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Spennato all’apparenza poteva sembrare tutto fuorché un gufo postino per la Gazzetta del Profeta: poco curato, perdeva costantemente le piume e la base del suo trespolo doveva venire pulita almeno un paio di volte al giorno. Il mago che si occupava di lui pensava fosse stressato per il lavoro e aveva proposto più e più volte un suo trasferimento, ma quando provavano a prenderlo per portarlo al piano di sotto della guferia – dove di solito alloggiavano i gufi in pensione – Spennato afferrava con il becco la prima copia della Gazzetta che riusciva a trovare e scappava fuori dalla finestra per consegnarla al primo mago o strega che incontrava lungo strada. Avevano così rinunciato al suo pensionamento anticipato, e lo avevano confermato per quel lavoro. Così avevano deciso di assegnargli le consegne più semplici e nei dintorni: quel giorno infatti avrebbe dovuto volare solo per qualche minuto, consegnando la copia del giornale un paio di piani più sotto, nell’ufficio di uno dei giornalisti. Si lasciò legare la Gazzetta alla zampa e quando prese il volo una scia di piume andò a ricoprire il pavimento al suo passaggio: la stessa sorte ebbe la scrivania del giornalista a cui fece la consegna, avrebbe infatti trovato la sua copia del giornale sommersa di piume, come le boccette di inchiostro e ogni oggetto sopra al tavolo. Soddisfatto e per nulla preoccupato del disordine lasciato dietro di sé, Spennato riprese il volo e tornò al suo trespolo, pronto per il primo riposino della giornata. GIOCHI ENIGMISTICI Altro appuntamento con i giochi enigmistici. Attenzione I primi sei che invieranno tutti i giochi risolti alla casella mp del Gufo Espresso vinceranno buoni spesa alla prossima consegna. Aguzzate l'ingegno! Lucas Scott
Siamo ormai entrati in piena bella stagione: lo dimostrano le sere sempre più lunghe e dolci, le temperature gentili. La stessa Hogwarts ha da poco chiuso i battenti, sancendo così l'inizio delle vacanze per gli studenti e non solo. Che l'estate per voi significhi abbondanza di tempo libero o frenesia per viaggi e nuove avventure, non potrete perdere l'occasione di trascorrere qualche ora in compagnia dei libri qui proposti. Perfetti per la stagione per i motivi più diversi, sono letture che spaziano tra numerosi generi: dal romanzo al racconto breve, passando per la poesia ed una guida turistica unica nel suo genere. Leggete quindi fino alla fine, per scoprire quale faccia più al caso vostro!
Nata dal profondo affetto e dalla fascinazione che legano l'autrice alla capitale, Londra Magica si propone come una guida alla scoperta delle meraviglie della città. Si presta tanto alle Streghe e ai Maghi che non l'hanno mai visitata che, al contrario, a chi vi vive da anni e anni. È infatti il frutto di una ricerca minuziosa di dati storici, sociali e culturali, magnificamente filtrata dalla spiccata sensibilità della Velterson. «Ho passato l'infanzia e l'adolescenza a seguire mia nonna in giro per la città», ha spiegato l'autrice durante un incontro promozionale ospitato dal Ghirigoro. «Lei le chiamava gite e passeggiate, ma di fatto erano vagabondaggi all'interno dei suoi ricordi e della sua immaginazione. Aveva una storia per ogni angolo, per ogni costruzione apparentemente anonima, e io mi sono nutrita dei suoi racconti fino a vedere con i suoi occhi e i miei, insieme.» Ci sono voluti diversi anni per raccogliere tutto il materiale necessario, ma infine, alle porte di quest'estate, le vecchie storie si sono intrecciate ai dati reali e hanno così dato vita alla prima opera della Velterson. Un grosso tomo fitto di fotografie, disegni, stampe risalenti ad ogni epoca, nonché di curiosità annotate a bordo pagina, quasi fosse un autentico diario di viaggio. Una miriade di racconti dai toni leggeri della favola spinge a visitare di persona i posti interessati, così da vedere con i propri occhi un gargoyle che secoli addietro veniva animato per trasportare la corrispondenza di due giovani Maghi innamorati, o la finestra che, incastonata in uno dei tanti palazzi di Mayfair, affaccia non su un elegante interno, bensì su un precipizio sotto al quale ruggisce l'Oceano Atlantico. Se volete viaggiare in luoghi e tempi meravigliosi senza spostarvi troppo lontano da casa, non avete che da lasciarvi trascinare da questa guida così singolare.
