Prime seconde impressioni, Privata: Elijah

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view post Posted on 2/8/2018, 23:42
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Prosegue da qui

Killian Resween # Ispettore Auror # 25 Anni

L’aveva riconosciuto subito e sembrò essere lo stesso per l'altro dato che aveva chiamato Killian per nome, memore della brevissima e spiccia presentazione che si erano scambiati sul campo da Quidditch trasfigurato dell’ultimo Ballo studentesco. Esattamente come al loro primo incontro, gli occhi nebulosi dell’Ispettore Auror intravidero un guizzo istantaneo di iniziale sconcerto far seguito alle sue parole sempre molto dirette quanto poco considerate, subito recuperato e tramutato in un ghigno sicuro e disinvolto.

“Alla grandissima”, rispose distrattamente e senza enfasi alla domanda di cortesia che gli venne rivolta rendendo evidente quanto di poco “grandioso” e positivo ci fosse nell’ultimo periodo della sua vita tra gli incarichi lavorativi e le faccende personali. Sarcasmo puro, insomma.

Attese di essere servito e mentre il giovanotto recuperava gli acquisti dell’ultimo avventore ritardatario cioè lui il Resween preparò la tonde monete dorate che sapeva essere necessarie prima ancora che gli venisse comunicato l’importo. Aveva appena finito di posare i numerosi galeoni sul bancone lucido e pulito che Elijah gli porse la busta con i due manufatti magici insieme ad un cordiale arrivederci. La mano tatuata dell’uomo agguantò il sacchetto e in situazioni normali – soprattutto data l’ora indecente per presentarsi in un negozio – a quel gesto sarebbero seguiti altrettanto frettolosi ringraziamenti, saluti e un rapido dileguarsi tra le strade ormai poco più che deserte. Invece si ritrovò ad esibire anche lui l’ennesimo sorriso sghembo che in fondo il ragazzo si meritava.

“Quanta fretta! Stavi per chiudere, eh?”

Era entrato con un chiaro obiettivo: far perdere meno tempo a se stesso e a quello sciagurato che avrebbe dovuto servirlo. Era riuscito a mantenere fede al suo proposito fino a quel momento. Ora però, a giudicare dall’espressione curiosa di chi la sapeva lunga che mostrava senza remore, sembrava voler infierire sul probabile desiderio del commesso di chiudere baracca e burattini per fare ritorno a casa. In realtà non si era affatto sentito "oltraggiato" come cliente dal rapido servizio e saluto, però si divertì a stuzzicarlo in quel modo. Forse era ancora un’inconsapevole vendetta per l’averlo fatto sentire un vecchio dell’800 quando, in teoria, avrebbe dovuto vestire i panni del perfetto biker.


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Elijah Matthew Sullivan
view post Posted on 4/8/2018, 15:53







Elijah Sullivan
Prefetto Serpeverde - 17 anni

A dispetto delle apparenze, Elijah non era uno di quelli che disprezzano le ultime ore di lavoro prima della chiusura. Sì, sei stanco, ma sei anche lì a pregustare il meraviglioso momento della libertà. Sensazioni strane, deliziosamente sovrapponibili. Quella sera sarebbe stata di tutto riposo. Avrebbe mangiato fino a scoppiare e si sarebbe addormentato leggendo almeno un capitolo del libro preferito. Cosa si può desiderare di più dalla vita? Beh, si! Probabilmente qualcosa si può desiderare, ma per eventuali opinioni si lasci la sentenza ai posteri, come è giusto che sia.
Raccolse i Galeoni che l'uomo gli aveva consegnato, uno dopo l'altro, contandoli a mente. Il denaro era tutto.
- Ottima cosa! - rispose mentre riponeva i soldi dove doveva, senza mai smettere di fissare l'uomo che aveva di fronte. Era una sua stupida fissazione, accentuata anche dal fatto di maneggiare denaro che non gli apparteneva. Appena tutti i Galeoni furono al sicuro, Elijah si esibì in un ghigno deliziato ascoltando le parole di Killian.
- Non ancora, non ancora. Restano ancora una decina di minuti prima della chiusura, me la prendo con calma. Me la prendo sempre con calma - tranne in rarissime situazioni, ovviamente - Se devo proprio essere sincero non ho fretta, ho fame.
Una dichiarazione solenne, la sua, ma pur sempre la sacrosanta verità. Il Serpeverde era sempre stato di questo partito, la verità a tutti i costi. Sì, anche se è sconveniente o fa male, per lui era l'unica via da seguire. Ma in tutto questo, dov'era la novità? Lui aveva sempre fame, era una costante. Tanto per dare sostegno alle sue parole, lo stomaco cominciò a brontololare. Elijah riuscì a restare perfettamente impassibile, riuscendo a trattenere una smorfia senza problemi. Quella era una cosa fondamentale per lui, una sorta di allenamento psico-fisico. Vivi i tuoi drammi interiori, ma mai questi devono apparire all'esterno.
- Hai già cenato, Killian? - doveva distrarre l'attenzione dell'uomo dai rumori imbarazzanti del suo stomaco. Che poi , in effetti, cosa importava a lui se Killian avesse cenato oppure no? Il Serpeverde aveva una spaventosa certezza. Se avesse detto di sì, quei rumori sarebbero diventati un boato.
Una cosa però lo consolava. I minuti che lo separavano da uno dei tavolini del Paiolo Magico si contavano ormai sulle dita di una mano.

 
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view post Posted on 7/8/2018, 11:51
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Killian Resween # Ispettore Auror # 25 Anni

Filosofia interessante quella di prendere tutto con calma, pensò Killian. In alcune occasioni poteva dirsi lo stesso per lui, ma non sempre gli impegni che riempivano la sua quotidianità gli permettevano di prendersela comoda come avrebbe voluto. Per questo motivo era arrivato da Vestiti&Vestiti leggermente affaticato per la camminata rapida intrapresa per le vie di Diagon Allley: se l'avesse trovato chiuso non sapeva proprio quando sarebbe riuscito a trovare un altro poco di tempo per ritentare l'assalto. Dalle parole del commesso scoprì invece che non era così tardi come aveva temuto e che il suo veloce servizio aveva come ragione qualcosa di ben oltre la semplice fretta: fame. Il sopracciglio destro dell'uomo dove spiccava un vistoso piercing metallico si sollevò incuriosito non tanto per l'ammissione - che data l'ora non aveva nulla di incredibile, appunto - ma per i brontolii inconfondibili che seguirono a rimarcare le parole. L'Auror ridacchiò appena senza la paura che Elijah potesse fraintenderlo e sentirsi in imbarazzo per questo dato che lui aveva mantenuto un volto del tutto disteso mentre gli rivolgeva l'ultima domanda, come se nulla fosse.

