C'è chi sale e c'è chi scende, Privata

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 15/6/2020, 21:35
Avatar

Primo del suo nome, Re degli Andali, dei Rhoynar e dei Primi Uomini, Lord dei Sette Regni e Protettore del Reame.

Group:
Corvonero
Posts:
10,659

Status:



Jaehaerys Erik Blackfyre «

  » Studente ~ Scheda | Outfit



Non pensava di essere un così abile attore, ma evidentemente aveva qualche dote nascosta! Trovò divertente la reazione di Alice al suo scherzo, che senza controllarsi parlò con voce così alta da attirare su di sé sguardi e richiami. Una reazione non voluta, ma che lo spinse a muoversi con celerità per evitare la vendetta della Grifondoro. Le sorrise prima di lasciarla momentaneamente da sola, accompagnato dall'avvertimento apparentemente incomprensibile della giovane: poteva non conoscere la lingua, ma le intenzioni ed il tono erano fin troppo chiari!
Probabilmente appena ne avrebbe avuto l'occasione avrebbe chiesto conferma riguardo la lingua parlata dalla giovane, che gli ricordava in parte il Norvegese. Non poteva essere questa lingua in particolare, ma aveva sicuramente origine germanica, Tedesco probabilmente. Non aveva spesso occasione di sentire una lingua diversa dall'Inglese, lì ad Hogwarts, e ciò gli faceva provare una certa nostalgia. Gli ricordava sua madre, gli ricordava casa e le cene coi parenti, che in quel periodo dell'anno erano soliti passare a trovarli. Cercò di non soffermarsi troppo su quei sentimenti le cui dolci e melanconiche sensazioni, potevano facilmente mutare in pesanti macigni sul cuore, in grado di abbattere facilmente l'umore. Non voleva lasciarsi andare in quel modo, anzi, voleva godersi quella giornata che stava andando in tutt'altra direzione rispetto a quella inizialmente pianificata. A partire dall'incontro coi due Serpeverde... un incontro le cui conseguenze stavano per manifestarsi.
Ritornò da Alice perso nei suoi pensieri, iniziando a parlare senza accorgersi di quello che stava accadendo. Fu proprio la mano della giovane, posta con foga sulla sua bocca, a fargli capire che qualcosa non andava. Accadde tutto così rapidamente che fece fatica a rendersi conto della situazione in cui si era cacciato. La rossa gli afferrò la mano e lo trascinò via, dando inizio ad un atletico slalom tra gli scaffali ed i tavoli della biblioteca. Voltò lo sguardo verso lo scaffale e lì notò: da un foro lasciato da un libro fuori posizione vide il volto dei due Serpeverde che aveva provato a mandare via in precedenza.


*Questa me la sono proprio cercata! E pensare che non davano proprio l'impressione di essere dei tipi furbi: o non si sono fidati o hanno setacciato il giardino prima del previsto. Come ha detto Alice, è proprio il caso di andare via!*

Non disse nulla. Si limitò a stringere la mano della ragazza e a seguirla, leggermente imbarazzato da quel contatto improvviso, ma necessario. Non aveva idea riguardo il dove andare e fu ben felice di lasciarsi guidare in quei primi istanti. La giovane sembrava avere le idee ben chiare, decisa si mosse fino a raggiungere le scale. Vi era un detto che riassumeva in modo coinciso quello che dovevano subire gli studenti di Hogwarts ogni giorno: "Alle scale piace cambiare". Bastava un attimo di distrazione, un incrocio sbagliato ed uno studente di Hogwarts poteva ritrovarsi al settimo piano, invece che al primo. Un dedalo di strade solo apparentemente complesso, ma che poteva rendere le giornate "storte" ancora più complesse... oppure potevano diventare la perfetta via di fuga!

Per di qua! Andiamo verso la Torre di Divinazione. Mi è venuta un'idea per ingannarli, ma sarà un po' pericoloso.

