Il colloquio di un'aspirante giornalista

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Africa Saffo
view post Posted on 8/8/2018, 16:49




Mi svegliai relativamente presto, in confronto ai miei standard, ma quella mattina ero più che giustificata. Infatti, mi aspettava un colloquio alla Redazione della Gazzetta; se tutto fosse andato per il verso giusto sarei diventata una giornalista. Ero eccitata all'idea di poter svolgere il lavoro che avevo più volte sognato di fare: scrivere era da sempre stata la mia più grande passione e scrivere per la Gazzetta de Profeta aveva un che di magico.
Callipsia? Sei sveglia? –.
Come immaginavo mia nonna era già sveglia e dalla voce la vedevo già agitata oltre i limiti, molto più di quanto non lo fossi io – Sto scendendo! –. Spalancai l'armadio in cerca di qualcosa non troppo appariscente e dopo aver sistemato i capelli nella mia solita treccia raggiunsi mia nonna. Deloris Morgan, una fiera Purosangue, era invecchiata molto dal mio arrivo in questa casa ma nonostante ciò la sua bellezza sembrava rimanere invariata anche con qualche ruga in più. Ci somigliavamo molto ed io ero grata di aver preso molto dalla famiglia Morgan.
Sei pronta? – domandò con occhi luccicanti.
Io presi una mela mangiandola con gusto mentre presi la giacca color porpora – Più che pronta, quel lavoro sarà mio –.
Finita la mia mela salutai e mi avviai verso la Redazione.
Pensai ai miei anni ad Hogwarts, in particolare a quando ricevetti la lettera di ammissione e alla felicità che provai nel riceverla. Allora non ero preoccupata del mio sangue impuro, provavo vergogna ma non davo alla vergogna motivo di prendere il sopravvendo: avevo imparato a conviverci e con il tempo le persone avevano smesso di fare domande. Certo, che il mio caratteraccio difficilmente permettevo di chiamarmi "Mezzosangue", se ciò fosse accaduto chi avesse provato a pronunciare quella parola si sarebbe ritrovato il labbro spaccato. Successivamente avevo imparato a farmi rispettare rispettare non con la violenza.
Entrare nel modo del lavoro si sarebbe rivelata una nuova esperienza ed io ero più che pronta a comincire un nuovo capitolo della mia vita. Così, raggiunta la Redazione misi in mostra il mio solito sorriso d'orgoglio ed entrai. L'interno non era molto affollato ma un buonissimo odore d'inchiostro mi accolse: guardandomi intorno studiai l'ambiente. Era gradevole e molto ordinato, dopotutto mi trovavo alla Redazione della Gazzetta del Profeta e non poteva essere diversamente! Chiesi ad un signore non troppo anziano con dei baffi discutibili informazioni sull'ufficio del Direttore – Mi scusi, sono Callipsia Senaca Morgan, sono qui per un colloquio dove posso trovare trovare l'ufficio del Direttore? –.
L'uomo alzò lo sguardo improvvisamente interessato alla mia presenza e mi indicò la strada, lo ringraziai e percorsi la strada indicatomi. Giunta davanti una porticina alquanto anonime bussai attendendo un qualsiasi cenno dall'interno.
 
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view post Posted on 14/8/2018, 11:19
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Il Fato

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Era una giornata come tante, alla Redazione della Gazzetta del Profeta. I giornalisti e gli impiegati sfrecciavano nell'ampio corridoio ed il profumo croccante della carta appena stampata riempiva ogni angolo dell'edificio. Le macchine fotografiche facevano le prove, facendo risuonare i loro meccanismi ed illuminando saltuariamente gli angoli bui. Maghi e Streghe, pronti ad accaparrarsi il prossimo scoop, camminavano veloci, con i taccuini e le Penne-Prendiappunti svolazzanti alle loro spalle. C'era, in realtà, molto fermento nonostante fosse estate. Le vendite —così dicevano le voci— stavano vedendo un brusco calo e gli abbonati erano sempre meno. Da quanto, poi, Seraphinus Bagley aveva preso le redini del giornale, i veterani, vedendosi sorpassare dall'ometto più anonimo di Londra, si erano licenziati. L'aperta campagna anti-Ministero, poi, tendeva a colpire nell'orgoglio gli impiegati più fedeli a Camille Pompadour e negli ultimi tempi non erano rari i casi in cui c'erano stati piccoli atti di sabotaggio (non erano ancora riusciti a togliere tutte le forchette dalle macchine tipografiche!).
Comunque sia, il Direttore era fiducioso: tutti i cambiamenti necessitano di smuovere un po' le acque ed era per quello che le assunzioni di nuovi aspiranti giornalisti erano sempre più frequenti. Quel giorno, per l'appunto, Seraphinus attendeva una giovane ragazza. Seduto nel suo ufficio, rivolto verso la finestra, l'omino si arricciava i buffi baffetti e scrutava il profilo della città. Quando udì bussare, preso alla sprovvista, squittì e corse dietro la grande scrivania, arrampicandosi sulla sedia piena di cuscini. Quando si fu sistemato, raddrizzò la schiena e assunse quello che credeva fosse un fiero cipiglio.

