+Dark & Gothic Lolita+

Franco Zeffirelli

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 8/4/2007, 13:11
Avatar

++**La Dix Croix**++

Group:
Administrator
Posts:
63,375
Location:
*+From the Gothic Mana's Castle+*

Status:


Franco Zeffirelli

8qJD1X5

CREDITS GOOGLE, WIKIPEDIA.IT

Franco Zeffirelli, all'anagrafe Gian Franco Corsi (Firenze, 12 febbraio 1923 – Roma, 15 giugno 2019[1]), è stato un regista, sceneggiatore, scenografo e politico italiano.

Biografia

vYyJ2wz

Nato fuori dal matrimonio da Ottorino Corsi, un commerciante di stoffe originario di Vinci, e dalla fiorentina Alaide Garosi Cipriani.
All'anagrafe la madre lo fece registrare con il cognome, da lei inventato, Zeffirelli: la madre pensò agli "zeffiretti" cantati da Ilia nell'Idomeneo di Mozart[2] (all'epoca i figli nati fuori dal matrimonio non potevano prendere né il cognome materno né quello paterno).
In seguito, anche sul passaporto, fece aggiungere "in arte Zeffirelli": quello che era stato il suo primo cognome divenne il nome d'arte.
Ebbe un'infanzia difficile dovuta al mancato riconoscimento paterno, che avvenne solo a 19 anni, e alla prematura scomparsa della madre.
Giorgio La Pira fu suo istitutore ai tempi del collegio nel convento di San Marco a Firenze, e dopo aver frequentato l'Accademia di Belle Arti a Firenze, esordì come scenografo nel secondo dopoguerra, curando una messa in scena di Troilo e Cressida diretta da Luchino Visconti.

Compì, insieme con Francesco Rosi, le prime esperienze nel cinema come aiuto regista dello stesso Visconti in La terra trema e in Senso, nonché di Antonio Pietrangeli ne Il sole negli occhi (1953).
Nel 1953 curò bozzetti e figurini per L'italiana in Algeri per la regia di Corrado Pavolini al Teatro alla Scala di Milano. Negli anni cinquanta esordì come regista sia in teatro sia al cinema.

Al Teatro alla Scala nel 1954 curò la regia di La Cenerentola e di L'elisir d'amore, nel 1955 Il turco in Italia portata anche in trasferta nel 1957 al King's Theatre di Edimburgo, nel 1957 La Cecchina, ossia La buona figliuola, nel 1958 Mignon e nel 1959 Don Pasquale, al Teatro Verdi di Trieste nel 1958 Manon Lescaut e al Royal Opera House, Covent Garden di Londra nel 1959 Lucia di Lammermoor portata anche in trasferta al King's Theatre di Edimburgo nel 1961, Cavalleria rusticana e Pagliacci.
Sul grande schermo esordì con Camping (1957), una commedia di ambiente giovanile.
Ancora al Covent Garden nel 1960 disegnò i costumi di Joan Sutherland per La traviata.

Ancora al Teatro alla Scala nel 1960 curò la regia de Le astuzie femminili e di Lo frate 'nnamorato, nel 1963 La bohème e Aida, nel 1964 La traviata, al Teatro La Fenice di Venezia nel 1960 Alcina e nel 1961 Lucia di Lammermoor, a Trieste nel 1961 Rigoletto e nel 1967 Falstaff, al Glyndebourne Festival Opera nel 1961 L'elisir d'amore, a Londra nel 1961 Falstaff, nel 1962 Don Giovanni e Alcina e nel 1964 Tosca, Rigoletto e I puritani, al Wiener Staatsoper nel 1963 La bohème (che fino al 2014 va in scena 410 volte) e al Metropolitan Opera House di New York nel 1964 Falstaff e nel 1966 la prima assoluta di Antony and Cleopatra di Samuel Barber di cui è anche il librettista.