"In realtà ho a malapena pranzato", il tono pratico e la schiettezza con cui parlò tolsero ogni dubbio sulla veridicità di ciò che aveva appena detto.

Era stato così indaffarato con un caso che la pausa-pranzo se l'era semplicemente dimenticata e visto che questa era diventata praticamente la normalità, aveva consumato un semplice panino al volo. Anche se il suo stomaco rimaneva in discreto silenzio, anche il Resween avrebbe volentieri messo qualcosa sotto ai denti prima di dirigersi al n. 12 di Grimmauld Place.

“Possiamo farci compagnia se sei ancora disposto ad offrire da bere a questo vecchio”

Si indicò con la mano ricca di tatuaggi e di anelli completando la frase mentre sul volto barbuto spiccava una smorfia ammiccante di furbizia e bonaria presa in giro. Ricordava perfettamente la proposta che il giovanotto aveva avanzato al Ballo motociclistico e che lui aveva rifiutato senza tante cerimonie e decise ora di riproporla... in chiave corretta. Non era intenzione del venticinquenne approfittare di un garzone e dei suoi risparmi tanto che se mai avesse accettato sarebbe probabilmente andata a finire nel modo opposto, ma 'mettere zizzania' in maniera così innocente era qualcosa che gli mancava fare.

Elijah aveva avuto solo la sfortuna di beccarlo di malumore al loro primo incontro e decisamente troppo ben disposto nei suoi confronti al secondo.


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Elijah Matthew Sullivan
view post Posted on 9/8/2018, 16:04







Elijah Sullivan
Prefetto Serpeverde - 17 anni

La dichiarazione di Killian lo confortò un minimo riguardo alle sue disgrazie alimentari. A quanto pareva, c'era chi stava messo peggio, molto peggio. Per lui erano già una tortura quelle poche ore che trascorreva senza poter mangiare o bere. L'idea di passare a digiuno un giorno intero non gli piaceva affatto. Ecco, dimmi che lavoro fai e non lo farò mai. Garantito che non è adatto a me!
- Se non avessi pranzato, ora sarei già svenuto - dichiarò con un ghigno. Era ovvio che la frase esagerasse la faccenda, ma rendeva piuttosto bene l'idea del disagio. Chissà che lavoro faceva l'uomo per non riuscire nemmeno a pranzare. Aveva una mezza idea, ma forse era del tutto campata in aria. Quando erano alla festa di fine anno, Aiden era andato a salutarlo molto calorosamente, il Serpeverde aveva maturato due conclusioni. O Killian e Aiden avevano frequentato Hogwarts insieme oppure lavoravano insieme. Se la seconda ipotesi era giusta allora anche Killian era un Auror. Poteva rimanere solo con il dubbio visto che il Rosso glielo aveva confessato in camera caritatis, mentre bevevano idromele vikingo. Per questa ragione non poteva fare domande dirette, doveva solo ascoltare ed entrare dentro alle parole dell'uomo. Ma quel nome, Killian, lo aveva già sentito. Dove l'aveva sentito? Ne avevano parlato a scuola? Ne aveva parlato con suo fratello? L'aveva letto su Il Settimanale delle Streghe o in un numero della Gazzetta che sua sorella, Sarah, lavorandoci con suo padre, portava sempre a casa? Non riusciva proprio a ricordare in quel momento. C'era poco da fare, Killian restava l'uomo dei misteri.
- Direi che sono più che disposto, ma sul vecchio avrei qualche dubbio - rise appena scuotendo la testa. Gli avrebbe mai perdonato quel "Lei" alla festa? Forse doveva aspettarsi qualche bonaria ritorsione. Comunque quella proposta non poteva arrivare in un momento migliore. Si, una cena tranquilla era esattamente quello che ci voleva in quel momento. Innanzitutto si sarebbe placato lo stomaco, con buona pace di tutti, poi avrebbe potuto scambiare con lui quattro chiacchiere senza alcun tipo di interruzione. Guardò l'orologio e fece un ghigno.
- Il tempo di chiudere e possiamo andare a cena al Paiolo Magico. Qualche minuto e sono pronto.
Avrebbe sistemato con cura le ultime cose, davvero poche da fare. L'avrebbe fatto con attenzione, ma tenendo anche conto che Killian era lì ad aspettarlo. Sarebbe uscito e, dopo aver dato tre mandate come sempre, si sarebbe infilato in tasca le chiavi della boutique, iniziando a pregustare la cena. Si, si sarebbero tuffati in strada e incamminati verso il Paiolo Magico, molto più che affamati.

 
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view post Posted on 16/8/2018, 11:55
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Killian Resween # Ispettore Auror # 25 Anni

“E Paiolo sia, allora”

Il capo dell’uomo si mosse acconsentendo senza pensarci troppo sopra. Il locale appena designato come loro destinazione ormai lo conosceva bene date le visite che aveva accumulato da quando si era trasferito stabilmente a Londra, qualche anno prima.

“Ti aspetto fuori, così mi assicuro che nessun ritardatario si precipiti qui all’ultimo minuto”, sorrise divertito perché ovviamente si stava riferendo e sé e alla sua puntualità da rivedere: dubitava che qualcun altro avesse la sua stessa faccia tosta e piombasse nel negozio a quell’orario tardo. Oppure al ragazzo era capitato di vedere anche di peggio?
Con il sacchetto degli acquisti in mano, il mago uscì sulla strada acciottolata di Diagon Alley perdendo lo sguardo all’orizzonte verso il sole ormai prossimo a dileguarsi e lasciare il posto ad una calda notte estiva. Bagnato dal rossastro degli ultimi raggi, Killian rivolse di nuovo gli occhi alla porta dell’esercizio quando sentì delle chiavi tintinnare annunciando la comparsa di Elijah alle proprio spalle, indaffarato con la serratura. Lo osservò chiudere la bottega e mentre si incamminavano non trovò il modo di trattenere un dubbio.

“Forse sono io a doverti dare del ‘lei’”, iniziò inarcando le sopracciglia guardandolo di sottecchi come se stesse davvero valutando la possibilità che il giovane fosse più avanti con l’età di lui. “Hai già finito la scuola?”