« Sì avanti. » Esordì e quando la ragazza entrò nel suo ufficio, l'uomo indicò l'umile sedia libera di fronte la grande scrivania di mogano. « Salve! Lieto di conoscerla miss. Prego si accomodi. » La invitò con fare gentile, ma presumibilmente autoritario.


Ben arrivata al tuo primo colloquio!
Ti ricordo che da ora in poi non ti sarà possibile modificare i post, salvo autorizzazione da parte mia.
Per qualsiasi domanda, sono a tua completa disposizione.
Buon gioco!
 
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Africa Saffo
view post Posted on 18/8/2018, 18:47




Entrai e la stanzetta che si nascondeva dietro quella porta era ben arredata e tutta assettata. Un omino che intravidi dietro l'enorme scrivania di mogano mi invitò ad accomodarmi sulla sedia davanti a lui, dunque la raggiunsi.
Sentivo un piccolo brivido farsi strada dentro di me saltandomi dentro lo stomaco come impazzito, ero nervosa? Forse. Palpitavo dalla voglia di diventare una giornalista alquanto rinomata, richiesta da tutti e ammirata. Anche se sapevo che la strada che mi attendeva era lunga e per poter essere notati i miei articoli dovevano essere sempre più brillanti ma ero fiduciosa. Ero fiduciosa e il percorso in cui mi stavo addentrando era proficuo, sicuramente la mia determinazione mi avrebbe portata in alto, di certo non poteva essere il contrario. Le mie capacita si erano arricchiete nel corso degli anni e le esperienze vissute ad Hogwarts erano state molto importanti per la mia crescita personale.
Mi misi comoda a mi presentai – Piacere mio, sono Callipsia Senaca Morgan, le sono molto grata per essere qui oggi significa tanto per me –.
Sorrisi cordialmente in attesa della sua parola.
 
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view post Posted on 19/8/2018, 11:29
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Il Fato

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La prima cosa che notò, nella candidata, fu la curiosa e particolare eterocromia degli occhi. Era un dettaglio assai curioso e non gli era mai capitato di vederne la manifestazione in un essere umano (piuttosto nei gatti, nei cani e persino in un Kneazle). Tuttavia, Seraphinus era un omino piuttosto discreto, quando voleva: la sua natura di giornalista ficcanaso era emersa dopo, un tratto del suo carattere che aveva stupito persino sua mamma. Nessuno avrebbe mai immaginato che quel nanetto timido un giorno si sarebbe ritrovato alla testa del giornale più famoso del Mondo Magico inglese. Le malelingue, tuttavia, non si erano acquietate e piuttosto, ora che il quotidiano subiva cali di vendite, si erano fatte ancora più ostinate. Seraphinus, però, cercava di non badarci troppo, proprio come non badò sugli occhi della ragazza, rivolgendole piuttosto un cordiale sorriso a mezza bocca. Callipsia era molto giovane e stando al curriculum che aveva inviato, non era uscita da Hogwarts che da un anno. Aveva sicuramente fretta di trovare la sua strada, pensò il Direttore.
« Oh! » Esclamò allora deliziato, in risposta.
« Come mai significa tanto per lei? » Domandò curioso, sistemandosi meglio sulla grossa poltrona. Aveva altre domande, ma nella sua breve esperienza —dopo aver confuso se stesso ed i candidati a dire il vero—, mr Bagley aveva imparato a procedere con calma-


 
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3 replies since 8/8/2018, 16:49   70 views
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