Verso la fine degli anni sessanta si impose all'attenzione internazionale in campo cinematografico grazie a due trasposizioni shakespeariane: La bisbetica domata (1967) e Romeo e Giulietta (1968).
Nel 1966 realizzò un documentario sull'alluvione di Firenze intitolato Per Firenze.
Negli anni sessanta Zeffirelli diresse alcuni spettacoli memorabili nella storia del teatro italiano, come l'Amleto con Giorgio Albertazzi, recitato anche a Londra in occasione delle celebrazioni shakespeariane nel quattrocentesimo anniversario della nascita del grande drammaturgo (1964), Chi ha paura di Virginia Woolf? con Enrico Maria Salerno e Sarah Ferrati, La lupa di Giovanni Verga con Anna Magnani.

Ancora al Metropolitan nel 1970 curò la regia di Cavalleria rusticana e nel 1972 Otello, alla Scala nel 1972 Un ballo in maschera e nel 1976 Otello, a Vienna nel 1972 Don Giovanni e nel 1978 Carmen e al Grand Théâtre di Ginevra nel 1978 La Fille du Regiment.

Nel 1971 diresse Fratello sole, sorella luna, una poetica rievocazione della vita di Francesco d'Assisi. Scenografo e allievo di Luchino Visconti, le sue opere furono sempre accurate nelle ricostruzioni di ambiente, e scelse sempre soggetti di forte impatto emotivo sul pubblico.

Nel dicembre del 1974 curò la regia televisiva in mondovisione della cerimonia di apertura dell'Anno Santo.
Nel gennaio del 1976 tornò a collaborare col Teatro alla Scala di Milano, allestendo ancora una volta la sua celebre Aida, diretta da Thomas Schippers e con Montserrat Caballé e Carlo Bergonzi come protagonisti.
Il 7 dicembre 1976 firmò regia e scene di una storica edizione di Otello di Giuseppe Verdi che inaugurò la stagione lirica del Teatro alla Scala di Milano, con la direzione di Carlos Kleiber e protagonisti Plácido Domingo, Mirella Freni e Piero Cappuccilli.
L'opera venne, per la prima volta, trasmessa in diretta dalla RAI.

Dopo il successo del film televisivo Gesù di Nazareth (1976), una coproduzione internazionale sulla vita di Gesù; realizzò, tra gli altri, Il campione (1979), Amore senza fine (1981), Il giovane Toscanini (1988).

Nel 1990 tornò a Shakespeare con un nuovo adattamento cinematografico di Amleto.
Nel 1981 curò la regia di Cavalleria rusticana e di Pagliacci alla Scala, 1983 mise in scena Turandot di Giacomo Puccini al Teatro alla Scala, e Sei personaggi in cerca d'autore di Luigi Pirandello e nel 1985 Il lago dei cigni alla Scala, al Metropolitan nel 1981 La bohème, nel 1985 Tosca, nel 1987 Turandot e nel 1989 La traviata, all'Opéra National de Paris nel 1986 La traviata e a Trieste nel 1987 La figlia del reggimento.

Ancora al Met nel 1990 curò la regia di Don Giovanni e nel 1996 Carmen e alla Scala nel 1992 Don Carlo e nel 1996 La Fille du Regiment.
Nel 1993 tornò al cinema con Storia di una capinera, da Giovanni Verga.
Nel 1994 fu eletto senatore della repubblica nelle Liste di Forza Italia della circoscrizione Catania ottenendo un numero record di voti che riconferma con la sua rielezione a senatore del 1996.

Successivamente allestì all'Arena di Verona, nel 1995 Carmen di Georges Bizet ripresa poi nel 1996 e 1997, 1999, 2002 e 2003, 2006, dal 2008 al 2010, 2012, 2014 e nel 2016; nel 2001 Il trovatore opera andata in scena anche nel 2002, 2004, 2010, 2013 e 2016, nel 2002 Aida di Giuseppe Verdi riproposta dal 2003 al 2006, 2010 e 2015; nel 2004 Madama Butterfly andata in scena anche nel 2006, 2010, 2014 e 2017, nel 2010 Turandot di Giacomo Puccini, ripresa nel 2012, 2014 e 2016; nel 2012 Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart realizzata anche nel 2015.
Nel 2019 firma la sua ultima regia, ovvero La Traviata di Giuseppe Verdi: Zeffirelli muore infatti il sabato precedente alla Prima del 21 giugno 2019. Per l'occasione, la serata è stata trasmessa in diretta su Rai1 con la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Tra il 1996 e il 1999 diresse i film Jane Eyre e Un tè con Mussolini, quest'ultimo parzialmente autobiografico.