Durante i mesi passati ad Hogwarts non si era limitato ad osservare passivamente ciò che gli accadeva intorno; tutt'altro. Spesso amava fermarsi a riflettere, soffermandosi sui dettagli, i più curiosi o i più nascosti, quelli che si trovavano in bella vista ed anche quelli che risaltavano. Alle scale piace cambiare, sì... ma con uno schema!
Loro si trovavano al quarto piano, quindi avrebbero potuto prendere le scale per portavano al quinto, terzo e secondo piano. Raggiunta la zona delle scale decise di prendere il comando, sarebbe stato lui a guidare la coppia; portandosi in avanti e tenendo stretta la mano di Alice si sarebbe sporto verso la ringhiera, continuando a scendere le scale, rallentando leggermente il passo per ridurre la distanza dai Serpeverde.


Sporgiti verso la ringhiera, quando la scala per il quinto piano si avvicinerà... dovremo saltare! Non se lo aspetteranno, questo è il punto migliore per farlo!

Non un semplice salire e scendere, si muovevano quasi come se avessero una propria volontà, ma seguendo delle istruzioni. Il momento del salto giunse pochi attimi dopo, quando i loro inseguitori erano ormai molto vicini. Confidava nell'impetuosità e nel coraggio di Alice per superare la situazione, non c'era spazio per l'esitazione. Si sporse con sicurezza quando venne il momento, arrampicandosi prima con un piede e poi con l'altro, slanciandosi verso la ringhiera della scala del quinto piano. L'adrenalina in circolo gli faceva battere forte il cuore, facendogli dimenticare delle possibili conseguenze. Rise nel momento in cui raggiunse la sua meta. A quel punto iniziò a correre, dopotutto vi era la possibilità che i due inseguitori fossero ancora alle calcagna.

Fermiamoci alla piattaforma e prendiamo le scale verso la torre e poi dirigiamoci in Guferia, le altre scale bloccheranno la loro visuale su di noi!

Ancora una corsa a perdifiato, m con il sorriso sulle labbra. Si stava divertendo come poche volte era accaduto da quando aveva messo piede ad Hogwarts. In un modo molto più "semplice e normale" se così si potrebbe dire; lontano, ma allo stesso tempo vicino alla magia.
Raggiunsero la guferia dopo poco, accompagnati da qualche occhiata disinteressata. La stanza che ospitava un gran numero di gufi e civette era circolare, adornata da numerose travi in legno utilizzate come appoggio.


Non credo che verranno a cercarci qui-

Venne interrotto dall'arrivo di un amico che non vedeva da un po': era Keyser, il suo gufo. Jaehaerys lo strinse in un vigoroso abbraccio per poi passare a carezzarlo; come sempre magnifico e regale con i suoi occhi dello stesso colore dell'oro ed i ciuffetti sulle orecchie lunghi quanto l'intero corpo.

Hey Keyser, calmo calmo... è da un po' che non ci vediamo eh!? Lei è Alice, dobbiamo restare qui per un po', siamo sfuggiti a due inseguitori molto testardi eheh.

A quel punto il gufo volò su una trave li vicinò, iniziando a fissare con intensità la giovane dai capelli rossi.
Narrato ~ «Parlato» ~ *Pensato*

“ Improvvise. Adapt. Overcome. ”
© Arklys ~ harrypotter.it


Continua da: Tana per Alice
 
Top
view post Posted on 17/6/2020, 22:49
Avatar

You can own the Earth and still, all you'll own is Earth until You can paint with all the colors of the wind

Group:
Grifondoro
Posts:
1,206

Status:



Alice Wagner
Grifondoro | Studentessa I anno | 11 | Scheda | Outfit |♪XwFHG5M
Avevano finito per ritrovarsi faccia a faccia con quegli energumeni e Alice si era resa subito conto di quanto la situazione potesse mettersi male per loro. Avrebbero potuto beccarsi una punizione esemplare se avessero preso a duellare lì in mezzo e si sa, la Wagner non si sarebbe di certo tirata indietro di fronte ad un duello! Per cui con riflessi agili e particolarmente scattanti Alice mise a tacere il Corvonero, afferrandogli poi la mano senza troppe cerimonie. Alice è una persona molto espansiva, spesso abbraccia e scambia pacche sulle spalle con la gente, il contatto fisico non la imbarazza ed è abbastanza spontanea con le persone. Per cui non avrebbe mai potuto pensare al fatto di poter mettere in imbarazzo Jaehaerys, semplicemente stava cercando di toglierlo da mezzo a dei guai, che lei stessa aveva procurato. Il contatto fu un qualcosa di necessario e richiesto dalla situazione e niente di nemmeno lontanamente paragonabile a qualcosa di intimo. Anche perché Alice era assolutamente allergica al romanticismo, qualsiasi cosa legata anche solo alla sfera emotiva le creava fastidio e problemi e preferiva di gran lunga ignorare questi tipi di sentimenti e buttarsi all'avventura. Avventura, di questo essenzialmente si nutriva la sua anima.
Delle emozioni forti scaturite dall'adrenalina e dall'affetto degli amici e dei familiari.
Questo era tutto ciò che Alice sentiva di aver bisogno e ogni giorno si alzava con l'idea di doverne vivere una diversa e di dover sempre sfidare i propri limiti. Condusse la coppia per la prima parte del tragitto in biblioteca, correndo veloce come uno scoiattolo tra gli alberi, evitava accuratamente i tavoli e sgusciava rapida tra i corridoi, finché non si ritrovarono entrambi di fronte alle scale. Iniziarono chiaramente a salirle, anche abbastanza disperatamente, mentre i due Serpeverde li inseguivano incalliti, con sguardi ancora più duri e spietati. Alice si fermò qualche secondo per pensare alla via migliore da prendere, riprendendo anche un po' di fiato nello stesso momento. Gli occhi chiari si muovevano veloci, mentre il cervellino pensava, considerando le varie opzioni. Avrebbero potuto rintanarsi nella torre d'Astronomia che conosceva molto bene, forse avrebbero incontrato Pix e con il suo aiuto sarebbero riusciti a seminarli.
Con sua grande sorpresa, il Corvonero le propose una soluzione alternativa, senza scadere troppo nei dettagli. Alice lo guardò per qualche istante, ma non ebbe tempo di decidere se fidarsi, perché fu lo stesso Jaehaerys a trascinarla via a quel punto. Alice non si oppose, curiosa di sapere dove l'altro volesse arrivare. Forse avrebbe dovuto almeno provare a considerare la sua idea << Pfff pericoloso? Io rido di fronte al pericolo! >> esclamò finendo con un sorrisetto sardonico, sempre più elettrizzata da come stava prendendo tutto forma. Ottimo, una soluzione pericolosa, le piaceva! Intanto però dovevano continuare a correre o sarebbero stati raggiunti, Alice poteva quasi vedere la punta della loro bacchetta puntare verso di loro, per cui mentre il Corvonero si sporgeva esclamò << Ehm, non per metterti fretta, ma se hai intenzione di buttarti giù forse dovremmo almeno provare a difender---che??? >> voltò il capo verso di lui, completamente senza parole. Stava dando completamente di matto ora? Il tempo per pensare non era molto e Jaehaerys si era già sporto abbastanza, pochi secondi prima che toccasse ad Alice saltare. Il piano poteva funzionare certo, forse il Corvo non aveva tutti i torti, ma se si fossero spaccati l'osso del collo? << Giuro che se non è un buon piano, ti ammazzo Blackfyre! >> per qualche assurdo motivo si era memorizzata il suo cognome, così saltò subito dopo di lui, giusto in tempo. L'adrenalina prese totalmente il controllo di lei e le sembrò di avvertire parti del suo corpo prender quasi fuoco. Alice sorrise, sentendosi viva come non mai, riprendendo a correre a perdifiato fino alla guferia, dove l'altro la stava conducendo. Quando si chiusero la porta alle spalle tirò un enorme sospiro di sollievo e si afflosciò sul pavimento, cercando di incanalare più aria possibile << O mio dio! E' stato assolutamente geniale! >> sorrise ancora, finendo in una risata liberatoria. Per un momento mostrò un lato di sé molto allegro, genuino, il lato che di solito rivelava agli amici più cari e che fino ad ora non aveva di certo concesso al Novergese, gli aveva anche indirettamente detto che aveva avuto una buona idea, cosa che avrebbe chiaramente negato fino alla morte se gliela avessero chiesta ancora. Balzò in piedi dopo un po', osservando il gufo che la stava chiaramente squadrando. Alice adorava gli animali, essendo cresciuta in una fattoria, aveva finito perfino per diventare vegetariana << Ehi ciao bello! >> fece per alzare la mano e accarezzarlo sul muso se l'altro glielo avesse concesso, rufolando nelle tasche per cercare una nocciola e porgergliela << Ne ho sempre qualcuna di scorta, per Tobi, magari lo hai visto in giro. E' il mio scoiattolo >> si rivolse al gufo mimando anche la taglia dell'animale << probabilmente è un attaccabrighe come la sua padrona >> e sorrise ancora, finendo in uno sbuffo di risata. Sembrò solo ora accorgersi del luogo che li circondava. Lo spazio era piuttosto grande e sulle pareti c'erano delle piccole incavature nella roccia, che ospitavano ognuna il proprio gufo. Più avanti c'era una specie di grande finestra senza vetri, dove i gufi potevano muoversi liberamente per entrare ed uscire. Si avvicinò perché voleva vedere il panorama da lì sopra e le sembro tutto incredibilmente meraviglioso, rimase proprio stupita << Woooow >> sbattè le palpebre qualche istante prima di voltarsi e tornare con il solito atteggiamento da bulletta. Si era ricordata una cosa << Be' visto che dobbiamo star qui per un po', perché non mi canti la canzone che avevi in mente di cantare in biblioteca? Sono sicura che ai nostri amici pennuti non dispiaccia >> Alice doveva ammettere che il tutto faceva un po' scena musical, ma mai e poi mai avrebbe finito per cantare un duetto!! Adorava mettere gli altri in difficoltà e poi era davvero curiosa di sentirlo cantare dato che era stato lui stesso a tirarle fuori la storia del Club di musica.
Per cui si poggiò al muretto e lo osservò silenziosamente, in attesa.


