11 anni • studentessa • I anno • Serpeverde •
SchedaLa sua esperienza ad Hogwarts era appena cominciata, e si poteva dire che avesse avviato anche qualche conoscenza. Ma le riteneva solamente tali, poiché l'atmosfera nella Sala Comune dei Serpeverde non rendeva le conversazioni particolarmente piacevoli da mandare avanti. C'era sempre una sorta di tensione all'interno della Sala, che rendeva la mora anche un po' restia all'aprirsi con qualcuno. Sembravano conoscersi tutti, per un motivo o per un altro: uno sguardo, un gesto bastava per capirsi l'un con l'altro. Lyvie non poteva fare a meno che chiedersi quale fosse il loro legame, la loro storia. La necessità di parlare con qualcuno che non fosse suo fratello, comunque, cominciava a farsi sentire.
Il sole splendeva alto e i suoi raggi filtravano dalle tende argento e smeraldo del letto a baldacchino, nel dormitorio n°2. Lyvie era sola: le lenzuole erano sfatte perché, sì, si era svegliata un po' tardi. Solitamente era abituata a fare il letto appena sveglia, le piaceva tenere la propria stanza in ordine; come ad Hogwarts, anche a casa propria. Le lezioni sarebbero cominciate presto, ma sicuramente avrebbe trovato un po' di spazio per riempirsi lo stomaco. Non poteva immaginare l'inizio della giornata senza fare colazione. Indossò velocemente la propria uniforme, pettinandosi i capelli ondulati e raccogliendoli subito dopo in una coda alta, che le apriva il viso. Non c'era niente di più pratico di una coda di cavallo. Sistemò la cravatta che, sì, ancora non le veniva benissimo e indossò le scarpe, in modo da poter scendere le scale a chiocciola che l'avrebbero portata al piano di sotto: come aveva ipotizzato, non c'era quasi nessuno. Immaginò che suo fratello già fosse nella Sala Grande per fare colazione, per cui si diresse direttamente al di fuori della Sala Comune. Attraversò i sotterranei, salendo di conseguenza al piano terra per poter accedere alla Sala Grande.
Al solo ingresso percepì profumi così gradevoli da farle sentire un certo languorino, come se non fosse già molto affamata da sé. Si guardò attorno solo brevemente, senza riuscire a trovare Kyros o qualche altro concasato conosciuto tra la folla di Serpeverde, intenti a fare colazione sul lunghissimo tavolo della citata casata.
"Che facce.", ironizzò mentalmente riferendosi al viso di più di un concasato, viso in cui poteva riconoscersi anche lei. Non era l'unica ad essersi svegliata col piede sbagliato. Ma almeno, come si poteva notare dall'immenso ed altissimo soffitto, era davvero una bella giornata.
Si limitò ad accomodarsi su un posto libero, rivolgendo qualche sorriso abbozzato e di circostanza a destra e manca. Non si voltò nemmeno verso i tavoli delle altre casate, perché la sua colazione aveva la precedenza su tutto. Afferrò un toast al formaggio, addentandolo di gusto, quando si versò un bel bicchiere di succo. Non importava il gusto, le piacevano di tutti i tipi.
Fu solo allora che decise di guardarsi attorno, nella speranza di vedere qualche viso familiare tra la folla di gente, nella Sala.
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