Nel dicembre 1999, tornò a dirigere le riprese televisive della cerimonia di apertura dell'Anno Santo.
Nel 2002 sempre per il grande schermo, realizzò Callas Forever, liberamente ispirato alla vita di Maria Callas.
Ancora per il Metropolitan nel 2002 cura la regia de Il barbiere di Siviglia al Cunningham Park. Fino al 2014 sono oltre 800 gli spettacoli con la sua regia andati in scena al Met.

Il 24 novembre 2004 la regina Elisabetta II lo nominò Cavaliere Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico (KCBE). Nel 2006 curò il suo quinto allestimento dell'Aida interpretata da Violeta Urmana per l'inaugurazione del Teatro alla Scala.
Dal 21 aprile a 3 maggio 2007 andò in scena il suo nuovo allestimento de La traviata di Giuseppe Verdi per il Teatro dell'Opera di Roma, con direzione d'orchestra Gianluigi Gelmetti, soprano Angela Gheorghiu, baritono Renato Bruson, tenore Vittorio Grigolo.
La prima dello spettacolo del 21 aprile è stata trasmessa in diretta in ventidue sale cinematografiche.
Al Teatro Filarmonico di Verona esordisce nel 2012 con Pagliacci.

Muore la mattina del 15 giugno 2019 nella sua casa di Roma, all'età di 96 anni.[3]
Riportato nella sua Firenze, dopo i solenni funerali celebrati il 18 giugno dal cardinale Giuseppe Betori nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore, il regista, come da sua espressa volontà, è stato cremato e le sue ceneri sono state tumulate nella cappella di famiglia nel Cimitero delle Porte Sante[4].

Vita privata

Franco Zeffirelli era dichiaratamente cattolico, omosessuale[5] e aveva due figli adottivi, Pippo e Luciano.
Era politicamente anticomunista, vicino al centro-destra, per il quale fu senatore nelle file di Forza Italia dal 1994 al 2001, ed era molto amico di Silvio Berlusconi,[6][7] il quale acquistò per lui nel 2001 la villa sull'Appia Antica da dove il regista, per difficoltà economiche, rischiava di essere sfrattato, e in tale villa Zeffirelli ha continuato a vivere fino alla scomparsa.[8]

Ebbe modo di dichiarare di non apprezzare il «movimento gay», in quanto per lui «l'omosessuale non è uno che sculetta e si trucca. È la Grecia, è Roma. È una virilità creativa».[9][10][11]

Negli anni cinquanta ebbe un lungo e travagliato rapporto con il regista Luchino Visconti; i due convissero per diversi anni nella villa di Visconti sulla via Salaria a Roma.

Era un grande tifoso della Fiorentina[12] ed è stato spesso polemico nei confronti della Juventus, prendendo spunto dalla rivalità tra le rispettive tifoserie.

A seguito di una ricerca genealogica condotta da due studiosi è stato ipotizzato che Zeffirelli fosse discendente della famiglia di Leonardo da Vinci[13].

Regista cinematografico

Tra i più famosi registi italiani nel mondo[14] (i suoi film sono quasi tutti produzioni internazionali[15]), Franco Zeffirelli come regista cinematografico si caratterizzava per l'eleganza formale e l'attenzione per il melodramma e le storie d'amore[16], sviluppate con senso dello spettacolo e gusto figurativo prezioso, non esente tuttavia da esuberanze manieristiche[17] e dall'estetismo[18] e scadente talvolta nell'oleografico[19].

