Una colazione movimentata

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view post Posted on 3/5/2020, 13:50
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Daniel si era svegliato di buon umore. Era passata circa una settimana da quando il cappello aveva pronunciato il suo responso e lui era finito dritto nella tana del serpente. Letteralmente. Con un furibondo sbadiglio che mise in mostra la smagliante dentatura di undicenne mise in chiaro le sue intenzioni al mondo, o meglio a Richard. Colui con cui divideva la sua stanza.
Dopo un mero cenno di saluto e un'occhiata ai macabri poster sopra il letto del concasato, l'irlandese si alzò, compì le sue abluzioni mattutine senza fretta, aveva ancora qualche minuto e poi, vestito di tutto punto con la divisa "d'ordinanza" di Hogwarts si appropinquò a fare la sua discesa in Sala Grande per fare colazione.

Era tra i primi. La sala ancora era tutto fuorché piena. Forse lieto di ciò, con un'espressione impassibile sul volto che non tradiva la precedente emozione, prese posto alla tavolata di serpeverde, con uno spazio vuoto consistente in un paio di posti alla propria sinistra e anche davanti, di modo da avere la vista libera. Aspettava qualcuno? Nah, no di certo. Nell'ottica di una profonda comodità personale però amava riservarsi degli spazi che però immancabilmente finivano occupati con suo sommo disappunto. La sua posizione e il vuoto dinanzi a sé consentivano di occhieggiare i tavoli delle altre casate a cui venne rivolta poco più di un'occhiata di aristocratico disprezzo mentre il consumo di ossigeno nella sala pian piano saliva.

Alzando gli occhi in cenno di saluto a qualche concasato che aveva avuto modo di incontrare e scrutando gli altri primini che ancora avevano classificazione di soprammobili, mentre ebbe in cura di evitare di guardare fisso studenti più grandi, limitandosi a seguirli di sfuggita. Si riempì il bicchiere con un gesto quasi affettato di succo e prese un qualcosa da mangiare che neanche vide, dato che il movimento della mano fu unico e terminò con il cibo dritto nella gola. Solo allora si consentì d'innaffiare l'ugola con quel nettare che ai bimbi piace tanto e di sorridere soddisfatto, un altro giorno alla scuola di magia di Hogwarts stava per cominciare


- certo però - borbottò parlando forse solo con se stesso -si mangia davvero bene qui- proseguì parlando forse con i concasati vicini, sicuramente a voce abbastanza alta affinché lo udissero. Forse pensava ad alta voce. Chi può esserne certo?
 
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view post Posted on 5/5/2020, 10:41
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Kyros the Stormbringer

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Un nuovo giorno sorse sopra le mura della scuola di Hogwarts. Kyros si svegliò di buon ora, anche se era non voleva davvero lasciare il comodo letto per indossare la veste scolastica. Una volta raccolto il coraggio, si vestì e si diede una sistemata ai capelli. Scese nella Sala Comune, dando il buongiorno a chi s'era svegliato presto quella mattina. Raccolse la sua borsa dei libri e senza indugi uscì dalla Sala Comune e si diresse verso la Sala Grande. I tiepidi raggi del Sole entravano attraverso le finestre del piano terra, illuminando il Castello e mettendo in mostra tutta la polvere che aleggiava nei corridoi. Arrivò alla soglia della Sala, le cui porte imponenti erano già ben spalancate.

Non c'erano molte persone, la grande Sala sembrava quasi vuota. E in effetti, faceva veramente strano vedere i lunghi tavoli cosi poco affollati rispetto all'ora di pranzo o cena. Quasi con fare automatico, si diresse lungo il tavolo della sua casata, dove vi erano seduti alcuni Serpeverde. Si sedette davanti ad uno di essi, non facendo troppo caso a chi fosse. Beh, non lo fece con malizia o cattiveria, semplicemente aveva ancora gli occhi pesanti di sonno.


Buongiorno.. disse sbadigliando sonoramente ..tutto ben-

Alzò lo sguardo e notò che il suo compagno era niente meno che Daniel. Il loro primo incontro non era stato dei migliori. Ci fu, infatti, decisamente molto attrito tra i due nella Sala Comune, visto che lo aveva definito una guardia del corpo nei confronti della sorella gemella Lyvie.

Ah... sei tu. disse gelido. Beh buongiorno.