Rimanendo sulla scia dell'esplorazione di luoghi unici, questa raccolta di racconti vede come protagoniste alcune delle città europee più belle in assoluto. Venezia, Praga, Parigi e Budapest sono solo alcune delle tappe in cui verrete accompagnati dalla scrittura incantevole dell'autore. Macovei ha già dimostrato di essere uno scrittore di talento grazie alle numerose pubblicazioni alle sue spalle, sempre accolte con favore da critica e pubblico. In questo caso supera se stesso non solo nella prosa, ma nella concezione stessa della raccolta, che mescola egregiamente letteratura e musica. Il titolo non è certo un caso: il lettore sarà accompagnato in ogni racconto da una melodia diversa – una serie di notturni, per l'appunto, emessi per magia dalle pagine stesse. Le note del pianoforte si adatteranno al ritmo di lettura, variando velocità e volume a seconda delle scene, così da garantire l'atmosfera perfetta per ogni momento. Consiglio, a questo proposito, di stare attenti nello sfogliare il libro: scorrerlo troppo in fretta potrebbe portare ad una spiacevole sovrapposizione cacofonica. Attenzione soprattutto nelle biblioteche! Oltre che dalla musica, i racconti sono legati dalla medesima atmosfera malinconica, pur senza negare sprazzi del sottile umorismo per cui l'autore è tanto apprezzato. Personaggi e vicende sono definiti nello spazio di poche pagine, facendo di questa una lettura perfetta per chi ha poco tempo libero sparso nel corso delle giornate. Per darvi un'idea di quanto i Notturni incantati possano affascinare e colpire, riporto di seguito un commento dell'autrice Aimee Jensen: «Prima di averli letti non avevo mai visto Venezia. Poi, quando qualche settimana fa ci sono stata per la prima volta, l'ho trovata anche più incantevole di come era descritta. Un unico dettaglio mi stonava: il silenzio. Sembrava davvero silenziosa, senza l'accompagnamento della musica».
Un'altra raccolta, ma questa volta di poesie: Highwoods fu uno scrittore estremamente affermato nella seconda metà del diciannovesimo secolo, purtroppo caduto nel dimenticatoio in epoca più recente. Dobbiamo ringraziare la casa editrice La Manticora per le ristampe di questo ultimo anno, grazie alle quali è stato possibile, per il grande pubblico, riscoprire un poeta dalla sensibilità così spiccata da non risentire affatto dei centocinquant'anni passati dalle sue prime pubblicazioni. Questa raccolta, in particolare, nasce da una domanda che probabilmente molti di voi si saranno posti almeno una volta: che profumo ha l'Amortentia per me? Ebbene, per Highwoods profuma d'estate. Esplora il suo amore per la calda stagione attraverso sessantaquattro poesie dalla metrica variabile, tutte accomunate dalla stessa concretezza legata agli oggetti e alle esperienze di tutti i giorni. Dettagli apparentemente insignificanti – la tenda scostata di una finestra, un bicchiere abbandonato sul tavolo, l'inclinazione particolare dei raggi del sole al tramonto – diventano ponti per un'osservazione privilegiata, capace di portarci al di là della percezione sbiadita cui siamo abituati e farci intuire, per pochi fugaci istanti, verità che all'uomo non è dato conoscere. Semplicità e raffinatezza sono le caratteristiche essenziali del poeta, le cui parole, sempre ben soppesate e collocate con precisione magistrale, possono portarci momenti di autentica illuminazione.
Cambiamo completamente genere e atmosfere per assaporare l'ultima uscita di un'autrice che negli ultimi anni ha saputo raccogliere intorno a sé un pubblico tanto fedele quanto entusiasta. La Adems risulta una delle scrittrici più amate del momento, per quanto pubblichi sotto pseudonimo e intorno alla sua reale identità circolino ogni sorta di voci, ma nessuna certezza. C'è perfino chi sostiene che dietro alla sua figura si nasconda niente altri che Madama Piediburro, ma le congetture sono davvero troppe, necessiterebbero di un articolo a parte. Quel che è certo è che questi romanzi – dalle tinte fosche, pieni di azione e pensati ad arte per tenere col fiato sospeso fino all'ultima pagina – continuano a riscontrare un successo enorme. Se è vero che in estate si ha il tempo di lasciarsi catturare per dimenticarsi di se stessi e dei propri doveri, allora questo romanzo può fare al caso vostro. Ma perché scegliere la Adems, invece di uno qualsiasi dei mille altri romanzieri del genere? È indiscusso che l'autrice abbia uno stile unico, basato su un principio semplice ma sorprendente: quello, cioè, di unire la spietatezza dei crimini più efferati, degli inseguimenti più mozzafiato, ad un linguaggio intriso di metafore e riferimenti culinari. Se vi sembra che paragoni arditi tra il colore del sangue e della marmellata di ciliegie siano risibili e di cattivo gusto, potreste ricredervi una volta immersi nella lettura. Ciò che apparentemente stona diventa per molti motivo di fascino, e non è detto che anche il più cinico dei lettori non si ritrovi, a libro completato, a tentare una delle tante e deliziose ricette sapientemente mescolate alla narrazione. La Adems, insomma, travalica le distinzioni di genere, e il risultato è curioso, bizzarro, e – almeno, stando alle vendite – sorprendentemente riuscito.
Questa non è che una brevissima panoramica delle ultime uscite letterarie: molti altri titoli meriterebbero la nostra attenzione, tuttavia questi sono quelli che potrebbero essere maggiormente apprezzati proprio in questa stagione. Le circostanze in cui si affronta una lettura influiscono sempre, in misura più o meno notevole, sull'esperienza che se ne fa; ciò non toglie che dei volumi validi possano essere apprezzati in qualsiasi momento, ma forse la giusta atmosfera aiuta ad immedesimarsi più a fondo, a lasciarsi trascinare dalle parole con maggiore trasporto.