Riconoscimenti

David di Donatello
1969: Miglior regista - Romeo e Giulietta
1972: Miglior regista - Fratello sole, sorella luna
1991: Miglior film straniero - Amleto
1979: David europeo
2002: David speciale
Nastro d'argento
1969: Regista del miglior film - Romeo e Giulietta
National Board of Review Awards 1968: miglior regista - Romeo e Giulietta
Primetime Emmy Award 1982: miglior regista per Cavalleria rusticana
Primetime Emmy Award 1982: miglior regista per Pagliacci
BAFTA alla migliore scenografia del 1983 per La Traviata
Nomination all'Oscar al miglior regista 1969 per Romeo e Giulietta
Nomination all'Oscar per la miglior scenografia 1983 per La Traviata
Premio Triennale "Arte, Scienza e Pace" 2005 per i suoi film portatori di messaggi di fratellanza[20]
Premio Colosseo 2009 per il cortometraggio Omaggio a Roma
Premio delle Arti Fiorentini nel mondo, edizione 2010, per la categoria Arti Visive
Grifo d'Oro assegnatogli dal Comune di Genova
Fiorino d'oro conferitogli dal Comune di Firenze[21]
Premio 'Anna Magnani' alla carriera (2012)
Premio Columbus nel 2018 per l'Arte

Onorificenze

Grand'Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria Grand'Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 23 aprile 1977[22]
Medaglia d'oro ai benemeriti della Cultura e dell'Arte - nastrino per uniforme ordinaria Medaglia d'oro ai benemeriti della Cultura e dell'Arte
— 2003[23]
Cavaliere Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico
— Londra, 24 novembre 2004

Filmografia

Regista
Lungometraggi

Camping (1957)
La bisbetica domata (1967)
Romeo e Giulietta (1968)
Fratello sole, sorella luna (1972)
Il campione (1979)
Amore senza fine (1981)
La traviata (1983)
Otello (1986)
Il giovane Toscanini (1988)
Firenze, episodio di 12 registi per 12 città (1989)
Amleto (1990)
Storia di una capinera (1993)
Jane Eyre (1996)
Un tè con Mussolini (1999)
Callas Forever (2002)
Documentari
Per Firenze (1966)
Omaggio a Roma (2009)

Televisione

Maria Callas at Covent Garden (1964) - film TV
Gesù di Nazareth (1977) - sceneggiato TV
Don Carlo (1992) - film TV

Sceneggiatore

Camping (1957)
Per Firenze (1966) - documentario
La bisbetica domata (1967)
Romeo e Giulietta (1968)
Fratello sole, sorella luna (1972)
La traviata (1983)
Otello (1986)
Il giovane Toscanini (1988)
Amleto (1990)
Storia di una capinera (1993)
Un tè con Mussolini (1999)
Callas Forever (2002)
Omaggio a Roma (2009)

Attore
L'onorevole Angelina, regia di Luigi Zampa (1947)
Il mistero di Dante, regia di Louis Nero (2014)

Teatro (parziale)