Non si fece nessun problema nell’indagare così genuinamente : dopotutto Elijah era stato il primo a rivolgersi con domande dirette all’uomo, anche se con quel garbo che ancora lui amava rinfacciargli scherzosamente. L’aveva conosciuto al Ballo, ma Killian stesso era la prova vivente che non fosse necessario essere studenti per trovarsi a quell’evento. Tuttavia dubitava fortemente che lui fosse ad Hogwarts per motivi lavorativi perciò rimanevano due spiegazioni possibili: o frequentava ancora la Scuola o aveva accompagnato qualche ragazza. Dato l’aspetto maturo ma ancora chiaramente giovanile poteva scoprirlo soltanto chiedendo. Ed era proprio ciò che aveva fatto con la schiettezza che lo contraddistingueva.



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Elijah Matthew Sullivan
view post Posted on 18/8/2018, 12:35







Elijah Sullivan
Prefetto Serpeverde - 17 anni

Sollevò il sopracciglio sinistro colto da un momento di perplessità.
- Del Lei? A me? - stava sicuramente scherzando e quella consapevolezza lo fece rilassare. La fronte si tese di nuovo ed il Serpeverde esibì il ghigno delle grandi occasioni.
- Guarda, mi piacerebbe molto dirti che ho già fatto i M.A.G.O. ma purtroppo non è così. Ho diciassette anni e frequento il terzo anno.
Si passò la mano sulla nuca, cercando d sistemare dei capelli che non lo richiedevano. Aveva pensato un sacco di volte alla fine della scuola e al suo futuro, ma tutto ancora era decisamente nebuloso. Sua sorella Hannah era sempre stata fermamente convinta di diventare un Medimago, così come Sarah aveva sempre amato il lavoro di suo padre e ne aveva seguito le orme. Daniel, da par suo, era entrato al Ministero della Magia. Elijah non aveva mai capito se fosse stata davvero una sua scelta oppure vi fosse stato spinto dai desideri di suo nonno Lance, per il quale il prestigio della famiglia veniva sempre al primo posto.
- Prefetto Serpeverde – aggiunse con orgoglio. Non si era mai vantato di essere un Prefetto, quella cosa non gli piaceva proprio. Quando si interfacciava con gli altri studenti e non era con la divisa della Casa, diceva semplicemente di essere un Serpeverde. Era però fiero di essere uno dei Prefetti, questo aveva in qualche modo accarezzato l'orgoglio ferito da sua madre. La sua Casa gli aveva riconosciuto più meriti di lei. Nutriva per Emily e Peverell una gratitudine sconfinata.
Quell’uomo però non era uno studente, quindi non c’era assolutamente nulla di male nell’affermare l’orgoglio che provava nel servire gli eredi di Salazar.

Fece appena in tempo e richiudere le piume che arrivarono al Paiolo Magico. Lo stomaco di Elijah brontolò di nuovo e lui, senza perdere altro tempo, scelse il primo tavolo tranquillo che trovò per sistemarsi.
- Va bene questo per te? - in caso di assenso si sarebbe accomodato, iniziando a pregustare i sapori della cena sul palato.
- Tu che lavoro fai? - dritto all’obiettivo come la freccia di un Centauro. Non c’era nulla di male, in fondo anche Killian aveva chiesto senza farsi troppi problemi, cosa che il Serpeverde aveva decisamente apprezzato.

 
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view post Posted on 22/8/2018, 00:53
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Killian Resween # Ispettore Auror # 25 Anni

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Elijah snocciolò in poche frasi ben assestate tutto ciò che Killian si era mostrato interessato a conoscere sul suo conto e anche di più. L’impressione dell’Auror che il giovane fosse già maggiorenne non era stata dunque errata, ma era ancora lontano dal finire gli studi. Nonostante questo sembrava comunque preoccupato per i M.A.G.O. non propriamente all’orizzonte. Gli occhi grigi indugiarono con sospetto sulla figura dell’altro che gli camminava affianco per le strade di Diagon Alley alla ricerca di qualche indizio che potesse orientarlo sul tipo di studente con cui aveva a che fare. La sua era precoce terrore di ricevere tutti Troll o una più sofisticata ansia da prestazione?
Quando la piccola presentazione della sua persona proseguì informando il mago della Casata e della Spilla che appartenevano al ragazzo ma anche indirettamente fornendogli la risposta alla domanda precedente, il ghigno storto certificato Resween si delineò obliquamente tra le labbra scure dell’uomo. Per qualche strana ironia del destino, tutti gli adolescenti con cui era venuto in contatto ricoprivano una qualche carica all’interno del Castello. Forse era una punizione divina: tanto più aveva evitato quelle autorità ai tempi della scuola, tanto più ora ne veniva circondato da adulto. Non che fosse tanto male, comunque.

Non notare l’orgoglio che emergeva dall’ultima specifica sarebbe stato impossibile, specialmente ad uno come lui che solitamente coglieva anche i dettagli meno evidenti. Decise di avanzare una mezza provocazione:

"Allora il tuo passatempo preferito deve essere bullizzare i primini e togliere loro punti immotivatamente, giusto?"

Il sorriso del venticinquenne ora si fece sornione, rendendo il capire se fosse serio o meno non immediato. Per interpretare il tutto correttamente ad Elijah mancavano alcune informazioni basilari: a) anche Killian era stato un Serpeverde, b) gli stereotipi non gli erano mai piaciuti e c) gran parte di quello che diceva faceva largo uso dell’ironia.

Nel mentre, avevano raggiunto un moderatamente affollato Paiolo Magico. Killian lasciò scegliere al suo giovane accompagnatore il tavolo annuendo distrattamente quando lui gli chiese se andava bene quello designato. Nel sedersi, ragionò su cosa rispondere all’ultima puntuale domanda. In principio avrebbe voluto risolvere la faccenda dicendo di essere un collega di Aiden, ma sapeva che il rosso molto spesso si inventava identità e professioni. Decise che avrebbe propinato al ragazzo semplicemente la verità, anche se avviluppata dal suo solito modo di “scherzare” e interagire che a volte significava dire tutto l’incontrario di tutto.

