in stampa —
redazione del profeta
Colpi di bacchetta stregano le macchine da scrivere, infondono un ritmo che consuma l'assetto frenetico della tipografia; sorteggiano le pergamene migliori in movimenti che ricordano passi di danza, attirano in volo boccette d'inchiostro – è una tela di gocce d'ombra, brillanti e vivide sulla carta. Si mescolano rapidamente, come in una gara di velocità, finché s'intrecciano in nuovo ordine, una sull'altra. Diventa una geometria d'incastro, una pagina, una scritta a caratteri chiari, uno scatto fotografico che la magia più vivace ha già animato; è un incantesimo che coinvolge anche me, da sempre. Accoglie una passione che è parte integrante della vita, parte di una routine che mi appartiene, alla quale non desidero rinunciare. C'è una nota dinamica, alla Redazione del Profeta – notizie da ogni angolo del mondo magico, testimonianze preziose, volti di spicco. Ovunque, in effetti, si ricamano storie, si fissa il tempo in cornice: è questo, mi dico, il senso eterno delle cose.
Avanzo lentamente tra le macchine in lavoro, sorrido ai giornalisti di passaggio. Sono anch'io con voi, mi piace pensare; è un mantra che mi manda in visibilio, mi è familiare. Manca poco alla prima edizione del giorno, le copie della Gazzetta sono impeccabili. Titoli lampeggiano in avanscoperta come in marcia, le migliori fotografie scivolano in più punti, note a margine rimandano ai paragrafi successivi, ai giochi enigmistici, alle rubriche gettonate. La carta prende vita sotto il mio sguardo, un po' sognante com'è stato fin dall'esordio, fin dai primi passi in questo ambito. Stringo una piuma, una di diricawl che mi è cara, con venature cerulee e una lunga, sottile rigatura bianca; con la stessa, distrattamente, ticchetto il palmo delle mani, entrambe in successione. C'è un momento di pausa che seguirà le ultime conferme, le approvazioni conclusive, infine la stampa vera e propria. Eppure, non mi pesa essere arrivato prestissimo, aver viaggiato in fretta per assistere al momento. Riflessi di smeraldo, di metropolvere, restano tuttora sulle maniche e sulle spalle della giacca, come impronta.
«Miss Vinstav ha approvato, tra un'ora in stampa.» La mia voce è gentile, ha la cadenza di chi gioisce del presente, e in effetti questa è una delle rare occasioni in cui mi capita di farlo. I giornalisti, gli scrittori, i fotografi, rivolgo l'attenzione verso tutti loro. C'è un ché di aspettativa, oggi. Quando raggiungo la finestra più vicina della stanza, trovo un gufo reale in attesa. Il piumaggio color dell'oro è molto curato, gli occhietti vigili mi cercano in risposta. Vi lego un involucro di cartone, contiene una bottiglia di per sé pregiata, una copia di giornale e... una cartolina natalizia con una breve frase scritta all'interno e una musichetta fastidiosissima, molto allegra, ogni volta che si apre. Alle note di una carola improvvisata, in effetti, attiro occhiate incuriosite. Carezzo la testolina del gufo, spalanco la finestra e lascio che prenda il volo. Basta poco affinché torni in giro, la piuma tra le dita.
***
A breve sarà su tutti i giornali.
Lo scopriranno.
OliverUnconsoled Nel pacchetto troverai:
• Copia giornale – ultima stampa della Gazzetta del Profeta con una cartolina natalizia con musica a tema in sottofondo.
• Rêverie – bottiglia unica, firma Chef Gautier; analcolica al miele, gocce di eau de mémoire e polvere di dormienti; ha una plume de Joberbille che sfuma in colore azzurrino; sapore dolce, affievolisce l’insonnia e blocca gli incubi.