Teatro di prosa
Regista e scenografo

Romeo e Giulietta, di William Shakespeare. Old Vic di Londra (1960)
Otello, di William Shakespeare. Royal Shakespeare Theatre di Stratford-upon-Avon (1961)
Romeo e Giulietta, di William Shakespeare. City Center di Broadway (1962)
Amleto, di William Shakespeare. Teatro Eliseo di Roma, Théâtre Sarah Bernhardt di Parigi (1963)
Amleto, di William Shakespeare. Shauspielhaus di Zurigo, Burgtheater di Vienna, Old Vic di Londra (1964)[24]
Dopo la caduta, di Arthur Miller. Teatro Eliseo di Roman (1965)
La lupa, da Giovanni Verga. Teatro della Pergola di Firenze, Roma, Vienna, Londra e Mosca (1965)
Molto rumore per nulla, di William Shakespeare. Old Vic di Londra (1965)
Un equilibrio delicato, di Edward Albee. Teatro Eliseo di Roma, Teatro Duse di Genova, tour italiano (1966)
Romeo e Giulietta, di William Shakespeare. Teatro Bonci di Roma (1966)
Venti zecchini d'oro, di Pasquale Festa Campanile e Luigi Magni. Teatro Sistina di Roma (1968)
La promessa, di Aleksei Nikolaevič Arbuzov. Teatro Bonci di Roma (1968)
Sabato, domenica e lunedì, di Eduardo De Filippo. Royal National Theatre di Londra (1973)
La città morta, di Gabriele D'Annunzio. Gardone Riviera (1975)[25]
Lorenzaccio, da Carmelo Bene. Comédie-Française di Parigi (1976)
Maria Stuart, di Friedrich Schiller. Teatro della Pergola di Firenze (1983)
Così è (se vi pare), di Luigi Pirandello. Teatro Metastasio di Prato (1984)[26]
Sei personaggi in cerca d'autore, di Luigi Pirandello. Teatro antico di Taormina (1991)[27]

Solo regista
Chi ha paura di Virginia Woolf?, di Edward Albee. Festival internazionale del teatro di Venezia (1963)
La signora delle camelie, da Alexandre Dumas. Winter Garden Theatre di Broadway (1963)
Chi ha paura di Virginia Woolf?, di Edward Albee. Théâtre de la Renaissance di Parigi (1965)[28]
Black Comedy, di Peter Shaffer. Teatro Eliseo di Roma (1967)
Due più due non fa più quattro, di Lina Wertmüller. Teatro Metastasio di Prato (1968)[29]
Filumena Marturano, di Eduardo De Filippo. National Theatre di Londra (1977)
Filumena Marturano, di Eduardo De Filippo. St James Theatre di Broadway (1980)

Solo scenografo
Un tram che si chiama Desiderio, di Tennessee Williams, regia di Luchino Visconti. Teatro Eliseo di Roma (1949)
Troilo e Cressida, di William Shakespeare, regia di Luchino Visconti.Teatro Eliseo di Roma (1949)
Tre sorelle, di Anton Pavlovič Čechov, regia di Luchino Visconti. Teatro Eliseo di Roma (1952)

Opere liriche

Regista, scenografo e costumista

L'elisir d'amore, Teatro alla Scala di Milano (1954)
L'Italiana in Algeri, Festival d'Olanda di Amsterdam (1955)
Il Turco in Italia, La Scala di Milano (1955)
Falstaff, Festival d'Olanda di Amsterdam (1956)
Don Giovanni, Teatro di corte di Napoli (1956)
Linda di Chamounix, Teatro al Massimo di Palermo (1957)
L'Italiana in Algeri, Civic Opera di Dallas (1957)
Rigoletto, Teatro Carlo Felice di Genova (1957)
La traviata, Civic Opera di Dallas (1958)
Don Pasquale, Teatro Carlo Felice di Genova (1958)
Norma, Teatro Massimo di Palermo (1958)
Falstaff, Opera israeliana di Tel Aviv (1958)
Il trovatore, Teatro Carlo Fenice di Genova (1959)
Pagliacci, Royal Opera House di Londra (1959)
Cavalleria rusticana, Royal Opera House di Londra (1959)
Lucia di Lammermoor, Royal Opera House di Londra (1959)
La figlia del reggimento, Teatro Massimo di Palermo (1959)
Rigoletto, La Monnaie di Bruxelles (1960)
Griselda, Teatro Massimo di Catania (1960)
Falstaff, Teatro Massimo di Palermo (1960)
Lucia di Lammermoor, Teatro Massimo di Palermo (1960)
Falstaff, Royal Opera House di Londra (1961)
Don Giovanni, Civic Opera di Dallas (1961)
Don Giovanni, Royal Opera House di Londra (1962)
La bohème, La Scala di Milano e Wiener Staatsoper di Vienna (1963)
Falstaff, Teatro dell'Opera di Roma (1963)
Rigoletto, Royal Opera House di Londra (1964)
Falstaff, Metropolitan Opera House di New York (1964)
Norma, Opéra Garnier di Parigi (1965)
Antony and Cleopatra, Metropolitan di New York (1965)
Don Giovanni, Staatsoper di Vienna (1972)
Otello, La Scala di Milano (1976)
La traviata, Teatro Municipal di Rio de Janeiro (1979)
La bohème, Metropolitan di New York (1981)
La traviata, Teatro comunale di Firenze (1984)
La traviata, Opera di Parigi (1986)
La traviata, Metropolitan di New York (1989)