“Mi accerto che gli undicenni non trafughino alcolici ai Balli studenteschi. Nel tempo libero invece sono un Auror”



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// Direi che siamo pronti per ordinare :flower:



Edited by Killian Resween - 29/8/2018, 17:36
 
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Elijah Matthew Sullivan
view post Posted on 25/8/2018, 18:31







Elijah Sullivan
Prefetto Serpeverde - 17 anni


- Sbagliato - sentenziò senza variare minimamente il tono della voce, gli occhi fissi in quelli di Killian - Essere un Serpeverde vuol dire essere fiero, non essere un vigliacco. Passo la maggior parte del mio tempo a farmi gli affari miei e adempiere al mio ruolo di Prefetto cosí come richiesto - fece un ghigno, quasi in risposta a quello dell'uomo - Se qualcuno però é cosí stupido da provocarmi o mettersi sul mio cammino, allora la Storia cambia
Era tanto che non spaccava il setto nasale di qualcuno e doveva ammettere che la cosa gli mancava parecchio, l'aveva sempre trovata liberatoria. Era sempre bastato pochissimo per far ardere quel fuoco, ma da quando era diventato Prefetto aveva dovuto imparare a controllarsi.
- Passo il mio tempo a studiare, nella mia famiglia anche una E non viene vista di buon occhio. Leggo molto, é come una droga per me. Disegno perché mi rilassa. Fumo tantissimo anche se non dovrei e poi...beh, poi ci sono le ragazze...loro sì che mi distraggono parecchio - era certo che Killian l'avrebbe capito piuttosto bene. In fondo era un giovane uomo di bell'aspetto.
Quell'uomo aveva un modo di porsi che lo rendeva gradevole sotto ogni punto di vista. Quando associò il suo lavoro di Auror al tempo libero, Elijah rispose annuendo con il capo. La parola Auror però gli rimbalzò in testa un paio di volte, andandosi ad incagliare contro il nome dell'uomo. Magari l'impressione di averlo visto in giro al Ministero poteva pure essere sbagliata, ma neanche tanto a giudicare da cosa faceva nella vita, ma sicuramente non lo era il ricordo che affiorava dalla sua memoria in quel momento.
Sua sorella Sarah lavorava alla Gazzetta del Profeta, come suo padre, ed era solita riempire casa con tutte le copie del giornale, le conservava tutte gelosamente. Qualche mese prima, Elijah ricordava di aver letto un articolo sul nuovo Ispettore Auror che rispondeva al nome di Killian Resween. Quanti accidenti di Auror potevano chiamarsi Killian al Ministero della Magia? Ricordava bene la descrizione dell'uomo e quello che aveva davanti fittava alla perfezione con tutto.
- É un onore cenare con te, Ispettore - erano inutili i giretti di parole, il Serpeverde li aveva sempre odiati cordialmente - immagino che tu, in quanto ad abuso di potere, se serve, sei equipaggiato molto meglio di me.
Afferrò il menu e cominciò a cercare quello che gli interessava - Deve essere davvero un lavoro tosto, il tuo, ma sicuramente interessante. Mio fratello maggiore lavora al Ministero, fa l'Obliviatore, un compito molto meno stimolante...forse a Daniel sarebbe piaciuto fare l'Auror...anche lui non é apprezzato come dovrebbe

 
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view post Posted on 29/8/2018, 17:12
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Killian Resween # Ispettore Auror # 25 Anni

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Senza alcuna traccia di esitazione, Elijah smentì la provocazione dell'Auror che non lo diede a vedere, ma fu sollevato di non trovarsi difronte il tipo di baldo giovane che aveva descritto in precedenza. Ascoltò il breve resoconto del ragazzo circa i suoi interessi in silenzio: anche se era troppo poco per delineare il profilo definitivo di una persona, Killian sapeva dare il giusto peso ad ogni informazione senza lasciarne scappare alcuna. Alle battute finali di quella breve presentazione, le sopracciglia del mago si innalzarono teatralmente: fumo e ragazze. Lui ricordava la vita al Castello molto meno entusiasmante. Si limitò però a sorridere, certo che Elijah interpretasse correttamente il ghigno complice che gli aveva rivolto. Invece, decise di interrogarlo in merito ad un'altra questione, quella che più di tutte aveva catturato l'interesse del mago.

"Una vita passata a conquistare sempre e comunque delle O. A te sta bene?"

Era una domanda personale che riguardava lui e la sua famiglia, ma Killian non l'aveva posta con l'intenzione di accentuare alcun pungolo. Semplicemente, si sorprendeva di come genitori e parenti potessero rendersi così opprimenti.
Mentre perdeva lo sguardo alla ricerca di una cameriera a cui affibbiare le proprie ordinazioni, l'essere distratto causò un ritorno più brusco alla conversazione quando si sentì chiamare "Ispettore". Elijah doveva aver ricollegato i punti giungendo a quella giusta conclusione.

"Beccato", disse con finta rassegnazione mentre sollevava le mani tatuate in un segno di resa. Non era mai stata sua esplicita intenzione celargli il suo ruolo, ma non amava nemmeno andarlo a sbandierare ai quattro venti aspettandosi che tutti avessero letto l'articolo sulla Gazzetta.
Sapeva perfettamente che l'allusione all'abuso di potere da parte del giovanotto era una risposta che riprendeva i toni provocatori che lui stesso aveva utilizzato poco prima sulla carica di Prefetto, così nel replicare fece del suo meglio per apparire impettito e orgoglioso di quello che stava dicendo:

"Essere un Serpeverde vuol dire essere fiero, non essere un vigliacco"


Nel citarlo lo stava prendendo un po' in giro per l'attaccamento alla casata di Salazar, ma in questo modo gli stava anche rivelando che a quella stessa Casa era appartenuto anche lui. Poi, tornando al suo solito modo di fare casuale, proseguì:

"Se si intraprende la carriera dell'Auror per essere apprezzati, si sbaglia su tutta la linea".

Nessuna volontà di retorica, ma pura e semplice esperienza. Mai come in quel particolare momento della Storia Magica il Ministero e le sue cariche erano sotto il giudizio di tutti. Le critiche erano all'ordine del giorno. Gli occhi grigi erano rimasti saldi in quelli sicuri del Serpeverde e non si tirarono indietro nemmeno quando per l'ennesima volta azzardò una domanda che mandava al diavolo al sua riservatezza:

" Anche tu non ti senti apprezzato come dovresti?"



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Elijah Matthew Sullivan
view post Posted on 6/9/2018, 13:16