Scostò lo sguardo e tirò a se un paio di fette di pane tostato e vi spalmò della marmellata sopra, iniziando a mangiare, facendo attenzione a non posare lo sguardo sul giovane Serpeverde.
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view post Posted on 5/5/2020, 20:26
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Scendeva giù come nettare divino il succo di pesca che Daniel, gli occhi socchiusi per degustarne meglio il sapore, sorseggiava. Mentre era impegnato in quel così profondo piacere gli giunse una voce in qualche modo nota, sotto la pesantezza che le donava il sonno. Stupendosi di tanta gentilezza l'irlandese posò il bicchiere sul tavolo e fece un sorriso un po' stupito, che fu poi spazzato via dalle successive parole dell'altro

- Beh buongiorno, Kyros. Mi pare almeno. Ti chiami Kyros, giusto? - fece con un sorrisetto che contrastava stranamente il tono piatto delle parole. I due non erano esattamente amiconi visto il modo in cui si erano presentati ma Daniel non lo trovava antipatico, era solo uno che se la prendeva molto. Divertente, questa era la parola giusta. Ma era pur sempre un suo concasato, così Daniel scelse di starsene buono. - Uh pare che d'improvviso abbiano aperto una finestra in sala comune, non senti questo freddo? - Scherzò rivolto all'altro, dandogli modo di comprendere come avesse percepito il cambio del tono di voce di questi - mi avevi stupito infatti, non mi aspettavo tutta questa cordialità da te. Non mi ricordavo tu avessi reagito con entusiasmo quando ti avevo detto che saremo diventati amiconi ma.. - un sorriso, condito da un buffo occhiolino - il tuo inconscio è già nella buona direzione -

Prese anche lui un toast con un po' di formaggio e pure della pancetta, aveva bisogno di energia per iniziare al meglio la mattinata. Poi con un sogghigno si rivolse all'altro che pareva far di tutto per non dar peso alla sua presenza. Non mutò di una virgola la voce atona che aveva caratterizzato tutto il suo dire quando pronunciò quello che aveva tutta l'aria di essere un guanto di pace - Beh. Dato che mi pari la vista delle altre casate cerca di essere un filo più interessante di loro, non che ci voglia poi molto in realtà -
 
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view post Posted on 10/5/2020, 12:10
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Kyros the Stormbringer

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La reazione di Daniel era praticamente quella che si aspettava Kyros: immancabili frecciatine verso il suo comportamento, tra cui una sulla freddezza assunta nei suoi confronti. Esilarante.
Mentre mordicchiava la sua colazione, alzò lo sguardo verso di lui, sempre tagliente come sempre.

-Ah, mi fa piacere vedere che hai dimenticato il senso dell'umorismo nei sotterranei, come tuo solito-

Buttò giù la prima fetta di pane tostato e sfoderò dalla sua borsa il libro di Difesa contro le Arti Oscure, che doveva assolutamente ripassare visto l'andamento della lezione. Prese poi a sfogliare il grosso libro, concentrandosi sugli argomenti della prima lezione, per poi dare qualche occhiata a sezioni più avanzate per pura curiosità. Ma, con puntualità, arrivò l'altra frecciatina di Daniel, che a quanto pare sperava di trovare più interessante Kyros degli altri studenti, visto che ne bloccava il campo visivo del giovane. Scoppiò in una risata, stavolta sincera.

-Caspita, buona questa, considerando che tu hai detto una cosa del genere!-
Portò davanti a sé un'altra fetta di pane, e riprese a sfogliare il grosso libro, quando fu scosso da un pensiero improvviso. Frugò per qualche secondo nella borsa e ne tirò fuori un foglio di pergamena, piuma ed inchiostro e cominciò a scriverci sopra.

-Sai se la guferia è accessibile a quest'ora?- chiese, senza staccare gli occhi dalla pergamena e da ciò che stava scrivendo, con tono normalissimo in confronto a quello di prima.
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view post Posted on 12/5/2020, 23:17
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La giornata non sarebbe potuta iniziare meglio. Forse. Daniel aveva già trovato un ottimo passatempo con cui accompagnare i toast e il succo di frutta. Punzecchiare Kyros. Sì perché da quando si erano conosciuti l'irlandese aveva inquadrato subito l'altro: un buon diavolo fondamentalmente, ma con qualche difetto sull'autoironia. Sostenne tranquillamente il filo dell'occhiata che gli rivolse l'altro che sarebbe probabilmente stato eccezionale per farcisi la barba, brindandovi con un sorriso falsamente aperto. Non soddisfatto. No, non avrebbe dato all'altro quella gioia, l'idea che le punzecchiature provocassero a Daniel qualche divertimento. L'idea che la sua reazione in qualche modo potesse modificare le cose. Un appiglio.
Buona idea quella della barba. Se solo ne avesse avuta una.