Regista e scenografo
Alcina, Teatro La Fenice di Venezia (1960)
L'Orfeo, Teatro La Cometa di Roma (1960)
I Puritani, Teatro Massimo di Palermo (1961)
Cavalleria rusticana, La Scala di Milano (1970)
Pagliacci, La Scala di Milano (1970)
Otello, Metropolitan di New York (1972)
Carmen, Staatsoper di Vienna (1978)
Turandot, La Scala di Milano (1983)
Tosca, Metropolitan di New York (1985)
Turandot, Metropolitan di New York (1987)
Don Giovanni, Metropolitan di New York (1990)
La bohème, Teatro dell'Opera di Roma (1992)
Pagliacci, Teatro dell'Opera di Roma (1992)
Don Carlo, La Scala di Milano (1992)
Carmen, Arena di Verona (1995)
Tosca, Teatro dell'Opera di Roma (1999)
Aida, Teatro Coccia di Novara (2001)
La traviata, Teatro Verdi di Busseto (2002)
Aida, Arena di Verona (2002)
Il trovatore, Arena di Verona (2002)
Aida, Arena di Verona (2003)
Carmen, Arena di Verona (2003)
La bohème, La Scala di Milano (2003)
Aida, La Pergola di Firenze (2003)
Aida, Teatro Argentina di Roma (2003)
La bohème, Teatro dell'Opera di Roma (2003)
Madama Butterfly, Arena di Verona (2004)
Falstaff, Teatro dell'Opera di Roma (2009)
Aida, Teatro Verdi di Salerno (2009)
Turandot, Arena di Verona (2010)
Turandot, Arena di Verona (2011)
Don Giovanni, Arena di Verona (2012)
La bohème, La Scala di Milano (2013)
Pagliacci, Teatro Lirico di Cagliari (2013)
Turandot, Arena di Verona (2014)
Carmen, Arena di Verona (2014)
Madama Butterfly, Arena di Verona (2014)
Aida, Arena di Verona (2015)
Don Giovanni, Arena di Verona (2015)
La traviata, Arena di Verona (2019)

Solo regista
Carmen, Teatro Carlo Felice di Genova (1956)
Mignon, La Scala di Milano (1958)
Lo frate 'nnamorato, Festival dei Due Mondi di Spoleto (1958)
Il barbiere di Siviglia, Teatro Carlo Felice di Genova (1959)
Euridice, Giardino di Boboli di Firenze (1960)
Thaïs, Civic Opera di Dallas (1960)
L'elisir d'amore, Festival di Glastonbury (1961)
Aida, La Scala di Milano (1963)
Tosca, Royal Opera House di Londra (1964)
Un ballo in maschera, La Scala di Milano (1972)
Aida, Teatro dell'Opera di Roma (1973)
La bohème, Teatro de la Maestranza di Siviglia (1995)
La bohème, Teatro di San Carlo di Napoli (1995)
La figlia del reggimento, La Scala di Milano (1996)
La bohème, New Israeli Opera di Tel Aviv (1996)
Aida, Nuovo teatro nazionale di Tokyo (1998)
Pagliacci, Maggio Musicale Fiorentino (2009)

Balletto
Cenerentola, La Scala di Milano (1955). Regia, costumi e scenografie
Il lago dei cigni, La Scala di Milano (1985). Regia e scenografie.