Elijah Sullivan
Prefetto Serpeverde - 17 anni


Elijah capì presto che la sua fame era fuori controllo e, senza nemmeno rendersene conto, afferrò il menu. Lo spalancò nel punto dove, a breve, sarebbe arrivato il piatto e lasciò che i suoi occhi chiarissimi lo carezzassero. Le delizie del Paiolo Magico gli fecero venire subito l’acquolina e le pupille si mossero sempre più veloci. Se lui albergava in quello stato di appetito incontrollabile, l’Ispettore Auror stava messo anche peggio, non avendo nemmeno pranzato.
- Già sai cosa ordinare? - l’indice puntò a lista dei Secondi per qualche istante – Io prendo la Zuppa di Lardo, Salsicce e Pancetta, una porzione di Polenta sempre calda e una Burrobirra Alcolica. Dopo decido se voglio anche il dolce. Tu ?
Sì, lo sapeva che aveva ordinato il pasto degno di un Gigante, ma il fatto di dividere il tavolo con un uomo non lo faceva sentire a disagio. Sapeva che non era opportuno farlo davanti ad una ragazza, ragion per cui con loro si teneva sempre, ma quella sera faceva affidamento sull’appetito di Killian.
- Il problema è che non prendo solo O – inarcò il sopracciglio, mentre il braccio poggiava mollemente sulla gamba – è una bella domanda la tua, una domanda a cui potrei dare risposte diverse.
Fece un sospiro decisamente teatrale e proseguì spedito – Poco tempo fa ti avrei detto che era giusto così e che questo è quello che va fatto, senza concedermi il beneficio del dubbio.
Le dita lunghe spinsero il menu sul bordo del tavolo, tanto Killian aveva il suo vicino e non ne aveva bisogno. Ci aveva ragionato molto su quell’aspetto e sui risvolti emozionali che comportava. Aveva sempre studiato perché il Sapere faceva parte di lui e perché era quello che gli veniva chiesto dal suo stesso sangue.
- Un giorno parlavo con una Tassorosso, anche lei è un Prefetto, non so se la conosci, si chiama Amber – la mano picchiettò sulla coscia accelerando appena il ritmo del discorso – mi ha fatto capire che quello che faccio lo devo soprattutto a me e mi ha spinto a sfidare me stesso in quello che mi riesce di meno.
Amber si era comportata con lui in modo discreto e preciso, e lui l’aveva apprezzato davvero tanto. Non c’era di fatto amicizia tra loro, ma la Tassorosso aveva fatto molto di più ed era davvero degno di nota.
- Ho covato un’avversione per la Trasfigurazione, forse perché è l’unica materia in cui ho preso una bocciatura e la considero il motivo per cui non ho avuto il mio anello – gli occhi catturavano quelli di Killian in una consapevolezza ritrovata – ma forse la colpa è solo mia perché non mi sono imposto qualcosa di diverso, non ho provato a vederci un lato positivo. E ci ho ragionato, ci ho ragionato un sacco e sai cosa ho scoperto?- piccola pausa per riprendere fiato - Ho scoperto che la Trasfigurazione mi piace, mi piace davvero un sacco. Era al mio orgoglio che non piaceva, non a me. Il merito di questo non è solo mio, ma soprattutto di Amber. Diciamo che avevo bisogno di una doccia fredda e lei mi ha fatto un bagno mentale non da poco.
Fece un ghigno alla successiva affermazione dell’Auror – Eri anche tu un Serpeverde? Non mi dire! - annuì, quasi certo della verità della sua affermazione. Si rabbuiò però sul finale, senza rendersene conto.
- Il discorso dell’apprezzamento non è riferito al lavoro di Auror in sé, mi sono espresso male. Intendevo dire che, se vieni apprezzato, ti viene lasciata la possibilità di scegliere quello che più di piace o che personalmente di gratifica come uomo, indipendentemente dagli altri.



Io ordino :
- Zuppa di Lardo ( x 1 )
- Salsicce e Pancetta ( x 1 )
- una porzione di Polenta sempre calda ( x 1 )
- una Burrobirra Alcolica ( x 1 )
:flower:





Edited by Elijah Matthew Sullivan - 6/9/2018, 21:07
 
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view post Posted on 8/9/2018, 11:19
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La conoscenza è limitata, l'immaginazione abbraccia il mondo.

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Il locale era gremito di gente, certamente non più del solito, ma da quando la sua collega aveva lasciato il lavoro come cameriera la situazione era critica. Era bello avere qualcuno su cui fare affidamento, supportandosi a vicenda, la sala faceva meno paura. Appena arrivata aveva imparato osservando da Niahndra e adesso per quanto riuscisse tranquillamente a gestire tutta la situazione anche da sola, la sua presenza le mancava. Era in cucina a prendere dei vassoi quando improvvisamente sentì un fracasso. « Thomas che succede? » chiese e accorrendo verso il cuoco mingherlino. Un pentola di fagioli magici era rovinata a terra. Il giovinetto biascicò un "ma sono cotti" che si perse in quella piccola cucina dai vapori infernali. Jenifer lo guardò tra allibita e nervosa. Erano i casi in cui le veniva spontaneo fare la corvonero saccente e tutto il suo spirito di superiorità veniva tirato fuori. Tuttavia, ancor prima di tutto questo castò degli evanesco ai fagioli sul pavimento; doveva badare a non perdersene nessuno altrimenti quella cucina sarebbe presto diventata una foresta di fagioli. Thomas era un caro ragazzo e cucinava divinamente, ma quando mancava il capo riusciva sempre a dar sfogo a qualche distrazione. « Secondo te scriviamo nel menù di non farli cadere a terra nel locale per passatempo? » Alzò gli occhi al cielo e dopo essersi assicurata che ci fossero altri fagioli magici per salvare la zuppa del paiolo uscì dalla cucina per consegnare le portate. Ritardo era una parola che ben non esprimeva tutto quello che la ragazza doveva aver già fatto. Tra i tavoli da servire e la gente al bancone si accorse di un nuovo tavolo occupato. *Per morgana..* Non appena consegnò i piatti del tavolo in fianco si apprestò ad avvicinarsi a loro. I due avevano già recuperato un menù e la ragazza non volle davvero sapere da quanto tempo la stessero aspettando.

« Buonasera, scusate l'attesa, sapete già cosa ordinare? »

Chiese leggermente a disagio camuffando tutta l'ansia di una cucina "infagiolata" con un sorriso di convenzione.



Scusate l'immenso ritardo e.e gli esami mi mobilitano

Elijah M Sullivan - tot 1 G
- Zuppa di Lardo (3 f)
- Salsicce e Pancetta (9 f)
- una porzione di Polenta sempre calda (2 f)
- una Burrobirra Alcolica (3 f)

Mi sono segnata già la tua ordinazione, ma continuiamo in on
chiedo ancora perdono >.> :ciambella:
 
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view post Posted on 13/9/2018, 12:47
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Killian Resween # Ispettore Auror # 25 Anni

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Killian era stato avvertito, eppure nel sentire l’interminabile lista di pietanze che il ragazzo aveva intenzione di ordinare non poté fare a meno di stupirsi: sarebbero bastate per due persone. Anche lui era affamato, ma sicuramente non così tanto nonostante l’aver praticamente saltato il pranzo. Doveva essere il processo di crescita a necessitare di tutte quelle energie, per forza. Rispondendo alla sua domanda, l’Auror prese a sfogliare distrattamente il menù:

"Io ho voglia di cambiare, di solito prendo sempre le cose meno salutari…”

Pancetta, la sua passione segreta. Soffritti, un peccato di gola irrinunciabile. E così via, finché Persephone e la signora McCramble non inorridivano e pretendevano da lui un comportamento alimentare più responsabile. Fortunatamente compensava quella disdicevole abitudine con altrettanta attività fisica: se un giorno non fosse riuscito a correre dietro ad un criminale per un cheesburger di troppo, non se lo sarebbe mai perdonato.