- Beh - rispose leggero - il mio senso dell'umorismo potrebbe essere a braccetto con la tua cordialità. E io che volevo solo avviare questa gioiosa mattinata con un sorriso - lo rimbeccò con un sorrisetto astuto.

Osservò poi i gesti dell'altro che si metteva a studiare nel bel mezzo di una colazione. Deturpare l'attimo del cibo con lo studio.
Folle.
Folle e blasfemo.
Daniel voltò un attimo lo sguardo. Orripilato da quella visione.
Fu tuttavia il suono della risata di Kyros a ridestarlo. Così di nuovo sorridente, con voce falsamente entusiasta esclamò
- ah ma allora sai ridere. Quante cose si imparano in questo castello! Comunque non vedo ragione di tanta sorpresa - chiosò senza aggiungere ulteriori spiegazioni e pur tuttavia senza distogliere lo sguardo dalle azioni del concasato, quasi questi fosse stato promosso a qualcosa di più del livello "sovrappanca permalosa". Ne osservo curioso i gesti e ne ascoltò sorpreso la domanda. Cosa gli prendeva tutto assieme? Gli avevano avvelenato il toast?

Eppure è strano il mondo. Come le mosche che si vestono da api per non essere preda facile di un uccellino ma senza venire meno alla propria natura così Daniel, pur incuriosito dal repentino cambio d'umore del ragazzo restava sempre il solito - beh se ambisci al suicidio dicono sia preferibile la torre di Astronomia. E' nei pressi della sala comune di Grifondoro, così se hai ripensamenti ti basta sentirne parlare uno per rendere di nuovo attraente la prospettiva del salto - un mezzo sogghigno di scherno per poi proseguire in tono più serio - comunque evita, potrebbe quasi dispiacermi- lasciò aleggiare nell'aria. Senza fornire ulteriori spiegazioni.
Attese un secondo. Il tempo che le sue parole raggiungessero l'altro e che egli potesse riflettere sul significato che avrebbero potuto celare. Poi un breve sospiro, come a segnalare la ripresa del discorso che difatti non tardò - parlando seriamente lo spero. Devo depositarvi la mia civetta in quanto ieri eravamo troppo trafelati per fare alcunché di diverso da due amabili chiacchiere in sala comune - sorrise ancora al ricordo della serata precedente. Persone interessanti in un luogo terribilmente interessante. Un'ottima combinazione. Innegabilmente.
- Beh se sei intenzionato a scoprirlo ti accompagnerò. Sia mai che ti riesca pure a distogliere dalla tua volontaria imitazione di Icaro - sorrise ancora cercando di dare un tono più leggero alla chiosa
 
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view post Posted on 13/5/2020, 11:09
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Kyros the Stormbringer

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I due giovani continuavano a lanciarsi frecciatine tra loro. Nulla di grave, anzi, era alquanto divertente vedere quella scena. Nel mentre era intento a scrivere sul foglio di pergamena, la risposta alla sua domanda non tardò ad arrivare e, ovviamente, non mancarono occasioni per punzecchiarsi. Daniel aveva apprezzato il fatto che Kyros avesse riso ad una sua battuta, probabilmente perché lo vedeva come un essere apatico incapace di provare emozioni.

-Beh certo. Per quanto ci possano essere scintille fra noi, una battuta è pur sempre una battuta.-

Quasi si pentì di aver fatto un apprezzamento al suo senso dell'umorismo, perché la risposta alla domanda sulla guferia arrivò con un'altra deludente battuta sul giovane Kyros. Manie di suicidio? Santo cielo. Questa battuta dal significato un po' cupo fu accompagnata da un sorrisetto beffardo di Daniel e Kyros pareva quasi avvertirne l'aura anche senza alzare lo sguardo.
-Ah, non mi interessa il suicidio. No. Rispetto a molte zucche vuote in questa scuola io ho dei piani per il mio futuro. Preferirei vivere più a lungo possibile. Magari esiste qualche magia stramba che potrebbe aiutarmi qui dentro.- chinò il capo nella direzione del libro di Difesa, nel mentre continuava a scrivere sulla pergamena. -Anche se credo che sia sicuramente illegale fare una cosa del genere.-

Finì di scarabocchiare il suo messaggio sulla pergamena, e a lavoro fatto rilesse velocemente il tutto, per poi ripiegare il foglio per renderlo il più piccolo possibile. Lo prese e se lo infilò in una tasca della tunica, per poi rivolgere gli occhi scuri a Daniel.