Giuls || © harrypotter.it

 
Top
view post Posted on 24/6/2020, 18:35
Avatar

Primo del suo nome, Re degli Andali, dei Rhoynar e dei Primi Uomini, Lord dei Sette Regni e Protettore del Reame.

Group:
Corvonero
Posts:
10,659

Status:



Jaehaerys Erik Blackfyre «

  » Studente ~ Scheda | Outfit



La rapida fuga verso la guferia aveva mostrato un lato di Alice che fino a quel momento si era solamente intravisto. L'impeto della giovane non passava inosservato, ma vederla sorridere e divertirsi e sorridere in quel modo, era sembrato al giovane un evento molto raro, almeno per quello che Jaehaerys aveva conosciuto di lei sino a quel momento. Rimase sorpreso anche quando il suo piano venne definito geniale e non riuscì a trattenere un sorrisetto di soddisfazione. Avrebbe voluto pavoneggiarsi, ma la corsa sfrenata glielo impedì ed una volta raggiunta la guferia non gli sembrava più il caso di perdersi in certe leziosità.
Keyser rimase fermo quando Alice provò ad accarezzarlo, anzi, si godette il momento. Inoltre, finalmente lo scoiattolo che tante volte aveva visto correre per i corridoi aveva finalmente un nome, Tobi, che trovò più che azzeccato per il vispo animaletto.


In effetti, ha tutta l'aria di essere un combina guai anche lui. Qualche volta mi è capitato di vederlo correre per i corridoio. Ah, una volta ha anche litigato col topo di Ryan sì, uno scontro davvero epico; peccato che al mio arrivo erano già alle fasi conclusive!

Concluse sorridendo, per poi prendersi qualche momento per sé, osservando il panorama oltre l'arcata. A parte l'odore un po' pungente, quel luogo era davvero caratteristico ed accogliente, perfetto per lasciarsi andare a lunghe chiacchiere e riflessioni, anche se la tranquillità del luogo era tutta in mano ai gufi e alle civette, che in quel momento parevano stranamente silenziosi. Jaehaerys apprezzava molto quei momenti, riteneva che talvolta i silenzi potessero essere molto più eloquenti di mille parole vuole. Aggiustò i capelli ancora in disordine per la corsa, preferendo legarli in un codino non troppo stresso, che lasciasse libera la treccia laterale.
Fu in quel momento che sopraggiunse la richiesta di Alice, la resa dei conti. Fin dalla prima proposta sapeva che non l'avrebbe scampata; a dire il vero sperava che la fuga avesse distolto l'attenzione della Grifondoro dal sentirlo cantare, ma così non era stato. Non aveva avuto tempo di pensare a qualcosa da cantare, ma doveva ammettere che il luogo e l'atmosfera delineavano un palcoscenico perfetto dove potersi esibire. Non provava più l'imbarazzo iniziale, pertanto gli risultò più semplice acconsentire a quella richiesta, ma non l'avrebbe fatto senza fare una controproposta.