Era ancora intento a scovare la cosa più clemente per il suo fegato offerta dalla cucina del Paiolo, quando Elijah riprese a parlare affrontando uno di quei discorsi che dimostravano la sua maturità non solo nell’aspetto. Era un fatto che andava oltre i semplici voti scolastici e questo il Resween l’aveva capito subito, forse per questo motivo il serpeverde aveva trovato facile aprirsi con lui che comunque continuava ad esibire un sorriso storto e a parlare per mezze frasi non troppo chiare. Poi qualcosa andò storto. Decisamente storto. Sul “Tassorosso” non scattò nessun allarme, sul “Prefetto” l’uomo inizio a mettersi in allerta pensando *potrebbe essere quella ragazza dei Tiri Vispi, sarà lei..*, ma poi la voce di Elijah tagliò la testa al basilisco spazzando via con prepotenza ogni possibilità di fraintendere. Quante probabilità c’erano che esistessero due Amber Prefetto Tassorosso? Anche se il giovane Ispettore aveva un’abilità innata affinata per le esigenze lavorative nel non far trasparire troppo all’esterno, fu un bene che al momento avesse il menù aperto a nascondergli metà volto o il ragazzo avrebbe potuto notare il leggero indurimento della sua espressione nell’udire quel nome. Ed era anche una grazia divina che fosse passato abbastanza tempo da quel tragico giorno di fine Febbraio o la conversazione con il commesso di Vestiti&Vestiti sarebbe finita lì senza alcuna spiegazione. La rabbia cocente che aveva provato per come le cose erano finite con la strega si era affievolita lasciando spazio a qualcos'altro di indescrivibile. Non piacevole, ma che comunque gli consentiva di tornare alla sua vecchia strategia difensiva: negare & dimenticare. Ascoltò con tutta l’attenzione possibile quanto Elijah aveva da dire al riguardo, ignaro del vero motivo per cui ogni sua parola veniva analizzata e sezionata con la scrupolosità propria di un Auror in servizio. Il discorso terminò con due parole che proprio a Killian non piacquero: “doccia” e “bagno”. Che poi fossero stati mentali, a lui non importava affatto. Due memorie lo turbavano, al momento: ciò che poco prima il mago aveva detto sulla distrazione procuratagli dalle ragazze e l’altra ulteriore prova di quanto fosse infinitamente sciocco credere il Castello un istituto collegiale femminile, ovvero il tizio che aveva visto in compagnia della ragazza la sera della Festa.
Ma ciò che più di tutto lo urtava fino a rischiare di fargli perdere il senno era proprio il fatto che questo gli desse fastidio. La storia con la Tassorosso doveva essere morta e sepolta da un pezzo. Lo aveva deciso lui. Lo desiderava ardentemente. Un capitolo chiuso da non aprire mai più. Eppure, ecco che mettendo da parte il menù con gesti accorti, ricambiò lo sguardo del giovanotto e i suoi occhi grigi brillarono di qualcosa di imperscrutabile nel dire:

"No, non la conosco", ed ecco la prima menzogna che a volersi aggrappare al cavillo non lo era nemmeno poi tanto: poteva dire di conoscerla dopo che in un solo pomeriggio aveva scoperto più su di lei che in due anni? Quante cose ancora non sapeva e non avrebbe mai scoperto di lei? Prima di proseguire con un tono allusivo e volutamente malizioso, si passò brevemente la lingua tra le labbra. "Dovrei? Da come ne parli sembra una ragazza per cui si perde facilmente la testa"

Farsi del male da solo gli era sempre riuscito particolarmente bene, ma quell’incoscienza aveva il lato pericoloso della novità, soprattutto visto che non aveva garanzie su come avrebbe potuto reagire in base a quello che Elijah avrebbe risposto. Nella sua mente si dipingevano già scenari di nottate passate insieme a fare la ronda in qualità di prefetti. Ebbe la certezza che il serpeverde, per quanto gli stesse simpatico, doveva ponderare bene la replica anche se non poteva avere consapevolezza di dove si fosse andato a cacciare.
Nel frattempo però arrivò la cameriera e Killian ebbe l’occasione di interrompere il contatto visivo che forse avrebbe rivelato di più sulle sue intenzioni di quanto volesse. Il viso della giovane gli parve familiare e non mancò di rivolgerle uno dei suoi sorrisi sghembi per poi ordinare:

"Pasta al sugo, cacio e basilico, Fish and Chips e una Burrobirra"

Conciso come al solito, a dispetto di quanto era avvenuto poco prima da Vestiti & Vestiti, Killian non era solito far perdere tempo alla gente che lavorava. Attese che lei prendesse anche le preferenze del suo commensale e le portasse entrambe in cucina, poi decise che per sviare sospetti avrebbe dovuto parlare anche di altro e non solo della ragazza tirata in ballo. Trovò nella materia che aveva dato problemi al giovane l’appiglio perfetto.

“Sono contento che tu abbia cambiato idea sulla Trasfigurazione. Sono fermamente convinto che il principio ‘nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma’ valga anche nella magia. Soprattutto quando si tratta della branca umana: l’avete già affrontata con il professor Channing?”

Era strano rivolgersi a K chiamandolo per cognome, ma era ancora più disorientante chiamarlo professore. Eppure Killian doveva farsene una ragione: ormai era da tempo che molti colleghi erano volati alla volta del Castello lasciando il Quartier Generale un po’ più vuoto.


Scheda # Outfit




//Un :flower: a Elalai e uno :flower: a Jen, non preoccuparti per l'attesa, non abbiamo fretta!

