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Avrebbe preferito non ricevere missive che fossero indirizzate a lui, magari che gli passassero quelle necessarie, passate in rassegna da qualcun altro che non fosse lui.
Dopo il vedersi appioppare un ufficio tutto suo, si era visto cedere nuovamente: il Direttore del San Mungo doveva avere una cassetta per la posta e doveva leggere tutte le missive.
Sbuffano e tirandosi su con la schiena, Paul osservò per l'ennesima volta e con frustrazione la buca dorata che annunciava la soglia del proprio ufficio, immaginando le innumerevoli lettere che avrebbe aperto a tarda notte con la voglia di bruciarle nel camino.
Aveva dovuto sistemare anche un trespolo per quel buono a nulla del suo gufo. Non che non gli volesse bene, amava tutte le creature lui, ma quell'esserino gli dava sempre gatte da pelare. Lui non aveva mai avuto tantissima simpatia per i rapaci e odiava come lo guardava quando si prodigava nella cura del suo piccolo Knarl. Osservandolo con i suoi enormi occhi gialli, Dixon, lo faceva sentire inadeguatamente in colpa.
Lo sentì bubolare fiero e, facendo capolino oltre l'uscio, lo vide agitare le penne pronto al suo ennesimo incarico.
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