Lo spero, se dovessero prenderla a male dovremmo ricominciare a correre ahah. Io canterò, ma ho due cose da dirti: Se conosci la canzone mi segui e se ti convinco... vieni almeno alla primo incontro dei Wizard Voice. Ci stai?

*Ora devo pensare ad una canzone che lei possa conoscere: non conosco i suoi gusti, quindi devo pensare a qualcosa di famoso, qualcosa di impatto, che sia coinvolgente... Ho trovato! Chi non conosce i Queen?!*

Era tempo di iniziare, si schiarì la voce con un piccolo colpo di tosse. Non attese neanche la risposta di Alice, per lui era già un sì. fece qualche passò all'indietro per portarsi al centro della stanza e chiuse gli occhi per qualche istante. Inspirò profondamente per potersi concentrare e prendere il fiato necessario a dare inizio alla canzone. Non aveva strumenti che potessero accompagnarlo, quindi scelse di affidarsi unicamente alla sua immaginazione ed intonazione. Alle sua spalle apparvero i componenti della band e di fronte apparve il suo pubblico, scalpitante per l'inizio della performance. Urlavano il suo nome, era giunto il momento di iniziare; la prima nota venne suonata.



Iniziò a cantare, mantenendo un tono di voce dolce, quasi sussurrando, ma salendo e scendendo di tono quando era giusto farlo. Fu più intenso nel momento in cui fu il turno del "solista", allargando le braccia e chiudendo gli occhi nel momento più sentito della prima parte. Dopodiché iniziò a muoversi, continuando a cantare, non si perse in alcuna danza, limitandosi a passeggiare, dando il giusto peso alla melodia che stava intonando. Divertendosi, mimò il rift di chitarra aiutandosi anche con la voce; la parte più scherzosa e rock della canzone meritava un po' di "furia"! Così, sia invitando Alice a seguirlo, sia scatenandosi si apprestò a concludere la canzone.
Al termine della performance, col fiatone, eseguì un inchino.


Allora ah-ah come è andata?!

Narrato ~ «Parlato» ~ *Pensato*

“ Improvvise. Adapt. Overcome. ”
© Arklys ~ harrypotter.it
 
Top
view post Posted on 27/6/2020, 22:07
Avatar

You can own the Earth and still, all you'll own is Earth until You can paint with all the colors of the wind

Group:
Grifondoro
Posts:
1,206

Status:



Alice Wagner
Grifondoro | Studentessa I anno | 11 | Scheda | Outfit |♪XwFHG5M
A lice si divertì a coccolare il gufetto, gli diede una bella grattatina sotto il musetto ed gli lisciò le piume in maniera delicata, con il palmo della mano. Sorrise quasi dolcemente, distratta dal contatto con l'animale. Gli animali le piacevano più delle persone, perchè li considerava degli esseri puri ed innocenti. Alice li rispettava più di ogni altra cosa, per questo aveva scelto di diventare vegetariana. Non avrebbe mai voluto procurargli del male. Voltò lo sguardo verso Jaehaerys, ridacchiando appena per la scena descritta
<< Sì...è decisamente Tobi! Anzi conoscendolo avrà sicuramente rubato al topino in questione qualcosa da mangiare! E' un piccolo ladruncolo! >> scosse il capo, fiera del suo piccolo animaletto domestico. Ci fu un lungo momento di silenzio, mentre Alice percorreva la zona della guferia, era un luogo decisamente interessante e Alice ci sarebbe sicuramente tornata volentieri, magari per nascondersi da qualche altra marachella. I silenzi però erano una delle poche cose che la mettevano in imbarazzo, preferiva riempirli di parole o azioni. Non le piaceva rimanere con le mani in mano. Forse era solo il suo modo di affrontare i sentimenti e le emozioni, evitandoli al più lungo possibile. I silenzi potevano essere molto pericolosi! Alla fine trovò il modo di punzecchiare l'altro con una richiesta canora che sapeva non avrebbe potuto rifiutare. Era molto curiosa di sentirlo cantare, ma la sua controproposta la lasciò per un momento a bocca aperta. Non sapeva bene cosa fare, si era appena ripromessa di non cadere in un clichè simile. Non ebbe comunque il tempo di rifletterci troppo perché l'altro iniziò a cantare. Non era una canzone facile da fare a cappella, ma l'altro sembrava cavarsela a meraviglia. Alice la conosceva naturalmente, era una delle sue preferite. Chi nella terra non conosceva i Queen? Si prese qualche secondo per ascoltare la sua voce e sorrise, non potendo far a meno di farsi coinvolgere. La musica la liberava e per quei pochi istanti si lasciò andare, si mise a ballargli intorno cantando a tratti con lui, mettendosi a fare i coretti e un controcanto così da risultare più melodico insieme. Si stava davvero divertente e quella sembrava davvero una scena di un Musical. Al termine scoppiò a ridere, applaudendo
<< Okay lo ammetto mi sono divertita. >> aveva un leggero fiatone per essersi mossa tutto intorno, saltellando su e giù per la stanza, intorno al ragazzo e lasciandosi guidare dalla musica. I capelli le si erano per metà scompigliati ed ora assomigliava più ad una specie di pulcino spennato, probabilmente le era anche finita qualche piuma di gufo nei capelli giusto per completare la visione da campagnola. Non avrebbe mai e poi mai detto che era stato bravo, ma comunque l'altro avrebbe potuto intuire che non si era annoiata << Forse non sei così male BlackFyre, ma sappi che ti terrò d'occhio>> lo scrutò per un istante con i suoi intensi occhio color cielo, puntandogli un dito contro. Forse ora era passato abbastanza tempo per il via libera, con un po' di fortuna sarebbero sopravvissuti senza pestaggi. Giusto per evitare altri silenzi imbarazzanti Alice provò a controllare fuori dalla porta e non sembrava di esserci nessuno << Hm- forse c'è un via libera. Meglio che vada prima io, tu esci fuori più tardi o potrebbero prenderti >> concluse da classica Grifondoro, cercava sempre di proteggere gli altri, buttandosi in avanscoperta. Poi si ricordò che era orgogliosa come non mai << Cioè non che m'importi se ti fanno a pezzi, Puah! >> tirò gli occhi al cielo e portò indice e pollice uniti alla tempia << Auf Wiedersehen! >> e se tutto fosse andato nella norma avrebbe anche provato a fuggir via e andare chissà dove a combinare altri casini.


Giuls || © harrypotter.it

 
Top
view post Posted on 8/8/2020, 17:15
Avatar

Primo del suo nome, Re degli Andali, dei Rhoynar e dei Primi Uomini, Lord dei Sette Regni e Protettore del Reame.

Group:
Corvonero
Posts:
10,659

Status:



Jaehaerys Erik Blackfyre «

  » Studente ~ Scheda | Outfit



Cantare non era qualcosa che faceva troppo spesso, ma quando lo faceva finiva sempre per sentirsi più leggero. Libero dalla pressione e dalle urgenze. Scatenarsi in quel modo lo aiutava a scaricarsi, a staccare la spina, ma era bello proprio per quello. Durante la permanenza ad Hogwarts l'aveva capito fin troppo bene: era il genere di persona che viveva per quella pressione. La competizione, la voglia di eccellere e di migliorarsi, gli fornivano una scarica di adrenalina come nessun'altra cosa era in grado di fare e solo per questo riusciva a godersi così tanto i momenti di "pausa"; in fin dei conti non era un automa, aveva bisogno di entrambe le cose.
Vedere Alice unirsi a lui nell'esibizione lo caricò ulteriormente, spingendolo a darsi da fare ancora di più! I movimenti sfrenati lo portarono a stonare qualche nota, ma furono errori che aggiunsero ulteriore pepe alla sua personale versione di "Bohemian Rhapsody". Portava il ritmo battendo le mani e continuò a farlo anche al termine del pezzo, rivolgendo un applauso alla Grifondoro, che aveva scelto di accompagnarlo.