Riassunto ordinazione:
- Pasta al sugo con cacio e basilico X1
- Fish and Chips X1
- Burrobirra alcolica X1

 
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Elijah Matthew Sullivan
view post Posted on 18/9/2018, 16:50







Elijah Sullivan
Prefetto Serpeverde - 17 anni


Sul fatto di mangiare qualcosa di più salutare non commentò, sapeva che si sarebbero trovati in un tunnel senza uscita, un tunnel in cui non aveva alcun interesse a finire. Sua sorella Hannah gli faceva sempre la testa come un pallone sul discorso del mangiar sano, e anche Sarah era stata ben indottrinata dalla sua gemella. Stare a casa loro significava ritrovarsi davanti germogli di qualcosa di strano, condimenti senza grassi, carne bianca a volontà e pochissimi dolci. Ogni tanto qualche strappo alla regola. Valle a spiegare che lui, essendo un maschio, necessitava di qualcosa di più. Hannah era un Medimago e avrebbe dovuto saperlo bene, ma da quell’orecchio era completamente sorda.
La domanda di Killian lo sorprese non poco. Doveva essere sincero, mai si sarebbe aspettato una domanda così diretta su Amber. Probabilmente però l’Ispettore era abituato nel suo lavoro ad andare dritto al punto, senza troppi giri di parole. Filosofia che condivideva in pieno. La cosa che lo stava lasciando più perplesso era il fatto che lui non avesse proprio dato adito a fraintendimenti. Aveva raccontato semplicemente un aneddoto senza condirlo di ammiccamenti o il suo solito ghigno. Niente di niente.
- No, non dovresti. Avendo però presenziato alla festa di fine anno potevi aver avuto modo di conoscere qualche Prefetto.
In fondo anche lui l’aveva incontrato lì, non ci sarebbe stato nulla di strano se Killian avesse avuto modo di interloquire con Prefetti di altre Case.
- Non nel mio caso, se è quello a cui stai alludendo – rispose con calma e senza enfasi, gli occhi chiarissimi fissi in quelli dell’Ispettore – bellissima ragazza, sarei ipocrita se dicessi il contrario, ma non penso a lei in quel senso. Non mi fa alcun effetto. Considero Amber un’amica che mi ha dato buoni consigli al momento giusto, niente di più.
Pensandoci era strano, dato che il Serpeverde era sempre pronto a saltare addosso a tutte e senza troppi complimenti. La Tassorosso non gli aveva fatto quell’effetto e la cosa lo stava facendo riflettere, non si era mai soffermato su quell’aspetto della faccenda. Probabilmente Amber era davvero l’unica ragazza con la quale poteva pensare di avere un bel rapporto d’amicizia e senza secondi fini.
C’erano altri casi in cui non succedeva lo stesso ed Elijah aveva un’estrema difficoltà a trovare il filo libero che sporgeva da quella matassa tanto impicciata.
- Posso farti una domanda da uomo a uomo? - abbassò leggermente la voce, non voleva che le cameriere potessero captare le sue parole – mi sono successe delle cose con delle ragazze e … come faccio a capire davvero una ragazza e anche capire qual’è l’effetto giusto che deve farmi per piacermi davvero?...per...insomma, hai capito!
La parola amore non l’avrebbe pronunciata nemmeno ad un passo dalla morte. Sapeva che fino a quel momento aveva preso solo delle infatuazioni, più o meno consistenti, ma era giunto alla conclusione che l’amore, quello vero, fosse un’altra cosa. Probabilmente non avrebbe mai fatto visita a uno come lui. Esistevano davvero dei segnali standard? In quel caso non gli sarebbe dispiaciuto capire quali fossero.
L’ennesima domanda di Killian lo distrasse un attimo sui suoi pensieri sulle ragazze. Rimase a guardarlo un attimo in silenzio. Era una argomento complicato anche quello, a modo suo, seppur per dei motivi diversi.
- Non abbiamo ancora fatto Trasfigurazione umana, però il discorso mi interessa moltissimo – pochissime persone sapevano quella cosa, ma parlarne con uno come l’Ispettore sicuramente l’avrebbe aiutato. Elijah aveva intenzione di fare tutto in pieno rispetto delle regole, non aveva alcuna ragione che gli impedisse di esternare i suoi desideri e chiedere un consiglio – mi piacerebbe diventare un Animagus. Con i miei precedenti in materia è strano solo pensarlo, ma quest’anno voglio provare a cambiare le carte in tavola. Voglio riuscire a tutti i costi a fare tutto quello che mi sono messo in testa.


 
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view post Posted on 3/10/2018, 18:27
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Killian Resween # Ispettore Auror # 25 Anni

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Riteneva di essere pronto a ricevere qualsiasi risposta, ma in realtà non lo era. Il modo in cui aveva avuto l’ardire di fare una domanda diretta sulla ragazza era la prova stessa di come non fosse completamente riuscito nell’intento di relegarla al Passato. Eppure anche il sigillo fisico era stato apposto sulla scapola sinistra sottoforma di un vetro infranto che, come i tanti altri promemoria d’inchiostro sulla sua pelle, metteva un punto a quel capitolo della sua vita. Era riuscito a mantenersi calmo all’esterno ma era anche certo che Elijah avvertisse la fissità del proprio sguardo nuvoloso mentre ascoltava la sua replica, decidendo se potesse farsela bastare o meno. L’aveva definita amica e, volente o nolente, doveva credergli per forza: insistere ed indagare oltre avrebbe reso oltremodo evidente il suo interesse alla faccenda e a quel punto pretendere di non essere in alcun modo coinvolto sarebbe stato impossibile persino per l’Auror e le sue doti di dissimulazione. A far placare almeno in parte quel turbinio di sensazioni contrastanti che il solo nome della Tassorosso aveva suscitato in lui non furono però le parole usate dal ragazzo, sebbene fossero delle più rassicuranti. Il verde-argento sembrava sincero e per Killian fu più semplice scegliere di credere a quella innocente versione dei fatti che domandarsi quale tipo di reazione avrebbe avuto in caso della rivelazione opposta. Non voleva saperlo, anche se si trattava di sé. Aveva paura di scoprire che mesi e mesi di auto-costrizione a non pensarla non fossero serviti a nulla. E poi, anche se il giovanotto davanti a lui si fosse svelato come l’attuale ragazzo di Amber, con quale diritto avrebbe potuto proferir qualsiasi parola al riguardo? Ne aveva perso la facoltà nel momento stesso in cui le aveva voltato le spalle in quel maledetto pomeriggio di fine Febbraio. Ed era stata una scelta sua: per quanto difficile, la strada da percorrere era già tracciata.
A dare la possibilità alla conversazione di andare avanti senza che il clima amichevole si stravolgesse troppo fu il curioso comportamento che il Prefetto mise in atto subito dopo. In altre circostanze, Killian avrebbe riso fino alle lacrime per quella premessa sul “da uomo a uomo” e per il fare cospiratorio con cui il giovane si apprestava a chiedergli qualcosa. Si limitò ad aggrottare la fronte, curioso, ma l’espressione passò ben presto dal sorpreso allo stupefatto nell’apprendere di cosa si trattasse. Doveva sentirsi lusingato per essere stato designato come una persona al quale chiedere consigli in tale ambito? In ogni caso, non solo non se lo meritava, ma era anche il meno adatto sia in generale che in quel particolare frangente ed infatti il suo viso assunse un aspetto contrariato, come se fosse stato appena accusato di qualcosa di terribile.