Un tocco NON vale l'altro.
Per gli auror e gli antimago, ultimamente è davvero un brutto periodo, soprattutto con la comparsa di alcuni furti. In queste ultime settimane, vari negozi magici, specialmente improntati allo sport, sono stati vittime di gravi perdite mentre in altri si è riscontrato un notevole aumento dell'acquisto di uno specifico oggetto: il boccino d'oro. I primi furti sono stati localizzati a Glasgow, spostandosi poi ad ovest, più precisamente ad Edimburgo, scendendo poi a sud a Carlisle. La scia di rapine è arrivata anche a Bradford e poi Manchester, toccando Lincoln. Si pensa che la meta finale sia Londra, compresa di Diagon Alley, visto il sentiero preso, è molto probabile sia la destinazione finale. Quasi sempre l'entità della rapina è di un livello medio, lo scasso è sempre presente, con distruzione volontaria di alcuni oggetti. Diversa è stata la rapina a dei negozi nei pressi di Bradford, dove per quanto visibile lo scasso, non vi era traccia di enorme confusione, come se i rapinatori conoscessero perfettamente l'ubicazione del loro malloppo. Si pensa che la destinazione sia la Gringotts Bank o anche il negozio dello sport di Diagon Alley, proprio perché non i primi ad essere stati derubati. La polizia antimago, chiamata ad investigare in merito a questo evento poco chiaro, non è ancora giunta a scovare con esattezza il possibile colpevole, o colpevoli, se non ipotizzare delle motivazioni che hanno portato a tali gesti. L'oggetto centrale su cui sono intervenuti è per l'appunto il Boccino d'oro e anche per questo motivo, alcuni dipendenti ministeriali del Settimo Livello sono stati aggiunti al caso, come aiutanti per gli antimago. Inizialmente si riteneva fosse poco probabile un collegamento tra le alte vendite dei boccini d'oro e il furto degli stessi in altri negozi, nonostante si potesse pensare ad un losco giro di affari e galeoni. Al che una squadriglia di antimago ha perlustrato i vari negozi dove tali boccini sono stati venduti in gran quantità, senza trovare possibili collegamenti, nonostante il dubbio continui ad essere presente. L'ipotesi di una possibile organizzazione criminale, è subito passata all'attenzione del Ministero, poiché in uno dei negozi rapinati, è stato ritrovato un boccino d'oro aperto, con all'interno una pergamena che recava inciso un messaggio criptico. Esso era stato scritto con inchiostro invisibile, ma reso poi chiaro dagli Spezzaincantesimi, subito accorsi per dare man forte. Quello trovato ad Edimburgo recitava "55 -3=57x1147=7 N. O. Inizio 683, blue X, N. 1". Vari dipendenti ministeriali, aggiunti al caso, sono riusciti a decifrare dei vari numeri e lettere, che se ben messi in ordine sono da considerare come coordinate, quelle di Edimburgo. Si pensa possa essere anche una setta e che i boccini d'oro recano al loro interno dei messaggi che solo gli adepti possono decifrare e quindi radunarsi in vari punti del paese. Non è ancora chiaro lo scopo e l'obiettivo di questo gruppo. Non è chiaro se siano dei terroristi o maghi oscuri, ciò spiegherebbe anche perché gli Auror non siano ancora scesi completamente in campo, proprio perché al momento è abbastanza difficile appurare se essi siano semplici maghi criminali probabilmente, i quali non hanno legami con il mondo oscuro, non si esclude un possibile collegamento con esso e come ultima tesi, tifosi poco pacifici, ma è la più marginale tra le tre. Oltre alle possibili ipotesi, il Ministero si è anche interessato sul come potrebbero essere usati per portare messaggi a dovute persone, dopotutto si tratta dei boccini d'oro. Come ben sapete, cari lettori, i boccini d'oro sono oggetti magici che possiedono una memoria tattile, vengono infatti costruiti indossando i guanti per non essere mai sfiorati: ricordano la prima persona che li ha toccati, si apriranno dunque soltanto allo stesso contatto fisico.. Basandoci su questo, com'è possibile usarli per comunicare? È possibile che essi vengano consegnati ad ogni membro o adepto e usati poi, in futuro, come delle parole d'ordine da consegnare per entrare all'interno del luogo prestabilito per l'appuntamento. Scrivere dunque sulla pergamena una determinata frase che soltanto le guardie potranno leggere e che solo l'adepto e/o membro potrà mostrare. Un'altra promettente tesi è che tali boccini potrebbero essere usati come diversivi per le autorità magiche, non è ben comprensibile come, ma la situazione in merito resta ancora leggermente ignota. Noi della Gazzetta cercheremo di tenervi informati e con il vostro aiuto, potremo riuscire a portare i nodi al pettine.
Da Siri Jensen e tutto!
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