-Beh, visto che manca ancora un'ora e mezza alle lezioni, e anche tu hai da fare li sopra perché non ci andiamo? Bada bene non farmi pentire di aver scelto te per avere un po' di compagnia.-
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view post Posted on 16/5/2020, 23:13
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Daniel e Kyros. Lo stesso tavolo, lo stesso momento. Una giornata iniziata con questi attributi non poteva che essere una giornata divertente e a questo si aggiungeva la magia dei primi giorno di scuola di una scuola in cui probabilmente non sarebbe bastata una vita, figurarsi 7 anni, per conoscerne i segreti. Insomma la personale Odissea di Daniel cominciava coi migliori auspici, questo era certo.
Certo era anche che a quel tavolo volassero più dardi di quelli che avrebbe mai visto un centauro in vita sua. Strali che partivano dall'irlandese per raggiungere il ghiacciolo concasato e strali che facevano il percorso opposto in un mirabile gioco di scherno, di ostilità malcelata da uno e di risate a stento trattenute dall'altro, neanche fosse stato colpito da una fattura


- Scintille? - sorrise incredulo Daniel - ma va! Figurati se ho tempo da perdere ad avercela con te. - chiosò in tono serissimo - però visto che non mi pare di andarti a genio prendo queste parole come un grande complimento. -

Colse al volo le parole di Kyros e il suo atteggiamento si fece più serio. I gomiti vennero poggiati paralleli tra loro sul tavolo e perpendicolari al legno stesso, i polsi a contatto, il volto racchiuso tra i palmi con le dita che andavano, lievemente piegate, a chiudersi sugli zigomi. L'espressione pensierosa. - Ti avevo giudicato male, Kyros il ghiacciolo - l'ombra di un sorriso sornione che però non si estese agli occhi che restarono serissimi, velati quasi da un'ombra cupa, e non si estese al tono nel quale potevasi constatare la medesima serietà. - Mi pare che del nome quella materia ti interessino solo un paio di parole. E non le prime due. Ma sicuramente vado errato - sogghignò appena - tuttavia fortunata combinazione vuole che l'unico tabù su cui sono concorde riguarda il rivolgere parola ai Grifondoro - proseguì con un sorrisetto, indicando con un cenno del capo la tavolata non appena l'altro ebbe alzato lo sguardo - eppure non dovresti rivelare certi interessi, come definirli? Peculiari? A chiunque. Non tutti hanno la nostra visione del mondo, sai?-

Ascoltò l'altro - Volentieri, sì ti accompagnerò volentieri - rispose. Ma certo la serietà di Daniel non poteva reggere troppo (non un post intero, che diamine!). Si aprì quindi in un sorriso divertito - certo che ti avevo detto che saremmo diventati amiconi ma non mi aspettavo così presto. Potrei darmi alla carriera da allibratore di quidditch - eppure c'era in qualche modo meno scherno nel suo tono. Era la prima volta che non stava ridendo di lui ma semplicemente lasciandosi andare ad una considerazione ironica. L'irlandese aveva appena scoperto una regola fondante della propria casata. se un serpeverde è tale un motivo c'è sempre. Mai sottovalutarlo
 
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view post Posted on 19/5/2020, 10:09
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Kyros the Stormbringer

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La situazione andava migliorando. Le frecciatine di Daniel si stavano facendo meno irritanti per Kyros, e non sembrava farne davvero a ripetizione. Anche da parte del giovane il clima generale cambiò, non rimanendo più freddo e gelido come l'aveva avuto in Sala Comune, prese le cose un po' meno seriamente stavolta.

-Beh, devi ammettere che come primo incontro non è stato uno dei migliori. Ma quando c'è di mezzo mia sorella non assumo un comportamento... ehm.. da amico ecco.- scrutò Daniel per qualche secondo sorridendo mentre pensava anche alla loro prima discussione, ma mentre stava per tornare a frugare tra le pagine del suo grosso libro di Difesa, il suo concasato fece un'affermazione alquanto insolita. Mentre teneva gli occhi puntati su una frase che spiegava un incanto, Kyros rimase quasi paralizzato. Daniel aveva visto qualcosa che forse non doveva.

