Voglia di tornare indietro, Concorso Gennaio 2019

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 20/1/2019, 14:51
Avatar

Group:
Grifondoro
Posts:
185

Status:



Seth Collins
Grifondoro | 13 anniXwFHG5M "Live and let die"
Quale tipo di rimorso poteva provare un ragazzo così giovane? Cosa avrebbe potuto fare di così grave nei suoi primi tredici anni di vita? Seth nemmeno non conosceva il significato di quella particolare e complessa parola, ma i sentimenti provati da lui in quel periodo erano forse attribuibili ad un cosiddetto “rimorso adolescenziale”. Il suo stato d’animo era caratterizzato da uno scarso impegno nelle attività e doveri previsti nella sua vita da studente. Da tempo ormai trascurava lo studio ad Hogwarts, così come le altre attività a lui care. Procrastinare un po’ non aveva mai fatto male a nessuno. Questo era chiaro anche nella mente di Seth, prima di sprofondare nel limbo dove si trovava in quel momento. Giorno dopo giorno si prometteva di riprendere con la propria vita, di dare un taglio a tutto quel perder tempo, di tornare a studiare seriamente per proseguire con successo la propria carriera in quel nuovo mondo, scoperto nel giorno del suo undicesimo compleanno. Ma più cercava di avvicinarsi, più la cosa slittava lontano.

Avendo deciso di prendersi tutto quel tempo libero, Seth pensava di potersi dedicare ad altri progetti a lui cari, ma il pensiero dello studio arretrato e la consapevolezza di dover riprendere prima o poi con la sua vita da studente lo bloccarono del tutto. Trascorreva le giornate a perder tempo nel peggiore dei modi, passeggiando a vuoto per il castello, oppure fissando il fuoco nella Sala Comune per tutto il pomeriggio. Spesso andava a guardare gli allenamenti di Quidditch al campo scolastico e pur sperando di poter fare il provino per entrare nella squadra della propria casata, non dimostrò mai l’impegno e la voglia di volerne fare parte.


Quella mattina Seth si svegliò dopo un terribile incubo. Decise di rimanere a letto ancora un po’, sapendo di non voler fare assolutamente niente tutto il giorno. D’un tratto però, mentre era ancora sdraiato cercando di riaddormentarsi, tanti pensieri attaccarono la mente del ragazzo. ”Devo iniziare a studiare! Sono rimasto troppo indietro... Ormai sono veramente spacciato... Quando riuscirò a recuperare tutto...” Si alzò di scatto, cercando di scacciare questi brutti pensieri, ma non ce la faceva. In quel momento sentiva di aver toccato il fondo del brutto periodo che viveva. Desiderava poter tornare indietro, recuperare le ore perse ed iniziare da capo quella sua avventura ad Hogwarts. Voleva rimettersi alla pari con i compagni di casata, ormai molto più bravi di lui. ”Cosa diranno i miei genitori? Mi faranno tornare a casa e proseguire la mia istruzione nel mondo babbano?”. Altri brutti pensieri sfiorarono la mente di Seth. Il ragazzo scosse la testa nel vano tentativo di scacciarli via ancora una volta. In un attimo era in piedi accanto al letto, cercando di trovare un qualsiasi vestito da poter indossare. Non poteva assolutamente perdere altro tempo, non dopo averne perso già così tanto. Una strana energia percorse le sue vene e nel giro di cinque minuti stava già correndo giù per le scalinate verso la Sala Grande.

Sedendosi al tavolo dei Grifondoro prese una brioche alla marmellata, un tè al limone e qualche biscotto. Non aveva nemmeno fame, ma doveva ingerire qualcosa per mettersi a studiare. Fortunatamente c’era veramente poca gente quella mattina, quindi riuscì ad estrarre i libri di studio ed iniziare a leggere senza troppe distrazioni. Dopo aver letto le prime cinque pagine del libro di incantesimi, la mente di Seth si bloccò del tutto. Non stava apprendendo assolutamente niente. Il cervello era completamente bloccato, come se non riuscisse più ad elaborare alcun tipo d’informazione. La debole autostima di Seth non lo aiutava affatto, infatti si lasciò cadere con la faccia sul libro e trattenne a stento le lacrime dalla disperazione. Chiuse gli occhi e per colpa delle scarse ore di sonno, si addormentò nel giro di pochi secondi.