Note E BIBLIOGRAFIA
^ È morto Franco Zeffirelli, addio al Maestro, in La Nazione, 15 giugno 2019.
^ Addio a Franco Zeffirelli, un maestro tra opera lirica e cinema, su avvenire.it.
^ Redazione VN, Se ne va il maestro Franco Zeffirelli, un grande della cultura italiana e tifoso viola, su Viola News, 15 giugno 2019
^ LUCA BOLDRINI, Zeffirelli, folla per l'addio in Duomo. Betori: "Un protagonista universale dell'arte", su La Nazione, 1560849291185
^ Zeffirelli: “Io sono omosessuale, non gay. La storia della musica inizia e finisce con la Callas”, su www.dagospia.com, 5 luglio 2013
^ Zeffirelli loda l'amico Berlusconi:"Umanamente non è secondo a nessuno", su termometropolitico.it, 17 dicembre 2014.
^ L'addio di Berlusconi a Zeffirelli: "Da oggi mi sento più solo", in Il Giornale, 15 giugno 2019.
^ Ecco la nuova villa di Berlusconi a Roma (ci visse Zeffirelli) - Affari Italiani
^ Dall'intervista Zeffirelli: "Due o tre cose che so su Silvio e Veronica" Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive., il Giornale.it, 7 giugno 2009.
^ Giuseppina Manin, Zeffirelli: «Da piccolo molestato da un frate», in Corriere della Sera, 19 novembre 2006.
^ Vecchi Gian Guido, Zeffirelli: Silvio ti supplico. Meglio le vecchie barzellette, in Corriere della Sera, 7 febbraio 2007
^ Fiorentina, Zeffirelli: "Viola talmente bella che non si può spiegare" Archiviato il 23 ottobre 2013 in Internet Archive. calcionews24.com
^ S. W. I. swissinfo.ch e a branch of the Swiss Broadcasting Corporation, Zeffirelli diretto discendente di Leonardo, su TVSvizzera.
^ Mo-Net s.r.l. Milano-Firenze, Gesù di Nazareth (1977), su mymovies.it.
^ Zeffirelli, Franco - MSN Encarta, su it.encarta.msn.com, 21 giugno 2008.
^ Mo-Net s.r.l. Milano-Firenze, Romeo e Giulietta (1968), su mymovies.it.
^ Sapere.it, Zeffirèlli, Franco - Sapere.it, su www.sapere.it.
^ Autori vari, Enciclopedia Rizzoli Larousse, Milano, Rizzoli, 2001, p. Voce: Zeffirelli (Franco).
^ ZEFFIRELLI, Franco in "Enciclopedia del Cinema", su www.treccani.it. .
^ Il Corriere di Arezzo 11.5.05 (PDF), su centrodelluomo.org.
^ La Nazione: Renzi consegna a sorpresa il Fiorino d'oro a Franco Zeffirelli, su lanazione.it.
^ Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana Corsi sig. Gianfranco in arte Zeffirelli, su quirinale.it.
^ Le onorificenze della Repubblica Italiana, su www.quirinale.it.
^ Drammaturgia.it - Albertazzi, moderno Amleto senz’ombra di malinconia, su drammaturgia.fupress.net.
^ Anche costumista
^ ZEFFIRELLI E LA BORBONI INSIEME PER PIRANDELLO - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it.
^ PER I ' SEI PERSONAGGI' HAPPENING DI ZEFFIRELLI - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it
^ (EN) Stephen J. Bottoms, Albee: Who's Afraid of Virginia Woolf?, Cambridge University Press, 21 settembre 2000, p. 188, ISBN 9780521635608.
^ (EN) Josette Déléas, Lina Wertmüller, Trafford Publishing, 30 luglio 2009, ISBN 9781425127558.

Bibliografia
Franco Zeffirelli, Autobiografia, Mondadori, coll. Oscar bestsellers, 2008 ISBN 88-04-57521-2;


Edited by Valene - 2/5/2022, 18:25
 
Web Contacts  Top
0 replies since 8/4/2007, 13:11   583 views
  Share