Vivienne Leah Pierce
Grifondoro ✧ 11 anni ✧ scheda ✧ outfit
Viv sorrise, fin'adesso essere grifondoro le aveva dato solo soddisfazioni e quindi le parole di Mary le diedero ulteriore fiducia. « Beh, ancora le altre casate non le ho ben chiare, ma lealtà e coraggio mi piacciono come qualità, quindi spero di essere davvero così! Il cappello non può sbagliare, vero? » Vivienne non era ancora troppo consapevole di che tipo di persona voleva diventare ma di sicuro non si considerava una persona cattiva.
Mary non la giudicò per essersi persa, anzi Viv si sentì sollevata nel rendersi conto che magari il suo era un problema abbastanza comune a quelli del primo anno (anche se lei era esageratamente negata nell'orientarsi!). Si preoccupò, però, per le parole che vennero dopo: non aveva mai considerato che perdersi poteva portarla ad arrivare tardi a lezione. « E cosa succede se si arriva tardi? Ti tolgono punti? » Chiese inquieta, l'ultima cosa che avrebbe desiderato era far perdere punti alla sua casata per una cosa stupida come perdersi per il castello. Per non parlare del fatto che i professori di sicuro non avrebbero visto di buon occhio studenti che arrivavano tardi alle proprie lezioni. *Le prossime volte devo stare super-attenta* Pensò Viv, con tutta l'intenzione di non finire nei pasticci. Che poi ci fosse riuscita era tutta un'altra storia.
L'idea delle scale che si presentavano quando volevano e secondo chi c'era ad aspettarle un po' la divertiva, un po' la indispettì. « Ecco perché non si sono presentate, perché sono solo una studentessa del primo anno. » Ma non riuscì veramente ad arrabbiarsi per l'idea che le scale facessero favoritismi, era una concetto così assurdo per una ragazzina cresciuta da babbana, che Viv non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere di gusto.
Il fatto che nessuno era caduto dalle scale non riuscì a placare la curiosità di Vivienne, che di nuovo rivolse lo sguardo verso il "dirupo". Qualcuno, anche per sbaglio - magari inciampando - di sicuro aveva rischiato la caduta, che però non era accaduta. Perché? « Magari c'è una barriera magica che impedisce di cadere! » Ipotizzò, facendo due passi per avvicinarsi di più: magari lo avrebbe capito. Ma nell'accostarsi, quello che vide Vivienne era l'altezza a cui erano, così alta da realizzare subito che forse non era così furbo fare esperimenti. Magari se avesse avuto con sé un manico di scopa avrebbe potuto provare: al massimo poi sarebbe volata su, evitando la caduta. Ma non l'aveva, quindi si morse il labbro e tornò indietro verso Mary, rinunciando ai suoi esperimenti, per il momento almeno. Sorrise nel vederla sedersi con tanta teatralità e, subito dopo, Viv accolse il suo invito a mettersi vicino a lei. Appoggiò da una parte la borsa e si sedette incrociando le gambe, appoggiata al muro ma leggermente ruotate verso di lei, per guardarla in faccia mentre parlavano. Alcuni minuti prima era nella stessa posizione ma con stato d'animo completamente opposto: quel pomeriggio fallimentare era riuscito a trasformarsi in un modo completamente inaspettato. Questo le confermò quello di cui ormai si era convinta, ovvero che il peggio era passato: la vita le aveva dato una seconda occasione e ora sarebbe andato tutto per il meglio.
Mary le diede l'occasione di parlare e la piccola Viv non se lo fece ripetere due volte. Non potendo raccontare ai suoi genitori come stava andando ad Hogwarts (e anche se poteva, non lo avrebbe fatto!) e non sapendo dove fosse suo fratello, non aveva avuto nessuno con cui parlare di tutte le cose che le stavano succedendo e di come la sua vita era stata rivoluzionata. E lei aveva veramente voglia di parlarne. « Le lezioni sono bellissime, soprattutto quando ci fanno provare gli incantesimi, però prendere appunti è faticoso! » Iniziò lei, mentre cercava di farsi venire in mente tutto quello che aveva fatto il quei giorni. « Abbiamo iniziato anche con il volo, il Quidditch è super divertente! » Continuò, ripensando a quella sua prima esperienza sulla scopa. « L'altro giorno ho provato a dormire con la bacchetta sotto al cuscino, per tenerla al sicuro, ma poi mi sono resa conto che magari si poteva rompere! Cosa succede se si rompe la bacchetta? » Viv stava passando da un argomento all'altro in base a quello che le veniva in mente, in pratica un flusso di coscienza ad alta voce. « È vero che presto dovrebbero esserci le selezioni per il Quidditch? » Ecco che tornava a parlare del Quidditch. « Posso partecipare anche se ancora sono al primo anno? » chiese dubbiosa, ma allo stesso super entusiasta al pensiero di far parte della squadra grifondoro.
« No! Nessuno mi ha dato fastidio! Anzi, sto facendo tantissimi amici! » Viv non aveva mai avuto amici stretti e l'essere sempre circondata da coetanei era una cosa completamente nuova e super eccitante, nella sua innocenza non aveva ancora realizzato che non tutti sarebbero stati amici, ognuno ha il proprio carattere e spesso due persone si trovavano ad essere incompatibili, era invece convinta che tutti le sarebbero stati simpatici. « Anche se a lezione non si può chiacchierare, appena ci provi i professori ti sgridano! » Si imbronciò lei, non capendo cosa ci fosse di male a scambiare due parole con i suoi nuovi amici.