Era da solo in fondo ad una valle con davanti un’enorme montagna da scalare. Al solo pensiero di dover affrontare quel tragitto, senza aiuto e senza l’attrezzatura adeguata, gli iniziarono a tremare le gambe. Non riuscì a muoversi dal punto di partenza, anche se i primi metri del percorso li sembravano veramente facili da percorrere. Il suo sguardo però era fisso sulla punta della montagna, la destinazione da raggiungere. Era troppo, troppo lontana per lui.
”Proviamo a fare un passo” pensò dopo essere rimasto bloccato li per un tempo che sembravano ore. Con un minimo sforzo fece uno, due, tre, cento passi ed in un attimo si ritrovò nel bosco subito sotto la montagna. In tutto questo Seth provò un’enorme soddisfazione e felicità. Aveva iniziato a percorrere il tragitto, che non sembrava affatto faticoso.

Un rumore assordante di una tazza in ceramica che si infranse per terra proprio accanto a lui lo svegliò di soprassalto. Era ancora li, nella Sala Grande con la testa appoggiata al libro di incantesimi. Il sogno era ancora molto vivo nella sua mente. ”Che strano sogno... Quella montagna...” Pensò Seth, iniziando a riflettere e cercando di focalizzare i vari dettagli. Non riuscì a capirne il significato, ma alzando la testa e riprendendo con forza e determinazione a la leggere, la cosa li sembrava molto più semplice di prima. Lesse una, due, tre, cento pagine nel giro di un’ora, apprendendo una quantità per lui immensa di informazioni, senza dedicarci troppo impegno. Semplicemente avanzava con lo studio della materia e man mano che andava avanti, si sentiva sempre meglio con se stesso. Stava progredendo ed il progresso era li tra le sue mani. Le pagine che avanzavano una dopo l’altra, la testa piena di concetti nuovi, pronti per essere ben immagazzinati per un utilizzo futuro.

Erano quasi le sette di sera quando Seth staccò la testa dai libri. La giornata passata a studiare intensamente era volata senza nemmeno accorgersene. Il pensiero di essere rimasto tutto il giorno seduto davanti ad un libro non era chissà che emozionante, ma nonostante questo si sentiva bene. Era contento con se stesso, felice di aver fatto un passo avanti.
La felicità però non durò a lungo. Perché come naturale conseguenza di quello che aveva fatto, ritornarono i brutti pensieri. Tra di loro forse ce n’era uno nuovo, che Seth non riusciva a definire. Era arrabbiato e deluso con se stesso per non aver iniziato prima a svolgere quell’attività, a prima vista impossibile da affrontare, ma che poi si è rivelata una vera e propria passeggiata lungo un sentiero pianeggiante. Voleva tornare indietro, cambiare i suoi ultimi mesi di vita e renderli molto più produttivi. ”Dopotutto cosa ci voleva? Oggi la giornata è volata e non sono nemmeno stanco”. Pensò mentre attendeva la cena ancora seduto in Sala Grande. Quella sensazione lo stava massacrando e li toglieva del tutto la soddisfazione del lavoro svolto durante la giornata.
Dopo qualche minuto passato a fissare la parete dietro il tavolo dei Serpeverde immerso nei propri pensieri, Seth scosse la testa e riprese coscienza. Sapeva che anche con l’aiuto della magia non sarebbe potuto tornare indietro e cambiare il corso del tempo. Il rimorso provato in quei minuti di riflessione gli aveva lasciato una quantità di energia e positività mai provata negli ultimi mesi. Seth non sapeva cosa gli stesse succedendo, ma era motivato e carico per affrontare una settimana di studio ed impegno. Forse non aveva compreso bene il significato di tutto questo, però aveva imparato a fare un piccolo passo avanti, un gesto semplice in grado di contrastare mesi di ansia e stress.


PS: 100 | PC: 50 | PM: 51 | PE: 1
Giuls || © harrypotter.it

 
Top
0 replies since 20/1/2019, 14:51   47 views
  Share