*Ci voleva proprio! Ora mi sento davvero bene, stranamente anche più carico di prima. Ma sono sicuro che tempo qualche minuto ed inizierò ad avvertire tutta la stanchezza. Spero proprio che a quei Serpeverde non venga in mente di venire a cercarci in Guferia, è anche un bel po' di strada da fare!*

I suoi occhi si mossero agilmente lungo gli angoli della stanza e poté notare con stupore come gli occhi dei gufi e delle civette, che alloggiavano sulle travi in legno e negli incavi in pietra, fossero puntati su di loro. Alcuni parevano alquanto infastiditi, dopotutto era assai probabile che i due studenti avessero disturbato il loro riposo. Si poteva tranquillamente dire che avevano rischiato di ritrovarsi a dover affrontare un'orda inferocita di civette e gufi; lo spettacolo che avevano messo su doveva essere piaciuto, ma era meglio non continuare a tirare la corda.
Jaehaerys tirò un profondo respiro, mentre provava ad aggiustarsi i capelli scompigliati dai movimenti decisi.


Non vedo l'ora Wagner, devo dirti che mi hai sorpreso!

La osservò in silenzio, mentre si avvicinava alla porta. Come un esploratore che viaggia in avanscoperta per osservare la minaccia e permettere ai suoi compagni di avanzare in modo più sicuro. Fu tentato di avvicinarsi e controllare a sua volta, non che avesse poca fiducia nella ragazza, ma non era il tipo che si lasciava proteggere senza far nulla. Purtroppo per le sue intenzioni la grifondoro non attese ulteriormente: appurata l'assenza di minacce, salutò il giovane, conservando l'irriverenza che l'aveva caratterizzata sin dal primo momento, e si dileguò.
Alzò la mano come per salutarla, "Auf Wiedersehen" non era un termine a lui sconosciuto, ma la situazione di per sé era già molto chiara.


Alla prossima Alice Wagner!

*Quindi era tedesco! Ne ero abbastanza sicuro. Si avvicina un po' alla fonetica dell'Icelandic. Se la rivedessi potrei farmi insegnare qualche parola.*

Si perse nei suoi pensieri, non uscì subito dalla guferia. Stare da solo in quel luogo l'aveva fatto rendere conto di una sua mancanza: erano quasi due settimane che non inviava una lettera ai suoi genitori. Nei primi mesi era arrivato a scrivere anche 2 o 3 lettere al giorno, ma col passare dei giorni era stato fin troppo preso dalle varie attività e dallo studio. Sotto quest'aspetto i suoi genitori erano stati molto comprensivi, anzi, più volte nelle loro lettere di risposta gli avevano suggerito di godersi la sua permanenza a scuola e di non stare troppo a pensare a loro. Così aveva fatto nell'ultimo periodo, ma stare lì gli aveva fatto sentire il bisogno di sfogarsi con i Suoi, come farebbe nel caso fossero vicini a lui. In guferia, se si cercava bene nei cassetti, si trovavano sempre nei calamai e delle piume, mentre il foglio di pergamena lo teneva in tasca.
Iniziò a scrivere di getto i suoi sentimenti, sottolineando quanto gli mancassero; raccontò loro delle sue ultime esperienze, delle conoscenze che aveva fatto e della sua decisione di unirsi al club di musica. Non si soffermò sulla pesantezza dello studio, limitandosi solamente ai particolari più interessanti delle materie. Terminata la scrittura della lettera, la affidò a Keyser, il quale partì in volo dopo aver ricevuto un po' di cibo e di coccole.
A quel punto, non vi era più nulla a trattenerlo in quel luogo. Uscì dalla guferia senza prestare particolare attenzione a chi si trovasse nelle vicinanze, i due Serpeverde non erano più tra i suoi pensieri.





Narrato ~ «Parlato» ~ *Pensato*

“ Improvvise. Adapt. Overcome. ”
© Arklys ~ harrypotter.it
 
Top
4 replies since 15/6/2020, 21:35   153 views
  Share