Anche il corpo s'irrigidì, come se fosse stato colpito da un qualche tipo di fattura. Lentamente, Kyros chiuse il libro e tornò a rivolgergli lo sguardo, stavolta alquanto serio.


-Ma no, il mio è un interessamento... accademico ecco. Voglio saperne di più e cercare di capirne ogni aspetto perché voglio fare.. l'Auror. E' uno degli argomenti più importanti per quel tipo di lavoro sai... disse, lasciandosi sfuggire una risata quasi nervosa.
*Non ci crederà neanche morto. Non ci voleva questa.*

Ripose molto velocemente il libro nella sua borsa, chiudendola stretta e portandola vicino a se, appoggiandola sulla lunga panca di legno dov'era seduto anche lui. Appoggiò i gomiti sul tavolo, spostando ciò che rimaneva della sua colazione lontano da se, e guardò di nuovo Daniel con sguardo disinvolto. Il giovane acconsentì ad accompagnarlo alla guferia, e Kyros non perse tempo ad accettare e accingersi ad alzarsi dal tavolo. Era l'occasione perfetta per distrarlo da ciò che egli stesso aveva sospettato di lui.

-Perfetto, perfetto. Allora andiamo stesso ora no? Cosi non... troveremo altra gente. Giusto, si.-
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view post Posted on 2/6/2020, 23:22
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Daniel si stava divertendo. Ben più del toast, delle uova, aveva potuto per metterlo di buon umore sin da subito lo scambio di battute con Kyros che era iniziato come un bruco, viscido, lento, difficile, e si era mano a mano trasformato in un'allegra farfalla. Addirittura le frecciatine del ragazzino avevano perso la loro venefica punta sino a divenire non più che innocue battute, tese a causare il sorriso sui volti di entrambi in quei pochi minuti di pace prima di quella che sarebbe stata, forse, una lunga giornata.


Le parole di Kyros lo colpirono, non si aspettava un'ammissione così candida per quanto ci fosse poco da nascondere
- ma no - sorrise di rimando - solo uno scambio di opinioni più acceso, capisco cosa tu possa aver pensato -. Aveva ben chiaro in mente l'occhiata rivoltagli dal concasato nell'occorrenza del loro primo incontro e rinunciò addirittura, visto il tema, a punzecchiarlo. Per poco. Avrebbe presto riniziato su ben diverso fronte, ma ancora non poteva saperlo.
La prima testimonianza di aver colpito nel segno fu l'irrigidimento palese dei gesti dell'altro. Daniel aprì il sorriso in un'espressione furbesca e passò la mano, come d'abitudine più che per necessità, tra i capelli. Ne ascoltò le parole in silenzio assumendo una posizione falsamente meditabonda: la schiena tenuta un po' piegata in avanti, il gomito sinistro puntato sulla coscia andando a tenere il braccio perpendicolare ad essa. La mano aperta a coppa ospitava la testa del ragazzino, ruotata di circa 45°, il ghigno ironico sempre ben visibile.

- Certo - sogghignò. La parola venne lasciata cadere. Una sentenza. - Capisco. L'auror è una passione comune - e su quest'ultimo vocabolo calcò fortemente - qua ad Hogwarts - continuò assumendo un sorriso più contenuto - e certamente servono incantesimi per allungarsi la vita se si vogliono combattere a lungo le forze del male, sono stupito dalla tua lungimiranza! -
- Beh è senIl tono a primo acchito del tutto sincero, la posizione si era fatta più composta, i gomiti ambo poggiati sul tavolo, le mani intrecciate, la schiena più dritta. Eppure niente come le sue affermazioni poteva ricordare il simbolo della loro casata. Sarebbe probabilmente stato chiaro a Kyros il lieve velo di derisione, per la scusa, non certo per l'interesse, che si celava dietro di esse.
- Beh è senza dubbio un nobile intento e sarò felice se potrò aiutarti nel conseguirlo. Anche se vorrai approfondire quelle arti per meri fini... come dire? Bibliografici - sorrise ancora, senza traccia di complicità, ma curandosi bene di tenere basso il tono di voce. Non era il tipo di conversazione che dovesse essere colta da orecchie poco discrete.

Apprezzò il tentativo di Kyros di cambiare discorso
- sì, dai, andiamo. Non vedo perché lesinare ai pennuti la veduta di due bei ragazzi come noi - chiosò scoppiando a ridere nel tentativo forse evidente di alleggerire la situazione
 
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