| Alice Wagner Grifondoro | Studentessa I anno | 11 | Scheda | Outfit |♪ Avevano finito per ritrovarsi faccia a faccia con quegli energumeni e Alice si era resa subito conto di quanto la situazione potesse mettersi male per loro. Avrebbero potuto beccarsi una punizione esemplare se avessero preso a duellare lì in mezzo e si sa, la Wagner non si sarebbe di certo tirata indietro di fronte ad un duello! Per cui con riflessi agili e particolarmente scattanti Alice mise a tacere il Corvonero, afferrandogli poi la mano senza troppe cerimonie. Alice è una persona molto espansiva, spesso abbraccia e scambia pacche sulle spalle con la gente, il contatto fisico non la imbarazza ed è abbastanza spontanea con le persone. Per cui non avrebbe mai potuto pensare al fatto di poter mettere in imbarazzo Jaehaerys, semplicemente stava cercando di toglierlo da mezzo a dei guai, che lei stessa aveva procurato. Il contatto fu un qualcosa di necessario e richiesto dalla situazione e niente di nemmeno lontanamente paragonabile a qualcosa di intimo. Anche perché Alice era assolutamente allergica al romanticismo, qualsiasi cosa legata anche solo alla sfera emotiva le creava fastidio e problemi e preferiva di gran lunga ignorare questi tipi di sentimenti e buttarsi all'avventura. Avventura, di questo essenzialmente si nutriva la sua anima. Delle emozioni forti scaturite dall'adrenalina e dall'affetto degli amici e dei familiari. Questo era tutto ciò che Alice sentiva di aver bisogno e ogni giorno si alzava con l'idea di doverne vivere una diversa e di dover sempre sfidare i propri limiti. Condusse la coppia per la prima parte del tragitto in biblioteca, correndo veloce come uno scoiattolo tra gli alberi, evitava accuratamente i tavoli e sgusciava rapida tra i corridoi, finché non si ritrovarono entrambi di fronte alle scale. Iniziarono chiaramente a salirle, anche abbastanza disperatamente, mentre i due Serpeverde li inseguivano incalliti, con sguardi ancora più duri e spietati. Alice si fermò qualche secondo per pensare alla via migliore da prendere, riprendendo anche un po' di fiato nello stesso momento. Gli occhi chiari si muovevano veloci, mentre il cervellino pensava, considerando le varie opzioni. Avrebbero potuto rintanarsi nella torre d'Astronomia che conosceva molto bene, forse avrebbero incontrato Pix e con il suo aiuto sarebbero riusciti a seminarli. Con sua grande sorpresa, il Corvonero le propose una soluzione alternativa, senza scadere troppo nei dettagli. Alice lo guardò per qualche istante, ma non ebbe tempo di decidere se fidarsi, perché fu lo stesso Jaehaerys a trascinarla via a quel punto. Alice non si oppose, curiosa di sapere dove l'altro volesse arrivare. Forse avrebbe dovuto almeno provare a considerare la sua idea << Pfff pericoloso? Io rido di fronte al pericolo! >> esclamò finendo con un sorrisetto sardonico, sempre più elettrizzata da come stava prendendo tutto forma. Ottimo, una soluzione pericolosa, le piaceva! Intanto però dovevano continuare a correre o sarebbero stati raggiunti, Alice poteva quasi vedere la punta della loro bacchetta puntare verso di loro, per cui mentre il Corvonero si sporgeva esclamò << Ehm, non per metterti fretta, ma se hai intenzione di buttarti giù forse dovremmo almeno provare a difender---che??? >> voltò il capo verso di lui, completamente senza parole. Stava dando completamente di matto ora? Il tempo per pensare non era molto e Jaehaerys si era già sporto abbastanza, pochi secondi prima che toccasse ad Alice saltare. Il piano poteva funzionare certo, forse il Corvo non aveva tutti i torti, ma se si fossero spaccati l'osso del collo? << Giuro che se non è un buon piano, ti ammazzo Blackfyre! >> per qualche assurdo motivo si era memorizzata il suo cognome, così saltò subito dopo di lui, giusto in tempo. L'adrenalina prese totalmente il controllo di lei e le sembrò di avvertire parti del suo corpo prender quasi fuoco. Alice sorrise, sentendosi viva come non mai, riprendendo a correre a perdifiato fino alla guferia, dove l'altro la stava conducendo. Quando si chiusero la porta alle spalle tirò un enorme sospiro di sollievo e si afflosciò sul pavimento, cercando di incanalare più aria possibile << O mio dio! E' stato assolutamente geniale! >> sorrise ancora, finendo in una risata liberatoria. Per un momento mostrò un lato di sé molto allegro, genuino, il lato che di solito rivelava agli amici più cari e che fino ad ora non aveva di certo concesso al Novergese, gli aveva anche indirettamente detto che aveva avuto una buona idea, cosa che avrebbe chiaramente negato fino alla morte se gliela avessero chiesta ancora. Balzò in piedi dopo un po', osservando il gufo che la stava chiaramente squadrando. Alice adorava gli animali, essendo cresciuta in una fattoria, aveva finito perfino per diventare vegetariana << Ehi ciao bello! >> fece per alzare la mano e accarezzarlo sul muso se l'altro glielo avesse concesso, rufolando nelle tasche per cercare una nocciola e porgergliela << Ne ho sempre qualcuna di scorta, per Tobi, magari lo hai visto in giro. E' il mio scoiattolo >> si rivolse al gufo mimando anche la taglia dell'animale << probabilmente è un attaccabrighe come la sua padrona >> e sorrise ancora, finendo in uno sbuffo di risata. Sembrò solo ora accorgersi del luogo che li circondava. Lo spazio era piuttosto grande e sulle pareti c'erano delle piccole incavature nella roccia, che ospitavano ognuna il proprio gufo. Più avanti c'era una specie di grande finestra senza vetri, dove i gufi potevano muoversi liberamente per entrare ed uscire. Si avvicinò perché voleva vedere il panorama da lì sopra e le sembro tutto incredibilmente meraviglioso, rimase proprio stupita << Woooow >> sbattè le palpebre qualche istante prima di voltarsi e tornare con il solito atteggiamento da bulletta. Si era ricordata una cosa << Be' visto che dobbiamo star qui per un po', perché non mi canti la canzone che avevi in mente di cantare in biblioteca? Sono sicura che ai nostri amici pennuti non dispiaccia >> Alice doveva ammettere che il tutto faceva un po' scena musical, ma mai e poi mai avrebbe finito per cantare un duetto!! Adorava mettere gli altri in difficoltà e poi era davvero curiosa di sentirlo cantare dato che era stato lui stesso a tirarle fuori la storia del Club di musica. Per cui si poggiò al muretto e lo osservò silenziosamente, in attesa.
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