Dramma sui 50enni che lavorano per le aziende private

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Krasin
view post Posted on 5/4/2007, 23:56




Scritto da: hiram | 07/11/06 su http://lavoro.blog.kataweb.it/federicopace/2006/11/il_lavoro_in_eu.html

"Dovremmo tutti chiederci perchè il mondo politico (da destra a sinistra) faccia finta di non vedere il dramma che si è abbattuto, e che diventerà sempre peggiore, sulla generazione dei 50enni.

Il problema però riguarda i 50enni che come me lavorano per le aziende private. Perchè, al contrario, i 50enni che stanno nell'impiego pubblico sono satolli più che mai: posto di lavoro inamovibile, stipendi sempre crescenti, impegno scarso, stress molto basso, carriera in ascesa in modo automatico, possibilità (ancora molto spesso) di "piazzare" moglie, figli e parenti, eventualità di intrallazzi vari.
Per dirne una, negli Enti pubblici (comuni, ecc.) è già da anni invalsa l'abitudine di assegnare lavori extra a funzionari e dirigenti (tipo direzione lavori, ecc.) conteggiati con somme extra da capogiro e da effettuarsi, di fatto, nell'orario di lavoro. Questa pratica si ripercuote inevitabilmente sulle tasche dei contribuenti: ecco perchè le varie addizionali IRPEF, ICI, ecc. sono sempre crescenti.

Perchè due persone della stessa età, con lo stesso titolo di studio e stessa esperienza (anzi, nel settore privato l'esperienza è solitamente di gran lunga superiore) devono essere trattati in modo così disparitario?
Perchè i 50enni come me che lavorano nel "privato" vedono incombere la disoccupazione e già vivono nel precariato e i coetanei fortunati che lavorano nella bambagia del "pubblico" diventano sempre più ricchi e potenti?

Qualche "politico" può rispondere? O sono intenti a conteggiare gli stipendi da centinaia di migliaia di euro elargiti dai vari consigli di amministrazione di cui ha parlato "Report" in TV?"
 
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