendente!» la ragazza venne avvolta dalle fiamme. In pochi secondi però, che agli occhi degli ignari spettatori, presi alla sprovvista e inizialmente preoccupati, parvero eterni, ricomparve con indosso un abito e una maschera dalle tonalità rosso-arancio. Esattamente come una Fenice che prende vita dalle sue stesse ceneri. E quello fu solo il principio. Altri strumenti si aggiunsero, altre voci animalesche si fecero sentire, così come coloro a cui appartenevano. I ballerini volteggiavano, piroettavano assieme a intangibili Fwooper. Altri, con agili capriole e salti, schivavano lo spettro di un Erumpent. Tutto era meraviglia. Lo stupore, il totale coinvolgimento spinse i ragazzi a saperne di più. Ad imparare, persino come ricreare uno spettacolo tanto d’impatto.

Xolani: «Non potevamo credere ai nostri occhi! Io fui il primo ad avvicinarmi, a porre domande. Gli abitanti del Villaggio erano restii, il quel momento rifiutarono di rispondere. Per loro in fondo eravamo stranieri, non sapevano se aprirsi o meno con noi. In un certo senso dovevamo conquistare la loro fiducia…» ci misero un po’ a conquistarla. Dopo circa una settimana che soggiornavano lì, a stretto contatto con un popolo che diventava giorno dopo giorno sempre più caloroso nei loro confronti, l’anziano e saggio Ghedi li prese da parte e decise di svelare loro i segreti dietro l’esibizione a cui avevano assistito. I nostri protagonisti, d’altro canto, non si tirarono indietro. Vollero provare in prima persona, ma il percorso per raggiungere certi livelli si rivelò abbastanza tortuoso.

Yohance: «Non eravamo nuovi a certe cose. Per noi non era inusuale imparare coreografie, cantare o suonare qualcosa su un palco. Abbiamo preso parte alcuni musical da ragazzini, ma quella fu un esperienza completamente diversa. Richiese sicuramente uno sforzo fisico maggiore…e poi, beh, anche utilizzare strumenti nuovi e particolari non fu semplice…» dettero comunque prova di essere allievi eccellenti. Yohance e Xolani mostrarono subito un talento spiccato per la danza, mentre Adan, Dalmar ed Erasto si rivelarono ottimi musicisti. Purtroppo, però, anche le cose belle hanno una fine, o meglio così ci raccontano gli altri. L’estate e le loro avventure nel continente africano stavano per giungere al termine, la loro vita nel Regno Unito li chiamava a gran voce. Prima di partire, però, l’intero Villaggio chiese loro di provare ad esibirsi, per mostrare cosa avevano appreso fino ad allora. Ovviamente accettarono. quell’ultima sera fece scattare qualcosa in loro, accendendo la fiamma di un’idea forse azzardata.

Erasto: «A Edimburgo avevamo le nostre vite, il nostro sogno di diventare giornalisti purtroppo rimase in un cassetto. Io avevo preso impegni per scrivere alcuni trattati di Erbologia, una delle materie in cui avevo preso i M.A.G.O. Xolani doveva trovare la sua strada, gli altri miei fratelli stavano provando a fare richiesta per qualche piccolo incarico al Ministero. nessuno di noi, però, era pienamente soddisfatto, così pensammo di giocarci tutto con una follia…» decisero di portare con loro un po’ di quella cultura quasi dimenticata. Chiesero ovviamente il permesso a coloro che li avevano accolti con tanto entusiasmo, che fortunatamente venne accordato. Una volta tornati a casa presero il coraggio a quattro mani e si gettarono a capofitto nella nuova sfida: aprire una scuola per giovani ballerini/musicisti. Una scuola dove poter trasmettere alle future generazioni quell’antica e affascinante arte che loro stessi avevano appreso. Il principio fu in salita, ma in pochi mesi tutto divenne tutto più facile. Le iscrizioni aumentarono esponenzialmente, molti giovani maghi e streghe vennero attratti da ciò che proponevano. Nel giro di un anno, grazie ad un fruttuoso passaparola, la loro scuola al centro del quartiere magico di Edimburgo fu sulla bocca di tutti. Attualmente conta un totale di 50 allievi, alcuni addirittura provenienti da paesi limitrofi. La scuola propone corsi estivi per i ragazzi che devono frequentare Hogwarts, per chi ha meno di undici anni ci sono corsi di ogni ordine e grado annuali, così come per gli adulti che vogliono provare a cimentarsi, nonostante credano che l’età possa intralciarli. Per chi proviene da altre zone del Regno Unito, o comunque da città troppo distanti, è disponibile una struttura attigua attrezzata appositamente per fornire vitto e alloggio. Insomma, sembra allettante, non credete?

Lo spettacolo vero e proprio
Per farsi conoscere ancora meglio, i fratelli Tesfaye hanno pensato di coinvolgere gli studenti delle classi avanzate in un progetto molto originale, ovvero organizzare delle parate in una delle feste più amate dell’anno: il Carnevale. Una ricorrenza folle, allegra e colorata fino allo stremo esattamente come lo show che mettono su da un paio d’anni a questa parte.
Le coreografie sono curate da Yohance e Xolani. A scandire il ritmo, invece, saranno Adan, Dalmar ed Erasto. Quest’anno si esibiranno a Hogsmeade e ad accompagnarli come ballerini ci saranno:
• Danette Jones (18 anni, di Londra)
• Desmond Brown (19 anni, di Dublino)
• Harlan Thompson (17 anni, di Edimburgo)

Assieme ad Erasto con il djembe ci saranno:
• Jaxon Hall (15 anni, di Edimburgo)
• Leroi Wood (18 anni, di Manchester)

Ai corni assieme a Adan ci saranno:
• Philip Turner (16 anni, di Newcastle)
• Eulalia Gray (16 anni, di Luss)

Infine, ai flauti di pan assieme a Dalmar ci saranno:
• Fannie Jenkins (20 anni, di Fort William)
• Gwendoline Palmer (17 anni, di Sheffield)

Tutti loro vi aspettano a braccia aperte nella piazza principale di Hogsmeade durante l’ultima settimana di Carnevale, per scortarvi poi lungo le varie viuzze come in una selvaggia passeggiata nella Savana. Danze che sembrano impossibili, flauti che evocheranno volatili esotici come i Fwooper. Corni che chiamano a sé Erumpent scatenati. E molto, molto altro vi attende. Chissà, magari potrebbero anche coinvolgervi in qualche acrobazia, quindi mettetevi costumi adatti, ma soprattutto comodi, e allenatevi sodo.

Vostra,
Camille Donovan
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