"Io non avrei alcuna fretta di scoprirlo. Risparmiati una grossa seccatura e pensa a divertirti"

Quanto sarebbe risultato cinico da uno a dieci? Di sicuro se avesse già avuto in mano il suo boccale di Burrobirra avrebbe annacquato il proprio amaro consiglio con il dolce fluido dorato. L’opinione era stata pronunciata con tono troppo convinto e secco e il mago si maledisse per questo: così era ovvio che parlasse per esperienza personale. Ma ancora di più ebbe voglia di malmenarsi per il concetto che aveva espresso in sé. Chiuse brevemente gli occhi e strinse le labbra scure in una smorfia di disappunto appena realizzò quale messaggio aveva appena trasmesso: mettendosi nei panni del fratello maggiore di una ragazza adolescente quale era, trovò molte cose da recriminarsi per quel “divertiti”.

“Intendo dire che hai tempo ed etichettare le cose non le aiuta. Vivile al momento per come sono e basta”

Ok. Adesso aveva davvero bisogno di una Burrobirra. Da quando cercava di tirarsi fuori delle perle di saggezza che proprio non gli si addicevano per niente? Il consigliere non era il ruolo per lui, non lo era mai stato e mai voleva che lo diventasse. Forse il fare spicciolo con cui aveva esternato il parere avrebbe deluso Elijah e la sua aspettativa di una risposta ampia ed illuminante, ma se il Resween si rifiutava di dare suggerimenti in quel campo era anche e soprattutto per il bene del ragazzo. Piuttosto, utile poteva esserlo parlando d’altro e per la precisione di quella branca della magia per cui il serpeverde stava esprimendo più di un semplice interesse: vi si aggrappò nella speranza di trascinare l'attenzione altrove e non sui turbamenti d'animo che ancora lo affliggevano. L’Ispettore non poteva confidargli di essere tra gli eletti del dio Cernunnos ma nei suoi occhi grigi si accese comunque una scintilla di complicità quando sentì il buon proposito per l’anno.

“Un obiettivo notevole ed ambizioso, non c’è che dire…”, cominciò indossando uno dei suoi ghigni migliori. Il commesso di Vestiti & Vestiti gli stava simpatico anche se aveva toccato argomenti non dei più azzeccati con l’uomo, ma proprio in virtù di questa propensione il venticinquenne non poteva fare a meno di metterlo alla prova: “Hai pensato a tutti i pro e contro, però? Potresti trasformarti anche in un animale non troppo utile come – tanto per dirne uno – un pesce rosso




Scheda # Outfit



 
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Elijah Matthew Sullivan
view post Posted on 9/10/2018, 15:05







Elijah Sullivan
Prefetto Serpeverde - 17 anni


Era strano per lui ritrovarsi ad affrontare quel tipo di conversazione con qualcuno di sesso maschile che non fosse suo fratello maggiore. Non sapeva nemmeno lui perché mai avesse infilato il piede in quella scarpa. In quel caso però, come spesso accadeva, venne guidato esclusivamente dall’istinto.
La risposta dell’Ispettore Auror lo lasciò decisamente spiazzato. Fu il consiglio più strano e, probabilmente, sensato che potesse sentire un giovane maschio come lui.
- Comprenderle non equivale a non viverle, non credi? - rimase per qualche istante in silenzio a soppesare meglio la sua affermazione – Capire cosa si sta affrontarlo, aiuta a viverlo meglio e a non commettere sbagli. Come mai sei arrivato a questa conclusione, Killian?
Stava diventando il teorico del tutto. La sua ostinazione nel capire anche l’incomprensibile a volte poneva delle barriere insormontabili perfino a se stesso.
- Se io avessi capito prima la differenza tra l’amore e l’idealizzare un’infatuazione, probabilmente molti errori me li sarei risparmiati.
Fece un sorriso amaro all’indirizzo di Killian, le dita che si muovevano lente sulle venature del tavolo, creando una danza senza fine.
L’aveva capito, proprio prima di fare l’ultimo passo, quello più sbagliato di tutti. Non poteva dire di aver compreso come fosse l’amore vero, ma poteva affermare con assoluta certezza cosa questo non fosse. Ora non voleva pensare più al passato. Tutto quello che aveva già vissuto erano qualcosa che aveva chiuso nella sua testa, in uno scaffale di ricordi perduti. Altri - quelli chiave - erano in mostra, per ricordargli i passi falsi da non ripetere, una specie di Ricordella. Ogni volta che i suoi piedi entravano in un terreno da evitare, quei puntini colorati cominciavano ad agitarsi e lo fermavano in tempo.
Non poteva e non voleva ripetere gli stessi errori, per questo aveva trovato un suo modo per difendersi.
- Gli obiettivi devono essere ambiziosi altrimenti non hanno senso di esistere – puntare a qualcosa perfettamente alla portata non aveva molto fascino. Il Serpeverde cercava dei traguardi che comportassero notevole sforzo e sacrificio. Voleva il massimo, il meglio, qualcosa che lo facesse sentire il numero uno sempre e comunque. Aveva delle dinamiche mentali importanti che la maggior parte delle persone faticavano a comprendere perché erano ad esclusivo beneficio di Elijah.
- Non credo che tu sia diventato Ispettore Auror perché avessi puntato a essere solo uno dei tanti – gli occhi chiarissimi di Elijah cercavano già una tacita conferma in quelli grigi di Killian – avrai lottato per essere quello che sei, perché nulla si ottiene senza sacrificio.
Si, tutto era lotta. Tutto era sgomitare, facendosi largo nella mischia. A spinte, a morsi, in qualsiasi modo fosse lecito e anche con dei sistemi che varcassero il limite non ben delineato dell’illecito.
- Sì, ho pensato molto ai pro, ma soprattutto ai contro – ed era proprio in quell’occasione che aveva messo in scena la sua razionalità – mi piace buttarmi a capofitto nelle cose, è vero. Se però non richiedono una decisione immediata, amo analizzarle in ogni minimo dettaglio.
Era dannatamente vero, e lo faceva spesso in modo ossessivo.
- Ho ben chiaro in mente in cosa voglio trasformarmi, non posso e non devo fallire.
Era un traguardo da raggiungere a tutti i costi, il suo riscatto con la Trasfigurazione.

 
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25 replies since 2/8/2018, 23:42   614 views
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